Un tenero viaggio nella memoria, un'opera di finzione di alto profilo. Drammatico, Francia, Libano, Canada2021. Durata 102 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una ragazza scopre l'adolescenza della madre tramite una misteriosa scatola di ricordi. Espandi ▽
Il passato è una terra straniera, ma a volte capita che da quella terra torni indietro qualcosa. L'appassionante melodramma al femminile Memory Box mescola tematiche di nostalgia, memoria e narrazione del sé in una storia che celebra le possibilità di scambio inter-generazionale. Lo firmano Joana Hadjithomas e Khalil Joreige, due nomi non noti al grande pubblico ma che garantiscono che Memory Box vada aldilà di un pur ben realizzato racconto a due prospettive tra una madre e una figlia. Nativi anche loro di Beirut, e cresciuti durante il periodo della guerra civile, i due artisti hanno basato un'intera carriera sul mettere insieme i pezzi e i retaggi culturali di un paese attraverso i decenni, utilizzando tecniche sperimentali e documentarie che abbracciano l'intero spettro dell'audiovisivo. Ora finalmente convogliate in un'opera di finzione d'alto profilo, queste esperienze donano ai ricordi di Maia vissuti attraverso gli sguardi furtivi di Alex una dimensione tattile e caleidoscopica oltre che commovente. Recensione ❯
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In sei episodi si affrontano altrettante fantasie sessuali grazie alla presenza di coppie note di attori francesi. Espandi ▽
Sei episodi che affrontano diverse fantasie sessuali che vanno dall'eccitarsi per il pianto a quello per i decessi passando per i ruoli di finzione e la passione irresistibile per la sorella della propria amata.
Gli spunti iniziali di ogni episodio non vengono quasi mai sfruttati in maniera adeguata. I Foenkinos ne hanno fatto un'operazione ricca di star che però purtroppo presenta una sostanziale debolezza di scrittura. La struttura del film a episodi potrebbe davvero essere quella giusta per circoscrivere in tempi brevi una situazione e portarla a compimento. Non è ciò che accade
È come se da un lato ai due fratelli mancasse un punto di vista femminile sull'erotismo e le relative fantasie e dall'altro non avessero il coraggio di osare come il loro modello australiano. Si ha l'impressione (anche qualcosa di più di un'impressione) che si volesse trattare una materia erotica pensando però da subito alla fruizione televisiva senza tagli. Così si è fatta un'autocensura preventiva. Il risultato purtroppo si vede. Recensione ❯
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Cambia la regia ma non la carica comica, che conferma dietro l'ottusità dell'agente di Dujardin una satira spietata della cultura francese. Commedia, Francia2021. Durata 116 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
Una sontuosa produzione da 19 milioni di budget con protagonista il Premio Oscar Jean Dujardin che torna per la terza volta nei panni della celebre spia francese creata da Jean Bruce. Espandi ▽
La Repubblica francese è cambiata, e con essa la sua spia più rappresentativa: l'agente speciale 117, al secolo Hubert Bonisseur de La Bath, si affaccia agli anni ottanta tra la paura del comunismo e il terrore di non essere più quello di una volta. Dopo una missione in Afghanistan viene parcheggiato dietro un computer mentre una nuova recluta, l'agente 1001, parte per salvare una dittatura africana appoggiata dalla Francia che rischia di essere deposta. Ma Hubert ha ancora qualche asso nella manica, e non ci vorrà molto prima di vederlo sbarcare in prima persona sul territorio africano. Recensione ❯
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Durante i mesi di lockdown causati dalla pandemie da coronavirus, le famiglie di un condominio danno il peggio di sé durante la convivenza forzata. Espandi ▽
Durante il lockdown per la pandemia gli stravaganti residenti di un condominio di Parigi devono adattarsi a una nuova vita e... alla convivenza. Recensione ❯
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Il cinema nel cuore del teatro: una coreografia misurata di corpi e di dialoghi cesellati. Drammatico, Francia2021. Durata 91 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Dall'omonimo testo teatrale di Marguerite Duras del 1968. Espandi ▽
Saint-Tropez d'inverno. Dentro una villa disabitata, Suzanna Andler esita tra suo marito e il suo amante. Parigina, nascosta dietro la sua classe e la sua fortuna, Suzanna ha sposato anni prima Jean Andler, gran borghese ricco e infedele. Oggi è intrappolata in un matrimonio agiato e deve scegliere tra una vita di moglie e di madre, governata dalle convenzioni, e un'esistenza libera ma più rischiosa, incarnata dal suo giovane e squattrinato amante. Alla ricerca di un'impossibile emancipazione, Suzanna Andler parla a mezza voce, dice delle verità, le sue che non sono sempre le stesse e inciampano nelle bugie. Pronunciate per paura o come un riflesso vitale mentre il sole tramonta sul Mediterraneo e sugli amanti riuniti che sembrano già mancarsi.
Non piaceva a Marguerite Duras questa pièce quasi sconosciuta, scritta nel 1968 e rappresentata fugacemente nel 1969. "Suzanna Andler" è sempre piaciuta invece a Benoît Jacquot, che decide di adattarla per lo schermo, sublimando il testo e Charlotte Gainsbourg.
Il risultato è un uragano lento che travolge una grande villa sul mare, lasciando entrare la sua aria densa, il richiamo acuto dei gabbiani e la luce del cielo. L'edificio maestoso non fa mai dimenticare il testo, un poema a quattro voci (Suzanna, l'amante, il marito e l'amica), un'architettura asciutta, precisa nelle indicazioni sceniche come negli incessanti slittamenti delle parole che i personaggi pronunciano per dire ciò che fanno e ciò che provano. Soprattutto Suzanna, sopravvissuta alle fughe del marito pluri-fedifrago e distante. Recensione ❯
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Una soldatessa alle prese con il violentatore della sorella. Espandi ▽
Reduce da una traumatica operazione militare in Syria, dove un bambino si è fatto saltare in aria, a Klara è assegnato un ruolo più tranquillo come agente dell'operazione Sentinelle. A Nizza, dove vivono anche sua madre e sua sorella Tania, cerca di superare il proprio PTSD, ma le cose precipitano quando Tania in discoteca si allontana con alcuni russi e viene ritrovata il giorno dopo gravemente ferita. Saputo che il probabile colpevole è protetto da passaporto diplomatico, Klara decide di farsi giustizia da sola, sacrificando la propria vita civile alle responsabilità della vendetta. Recensione ❯
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Una passeggiata notturna tra le vie di Parigi per affrontare la perdita della spensieratezza con poesia. Drammatico, Francia, Belgio2021. Durata 87 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Due ragazzi si trovano a vivere una notte tra le strade di Parigi. Espandi ▽
Marion ha 18 anni e vive a Parigi. La scomparsa della sorella, deceduta cinque anni prima, le ha lasciato un immenso dolore. Il giorno dell’anniversario della sua morte, la ragazza decide di uscire di casa e di camminare per le vie della città, tentando di integrarsi con i propri coetanei. Giochi, chiacchiere, feste… ma la ragazza non sembra divertirsi. Per fortuna, Alex precipita nella sua vita. I due giovani passano la notte insieme esplorando la capitale francese e filosofeggiando sulla vita e sulle proprie paure. Il film è un'occasione per parlare, molto poeticamente, delle generazioni attuali che hanno perso ogni tipo di spensieratezza, che faticano a comunicare e che cercano una via d’uscita. Un’opera ricca di sensazioni, dove la percezione degli elementi uditivi, visuali ed emotivi, sono un punto di forza. Perfetta per i giovani adulti che si immedesimeranno senza difficoltà, ma anche per coloro che vogliono perdersi per le vie notturne di Parigi per poi ritrovarsi, più sereni di prima. Recensione ❯
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Albert deve occuparsi quotidianamente di Mia, una bambina di dieci anni. Espandi ▽
Da qualche parte in Europa, metà del ventesimo secolo. Il cinquantenne Albert deve badare Mia che di anni ne ha dieci. Il compito più importante è occuparsi della dentiera di ghiaccio che deve essere cambiata più volte al giorno. Vivono da soli in un grande appartamento: le persiane sono sempre chiuse, Mia non esce mai e la giornata scorre secondo un rituale immutabile. Ogni settimana, il telefono suona e una voce maschile interroga Albert sulla salute della ragazza. Ogni settimana Albert risponde con le stesse risposte, finché un giorno quella voce comunica ad Albert che dovrà portare la ragazza a Parigi. Devastato, il mondo di Albert si sgretola lentamente. Recensione ❯
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Biopic dedicato a Madame Claude, a capo di una rete francese di ragazze squillo negli Anni Sessanta. Espandi ▽
Parigi, 1968. Fernande Grudet, per tutti Madame Claude, regna sovrana su un esercito di trecento fanciulle che recluta, forma al mestiere e prostituisce a tariffe accessibili soltanto a uomini facoltosi, colti ma non esenti da perversioni. Più di qualsiasi altra cosa, Madame Claude ama il denaro. È abituata al lusso e alle richieste eccentriche dei suoi clienti, che spesso si spingono al di là dei confini del lecito. Sono uomini senza volto ma dal portafoglio esagerato per pagare capricci e fantasie. Dietro di loro lasciano ragazze sfigurate, o coperte di lividi, e una borsa di banconote, il prezzo del loro martirio. Nata proletaria e provinciale, Fernande Grudet si sogna borghese e parigina, abbandonando la figlia e tentando con successo la scalata sociale. Ma l'affaire Marković, una sordida storia criminale che allestisce un complotto politico destinato a coinvolgere anche il futuro presidente Georges Pompidou, sconvolgerà il suo commercio fino alla caduta (per frode fiscale), al carcere e ritorno. Il ritorno a una vita dimessa a Nizza, dove finirà i suoi giorni da sola. Recensione ❯
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Da una storia vera, un film realistico e perfettamente sintonizzato con i dubbi e la paure di un'adolescente. Drammatico, Svizzera, Ucraina, Francia2021. Durata 87 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
2013. Una ginnasta di 15 anni è divisa tra la Svizzera, dove si allena, e l'Ucraina, dove sua madre, una giornalista, segue gli eventi di Euromaidan. Espandi ▽
Olga, basato su una storia vera, è stato girato prima e dopo la pandemia, con in mezzo una lunga pausa dovuta al lockdown, e il percorso di riprese ha visto la situazione ucraina precipitare. Il regista franco-svizzero Elie Grappe aveva solo 22 anni quando ha iniziato a scrivere la sceneggiatura, e ha concluso le riprese appena 27enne: probabilmente la sua giovane età gli ha consentito di sintonizzarsi perfettamente con i dubbi e la paure di un’adolescente che, oltre al consueto carico emotivo legato all’età, deve confrontarsi con una situazione politica difficile, con la preoccupazione per un genitore costantemente in pericolo, e con la tensione per le gare sportive in arrivo. Grappe racconta molto bene le lealtà divise all’interno della mente della ragazza, che ha tutto il diritto di investire sul suo futuro sportivo ma anche tutto il rimpianto di doverlo fare lontana da Kiev e da sua madre. In questo senso il film di Grappe, già narrativamente riuscito, diventa efficace metafora di una situazione comune a molti e dolorosamente attuale. Recensione ❯
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Un ritratto sociale e politico del Ciad contemporaneo, lucido e senza concessioni. Drammatico, Ciad, Francia, Germania, Belgio2021. Durata 88 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un'adolescente rimane incinta ma, pur non desiderando la gravidanza, nel suo paese è illegale l'aborto. Espandi ▽
Otto anni dopo Grigris, favola umanista su un eroe fragile in un mondo pericoloso e sulla pista da ballo, Mahamat-Saleh Haroun prosegue la sua opera coerente, disegnando un ritratto sociale e politico del Ciad contemporaneo. Aborto impedito, infibulazione imposta, stupro subito, ce n’è abbastanza per cui sollevarsi e battersi. E la solidarietà femminile nasce immediata sotto i nostri occhi e contro le tradizioni secolari. Quella sorellanza spontanea è sufficiente a dare al film il suo senso. I temi trattati sono forti e restituiti con sincerità e impegno. Tuttavia a confrontarsi con le considerazioni che pongono e gli abusi che denunciano si corre sovente il rischio di accontentarsi. Una madre e una figlia è un film degno sull’indegnità ma è ‘privo’ di cinema. Dal punto di partenza non si dispiega mai un gesto potentemente cinematografico e politico. La forma resta classica, non è certo un difetto, e la forza politica ancorata principalmente al suo soggetto: il controllo sul corpo femminile e la sua marginalizzazione. Recensione ❯
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Una storia d'amore atipica e minimalista, dalle atmosfere dolci e malinconiche, che racconta la vita ma fa inevitabilmente i conti con la morte. Drammatico, Francia, Belgio, Gran Bretagna2021. Durata 99 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Phil, un robusto uomo di mezza età, subisce un ictus, che gli fa perdere la memoria. Millie, che si prende cura di lui, gli dice falsamente che erano segretamente innamorati prima del suo incidente. Espandi ▽
Colpito da un ictus, Phil sopravvive ma perde la memoria e una volta tornato a casa viene accudito da Millie, figlia del suo datore di lavoro. Dolce e sola, Millie aiuta Phil a ricostruire le sue relazioni e poco alla volta gli rivela, mentendo, che prima dell’ictus loro due erano amanti. L’amore fra i due sboccia, ma sopraffatta dal senso di colpa Millie si sottrae. Con il graduale recupero della memoria, Phil capisce di essere stato ingannato.Coproduzione belga, inglese e francese, il settimo film da regista di Bouli Lanners è una storia d’amore atipica e minimalista, in cui il dramma è abilmente assorbito da atmosfere dolci e malinconiche. Nessuno deve sapere è un film sulla vita, anche se inevitabilmente fa i conti con la morte. È attraversato da una serenità ammirevole, da uno stile compassato che lo rende un’opera umile, tradizionale ma raffinata, dove anche l’impeto delle onde del Mare del Nord accoglie la triste vicenda di Phil e Millie, e lascia le cime tempestose ad altri racconti. Recensione ❯
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Un brillante ingegnere aerospaziale viene inviato in un ufficio investigativo specializzato sugli oggetti volanti non identificati. Inizialmente scettico, finirà col ricredersi. Espandi ▽
È il 1978 e l'ingegnere spaziale Didier Mathure viene chiamato a indagare sulla potenziale presenza di UFO. Diventa così il capo di un team che sembra veramente vivere su un altro pianeta. Inizialmente scettico, si dovrà ricredere presto davanti all'evidenza. Recensione ❯
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Una favola che combina con grande audacia realismo magico e poesia sociale. Drammatico, Francia, Egitto, Paesi Bassi, Grecia2021. Durata 110 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La parabola di una donna che si ritrova ed essere il capofamiglia dopo uno strano incidente. Espandi ▽
In una baraccopoli ai margini del mondo, una madre sottomessa e silente spende tutte le sue energie per allevare i figli e soddisfare un marito autoritario, che gestisce la sua vita e la sua economia. Il ritmo monotono delle sue giornate è interrotto dal compleanno di uno dei suoi bambini. Per l’occasione prepara una torta e gonfia palloncini mentre il consorte ingaggia un mago ciarlatano che lo trasforma in pollo. Un film radicale e radicalmente singolare. È la storia di un trucco di magia andato storto. Una storia di polli metaforici, che hanno conosciuto momenti di gloria nelle riflessioni di molti pensatori. È una favola senza senso che ne cerca uno in ogni angolo lurido della città, dove l’emergenza è permanente e i diritti umani un disegno lontano. Combina con grande audacia realismo magico e poesia sociale, mettendo a dura prova lo spettatore col suo miserabilismo testardo su cui il film inciampa e si sporca, letteralmente. Ma Omar El Zohairy ci crede, crede alla sua premessa strampalata, crede in quella storia ‘da non credere’ dove l’assurdo infiltra il reale senza battere ciglio. Recensione ❯
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Dall'omonima graphic novel, una storia di speranze e tormenti retta da due interpreti perfettamente in parte. Drammatico, Italia, Francia2021. Durata 96 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di due fratelli, separati dal tempo e dal loro carattere, e del loro viaggio di ritorno in Italia, verso casa, nell'estate del 1957. Espandi ▽
Estate 1956. Dieppe, Francia. André ha finalmente trovato, dopo 17 anni, il fratello maggiore Fabio. Quest’ultimo aveva lasciato Procida e la famiglia per arruolarsi con i fascisti. André, così come il padre, militava sul versante opposto. Ora l’uomo, come viene comunicato a Fabio, è morto e lui può rientrare a casa. Le distanze tra i due però sembrano incolmabili.
La fonte di ispirazione del film è l’omonima graphic novel del fumettista francese Alfred che ha vinto il Fauve d’or al Festival International de la Bande Dessinée ad Angouléme. Tommy Weber la mette in scena come una sintesi di ciò che accadde nel secondo dopoguerra quando, con grande fatica e dolore per le ferite profonde lasciate dal conflitto, si poteva e doveva tentare una riconciliazione tra persone, ideologie e anche nazioni che si erano duramente combattute.
Occorrevano due interpreti che ‘reggessero’ con verosimiglianza lo schermo e soprattutto i primi e primissimi piani che Weber non lesina. Li ha trovati in Francesco di Leva e Antonio Folletto. Recensione ❯
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