Stephen Dunn reinterpreta le vite della comunità LGBT+, al centro di questo brand narrativo, alla luce di nuove, dolenti, forme di discriminazione. Disponibile su STARZPLAY.
di Gabriele Prosperi
Rivisitazione di una rivisitazione, la “nuova” serie Peacock riporta sugli schermi una delle serie che più hanno sconvolto il panorama audiovisivo nei primi anni 2000. Parliamo di Queer As Folk, serie televisiva nata nel 1999 dalle talentuose mani di Russell T Davies e poi subito esportata nell’omonimo e più fortunato adattamento americano (2000-2005) ad opera di Ron Cowen e Daniel Lipman.
La nuova rivisitazione è affidata a Stephen Dunn, il quale reinterpreta le vite della comunità LGBT+, al centro di questo brand narrativo, alla luce di nuove, dolenti, forme di discriminazione. Una serie che, perciò, a differenza delle sue precedenti versioni appare assai più oscura e cruda nel mostrare le difficoltà dei suoi nuovi protagonisti.
La serie Peacock è capace di muoversi tra le mille sfaccettature di cui il mondo LGBT+ (e non solo) è composto, in maniera organica e mai artefatta, mostrando soprattutto gli elementi di assoluta similarità al mondo etero-normato, e che perciò si scontrano con un'ostilità aliena nel momento in cui si dovrà fare i conti con la società circostante ancora omofobica – fino alle più aspre conseguenze che fungono da incipit alla storia.