Van Gogh - I Girasoli

Film 2022 | Docu-fiction, +13 85 min.

Anno2022
GenereDocu-fiction,
Durata85 minuti
Regia diDavid Bickerstaff
AttoriJamie de Courcey .
Uscitalunedì 17 gennaio 2022
TagDa vedere 2022
DistribuzioneAdler Entertainment
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro 3,46 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di David Bickerstaff. Un film Da vedere 2022 con Jamie de Courcey. Genere Docu-fiction, 2022, durata 85 minuti. Uscita cinema lunedì 17 gennaio 2022 distribuito da Adler Entertainment. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 3,46 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento domenica 23 gennaio 2022

Un docufilm che offre una inedita visione della vita e delle opere del pittore olandese attraverso i suoi celebri "Girasoli", tra i dipinti più famosi e amati del mondo. In Italia al Box Office Van Gogh - I Girasoli ha incassato 36,5 mila euro .

Consigliato sì!
3,46/5
MYMOVIES 4,00
CRITICA 2,92
PUBBLICO
CONSIGLIATO SÌ
Un'analisi attenta e appassionata dei girasoli di Van Gogh, strada verso quell'armonia che il pittore cercò per tutta la sua tormentata vita.
Recensione di Rossella Farinotti
venerdì 14 gennaio 2022
Recensione di Rossella Farinotti
venerdì 14 gennaio 2022

Identificare un artista attraverso il suo lavoro più iconico è un privilegio riservato ai grandi autori. Chi è più riconoscibile e popolare di Van Gogh nella pittura? Un Leonardo, un Michelangelo, forse no: i girasoli dell'artista olandese di fine ottocento sono elementi ormai nell'immaginario e nel background storico e culturale di tantissimi, di generazioni e persone tra le più diverse. Il film di David Bickerstaff racconta in particolare l'attenzione che Vincent Van Gogh riponeva nella natura morta, nell'osservazione dei fiori, soprattutto quelli più semplici, quelli da campo, fruibili da tutti, e dall'esplorazione ampia dell'utilizzo di una palette di colori in continuo cambiamento.

I girasoli e i loro vasi erano un pretesto per il pittore per sondare le centinaia di varianti di ombre e colori, di infinite armonie tra gli accostamenti e dei contrasti dei blu e degli arancioni, dei rossi e dei verdi, dei gialli e dei viola. Armonie che ricercava in maniera metodica e poetica attraversando quella vita ardua e tormentata dovuta alla sua natura umana selvatica.

Van Gogh è amato da tutti anche per questo carattere da artista che è stato stereotipato negli anni. La formazione come mercante d'arte - mestiere che poi persegue il fratello Theo - l'esperienza come missionario, poi l'episodio dell'orecchio tagliato che lo porta in manicomio, sono tappe della vita di Vincent. Insomma, un personaggio interessante che ha condiviso i suoi stati d'animo e la sua ricerca artistica con il fratello, suo grande compagno di vita e forza motrice del lavoro di Vincent, sia economicamente che spiritualmente.

Theo e la moglie Jhoanna Bonger sono figure fondamentali per Vincent, come raccontano i dialoghi testimoniati dalle centinaia di lettere in cui l'artista racconta disagi e gioie del suo percorso di pittore e di uomo. Momenti rari sereni restituiti dal suo amore per le cose, in particolare la natura, i colori e la luce della Francia del sud. Arles è infatti il luogo in cui Vincent realizza i primi dipinti della serie dei "Girasoli", differenti da quelli del periodo parigino, o del periodo, successivo, definito "giapponese". Un percorso in cui, "annaspando nella vita e nei progressi artistici", come Vincent scrive in una lettera alla Bonger, realizza circa 14 o 15 dipinti di "Girasoli" nel corso di tutta la sua vita.

Il numero non è certo, nonostante gli studi e la cura in quasi 150 anni di storia passata. Ma in questo documentario lo spettatore è portato ad analizzarne in rassegna i principali, in musei importanti a livello mondiale, dalla National Gallery di Londra, dove il curatore delle opere di Van Gogh, Chris Riopelle, con animata passione, racconta i dettagli formali e pittorici dei "Girasoli" realizzati nell'agosto del 1888, con i fiori gialli sullo sfondo giallo, a creare un unicum tra background, pavimento, l'elemento ritratto e il vaso. Un'opera dalla bellezza ingenua, dove il tratto appare a pennellate materiche diverse fra loro, ma dove l'insieme è quasi tridimensionale.

Van Gogh voleva dipingere un oggetto, non l'immagine di qualcosa. Ma come arriva alla tematica floreale? Spinto dal suo rispetto per la natura e dallo studio di maestri a cui era ispirato - dalla scuola di Barbizon con pittori come Millet, fino naturalmente alle nature morte speciali dai colori sfalsati degli impressionisti, in particolare Monet e Renoir con i loro vasi di fiori colorati e innovativi, e Latour e Veermer per alcuni soggetti e l'utilizzo della luce - Vincent inizia la serie dei "Girasoli". Era animato anche da uno scopo pratico: voleva riuscire a vendere i suoi quadri. Prima ci prova con i ritratti della gente che osservava per strada, ma ai collezionisti non interessava la realtà cruda delle cose, successivamente, iniziò dunque a dipingere le nature morte.

Il suo stile dall'impatto semplice non è apprezzato in vita, ma il primo lavoro venduto da morto sarà proprio un "Girasole". Il primo "Girasole", del 1888, non era stato pianificato dall'artista che, in un primo momento, voleva dipingere un panorama di Arles, ma, a causa delle condizioni climatiche non riuscì; allora Van Gogh pensò a un ritratto, ma niente, il modello designato non si presentò in studio. L'ultima opzione fu dunque la natura morta: prese un grosso mazzo di girasoli dal campo davanti alla sua casa gialla di Arles, li immerse in un vaso e ... in una sola settimana realizzò quattro dipinti.

Nel primo sono ritratti sei fiori su sfondo turchese. Fu questo il primo lavoro acquistato dopo la sua morte, da una famiglia di collezionisti privati che non vendette mai l'opera, che fu esposto al pubblico per l'ultima volta nel 1948. Nel 1996 cambiò proprietario e da allora non si sa più nulla di questa pittura speciale. Forse un giorno sbucherà in un'asta. Il secondo dipinto del corpo dei "Girasoli" rappresenta sei fiori su uno sfondo di blu intenso con una cornice arancione e fu venduto, sempre postumo, al collezionista giapponese Koyata Yamamoto. Van Gogh realizzò altri sei dipinti in una sola settimana, influenzato dall'arte giapponese, come si evince dalla piattezza dello sfondo, dai colori brillanti, accesi. La sua pittura è pastosa, densa, dai toni coraggiosamente mescolati.

Prima dei girasoli Van Gogh si esercitò con altri fiori osservati e colti in campi e giardini: rose bianche e rosa, crisantemi gialli, papaveri rossi, fiordalisi blu. Elementi della natura utilizzati come esercizi per il colore. Un colore che ancora oggi è capillarmente studiato da storici e da conservatori, come Ella Hendriks, restauratrice, che analizza la stratificazione dei colori dei "Girasoli" e la complessità nella ricostruzione dei colori originali dato che, col passare degli anni, i toni sono mutati: i gialli si sono schiariti, i rossi incupiti ... e così il percorso pittorico di Van Gogh è ricostruito grazie anche agli interventi di professionisti da diverse parti del mondo, dal National Museum di Philadelphia, con l'enciclopedica collezione dove un "Girasole" è parte del nucleo prezioso, fino all'intervento della curatrice Shoko Kobayashi del Sompo Museum in Giappone, dove un'edizione dei "Girasoli" è esposta accanto alle "Mele e pere" di Cezanne, quelle citate da Woody Allen nel finale di Manhattan. Infatti, questi preziosi fiori dipinti, come i "Girasoli" di Van Gogh, sono tracce ormai sedentarie e documentazioni importanti della storia di tutti, oltre che beni preziosi che rimarranno nel tempo.

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STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
martedì 1 febbraio 2022
Michela Offredi
Ciak

Sono conosciuti e amati nel mondo. Ma quelli che molti scambiano per un unico capolavoro, sono in realtà cinque dipinti di Girasoli in vaso, sparsi nelle gallerie di Amsterdam, Londra, Monaco, Philadelphia e Tokyo. Il documentario riunisce, grazie al Van Gogh Museum e in un modo mai visto prima, la serie di tele sul grande schermo per andare oltre la cornice e scavare nella storia di ognuna.

martedì 18 gennaio 2022
Laura Bacchiega
Close-up

Van gogh i girasoli *** Tutti gli artisti sono ricordati attraverso un quadro in particolare. Uno che racchiuda tutte le loro doti artistiche e il loro pensiero creativo; identifichiamo Rembrant con ''La ronda di notte'', Leonardo da Vinci con ''La Gioconda'' e Van Gogh con ''I girasoli''. Sono proprio i girasoli a essere al centro del nuovo documentario di David Bickerstaff, distribuito da Adler [...] Vai alla recensione »

lunedì 17 gennaio 2022
Marco Bolsi
Sentieri Selvaggi

Secondo documentario della serie Art Icons, questa volta dedicato a van Gogh. Se quello su Frida ripercorreva l'indissolubile filo che dalla vita tormentata dell'artista si allungava alla sua arte, divenendo espressione di sentimenti e momenti di essere, I girasoli è uno sguardo ravvicinato su una forma così popolare per lo spettatore odierno da innescare un'associazione fulminea con il suo esecutore. [...] Vai alla recensione »

sabato 15 gennaio 2022
Arianna Di Genova
Il Manifesto

Non aveva molti soldi per pagarsi i modelli e così, per i suoi esercizi sul colore e per affinare le abilità tecniche, sceglieva i fiori. La malvarosa certo, ma soprattutto i girasoli, che alla fine dell' Ottocento erano ancora circondati da un' aura esotica e venivano coltivati nelle zone rurali e nei giardini di Montmartre per la loro bellezza quasi carnale e la carica gioiosa che sprigionavano con [...] Vai alla recensione »

giovedì 13 gennaio 2022
Miriam Raccosta
La Rivista del Cinematografo

Ogni artista ha dei suoi "marchi di fabbrica", dei tratti distintivi che lo rendono riconoscibile tra mille. I girasoli sono sicuramente quelli di Van Gogh: il giallo intenso e la pesante grana del colore sono solo alcuni degli elementi che contraddistinguono le opere in cui l'artista ha raffigurato questi fiori. Se fino ad oggi la maggior parte di noi era convinta che "Girasoli" fosse un unico dipinto, [...] Vai alla recensione »

martedì 11 gennaio 2022
Sara Colombini
Film TV

Tra il 1888 e il 1889, in attesa dell'arrivo dell'amico e artista Paul Gauguin ad Arles, il pittore olandese Van Gogh realizza la serie dei Girasoli. Visitando i cinque musei che li ospitano (nelle città di Amsterdam, Londra, Philadelphia, Monaco e Tokyo), il cinema abbatte le distanze e li riunisce sullo schermo. I fiori sono inquadrati dettagliatamente dallo sguardo umano (critici d'arte e botanici) [...] Vai alla recensione »

NEWS
TRAILER
martedì 11 gennaio 2022
 

Regia di David Bickerstaff. Un film con Jamie de Courcey. Dal 17 al 19 gennaio al cinema. Guarda il trailer »

NEWS
lunedì 13 dicembre 2021
 

Un docufilm che offre una inedita visione della vita e delle opere del pittore olandese attraverso i suoi celebri "Girasoli", tra i dipinti più famosi e amati del mondo. Vai all'articolo »

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