No.7 Cherry Lane

Film 2019 | Animazione 125 min.

Regia di Yonfan. Un film con Sylvia Chang, Zhao Wei, Alex Tak-Shun Lam, Wei Yao, Fruit Chan. Cast completo Titolo originale: No.7 Cherry Lane. Genere Animazione - Hong Kong, 2019, durata 125 minuti. - MYmonetro 2,68 su 11 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento venerdì 27 settembre 2019

La storia di un particolare triangolo amoroso. Il film è stato premiato al Festival di Venezia, ha ottenuto 1 candidatura a Satellite Awards,

Consigliato nì!
2,68/5
MYMOVIES 2,50
CRITICA 2,72
PUBBLICO 2,82
CONSIGLIATO NÌ
Un film animato di altalenante bellezza da cui è impossibile distogliere l'attenzione.
Recensione di Tommaso Tocci
martedì 3 settembre 2019
Recensione di Tommaso Tocci
martedì 3 settembre 2019

Hong Kong, 1967. Mentre nelle strade della colonia britannica si accendono le rivolte, i viali alberati delle colline di North Point rimangono più tranquilli, e popolati da abitanti cinesi che hanno trasformato l'area in "Little Shanghai". Al numero 7 di Kai Yuen Terrace vivono la signora Yu e sua figlia, Meiling, di 18 anni. Quando la ragazza ha bisogno di lezioni private per i suoi studi, la signora Yu si affida a Fan Ziming, un brillante e fascinoso studente della Hong Kong University che darà il via a un rapporto parallelo con madre e figlia.

Yonfan, regista cinese di nascita ma hongkonghese d'adozione e di ispirazione, torna alla regia dopo un intervallo di dieci anni, dedicato principalmente alla scrittura (dai suoi racconti sono adattati i tre segmenti del film).

Lo fa con un'opera d'animazione, la prima della carriera, un tributo alle atmosfere degli anni Sessanta nella città ma più in generale un eterogeneo e spesso assurdo calderone di mood artistici e di opulenza decorativa, traboccante di letteratura, cinema e sensualità.

Impertinente ma nostalgico, consapevole eppur serioso, No.7 Cherry Lane è il punto di arrivo del melò Prince of Tears, film precedente del regista sul Terrore Bianco di Taiwan, proprio come lo è per la sua protagonista, la signora Yu, che a causa di quegli eventi è emigrata a Hong Kong assieme alla figlia.

Se in teoria l'ambientazione e il contesto potrebbero investire il film di una valenza molto attuale, con le rivolte comuniste di Hong Kong all'epoca indirizzate al potere coloniale che portano alla mente le proteste del 2019, in realtà Yonfan è ostinatamente distante, orgogliosamente fuori dal tempo, e non lascia mai che il mondo bussi al suo civico numero sette. Nulla può quindi disturbare gli elogi della lentezza, nell'arte come nella vita, le letture de "La ricerca del tempo perduto" di Proust, le ricreazioni animate dei film di Simone Signoret, e a uno studio meticoloso dei corpi in movimento, sia sul campo da tennis che sotto la doccia immediatamente successiva.

A volte stonato nella commistione sfacciata dei momenti alti e bassi, No.7 Cherry Lane si lascia comunque ammirare per la barocca incompiutezza, e per una tecnica realizzativa dal superbo dettaglio, animata in 3D e successivamente disegnata a mano. Come per gli occhi bicolori del gatto della vicina di casa del piano di sopra, è impossibile distogliere l'attenzione dal nuovo film di Yonfan, anche quando non fa nulla. In perfetta continuità con il suo cinema precedente, il regista inventa e ammira, spinto da una visione singolare che richiede di essere accettata esclusivamente ai suoi termini.

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RECENSIONI DELLA CRITICA
venerdì 6 settembre 2019
Guy Lodge
Variety

Le ciliegie non sono il primo frutto che viene in mente guardando No. 7 Cherry lane, visto quanto è fuori di melone (in senso positivo, beninteso) il primo film da dieci anni a questa parte del regista cinese Yonfan, che da veterano fa il suo debutto nel cinema d'animazione. Il film è una visione dell'amore giovanile, frequentemente spezzata da sequenze oniriche e da tre lunghe rievocazioni di altrettanti [...] Vai alla recensione »

martedì 3 settembre 2019
Adriano De Grandis
Il Gazzettino

Il secondo film in gara viene da Hong Kong ed è firmato dal 71enne Yonfan, al suo primo lavoro di animazione. Nel 1967, quando si accende la rivolta, in sorprendente sintonia con le vicende di oggi, l'universitario Ziming seduce la signora Yu, autoesiliata da Taiwan, madre di Meiling, alla quale lo studente dà alcune ripetizioni scolastiche. Non privo di fascino, è tuttavia un estenuante e catatonico [...] Vai alla recensione »

martedì 3 settembre 2019
Enrico Azzano
Quinlan

Negli anni Sessanta, mentre si definisce uno stile di vita materialistico, a Hong Kong emergono anche correnti alternative. Ziming è uno studente dell'Università di Hong Kong combattuto tra i sentimenti che nutre per la signora Yu, una madre in autoesilio da Taiwan negli anni del Terrore Bianco, e la sua bellissima figlia Meiling. Ziming porta la signora Yu a vedere diversi film e, attraverso i momenti [...] Vai alla recensione »

martedì 3 settembre 2019
Enrico Danesi
Giornale di Brescia

Non è diretto l'approccio letterario di «N.7 Cherry Lane». Ma lo spirito di Marcel Proust e del suo capolavoro «Alla ricerca del tempo perduto», esplicitamente citato in diversi passaggi, pervade il film del cineasta e fotografo Yonfan, che di Venezia è un aficionado (fu in gara nel 2009, in giuria nel 2017). È un'opera d'animazione di grande luminosità, costruita coinvolgendo sessanta artisti, con [...] Vai alla recensione »

martedì 3 settembre 2019
Giulia Genovese
Close-up

" L'amore è cieco, come sempre ". Così, viene detto in No. 7 Cherry Lane , di Yonfan - unico lungometraggio d'animazione in Concorso alla 76. Mostra di Venezia. Come lo stesso autore ha affermato, si tratta di un'opera, del tutto, anticonvenzionale, per il genere. Un cartone animato per adulti - sull'amore e la sessualità - nel quale sono presenti un personaggio secondario omosessuale e dei nudi integrali [...] Vai alla recensione »

martedì 3 settembre 2019
Simone Soranna
Cineforum

Si apre e si chiude con un aereo in volo No. 7 Cherry Lane, a simboleggiare quel sentimento di fuga, evasione e libertà che viene costantemente ricercato e nutrito dai protagonisti del racconto. Siamo a Hong Kong, sul finire degli anni Sessanta, un periodo di grandi mutamenti per la città e tensioni sociali pronte a esplodere. Lo scontro generazionale e l'incompatibilità tra il passato e il futuro [...] Vai alla recensione »

lunedì 2 settembre 2019
Federico Pontiggia
La Rivista del Cinematografo

Un po' Liala, un tot Casablanca, un filo Wong Kar-wai. Si fa per dire, ma nemmeno troppo: mélo, romanzo di formazione, canto della marginalità, carme erotico, No. 7 Cherry Lane fa di animazione, 3D scalato a 2D amanuense, un mosaico, una giustapposizione di uguali e contrari, spirituale e fisico, bello e brutto, alto e basso, puro e vizioso. A dirigere il cinese trapiantato a Hong Kong Yonfan, già [...] Vai alla recensione »

lunedì 2 settembre 2019
Giulio Sangiorgio
Film TV

Hong Kong, anni 60. Uno studente di lettere amante di Proust e Il sogno della camera rossa dà ripetizioni a una diciottenne alla moda, ma s'innamora della madre, taiwanese in esilio dalla repressione antirivoluzionaria. La nascita dell'amore coincide, in quel 67 in cui l'autore era ventenne, con quella delle ribellioni nella colonia inglese: amiamo rivolta.

lunedì 2 settembre 2019
Sergio Sozzo
Sentieri Selvaggi

Yonfan dipinge il suo omaggio alla città di Hong Kong attraverso un'opera mutante e suadente, che inanella stili e repertori differenti per raccontare uno spaccato intimo e sociale della storia dell'isola, la turbolenta seconda metà degli anni Sessanta, e l'anno delle manifestazioni studentesche e delle rivolte popolari contro la madre Gran Bretagna, il 1967.

NEWS
MOSTRA DI VENEZIA
martedì 3 settembre 2019
Tommaso Tocci

La magia di Hong Kong e la nostalgia del tempo perduto sono al centro del film di Yonfan. A Venezia 76. Vai all'articolo »

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Festival di Venezia
2019
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