In occasione dell'uscita della nuova commedia di Lucini, ecco le 10 inimicizie femminili più importanti della storia del cinema.
di Gabriele Niola
Le nemiche al cinema raramente rimango tali a lungo. Se i nemici sono spesso acerrimi e inguaribili, le nemiche trovano altrettanto spesso una maniera di diventare amiche, le loro differenze si risolvono in una comunanza inaspettata. Ancora più curioso è il fatto che negli scontri mentali, verbali o fisici tra uomini il lieto fine classico consista nella vittoria del più virtuoso dei due, mentre negli scontri femminili il lieto fine spesso consista nella concordanza e nell'annullamento del conflitto. Per questo il cinema d'inimicizia femminile è uno strano ibrido.
Questa settimana Nemiche per la pelle porta nel territorio italiano quest'idea. Due donne che non si conoscono troppo ma non si sopportano per nulla perché sono state entrambe assieme ad un uomo ormai defunto (e appartengono a categorie umane molto differenti), si trovano costrette ad avere a che fare l'una con l'altra per la cura di un bambino che non è di nessuna delle due.
Più vicino alle commedie sofisticate americane che al cinema d'azione il film di Lucini riprende e rilancia il tema di molti altri film adattandolo al contesto italiano. Noi abbiamo cercato le 10 inimicizie femminili più importanti e cardinali del cinema per inquadrare meglio Nemiche per la pelle.
Non c'è possibile conciliazione per Carrie e Chris. La bulla della scuola non ha mai sopportato la povera Carrie, tutta casa e chiesa. È una guerra che si misura sul sangue vero e finto. Prima nelle docce della palestra in seguito al primo ciclo di Carrie e poi al momento dell'elezione della reginetta del ballo con un secchio di sangue di maiale versato addosso. Al contrario la risposta di Carrie sarà tutta fatta di vera violenza e vero sangue.
Madre e matrigna, prima e seconda moglie, un classico della rivalità che si scioglie in un'attesa comunanza di sentimenti. Susan Sarandon, madre adorata ed ex moglie mollata, si contrappone a Julia Roberts, nuova madre e difficile seconda moglie. Però nel film di Chris Columbus ad affascinare e commuovere non è tanto il conflitto quanto la sua tenerissima risoluzione.
Un matrimonio può dividere due amiche. Liv ed Emma iniziano il film insieme, inseparabili, entrambe attaccate all'idea del loro matrimonio, quando però si scopre che per una serie di coincidenze tutte e due le cerimonie si svolgeranno nello stesso giorno e che quindi dovranno litigarsi l'esclusività di luoghi ed idee entrambe daranno il peggio di sè. La riconciliazione è inevitabilmente dietro l'angolo.
Tarantino sublima la rivalità femminile ideando una "famiglia" alternativa fatta da Bill e dalle sue donne. Quando una si allontana dal branco per farsi una vita da sè le altre (assieme a Bill) le si rivolteranno contro. Beatrix Kiddo affronta così una per una tutte le sue ex "amiche" in una serie di duelli che guardano alle classiche rivalità maschili. O-Ren Ishii in un duello di spade, Elle Driver privata dell'altro occhio e Vernita Green prima risparmiata e poi inevitabilmente uccisa con la promessa (alla figlia) che se un giorno vorrà vendetta lei ci sarà.
Una delle rivalità storiche del cinema, nonchè la rappresentazione di una delle paure umane fondamentali. Traslata nel mondo dello spettacolo la fobia rappresentata dal film di Mankiewicz riguarda l'invecchiamento e la rivalità con i nostri doppi più giovani, chi ci sostituirà. Un'attrice assume come assistente una giovane che stravede per lei ma lentamente si rende conto che questa, più piacente e con l'età dalla sua, sta prendendo il suo posto.
Negli anni '90 Robert Zemeckis creava un piccolo mondo grottesco permeato dal fantastico in cui raccontare una storia paradossale che mettesse in scena l'ossessione per la chirurgia estetica. Quello che aveva però capito molto bene era anche che l'ossessione per la propria immagine e la fobia dell'invecchiamento sono versioni alternative delle più consuete pratiche d'odio ed egoismo, quindi la rivalità con tutte le altre è dietro l'angolo.
Con grandissima raffinatezza Hitchcock prende il tema della seconda moglie, la seconda donna nella vita di un uomo, e invece di farla scontrare con la prima la contrappone al fantasma di questa. Rebecca incombe e la sua parte fisicamente ha la forma di una governante troppo zelante, uno scontro in cui la prima delle parti è onnipresente.
Due sorelle il cui rapporto è stato massacrato dall'essere state mangiate e poi risputate dallo show business. L'inimicizia incancrenita e arrivata alla terza età è un delirio di malvagità e angherie, un continuo sfogo e sopruso. Per Aldrich la rivalità femminile, arrivata a questi livelli, resa estrema dalla comunanza di sangue confina con l'horror.
Nel cinema intricato e dalle trame labirintiche degli anni '90 Sex Crimes si distingue per come mette due donne in un ruolo sia vicino che lontano. Apparentemente socie, poi forse nemiche, poi ancora (forse) sodali, Neve Campbell e Denise Richards lavorano d'inganno e doppiezza, in omaggio al più abusato degli stereotipi dei personaggi femminili.
Il film scritto da Tina Fey è la teen comedy che meglio di tutte riesce a rappresentare la potenza delle rivalità femminili a scuola. La nuova arrivata prima si associa poi si mette contro la più popolare del liceo, un demone di arrivismo ed egoismo. Regina è tutta votata all'autoaffermazione e lo scontro con Cady non può che prendere la forma della ripicca insensata, fino ad un finale inaspettatamente violento che riassume tutto quello che c'è da dire sull'argomento.