Yellowjackets

Film 2021 | Drammatico 60 min.

Regia di Eva Sørhaug, Karyn Kusama, Deepa Mehta, Jamie Travis, Bille Woodruff, Ariel Kleiman, Daisy von Scherler Mayer, Benjamin Semanoff, Eduardo Sánchez, Anya Adams, Jeffrey W. Byrd, Liz Garbus, Scott Winant. Una serie con Melanie Lynskey, Sophie Thatcher, Tawny Cypress, Ella Purnell, Sammi Hanratty. Cast completo Titolo originale: Yellowjackets. Genere Drammatico - USA, 2021, - MYmonetro 2,84 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. STAGIONI: 2 - EPISODI: 19

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Ultimo aggiornamento giovedì 8 giugno 2023

Un survival thriller che ha tra le sue fonti dichiarate "Il signore delle mosche". La serie ha ottenuto 2 candidature agli Emmy Awards, 2 candidature e vinto un premio ai Critics Choice Award, 1 candidatura a Spirit Awards, 3 candidature a Writers Guild Awards, 1 candidatura a ADG Awards,

Consigliato sì!
2,84/5
MYMOVIES
CRITICA 3,17
PUBBLICO 2,50
CONSIGLIATO SÌ
Un gruppo di ragazze al centro di una storia di follia e violenza.
giovedì 8 giugno 2023
giovedì 8 giugno 2023

Nel 1996 una giovane squadra di calcio femminile è su un aereo che precipita nella regione dell'Ontario, in Canada. I superstiti rimangono più di un anno nella zona, costretti a ricorrere a ogni mezzo per sopravvivere. Tra genere survival e horror psicologico la serie si sposta tra il presente, 25 anni dopo i fatti, e il passato, raccontando la follia e le terribili violenze a cui le sopravvissute sono ricorse, e i traumi che hanno accompagnato le ragazze durante la crescita. Nel cast Juliette Lewis e Christina Ricci, in America la serie è uscita con un divieto ai minori di 14 anni.

Episodi: 10 (58 min.)
Regia di Eva Sørhaug, Karyn Kusama, Deepa Mehta, Jamie Travis, Bille Woodruff, Ariel Kleiman, Daisy von Scherler Mayer.

La serie convince meno della prima stagione. Ma rimangono ottimi gli interpreti e la colonna sonora

Recensione di Andrea Fornasiero

Le giovani calciatrici sopravvissute a un incidente aereo del 1996 sono oggi donne con parecchi problemi. Una di loro, Natalie, sul punto del suicidio è stata "salvata" da un culto che l'ha rapita. Ora si ritrova nella loro comunità, dove incontra Lottie, che era stata una sorta di capo culto già durante i loro mesi passati fra i boschi del Canada. Sulle tracce di Sophie si mette la petulante e micidiale Misty, che cerca anche di proteggere Shauna da un detective amatoriale, con il quale finisce per stringere una insolita alleanza. Shauna a sua volta deve gestire la propria crisi familiare e tenere a bada la polizia, che investiga sulla scomparsa di Adam Martin. Nel mentre Taissa scopre di essere vittima di allucinazioni sempre più invasive e cerca supporto nella sua ex Van.

La seconda stagione di un fenomeno pop è come il secondo album di un artista per Caparezza, e purtroppo anche Yellowjackets non sfugge agli incidenti di percorso, che la rendono farraginosa e meno convincente.

C'è prima di tutto un difetto di ritmo: il materiale della nuova stagione è più statico e avrebbe giovato di una sforbiciata. In effetti la stagione ha una puntata in meno della precedente, ma la durata di nove lunghe puntate rimane eccessiva. Trattandosi di una serie che ha conquistato il pubblico con un tono aggressivo e sopra le righe, il rallentamento in favore di studi psicologici non proprio impeccabili fatica a entusiasmare.

Inoltre i nuovi personaggi che entrano in scena, per quanto almeno quello di Elijah Wood sia genuinamente spassoso, rimangono laterali, ognuno per motivi diversi. Lottie sembrava sarebbe stata la vera antagonista e invece si rivela una donna insicura, che anche se a capo di una setta non è particolarmente attiva e solo nelle ultime due puntate prende finalmente decisioni estreme. Van nel passato è sempre stata tra le ragazze più visibili, ma meno centrali, e nel presente entra in scena piuttosto tardi, senza un reale arco narrativo a parte una rivelazione sulla propria condizione. È più compiuto il percorso del detective principiante ma geniale interpretato da Elijah Wood, che però interagisce solo con Misty e dunque finisce per essere poco integrato nella storia, cosa ulteriormente aggravata dalla sua ovvia assenza nei flashback.

E a conti fatti proprio i flashback sono la parte più debole di questa stagione, paralizzati da un lungo inverno non vedono più le ragazze fare scoperte inquietanti e diventano una sorta di dramma da camera. Oltretutto i personaggi maschili si fanno ancora più defilati: uno monotematicamente ossessivo, l'altro misteriosamente redivivo e il terzo afflitto da visioni sul proprio passato e quindi poco partecipe nel presente, dove ha più che altro il ruolo dell'osservatore contrariato dall'operato del resto del gruppo. Accade così che persino l'inevitabile discesa nel cannibalismo sia solo una piccola scossa che non basta a liberare la serie dalla propria monotonia. Il finale piazza dei colpi di scena che sembrano poi gratuiti e che oltretutto minacciano, almeno nella parte ambientata nel presente, di indebolire molto la serie - quello nel passato invece dovrebbe aiutare a movimentare le cose.

A salvare la stagione dalla debacle ci sono comunque le interpreti e pure la sempre ottima colonna sonora con punk, rock e pop al femminile - dove la sigla, il brano "No Return" di Craig Wedren e Anna Waronker, composto specificamente per la serie nel 2022, ottiene anche una seconda versione: una cover a firma di Alanis Morrisette.

In particolare sono Christina Ricci e ancora di più Melanie Lynskey ad avere i personaggi più esplosivi e spiazzanti, mentre Juliette Lewis, letteralmente narcotizzata, sembra aver perso entusiasmo. Anche nelle scene ambientate nel passato sono in effetti sempre i personaggi di Misty e Shauna a conquistare i momenti migliori, interpretate in queste versioni giovani rispettivamente da Sophie Nélisse e Samantha Hanratty. Quest'ultima, più di tutti, ci riporta allo spirito della prima stagione con un personaggio sempre teso, come una corda di violino danneggiata e sul punto di spezzarsi.

Episodi: 10 (58 min.)
Regia di Eva Sørhaug, Karyn Kusama, Deepa Mehta, Jamie Travis, Bille Woodruff, Ariel Kleiman, Daisy von Scherler Mayer.

Un irresistibile guilty pleasure che conquista coi continui colpi di scena e una colonna sonora trascinante

Recensione di Andrea Fornasiero

Nel 1996 le teenager che compongono la squadra di calcio femminile della scuola prendono un volo verso il torneo dello Stato, ma l'aereo precipita in una remota area delle montagne canadesi. Gli adulti in volo con loro sono tutti morti, tranne uno che però ha perso una gamba, come riusciranno a cavarsela? Venticinque anni dopo ritroviamo quattro di loro, sopravvissute alla sciagura e ancora circondate dalla curiosità dei media e in particolare di una giornalista ficcanaso. Shauna è una casalinga insoddisfatta; Misty è un'infermiera che vorrebbe essere tenuta in maggior considerazione dalle altre; Taissa si è lanciata in politica a spese però della famiglia; Natalie è uscita dal rehab ed è determinata a scoprire cos'è successo davvero a Travis. Qualcuno però ricatta tre di loro con cartoline che riproducono un simbolo esoterico dal significato misterioso e sinistro...

Dipanato su due linee temporali parallele, Yellowjackets è un thriller dalla doppia anima, dalla colonna sonora trascinante e che sa coltivare l'autoironia. Un guilty pleasure irresistibile dai molti colpi di scena.

Il racconto di sopravvivenza getta le protagoniste in un modo limitato e pieno di pericoli, mentre il presente nella suburbia americana presenta uno scenario apparentemente rassicurante, dove il pericolo è nascosto ma pronto a emergere quando meno ce lo si aspetta. E spesso il pericolo sono le protagoniste stesse, del resto il flashforward con cui si apre la serie ci mostra che danno la caccia a una di loro, presumibilmente, per ucciderla e mangiarla. Infatti nel racconto al presente Natalie, appena uscita di rehab, si arma di fucile a pallettoni; Misty si dimostra machiavellica manipolatrice; Taissa abile politica su cui si stende un'ombra sinistra, quella di una misteriosa donna tra gli alberi che terrorizza suo figlio. Shauna a sua volta sfoggia la sua abilità con il coltello quando cattura, scuoia e macella un coniglio che ha avuto la cattiva idea di visitare il suo giardino.

Spesso la vicenda è accompagnata da brani punk e rock al femminile, in particolare sui titoli di coda, ma l'uso della colonna sonora è anche un commento dove la serie dichiara che sta volutamente andando sopra le righe: in questo senso spicca un momento in cui le azioni di Misty sono accompagnate dal tema del Fantasma dell'opera. Così come i personaggi sanno commiserarsi per il proprio destino, ma pure alleggerire i toni nei passaggi di tensione o sdrammatizzare situazioni grottesche con una battuta sarcastica o autoironica.

Tutto questo regge grazie alle interpreti, che nel presente vedono al lavoro tre ex-baby attrici come Christina Ricci, Juliette Lewis e Melanie Lynskey, a cui si aggiunge Tawny Cypress nei panni della Taissa adulta. L'alchimia tra le quattro è elettrizzante nelle scene che condividono, ma ognuna di loro è capacissima di tenere in piedi anche le numerosi scene a solo - in particolare Juliette Lewis che davvero Hollywood avrebbe dovuto valorizzare di più. Le ragazze pure sono tutte in parte e sono anche molto credibili come versione adolescente delle star più mature.

Inevitabili i paragoni con Lost e pure con The Wilds, ossia era una sorta di Lost con ragazze, ma a differenza di queste serie il cast nel presente è più ristretto e quello nel passato si assottiglia di morte in morte. La distanza temporale è poi molto maggiore e la trama nel passato non funziona come i flashback di Lost, ossia non è concentrata su un personaggio alla volta ma procede in modo corale, proprio come quella presente. Inoltre, per quanto numerosi siano i misteri, le risposte arrivano già nella prima stagione e le incursioni nel fantastico sono meglio integrate nella vicenda.

Con The Wilds la serie condivide il racconto delle difficoltà delle adolescenti, ma le situa negli anni Novanta - quindi in era pre smart-phone - e soprattutto le mette in prospettiva con versioni di mezza età delle stesse ragazze, inoltre spinge molto molto di più il pedale della violenza. Perché Yellowjackets è prima di tutto un ottovolante di colpi di scena e si soprassiede volentieri sulla verosimiglianza, o la logica interna, per godersi le interpretazioni e i momenti più scioccanti e comici, quasi fosse un mix tra teen drama e soap opera ma venato di horror e autoparodia.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
sabato 16 dicembre 2023
falco500

La trama è molto intrigante, ma come in tutte le serie TV americane degli ultimi anni, anche in questa non può mancare la presenza di almeno 3-4 personaggi dell'"universo" LGBT...Per carità è normale che anche le produzioni TV e cinematografiche rappresentino un po' la società di oggi, ma ora si sta esagerando con queste forzature evidenti che non c'entrano nulla con le storie raccontate nelle pellicole.Sol [...] Vai alla recensione »

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
martedì 1 febbraio 2022
Fiaba Di Martino
Film TV

In viaggio aereo verso le Nazionali del 1996, un team di calciatrici di un liceo del New Jersey si schianta nel mezzo di una non meglio identificata natura selvaggia; lì le ragazze rimarranno, irrintracciabili, per 19 lunghi mesi. 25 anni dopo alcune di loro vengono contattate e ricattate da qualcuno che sembra conoscere atroci verità che le sopravvissute hanno tutta l'intenzione di tenere nascoste. [...] Vai alla recensione »

martedì 1 febbraio 2022
Oscar Cosulich
Ciak

La serie vive su un doppio piano temporale. Nel 1996 narra il dramma del gruppo di liceali di una squadra di calcio femminile del New Jersey che con il proprio team tecnico va a Seattle, per partecipare a un torneo nazionale. Sorvolando il Canada, l'aereo precipita nelle foreste dell'Ontario e per ben diciannove mesi i sopravvissuti sono abbandonati a loro stessi.

martedì 1 febbraio 2022
Manuela Pinetti
La Rivista del Cinematografo

Yellowjackets scava nei molteplici destini di alcune sopravvissute (e qualche sopravvissuto) di un terribile incidente aereo. Le linee temporali sono due: la prima è nel 1996, quando una squadra di calcio di ragazzine delle superiori (le Yellojackets del titolo) precipita tra gli infiniti boschi dell'Ontario durante una trasferta per un'importante partita, "proprio come quelli delle Ande".

NEWS
TRAILER
martedì 23 novembre 2021
 

Un passato traumatico, tra cannibalismo e horror. Con Christina Ricci e Juliette Lewis. Disponibile su SKY e NOW. Guarda il trailer »

winner
miglior attrice in una serie televisiva drammatica
Critics Choice Award
2022
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