L'ultimo viaggio

Film 2017 | Drammatico, Guerra, Sentimentale, +13 107 min.

Titolo originaleLeanders letzte Reise
Titolo internazionaleThe Final Journey
Anno2017
GenereDrammatico, Guerra, Sentimentale,
ProduzioneGermania
Durata107 minuti
Regia diNick Baker-Monteys
AttoriJürgen Prochnow, Petra Schmidt-Schaller, Suzanne von Borsody, Tambet Tuisk Artjom Gilz, Maria Kochur, Yevgeni Sitokhin, Natalia Bobyleva, Kathrin Angerer, Kai Ivo Baulitz, Andreas Patton, Jurij Rosstalnyj, Nina Antonova, Valentina Sova, Georgij Povolockij, Emma Drogunova, Oleg Karpenko, Robert Mika, Irina Platon.
Uscitagiovedì 29 marzo 2018
DistribuzioneSatine Film
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro 2,93 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Nick Baker-Monteys. Un film con Jürgen Prochnow, Petra Schmidt-Schaller, Suzanne von Borsody, Tambet Tuisk. Cast completo Titolo originale: Leanders letzte Reise. Titolo internazionale: The Final Journey. Genere Drammatico, Guerra, Sentimentale, - Germania, 2017, durata 107 minuti. Uscita cinema giovedì 29 marzo 2018 distribuito da Satine Film. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 2,93 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 3 aprile 2018

Un road-movie della memoria e della ricerca della propria identità. In Italia al Box Office L'ultimo viaggio ha incassato 51,3 mila euro .

L'ultimo viaggio è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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Consigliato sì!
2,93/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 2,70
PUBBLICO 3,08
CONSIGLIATO SÌ
Un film che offre l'occasione per farci riflettere su presente e passato non trascurando i sentimenti.
Recensione di Giancarlo Zappoli
martedì 6 marzo 2018
Recensione di Giancarlo Zappoli
martedì 6 marzo 2018

Eduard, a 92 anni, rimane vedovo. La figlia Uli vorrebbe metterlo in una casa di riposo mentre la nipote Adele nutre scarso interesse per il nonno. Ma Eduard ha deciso di andare a riprendersi il passato, quel passato che ha vissuto da cosacco durante la seconda guerra mondiale e in cui ha conosciuto il grande e impossibile amore. Parte così per l'Ucraina, terra ancora oggi di forti contrasti. A seguirlo, del tutto involontariamente, c'è Adele.

Di film che affrontino il tema di un viaggio a ritroso in un passato traumatico, chiunque si interessi al cinema sa di averne visti molti ma il secondo lungometraggio di Nick Baker Monteys presenta delle peculiarità che lo mettono a distanza di ampia sicurezza dal déja vù.

Innanzitutto la continuità con quella linea di riflessione su quanto accaduto sotto il regime hitleriano che nel cinema tedesco ha visto confluire l'impegno di artisti di varia provenienza e formazione culturale. Questa volta però l'intreccio è più complesso perché Eduard Leander era un comandante non della Wermacht ma del secondo Squadrone di Cavalleria Cosacca. Dopo che nel 1941 l'Ucraina era stata invasa dalle truppe germaniche i cosacchi avevano combattuto al loro fianco contro le forze armate dell'URSS. Eduard ha messo tra parentesi questo passato così come ha congelato i propri sentimenti in favore del ricordo di una donna che ora vorrebbe ritrovare.

Quello che però sposta ulteriormente il tiro in favore del film è l'immersione in un presente che non ha smesso di essere conflittuale, rappresentato dal personaggio del giovane Lew. Sono i giorni della rivolta di piazza Maidan e a Kiev ogni singolo nucleo familiare è attraversato da tensioni. Lew ha genitori russi e si sente russo ma è cresciuto in Ucraina e si sente anche ucraino. Quale collocazione può pensare di trovare in un conflitto che mette gli uni contro gli altri gli ultranazionalisti e i filorussi? Baker Monteys trova così l'occasione per farci riflettere su presente e passato non trascurando i sentimenti e ricordandoci, grazie alla inizialmente riluttante Adele, che lasciarsi vivere fingendo che attorno a noi non stia accadendo nulla significa rimanere immobili e vuoti rinunciando a conoscere e a capire.


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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
venerdì 6 dicembre 2019
nino raffa

Ci sono popoli che vivono su una linea di faglia. L’antica stirpe guerriera dei cosacchi, dal XV secolo al servizio dello zar, dopo la rivoluzione di ottobre si schierò con i bianchi contro i bolscevichi. Perseguitati da Stalin, nel ’41 parteggiarono comunque per i sovietici contro gl’invasori nazisti, tranne un gruppo che nella speranza di riacquistare gli antichi privilegi, [...] Vai alla recensione »

mercoledì 11 aprile 2018
cardclau

Il film di Nick Baker-Monteys è un potentissimo, e coraggioso, viaggio nella memoria. Come il racconto si dipana, così lo spettatore gradualmente comprende ciò sembra l'apparentemente incomprensibile. Inizia con la morte della moglie di Eduard Leander (Jurgen Prochnow). Non appare un evento particolarmente commovente (non si dà neanche il banchetto funebre, per quanto [...] Vai alla recensione »

lunedì 8 luglio 2019
Silvia Peterlana

A me è piaciuto, però mi chiedo: 1) Perché Eduard ha deciso così tardi di andare a cercare la sua amica? Capisco che fossero stati separati, però non credo che a 92 anni si abbiano le stesse energie di quando si aveva quarant'anni. 2) E perché ha sposato una donna che non amava?

venerdì 11 maggio 2018
Emanuele 1968

Il film è bello, un po' pesantino, pensavo alla seconda compagna che ha passato una vita accanto ad un uomo che pensava solo alla prima compagna? essere soli in casa e brutto, però stare con una persona che continua ha pensare all'ex?  mah....

martedì 3 aprile 2018
Luigagli

Dopo una vita vissuta in parallelo. Nel 2014, quando l'Ucraina e la Crimea tentano di definire la propria identità nei confronti della Russia, un taciturno novantaduenne tedesco parte verso quei paesi alla ricerca delle proprie radici troncate nella vita vissuta in precedenza. Lo accompagna la nipote e un giovane Caronte che diventa occasione e ponte per approfondire la propria storia e arricchire [...] Vai alla recensione »

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
giovedì 29 marzo 2018
Claudio Trionfera
Panorama

Cosacchi, nazisti, Seconda guerra mondiale, amore, morte, nostalgia, truppe sovietiche, rivolta ucraina, viaggio, commozione. Se volessimo praticare l'artificio di un tag su tutti gli elementi - fatti, cose, persone, sentimenti, epoche - di quest'opera appassionante del tedesco Nick Baker-Monteys, saremmo vicini a un record. Perché la vicenda dell'ultranovantenne Eduard Leander (Jùrgen Prochnow), ex [...] Vai alla recensione »

sabato 31 marzo 2018
Mariarosa Mancuso
Il Foglio

Ci sono trame a presa sicurissima. Sul critico collettivo, perlomeno. Il pubblico è un po' riluttante. Siccome non son più tempi di cinema tre volte a settimana - e siccome abbiamo ricevuto proteste per "La forma dell'acqua" (noioso) e per "Un sogno chiamato Florida" (troppi bambini urlanti) - ci siamo chiesti quale potrebbe essere il pubblico di riferimento.

giovedì 29 marzo 2018
Paolo D'Agostini
La Repubblica

Il viaggio dell'ultranovantenne tedesco Eduard, taciturno neovedovo, nel proprio passato sentimentale, è anche un viaggio nella storia. Una storia torbida. Fedele fino all'ultimo ma senza amore per la moglie e la famiglia, il vecchio di ferro può finalmente intraprendere la ricerca del suo unico amore: in Ucraina, dove oggi infuria una guerra civile e dove settant'anni prima un giovane militare della [...] Vai alla recensione »

giovedì 29 marzo 2018
Alice Sforza
Il Giornale

Rimasto vedovo, il 92enne Eduard decide caparbiamente di intraprendere un viaggio verso l'Ucraina, alla ricerca del proprio passato da cosacco, quando, durante la Seconda Guerra Mondiale, conobbe il suo vero grande amore. Lo seguirà, suo malgrado, la nipote Adele. Un film che parla di politica, tra presente e passato, ma anche dell'importanza della memoria e del (pre)giudizio.

giovedì 29 marzo 2018
Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

A proposito di identità etnica, migrazioni del passato nel presente e attuali guerriglie di indipendenza. Con un difficile, ma quasi riuscito sforzo di coesione tra l'eredità della II Mondiale e il dopo-Muro di Germania e costellazione ex sovietica, il quasi sconosciuto Baker-Monteys (ma che occhio per i volti che raccontano tempo e generazioni) ci accompagna in visita guidata, starring Storia e Memoria, [...] Vai alla recensione »

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