Presentato in anteprima al 39 Torino Film Festival, il film è ispirato al libro della virologa Ilaria Capua. Dal 29 novembre al 1° dicembre al cinema.
di Paola Casella
Irene Colli è una ricercatrice di altissimo livello che lavora per prevenire la possibile diffusione di un'epidemia derivata dal salto di specie fra gli animali e l'uomo. La sua dedizione al lavoro è tale che un possibile compagno di vita chiude il suo rapporto con lei sentendosi invisibile. Per contro, il team di scienziati che la circonda lavora instancabilmente al suo fianco per ottenere i risultati sperati, che non tardano ad arrivare sottoforma di un marker fondamentale per sviluppare un vaccino contro l'aviaria, già transitata dai polli agli esseri umani.
Ma Irene incontra continui ostacoli lungo il cammino: il capo dell'azienda per cui lavora non le riconosce nulla, e investe altrove i fondi che lei ha faticosamente recuperato dall'Europa per un laboratorio all'altezza delle sue ricerche; e un giornalista investigativo conduce un'indagine che mira ad attribuirle la responsabilità di un traffico illegale di vaccini e di virus.
Irene Colli ha le stesse iniziali di Ilaria Capua, al cui libro autobiografico "Trafficante di virus" è ispirato il film omonimo diretto da Costanza Quatriglio e da lei sceneggiato insieme a Francesca Archibugi.