Burhan Qurbani rilegge il testo di Döblin in modo eccessivamente didascalico, infarcendolo di luoghi comuni. In Concorso alla Berlinale 2020.
di Giancarlo Zappoli
Francis è sopravvissuto a un naufragio mentre tentava di raggiungere l'Europa. Il suo desiderio è quello di vivere una vita normale, di non sentirsi un "rifugiato" Si ritrova a vivere a Berlino senza documenti, non avendo alcun diritto e lavorando in modo illegale. Fino a quando incontra Reinhold, uno psicopatico sessodipendente che è il secondo in ordine di importanza per lo spaccio della droga al parco Hasenhëide. L'incontro con due donne, l'africana Eva e la tedesca Mietze, lo spingerà a tentare di mantenere fede ai propri propositi iniziali. Anche con un braccio amputato.
Questo lungo film in 5 parti dovrebbe essere proposto in tutte le scuole di cinema. Sarebbe infatti utilissimo per far comprendere come uno stesso soggetto possa essere portato sullo schermo da un Maestro con esiti di alta qualità e come invece un suo adattamento si riduca a un abbozzo di fiction di mediocre qualità.