L'universo di Shaun the Sheep si veste di fantascienza. Ma il più alieno (e comico) rimane lui, l'essere umano. Recensione di Marianna Cappi, legge Gaia Petronio.
di A cura della redazione
Shaun è una pecora intelligente e birichina, che saprebbe come divertirsi con i compagni d'ovile, se non fosse per il cane del fattore, che non fa che appendere cartelli che le vietano qualsiasi attività. Ma un'avventura letteralmente dell'altro mondo sta per coinvolgere Shaun e Bitzer, il cane pastore: lo sbarco sulla Terra della scatenata LU-LA, una piccola aliena.
L'universo di Shaun - Vita da pecora passa dalla commedia degli equivoci del primo film al modello del film di fantascienza spielberghiano, E.T. in particolare.
Il fatto di guardare a un genere tanto codificato, toglie al film parte di quella libertà creativa e di quella capacità di sorprendere che sono da sempre nel DNA della serie e del personaggio. Niente di tutto ciò potrà comunque inficiare il godimento dei più piccoli.
In occasione dell'uscita al cinema di Shaun, vita da pecora - Farmageddon - Il film, Gaia Petronio interpreta la recensione di Marianna Cappi.