I girasoli di Van Gogh, radiografia artistica e botanica di un' ossessione
di Arianna Di Genova Il Manifesto
Non aveva molti soldi per pagarsi i modelli e così, per i suoi esercizi sul colore e per affinare le abilità tecniche, sceglieva i fiori. La malvarosa certo, ma soprattutto i girasoli, che alla fine dell' Ottocento erano ancora circondati da un' aura esotica e venivano coltivati nelle zone rurali e nei giardini di Montmartre per la loro bellezza quasi carnale e la carica gioiosa che sprigionavano con la loro cromia accecante.
Vincent Van Gogh racconta al fratello Theo, e anche alla sorella Wil, il suo piacere di sperimentare le infinite possibilità della tavolozza naturale semplicemente seguendo il ciclo di vita dei fiori. [...]
di Arianna Di Genova, articolo completo (3973 caratteri spazi inclusi) su Il Manifesto 15 gennaio 2022