Uno degli attori protagonisti si racconta. Il 10 gennaio partirà su Fox la 2a stagione della serie creata da Seth MacFarlane.
di Claudia Catalli
Tornano su Fox le avventure della USS Orville impegnata, come sempre, nell'esplorazione spaziale. Come nella prima stagione, in The Orville "ogni episodio sarà come un film", con il solito tono comico e leggero, che però non esclude momenti di profondità e riflessione.
Non è facile interpretare "il miglior pilota dell'universo" e non essere mai stato in una cabina di pilotaggio. Ci sta facendo il callo, però, Scott Grimes a volare con la fantasia a bordo dell'improbabile navicella The Orville nei panni di Gordon Malloy dell'omonima serie, creata e interpretata da Seth MacFarlane. La seconda stagione andrà in onda dal 10 gennaio su Fox, e l'attore statunitense di origini irlandese, classe '71, non sta nella pelle. Si racconta a MYmovies svelando, da una parte, l'adrenalina per l'attesa del riscontro del pubblico rispetto ai nuovi episodi, dall'altra... la sua canzone natalizia preferita, tanto per augurare 'Buone Feste' ai nostri lettori. Ma a modo suo.
Come ci si sente ad essere il miglior pilota dell'universo?
Figo. Peccato non avere nessun'esperienza di volo da pilota nella vita reale. Posso svelare un segreto subito? Da bambino sognavo di diventare un pilota. A 47 anni sono riuscito a coronare quel sogno, indossando, tra l'altro, una divisa niente male. Ho così tanta stima dei piloti che anche solo fingere di essere uno di loro mi ha davvero emozionato.
Si sente pronto per Marte adesso?
Certo che sì, prontissimo: andata e ritorno.
Qual è la scommessa della seconda stagione di The Orville?
Essere all'altezza della prima stagione e superarla, magari. All'inizio avevamo confusione, non sapevamo bene come il pubblico potesse reagire a un genere in effetti ben poco esplorato sullo schermo come, appunto, la commedia sci-fi. La nostra intenzione era far ridere, provare ad essere leggeri, ma al tempo stesso firmare tutti insieme un buon prodotto di fantascienza che fosse credibile e tenesse il pubblico il più possibile incollato allo schermo. Nella seconda stagione troverete ancora tanta comicità, vi farete parecchie risate, però abbiamo premuto anche l'acceleratore sul contenuto e sullo story telling, anche perché, a differenza dei timori iniziali, questa volta sapevamo perfettamente cosa volevamo raccontare e come. E i personaggi ormai li conosciamo come noi stessi e forse persino meglio.
C'è chi ha definito la serie un bizzaro Star Trek senza Star Trek... Ma è vero che lei, in tutto ciò, è un fan di Star Wars?
Verissimo, io amo Star Wars, smodatamente, e difendo tutti i film, compreso il primissimo. Di Star Trek ho apprezzato i film, non troppo la serie tv. Le dirò di più: ero in un episodio della serie ma sono stato tagliato perché era troppo lungo. Giuro, trovate ancora i miei credits nell'episodio.
È un fan delle serie tv?
Sono un fan dei programmi della cucina. Ecco, l'ho detto. Datemi Gordon Ramsey e mi fate felice. Masterchef, Cucine da incubo, li vedrei per ore. Non sono il tipo da maratona de Il trono di spade, per intenderci. Mi piace la cucina e lo sci-fi. E poi, certo, guardo The Orville: chi non lo guarda?!
Per chiudere, si avvicina il Natale: ha una canzone natalizia preferita?
The Beach Boys Christmas Album, tutte le altre, più classiche o tradizionali, le ho sentite troppe volte ripetere per tutta la mia infanzia e non le sopporto più.