Titolo originale | Athena |
Anno | 2022 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Francia |
Durata | 97 minuti |
Regia di | Romain Gavras |
Attori | Dali Benssalah, Alexis Manenti, Anthony Bajon, Karim Lasmi, Radostina Rogliano Ouassini Embarek, Guy Donald Koukissa, Tarek Haddaji, Mehdi Abdelhakmi, Sami Slimane. |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,88 su 22 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 2 settembre 2022
Dietro ogni guerra si nasconde infatti una manipolazione, una bugia originale; la storia si ripete, dalla guerra di Troia ai conflitti contemporanei.
CONSIGLIATO SÌ
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Dopo la morte del giovane di origine algerina Idir e la diffusione di un video che sembra indicare alcuni agenti della polizia come responsabili dell'omicidio, nel quartiere parigino di Athena si scatena l'inferno: a guidare la rivolta è Karim, fratello maggiore di Idir e terzo di quattro. Il primogenito Moktar è invece uno spacciatore, che conduce affari proprio ad Athena, mentre Abdel, militare, fa ritorno dal fronte per provare a fare chiarezza su quanto avvenuto e sedare una sommossa che pare destinata a sfociare in tragedia.
Accentuando alcuni tratti della sua produzione precedente, Romain Gavras fa di Athena una sorta di laboratorio di "sperimentazione".
Azzerate le convenzioni canoniche di struttura, narrazione ed estetica, il regista sceglie di spingere sull'acceleratore da ogni punto di vista: dell'azione, dell'emozione e dello stile. L'intento è quello di adattare una situazione da tragedia greca alla contemporaneità del disagio sociale in Francia, la nazione europea più colpita, in epoca recente, da atti violenti di terrorismo e rivalsa sociale. Al centro della vicenda, proprio come vorrebbe Sofocle, c'è una famiglia, dilaniata dai conflitti interiori e divisa dalle circostanze; sullo sfondo, invece, la polveriera di un quartiere che simboleggia l'intera Francia, pronta a esplodere non appena sarà accesa la miccia giusta.
Questa non tarda ad arrivare, sotto forma di trappola tesa ad uso e consumo dei rivoltosi, destinati a godere dell'attimo inebriante di estasi rivoluzionaria e del possibile contrappasso di fronte alle soverchianti forze di polizia. Seppur scritto insieme a Ladj Ly, il film di Gavras di distingue nettamente da Les Misérables: dove quest'ultimo è attento a restituire un ritratto credibile e meticoloso delle dinamiche interne alla banlieue in fiamme, Athena mette da parte il logos per consegnarsi definitivamente al pathos, in una cavalcata mélo e action di lacrime e sangue, che allo spettatore non deve riservare neanche il tempo per un pensiero.
Gavras «non ha paura dell'eccesso, dello spettacolo, della forza delle immagini». Carrelli all'indietro che si trasformano in panoramiche dello scenario di guerra, accompagnate da un sottofondo musicale di rara pomposità; soggettive soffocanti per il continuo scuotersi della macchina da presa; e così via, enumerando ogni espediente che possa saturare il desiderio di forti emozioni. Pur di perseguire il proprio scopo, con enfasi degna di Zack Snyder, Gavras si lascia alle spalle sfumature e tratteggi, insieme all'amore per quei dettagli che potrebbero agevolare il processo di immedesimazione.
Senza sospensione dell'incredulità, può esserci coinvolgimento emotivo, oppure l'eccesso di patetismo esibito e reiterato conduce verso il suo opposto, ossia l'indifferenza? Sono quesiti che sorgono spontanei, così come i dubbi sull'opportunità di affidare messaggi politici - come nell'epilogo - alla semplificazione quasi videoludica a cui si è scelto di consegnare la messa in scena. Athena non è Les misérables si diceva. Sì, ma nemmeno l'italianissimo Il legionario, benché diversi elementi contenutistici lo possano ricordare. È un esperimento ambizioso, che, come è nella natura dei balzi azzardati oltre l'ostacolo, non sempre raggiunge l'obiettivo sperato.
Da un punto di vista squisitamente stilistico questa pellicola è un'autentica gemma di fotografia e scenografia, con punte di stile e soluzioni tecniche che, oltre ad avere una precisione meticolosa in ogni dettaglio, possono tranquillamente insegnare a nomi del cinema ben più famosi e blasonati. Lo si potrebbe quasi definire una "meravigliosa sequenza di piano-sequenze", [...] Vai alla recensione »
Cos’è Athena? È epica contemporanea (le moto come destrieri, i caschi come elmi, l’entrata dell’eroe nelle mura e il discorso alle truppe, l’accampamento, lo schieramento a testuggine della polizia eccetera), una messa in scena del caos bellico secondo canoni smaccatamente teatrali (gli ingressi e le uscite dei personaggi, le scenografie della città fortificata, [...] Vai alla recensione »
Cos’è Athena? È epica contemporanea (le moto come destrieri, i caschi come elmi, l’entrata dell’eroe nelle mura e il discorso alle truppe, l’accampamento, lo schieramento a testuggine della polizia eccetera), una messa in scena del caos bellico secondo canoni smaccatamente teatrali (gli ingressi e le uscite dei personaggi, le scenografie della città fortificata, [...] Vai alla recensione »
Cos’è Athena? È epica contemporanea (le moto come destrieri, i caschi come elmi, l’entrata dell’eroe nelle mura e il discorso alle truppe, l’accampamento, lo schieramento a testuggine della polizia eccetera), una messa in scena del caos bellico secondo canoni smaccatamente teatrali (gli ingressi e le uscite dei personaggi, le scenografie della città fortificata, [...] Vai alla recensione »
Sicuramente potente e tecnicamente ben fatto questo film del francese Gavras, che ci catapulta all'interno di un quartiere popolare francese, Athena appunto, abitato prevalentemente da immigrati, che esplode in una rivolta totale quando viene ucciso, forse dalla polizia, un ragazzino, il fratello più piccolo dei tre protagonisti. La lotta che ne segue è barbara e senza un barlume [...] Vai alla recensione »
I figli dell'odio: così si potrebbe intitolare un ipotetico saggio su quell'ampia mole di film che - prendendo spunto da L'odio (1995) di Kassovitz - si sono concentrati sui problemi delle periferie, sulle rivolte popolari e la repressione della polizia, e sulla difficile convivenza fra le etnie. Un filone particolarmente fertile in Francia (I miserabili, Allons enfants, BAC Nord), dove la questione [...] Vai alla recensione »
Romain Gavras è uno degli autori di videoclip musicali più rivoluzionari, fondamentali e fondativi dell'ultimo quindicennio. Big bang fu Stress, realizzato per i Justice nel 2008. La sua esplosività incendiaria al di là del bene e del male (che generò un'onda lunga di polemiche) definì l'estetica casseur in un capolavoro e pietra miliare. Athena, terzo lungometraggio di fiction firmato Gavras, non [...] Vai alla recensione »
Una stazione di polizia: la conferenza stampa sulla morte di Idir, un ragazzino vittima di un pestaggio di cui gli agenti sono accusati: da una parte Abdel, il fratello della vittima - sottufficiale dell'esercito, rientrato dal Mali - che manifesta una calma trattenuta, dall'altra il fratello minore Karim che dà il segnale ai compagni che lo circondano: il lancio della molotov è l'inizio di un assalto [...] Vai alla recensione »
Nel terzo film di Romain Gavras, scritto anche con Elias Belkeddar e Ladj Ly (I miserabili), un guerrilla movie che si avvale di una drammaturgia secondaria troppo rispettabile, letteraria e perfino tragico-mitologica, e di personaggi e unità spaziotemporali stereotipati, l'adrenalina si spegne via via in un mare di situazioni graficamente prevedibili, che non danno aria al fuoricampo e la scienza [...] Vai alla recensione »
Athena è la dea della guerra. E il quartiere di Parigi. Quindi è qui che sta il film: tra mito e realtà. C'è un adolescente ucciso dagli sbirri, ci sono tre fratelli: Karim, che vuole vendetta e cerca rivolta; Abdel, ufficiale scisso tra lutto e dovere; Moktar, che se ne fotte, e continua i suoi piccoli affari sporchi. Parigi brucia. Gavras lavora «con emozioni e iconografia», il che significa che [...] Vai alla recensione »
Cinema, finalmente. Da tanto lo aspettavamo. Su Netflix, che a Venezia ha proposto i titoli più interessanti (la prossima settimana arriverà il pettegolissimo "Blonde" di Andrew Dominik, e a dicembre "White Noise" di Noah Baumbach). Nel film di Romain Gavras (figlio d'arte, ha il passo svelto che mancava al genitore) Athena è una "cité": palazzoni in periferia, polveriere dove abitano gli immigrati. [...] Vai alla recensione »
Scriveva, a suo tempo, Erasmo da Rotterdam che ogni guerra è sbagliata. Ogni guerra, del passato come del presente, ha portato solo a morte, distruzione e povertà. Stesso discorso vale per le guerre cittadine, durante le quali un crescendo di violenza può portare alle più drammatiche conseguenze. Nel suo lungometraggio Athena - presentato in concorso alla 79a Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia [...] Vai alla recensione »
Sembra una tragedia greca ambientata ai nostri giorni. II militare Abdel viene richiamato a casa, dopo la morte del fratello minore forse causata dalla polizia. Ha altri due fratelli: uno desideroso di vendetta che capeggia una rivolta contro le forze dell'ordine, I'altro criminale che pensa agli affari suoi. Sullo sfondo parigino, sembra di assistere a un film di guerra metropolitana, con bellissimi [...] Vai alla recensione »
Partendo da L'odio (Mathieu Kassovitz,1995) fino ad arrivare a Les Misérables (Ladj Ly, 2019, presentato a Cannes e vincitore dell'European Film award alla sceneggiatura), Romain Gavras - figlio del grande cineasta greco Costa-Gavras - racconta una tragedia contemporanea che esplode ad Athena, una periferia urbana, dopo l'omicidio di un ragazzino di tredici anni di origine arabe per mano della polizia. Si [...] Vai alla recensione »
«Una poesia oscura, violenta, intransigente, priva di alibi, magnificamente "scritta". In linea con quelle poesie che, in tutte le lingue, a un certo punto, hanno turbato, per poi finire in tribunale». Queste parole non sono mie, ma di Chris Marker. Le scrisse in difesa del moto censorio verso Stress, videoclip di Gavras girato per i Justice. Athena è un ritorno a quei clip, all'esordio Notre jour [...] Vai alla recensione »
Nel quartiere di Athena, banlieue parigina, è in atto una sommossa contro la polizia a causa dell'omicidio brutale del ragazzino Idir, avvenuto apparentemente per mano di alcuni agenti delle forze dell'ordine. I tre fratelli della vittima si muovono in direzioni opposte: Karim, il più giovane e idealista (anche se il suo "ideale" di giustizia si traduce solo nella violenza e nella vendetta), guida [...] Vai alla recensione »
L'esperienza è dichiaratamente immersiva: raccontare lo scontro fra polizia e abitanti delle banlieue con tutti gli artifici della macchina-cinema nella sua forma più "muscolare". Lunghi e elaborati piani sequenza, quadri saturi di elementi, ritmo sostenutissimo che non perde un colpo. Ma, a raccontarla così, non si va troppo lontano dalla produzione "action" media di Netflix, nel cui alveo effettivamente [...] Vai alla recensione »
Più rozza e potente, la guerriglia nella banlieu di Athena di Romain Gavras, figlio del Costa-Gavras. Tre fratelli del quartiere (soldato, leader, criminale) reagiscono alla morte del fratellino per mano della polizia. O è stata l'estrema destra? Una Francia sull'orlo dell'apocalisse. Da Il Messaggero, 3 settembre 2022
Una tragedia intima, familiare, che deflagra in guerra civile. Romain Gavras (figlio del grande greco Costa-Gavras), al 3° film, racconta una rivolta nella banlieu parigina. generata da un presunto abuso della polizia, che avrebbe lasciato agonizzante sull'asfalto un tredicenne di famiglia algerina: egli innalza la deflagrazione che ne consegue ben oltre il livello raggiunto da Kassovitz nell'archetipico [...] Vai alla recensione »
Di "Athena" (secondo film in Concorso della giornata) del francese Romain Gavras, figlio di Costa-Gavras, non si dimentica per niente la potenza inarrestabile di una regia muscolare, capace di piani-sequenza e scene di massa memorabili, come quello iniziale. Tragedia greca che incendia il quartiere così denominato, dopo l'uccisione di un giovane immigrato da parte della polizia (tema piuttosto ricorrente [...] Vai alla recensione »
Abdel (Dali Benssalah) parla ai giornalisti fermo e dolente di fronte a un commissariato di polizia. Abdel è un soldato, ma quando online è apparso il video del pestaggio da parte della polizia del suo fratellino tredicenne Idir, è stato richiamato a casa per arginare la rabbia degli abitanti di Athena, periferia degradata dove abita la sua famiglia: Abdel chiede giustizia, vuole conoscere i nomi dei [...] Vai alla recensione »
Athena * Prende il nome della Dea della guerra Atena (dal greco, traslitterato, Athena), il titolo del terzo lungometraggio di finzione di Romain Gavras, figlio d'arte dell'assai più illustre regista di Z - L'orgia del potere (Costa-Gavras, naturalmente) e invitato misteriosamente in Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia. È la Dea della guerra, Atena, certo, ma anche delle arti e della saggezza [...] Vai alla recensione »
Francese anche "Athena", terzo film in concorso oggi, che porta la firma di Romain Gavras, figlio di Costantin. "La tragedia greca ha sempre ispirato la mia vita e la mia formazione. Mi affascina il suo significato simbolico" spiega il regista. Così risulta, con qualche sottolineatura di troppo, vedendo il film, a cominciare dal titolo. Partenza bruciante, adrenalinica, con forte senso dell'azione: [...] Vai alla recensione »
Atena in mitologia greca è la dea della guerra. Ma è anche il nome di un quartiere della periferia di Parigi dove di fatto vediamo combattere una vera e propria battaglia tra una comunità di residenti islamici e le forze dell'ordine. L'origine degli scontri è la morte di Amir, un tredicenne aggredito mortalmente da alcuni poliziotti. O almeno è questo quello che credono i rivoltosi.
Quando un ragazzino tredicenne musulmano viene picchiato a morte da una squadra di presunti agenti di polizia, nella banlieue Athena si scatena una rivolta. Al centro degli scontri, nel quartiere dove sono cresciuti, si trovano i tre fratelli della vittima: mentre l'ufficiale dell'esercito francese Abdel predica la ricerca pacifica degli assassini, Karim è pronto a mettere a ferro e fuoco la città [...] Vai alla recensione »
Dopo la morte del fratello più piccolo per mano della polizia o presunta tale, il soldato Abdel (Dali Benssalah) viene richiamato dalla prima linea e nella banlieue in cui è cresciuto, Athena, trova una famiglia dilaniata e una comunità sul piede di guerra: la Francia brucia, se non si può avere giustizia, almeno vendetta. Il fratello minore Karim (Sami Slimane) è il capo carismatico della rivolta, [...] Vai alla recensione »