Titolo originale | Late Night |
Anno | 2019 |
Genere | Commedia, |
Produzione | USA |
Durata | 102 minuti |
Regia di | Nisha Ganatra |
Attori | Emma Thompson, Mindy Kaling, John Lithgow, Hugh Dancy, Reid Scott Denis O'Hare, Max Casella, Amy Ryan, Megalyn Echikunwoke, Paul Walter Hauser, Halston Sage, Ike Barinholtz, Faith Logan, John Early, Doris McCarthy, Billy Peck, Diane Dehn, Luke Slattery, Kerry Flanagan, Blake DeLong, Marc Kudisch, Jia Patel, Bill Maher, Seth Meyers, Annaleigh Ashford, David Neal Levin, Maria Dizzia, Paige Gilbert, Cleo Gray, Lucas Caleb Rooney, Rupak Ginn, Hank Lin, Jake Tapper, Sophie Zucker, Jadon Woodard, Monroe Martin III, Glo Tavarez, Sakina Jaffrey. |
Uscita | giovedì 12 settembre 2019 |
Distribuzione | Adler Entertainment |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,07 su 19 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 27 settembre 2019
La conduttrice di un talk show rischia di perdere la direzione del suo programma. Il film ha ottenuto 2 candidature a Golden Globes, In Italia al Box Office E Poi c'è Katherine ha incassato 239 mila euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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Katherine Newberry è una leggenda della televisione americana. Unica donna alla conduzione di un talk-show serale trentennale, ha smesso da tempo di mettersi in discussione e comanda con dispotismo uno staff di autori, tutti maschi, che non si degna nemmeno di incontrare di persona. Ma i tempi cambiano, gli ascolti calano, Katherine viene accusata di odiare le donne e minacciata di essere sostituita. Improvvisamente costretta a correre ai ripari, ordina al suo staff di rendere lo show nuovamente alla moda e divertente, e assume per caso la "quota rosa" Molly Patel, un giovane inesperta di origini indiane, cresciuta con il sogno di diventare un giorno come lei.
Mindy Kaling, sceneggiatrice, produttrice e interprete del film, è stata a sua volta la prima donna, e di colore, a scrivere la premiata serie The Office e poi ad avere un programma tutto suo ("The Mindy Project"), dunque conosce bene ciò che racconta, ed è con le scene del dietro le quinte dello show, quelle ambientate nella writer's room, che ci diletta maggiormente.
Non facciamo fatica a credere ad una squadra di tutti uomini tutti bianchi, solidali per opportunismo, incrostati nelle abitudini, che si sentono minacciati dall'arrivo di una nuova collega e ne negano istintivamente il talento per giustificare la sua presenza con la nuova moda (siamo nei primissimi anni '90) del politicamente corretto e del rispetto delle minoranze etniche.
Vorremmo persino vederne di più di scene del genere, ascoltare più battute, seguire i personaggi più a lungo nelle loro incursioni da stand-up comedians nei locali newyorkesi, ma il film di Nisha Ganatra non è Il diavolo veste Prada né tantomeno La fantastica signora Maisel (diciamolo, non c'è una sola battuta all'altezza di quelle della serie) e non vuole esserlo. Al centro di E poi c'è Katherine ci sono due bei ritratti femminili, sinceri e sfaccettati, e il racconto di una relazione professionale possibile, tra donne, che è un tema tutt'altro che indagato, tutt'altro che scontato.
Scritto dalla Kaling appositamente per l'attrice inglese, il ruolo di Katherine Newberry regala a Emma Thompson l'opportunità di giganteggiare, su un registro onnicomprensivo che va dal comico al drammatico, e il risultato è un personaggio che supera il film e potrebbe continuare ad esistere oltre. E poi c'è Molly, tramite cui Mindy Kaling si racconta sul grande schermo, rivendicando nel contempo la sua appartenenza all'universo televisivo contemporaneo e aprendo un'interessante via di comunicazione tra i due mondi.
Pur non sfuggendo a molti clichés, pur non stupendo con effetti drammaturgici speciali, Late night (questo il titolo originale) è particolarmente abile ad evitare le trappole che ne farebbero facilmente un film a tesi, legato ai movimenti me too e time's up, e sa inserire le proprie opinioni in merito in una commedia classica e godibilissima, sull'importanza di non dare niente e nessuno per scontato e di ridere bene, ridere ultimi.
Il film è stato presentato al Sundance Festival (il Festival di cinema alternativo di Robert Redford) e non ha avuto un successo di pubblico in America. La trama è incentrato su Katherine Newbury (Emma Stone) giornalista inglese di 56 anni, che 28 anni conduce a New York un Talk Show Late Night (Titolo originale del film) cioè di tarda serata, che ha conquistato un successo notevole [...] Vai alla recensione »
Allora l'ho visto sulla RAI e devo dire che la commedia è fatta molto bene e pone anche delle riflessioni su vari aspetti della vita. Tutti i protagonisti hanno una loro particolarità la stessa Emma Thompson è magistrale nel ruolo che ricopre. Lo consiglio vivamente x me èuna commedia leggera che mi ha regalato momenti di spensieratezza. Per chi volesse seguirmi su YouTube " Hd Review Italia"
Cos'abbia da spartire questo film con "Il diavolo veste Prada" non m'è chiaro per nulla. Nell'opera di Frankel del 2006 avveniva un plagio della megera Streep ai danni della biancaneve Hathaway, in questo caso invece ci s'aggira nei paraggi di "Qualcosa è cambiato" (Brooks, 1997), cioè in prossimità con la chimera antropologica che a noi sia concessa una qualche evoluzione caratteriale.
Ua brava attrice Emma Thompson, mortificata da una sceneggiatura banale con battute che non hanno fatto ridere nessuno almeno nella " mia" sala. Lo stile del racconto esile e con finale scontato sembra adombrare un vecchio film "il diavolo veste Prada" più brillante sia per le battute che per l'interpretazione piu adatta a Meryl Streep (spero di non aver sbagliato [...] Vai alla recensione »
L'ennesima riproposta di Hollywood che a corto di idee ripropone storie di successo del passato. Ma l'operazione non riesce a innovare, privo di battute efficaci si dilunga senza riuscire a proporre colèi di di scena convincenti. Brava la Thompson ma non è sorretta da una sceneggiatura all'altezza.
Seimila puntate e una montagna di Emmy. La conduttrice Emma Thompson ringrazia, finge di commuoversi, fa battute sul fatto che gli americani diano il premio per la comicità a un'inglese (lo sfondo la scrivania e la tazza paiono rubate a David Letterman). Non va bene come sembra: il giorno dopo viene convocata perché gli ascolti stanno scendendo, le resta quindi un solo anno davanti alle telecamere. [...] Vai alla recensione »
Tra il Letterman show, farcitura del mondo (americano) in decenni presocial e post Vietnam, e il nostrano intrattenimento di seconda sera, da cui il titolo italiano di questa tv-set comedy (E poi c'è Cattelan) pare sistemarsi il Late Show al femminile anni '90 della dura egocentrica Katherine. Nelle previste ambientazioni di uffici e diretta tv del Quinto Potere la dittatoriale conduttrice, caduta [...] Vai alla recensione »
Raramente è capitato di vedere un film il cui titolo italiano è così privo di senso: E poi c'è Katherine. Quello inglese, ovvero Late Show, poteva tranquillamente restare, nessuno avrebbe avuto problemi di comprensione. Ma fosse solo il titolo... Pur disponendo, come al solito, di una eccellente Emma Thompson, il film è davvero modesto, la fiera del prevedibile, anche al netto di un - non sappiamo [...] Vai alla recensione »
Conduttrice di un divertente talk-show, in onda da anni sulla medesima rete americana, Katherine Newbury è un'istituzione. Ma è anche una donna algida e spietata, che poco alla volta ha perso il contatto con la realtà, al punto che nemmeno conosce gli autori che lavorano per lei: il pubblico si accorge di questo progressivo distacco e comincia a cambiare canale.
Non è che alla recente Mostra del cinema i capolavori si sprecassero ("Joker" a parte), dunque non è il caso di fare troppo i difficili con un film come "E poi c'è Katherine", la versione post #MeToo di "Il diavolo veste Prada": una commedia dai meccanismi prevedibili, ma meno banale di ciò che ci si aspetterebbe da un prodotto mainstream anche perché pesa, eccome, il protagonismo di una fuoriclasse [...] Vai alla recensione »
Non capita spesso di imbattersi in una commedia intelligente e attuale come "E poi c'è Katherine". Nonostante l'orrendo titolo italiano, (in originale è "Late Night"), una certa prevedibilità e diversi clichés, il film regala un'ora e mezza godibilissima, in cui si sorride e si riflette su come sia necessario rinnovarsi per restare a galla in un mondo ogni giorno più distante da quello che conoscevamo. Ka [...] Vai alla recensione »
Katherine Newberry, unica donna a condurre da trent'anni un talk show serale, è un'icona della televisione americana, ma gli ascolti sono da tempo in calo e l'emittente pensa di sostituirla. Per di più la signora della tv, che tiranneggia un gruppo di autori, tutti uomini, è accusata di odiare le donne. Costretta a dimostrare il contrario, assume la giovane Molly Patel, con poca esperienza, ma tanta [...] Vai alla recensione »
Conduttrice di un popolare talk show, mettiamo un David Letterman al femminile, l'inglese Katherine NewBury scopre che gli ascolti sono in calo e lei sta per essere messa fuori; impiegata nel chimico, l'indiana Molly è un'aspirante sceneggiatrice che in quota rosa riesce a entrare nella squadra tutta maschile al servizio di Katherine. Che fra la britannica snob e l'entusiasta neofita nasca un salvifico [...] Vai alla recensione »
E poi c'è Katherine, il nuovo film di Nisha Ganatra, regista tv con tre film all'attivo (non molto recenti), ricorda molto Il diavolo veste Prada, che vide protagonista una magnifica Meryl Streep. Katherine Newbury (Emma Thompson), presentatrice di un Late Show (è il titolo originale del film, ndr) americano somiglia parecchio a Miranda Prestley, sia negli atteggiamenti che nel modo di vestire.
Katherine, sorta di David Letterman al femminile, dopo anni di successi rischia la chiusura del suo talk show notturno. Gli ascolti sono in calo e la sua comicità sembra datata. Accusata di «odiare le donne», finisce per reclutare Molly, una che, come autrice, non sa nulla. Eppure, la nuova arrivata ha idee buone e, pian piano, conquisterà il cuore duro della star.
Nel mondo del lavoro vige la rivalità. Nei lavori intellettuali, poi, essa sfocia in perfidia. Lo constata E poi c'è Katherine di Nisha Gamatra, film ambientato dietro le quinte di un talk-show newyorkese. Poiché i tre personaggi principali sono donne, il riferimento è Eva contro Eva, più che Il diavolo veste Prada. Si affrontano la conduttrice tv Katherine (Emma Thompson), in crisi di pubblico; la [...] Vai alla recensione »
Conduttrice di un talk-show serale, Katerine Newbury è una donna autoritaria che tiranneggia i collaboratori. Però sta perdendo il senso del suo lavoro, a fronte di un pubblico che - pronto com'è a fare e distruggere reputazioni a colpi di tweet - non riesce più a capire. Decide allora di imbarcare nella sua ciurma di autori Molly Patel, giovane di origine indiana.
Un altro diavolo arriva in città, questa volta però non importa tanto quello che indossa, ma quello che dice. E poi c'è Katherine è l'opera prima di Nisha Ganatra. Il titolo originale è Late Night, infatti la commedia racconta la storia dell'unica donna che conduce uno show televisivo che viene trasmesso a tarda sera sulle tv americane. La protagonista, sapientemente interpretata da Emma Thompson, [...] Vai alla recensione »
C'è Il diavolo veste Prada, e poi? E poi c'è Katherine. Già, perché la commedia diretta da Nisha Granata ricorda molto il famoso film del 2006 che vedeva protagoniste Meryl Streep e Anne Hathaway. La prima nel ruolo di Miranda Prisley, la tirannica direttrice di una nota rivista di moda, e la seconda nei panni della sua assistente-sgobbina sottoposta ad ogni specie di angherie.
Katherine Newberry, leggendaria conduttrice di un talk show, non ama le donne, tratta male gli autori (maschi) che conosce appena e licenzia con facilità. Esilarante lo scambio di battute con cui rifiuta l'aumento a un collaboratore appena diventato papà. È un po' come la Miranda del Diavolo veste Prada (bravissima Emma Thompson). Ma la sua popolarità è in calo e, per risollevarla, decide di assumere [...] Vai alla recensione »
Nel titolo italiano che ricalca E poi c'è Cattelan si scorge tutta la difficoltà di vendere Late Night a un pubblico italiano: l'attrice-sceneggiatrice Mindy Kaling si è lasciata ispirare da ricordi autobiografici (gli inizi come stagista al late show di Conan O'Brien, l'esperienza nella writers room di The Office) per raccontare un mondo televisivo, quello dei programmi di seconda serata tra monologhi [...] Vai alla recensione »
Katherine è una specie di David Letterman, solo che il suo talk show sta andando male e in più la accusano di misoginia perché ha solo collaboratori uomini. Per far risalire l'audience assume quindi come autrice Molly, donna e pure di origini indiane. Che ha abbastanza battute in canna per cambiare molte cose. Da Marie Claire, settembre 2019
Katherine Newbury (Emma Thompson) è una veterana della tv, un'anchorwoman inglese che da oltre dieci anni conduce con successo in tarda serata il talk show Tonight su una rete americana. Carattere forte e sarcastico quando è necessario, assomiglia come spirito alla protagonista de Il diavolo veste Prada e si è creata la fama di odiare le altre donne.