L'Unione Falla Forse

Film 2019 | Documentario, +13 107 min.

Anno2019
GenereDocumentario,
ProduzioneItalia
Durata107 minuti
Regia diFabio Leli
AttoriMario Adinolfi, Italia Aiuola, Michele Ciavarella, Silvana De Mari, Rodolfo De Mattei .
Uscitagiovedì 2 maggio 2019
DistribuzioneEffeCinematografica
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro 2,81 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Fabio Leli. Un film con Mario Adinolfi, Italia Aiuola, Michele Ciavarella, Silvana De Mari, Rodolfo De Mattei. Genere Documentario, - Italia, 2019, durata 107 minuti. Uscita cinema giovedì 2 maggio 2019 distribuito da EffeCinematografica. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 2,81 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 30 aprile 2019

Argomenti:  Film contro l'omotransfobia

Presentato alla 34esima edizione del Lovers Film Festival, la storia della vita di due famiglie arcobaleno. In Italia al Box Office L'Unione Falla Forse ha incassato 5,2 mila euro .

Consigliato sì!
2,81/5
MYMOVIES 2,50
CRITICA
PUBBLICO 3,12
CONSIGLIATO SÌ
Un racconto dell'Italia dopo le unioni civili.
Recensione di Andreina Di Sanzo
domenica 28 aprile 2019
Recensione di Andreina Di Sanzo
domenica 28 aprile 2019

Il 5 giugno 2016 è entrato in vigore il decreto Cirinnà che riconosce giuridicamente la coppia formata da due persone dello stesso sesso. L'iter per arrivare all'approvazione della legge ha sollevato numerose polemiche, soprattutto per quello che riguardava la questione della stepchild adoption che doveva permettere di adottare il figlio naturale del proprio partner, punto che poi è stato stralciato insieme all'obbligo di fedeltà. Fabio Leli, attraverso l'autoproduzione e il crowdfunding, ha realizzato un documentario che, da un lato segue due famiglie omogenitoriali, mostrandone la quotidianità, dall'altro si confronta con degli esponenti dei movimenti per la famiglia cosiddetta "naturale" e contro le teorie gender.

L'unione falla forse unisce interviste, filmati delle giornate family day, dichiarazioni di chi si batteva contro l'approvazione della legge, animazione, ironia e soprattutto cerca di sollevare una riflessione contrapponendo due universi molto diversi. La giornata tipo di due famiglie arcobaleno che vivono la propria vita: i giochi dei bambini, i capricci, le risate, l'educazione, il lavoro e l'impegno di un nucleo che formerà i cittadini di domani. Poi uomini e donne che si battono contro tutto questo, fondando le loro teorie su dogmi religiosi, false credenze scientifiche ormai superate e convinzioni del tutto arbitrarie, uomini e donne che vorrebbero negare il diritto alle persone dello stesso sesso, non solo di sposarsi, ma persino di amare e di... esistere.

Fabio Leli racconta uno spaccato d'Italia che oggi più che mai non smette di odiare e urlare contro. Nonostante l'approvazione di questa legge, l'omofobia continua ad abitare nelle case di molte famiglie, a insidiarsi tra i banchi di scuola, attraverso i social e non cessa di fare vittime.

Il documentario ci dà uno strumento per riflettere, seppure in maniera un po' naif, osservando i momenti di felicità di famiglie omogenitoriali che vivono il loro diritto alla normalità e a essere considerati al pari di tutte le famiglie.
Presentato in anteprima nazionale al 34° edizione del Lovers Film Festival dopo essere passato per diversi festival in tutto mondo, L'unione falla forse non deve soltanto avvicinare, come diceva il regista, chi alcune necessità e situazioni decide di non vederle, ma cercare di sollevare delle domande sui diritti civili, in questo caso LGBT, ma soprattutto sul diritto di tutti di avere la possibilità di essere felice. Diviso in capitoli, il documentario ci fa sorridere anche grazie a un montaggio che fa dialogare le controparti mostrando un confronto. Sono le immagini e le parole così affiancate che ci fanno pensare, ridere, arrabbiare. Il film, con il gioco di parole del titolo è un richiamo a unirsi per essere più forti, attraverso l'educazione, l'apertura e la tolleranza.

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STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
martedì 30 aprile 2019
Alice Cucchetti
Film TV

Ho sperato che Garrone, scegliendolo per Il racconto dei racconti, rendesse finalmente giustizia a Massimo Ceccherini, che potesse far brillare la sua espressività importuna e violenta, capace di scompigliare un paesaggio di anonimi profili ammaestrati. Invece lo ha relegato a poco più che una comparsa. La "spalla" storica, Alessandro Paci, lo ha coinvolto ora nel suo progetto "transmediale" di aggiornament [...] Vai alla recensione »

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