Condividi
|
Ultimo aggiornamento giovedì 31 gennaio 2019
La storia della Trojan Records, indissolubilmente legata a generi come il rocksteady, lo ska, il reggae e il dub.
CONSIGLIATO N.D.
|
Un film che racconta l'intrecciarsi tra la cultura giovanile giamaicana e quella britannica attraverso il prisma di una delle più iconiche etichette discografiche della storia, la Trojan Records, indissolubilmente legata a generi come il rocksteady, lo ska, il reggae e il dub. Tra materiale di repertorio, interviste e un originale ricostruzione, la prima etichetta "black" anglosassone è al centro di una rivoluzione culturale che si è svolta tra la strada e il dancefloor tra la fine degli anni '60 e i primi anni '70 quando la Gran Bretagna, meta dell'immigrazione giamaicana, era terreno fertile per un'ibridazione musicale che generò skinheads e punk.
Nella Londra di fine anni ’70 la destra nazionalista rivendica l’importanza dei nativi inglesi su tutti gli immigrati, in particolar modo sui neri che popolano Brixton. La sinistra e gli studenti universitari dall’altra parte contrastano a loro modo i movimenti di destra, anche con la musica. Il punk in quel periodo, soprattutto con i Clash da voce alla rabbia giovanile contro un [...] Vai alla recensione »