Titolo originale | Rudar |
Titolo internazionale | The Miner |
Anno | 2017 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Slovenia, Bosnia-Herzegovina |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Hanna Antonina Wojcik-Slak |
Attori | Leon Lucev, Marina Redzepovic, Zala Djuric Ribic, Boris Cavazza, Maj Klemenc Tin Marn, Nikolaj Burger, Jure Henigman, Boris Petkovic, Tanja Ribic. |
Uscita | giovedì 31 ottobre 2019 |
Tag | Da vedere 2017 |
Distribuzione | Cineclub Internazionale |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,30 su 13 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 29 ottobre 2019
La lotta di un minatore per riportare alla luce uno scomodo segreto. In Italia al Box Office Il segreto della miniera ha incassato 22,2 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Aljia è un minatore bosniaco che vive ormai da molti anni in Slovenia dopo che è stato obbligato, ancora bambino, a lasciare la sua terra per l'incombere della guerra. Gli viene assegnato l'incarico di visitare una miniera abbandonata per stilare un rapporto che la dichiari totalmente vuota e quindi pronta per una chiusura definitiva. Al suo interno scoprirà invece una macabra sorpresa.
In un periodo storico come quello che stiamo vivendo in cui più di un leader politico afferma che non bisogna guardare al passato ma occuparsi solo del presente e del futuro quasi che le radici dei popoli (in positivo e in negativo) non vi affondassero, un film come questo acquisisce un valore ancora più forte. Perché dal buio di quei cunicoli che percorre per stilare un rapporto che si vorrebbe scritto a priori Aljia fa emergere una verità scomoda. Scopre cioè migliaia di cadaveri murati all'interno di una galleria. L'eccidio risale alle fasi finali del secondo conflitto mondiale e molti non vogliono che ciò che accadde venga scoperto.
Il film ci fa riflettere, oltre che su quanto accadde in un'epoca di odi profondi, anche sulle diverse modalità di acquiescenza riscontrabili nella società odierna (balcanica ma non solo).
Perché se il minatore (questo il titolo originale) sa alzare la testa, al contempo si rimprovera per aver troppo a lungo obbedito senza discutere. Chi invece obbedisce al potere del denaro è il direttore delle miniere che per amoralità (che a volte è peggio dell'immoralità) è solo interessato ad ottenere gli obiettivi che la legge del profitto gli detta.
Ciò che però è più triste è quanto emerge dal comportamento del giovane apprendista che rivela il pessimismo di fondo che permea il lavoro della regista. Un pessimismo della ragione che però non rinuncia a prendere posizione portando sullo schermo una storia vera. Amaramente vera.
Solo "film belli" promette la Cineteca di Milano, proseguendo nell' offerta di titoli online (www.cinetecamilano.it), iniziata in concomitanza con la pandemia. Preziose riprese, da Il giardino delle delizie del polacco Lech Majewski al classico restaurato La signora delle camelie, con Rodolfo Valentino; e rari documenti d' epoca, come Il Duce fuori Luce e i filmati della Grande guerra.
Missione impossibile. O quasi. Quella di infilarsi da solo in una miniera chiusa dal 1945, cioè dalla fine della Seconda Guerra Mondiale: prima c'era il carbone, adesso non si sa più che cosa ci sia perché il luogo, che da quella parti chiamano "la fossa maledetta", è avvolto nel mistero e attorno vi circolano inquietanti leggende. Il minatore sloveno di origine bosniaca Mehmedalija Ali (ne recita [...] Vai alla recensione »
Slovenia centrale. In un'atmosfera di crisi dell'attività estrattiva e di licenziamenti, a un minatore viene affidato il compito di riaprire e ispezionare una miniera per poterla chiudere definitivamente. Lui ci trova dentro cose molto scomode. Una storia in cui la tensione cresce grazie alla cura dei dettagli. Da Marie Claire, Novembre 2019
Le persone tendono a credere che il tempo favorisca l'emergere di ogni verità. Ma la politica dei nostri giorni, in tutto il mondo, sembra suggerire che offuscare i fatti stia tornando di moda. Il segreto della miniera fornisce una bella riflessione sull'argomento attraverso la storia di un immigrato bosniaco in Slovenia che scopre una fossa comune risalente alla seconda guerra mondiale che il potere [...] Vai alla recensione »
Il segreto della miniera di Hanna Slak racconta la tragica storia di un massacro segreto, quello di circa quattromila persone, uccise alla fine della Seconda Guerra mondiale. Siamo in Slovenia, negli anni 90 quando un minatore viene incaricato di ispezionare una vecchia miniera. Quello che sembra un tranquillo controllo di routine finisce con lo svelare una strage rimasta sepolta per oltre sessant'anni. U [...] Vai alla recensione »
Alija è un ragazzino bosniaco costretto, a causa della guerra, ad abbandonare il suo villaggio. Quando sarà ormai cresciuto e sarà anche padre di due figli, farà il minatore. Nella sua memoria resterà la guerra che ha letteralmente dilaniato un Paese intero e oggi continua ad essere ombra cupa sulla sua vita. È il ricordo della sorella Mirsada, morta nel genocidio perpetrato contro la sua gente nel [...] Vai alla recensione »
Una certa atmosfera da realismo socialista circola nel film di Hanna Antonina Woj cik-Slak Il segreto della miniera (Rudar) scelto come miglior film sloveno per gli Oscar. Qui un «eroe positivo» si impone inaspettato, racconto di fatti storici più che citazione stilistica, incandescente soggetto ben maneggiato dalla regista nata a Varsavia (classe 1975) qui al suo terzo film.
La candidatura all'Oscar del Segreto della miniera non deve far sorridere: certo, la Slovenia non produce molti titoli, ma questo di Hanna Slak, sobrio eppure perturbante, nonché capace di proiettare su una storia privata un dramma universale, non è da meno di tanti film di categoria mainstream. Alija Basic è un minatore bosniaco che lavora da molti anni in Slovenia.
Occorre abituare gli occhi all'oscurità, come fa il minatore Aljia nelle sue incursioni speleologiche, per guardare in fondo al pozzo della tragedia bosniaca: i rimossi dell'ex Jugoslavia sono sepolti nelle viscere della terra, sulla cui roccia nuda e indifferente si stratificano almeno due generazioni di massacri, dalle rappresaglie della Seconda guerra mondiale all'eccidio di Srebrenica del 1995. [...] Vai alla recensione »
La storia contemporanea ha i suoi segreti, le sue lacune, le sue fragilità. A volte restano sepolte dalla paura, dall'incuria della memoria collettiva, dal sottinteso odio che giustifica il proprio silenzio con il vittimismo dei torti subiti. Nel Segreto della miniera la regista slovena Hanna Slak scrive e dirige una storia vera, che conosce bene. Una storia recente: sono trascorsi solo dieci anni [...] Vai alla recensione »
Patrocinato da Amnesty International, il film racconta la storia vera di uno uomo che si è ritrovato a fare i conti con la tragedia di un popolo, anzi dei popoli dei martoriati territori della ex Jugoslavia. Il minatore bosniaco Mehmedalija Alic vive in Slovenia e ogni giorno fa i conti con il senso di colpa per essere l'unico sopravvissuto della sua famiglia ai massacri compiuti durante la guerra. [...] Vai alla recensione »
Alija (Leon Lucev), un minatore bosniaco che lavora in Slovenia, ha il compito di ispezionare un vecchio tunnel per permettere, poi, all'impresa per la quale lavora, di chiuderlo definitivamente. Ecco, però, che, buttando giù alcuni muri, l'uomo scopre che la miniera, in realtà, conserva i resti di molti cadaveri. Eppure, si vuol mettere la cosa sotto silenzio.