Un po' di felicità |
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Un film di Paolo Virzì.
Con Valeria Bruni Tedeschi, Micaela Ramazzotti, Valentina Carnelutti, Tommaso Ragno.
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Titolo originale La pazza gioia.
Commedia drammatica,
Ratings: Kids+13,
durata 118 min.
- Italia 2016.
- 01 Distribution
uscita martedì 17 maggio 2016.
MYMONETRO
Un po' di felicità ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Trovarsi tra la "follia"
di Luis23Feedback: |
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venerdì 23 settembre 2016 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Cercarsi e trovarsi tra la folla e la follia. Forse che la razionalità si basa sulle follie di ognuno di noi che viaggiano su frequenze "medie" perciò comunicanti? La follia non ha frequenze medie, quindi più difficile risulta la relazione, la comunicazione. Quando ciò accade si realizza un doppio miracolo : visitando uno spazio sconosciuto (primo miracolo) ritrovarsi (secondo). In questo film mi pare di aver visto rappresentata questa forza, di aver visto realizzarsi questo evento. Le due splendide protagoniste del film attraversano, con le loro scorribande di "pazza gioia", la vita di tante persone "normali", lasciando segni indelebili su ognuna di loro. E la loro pretesa follia evidenzia le debolezze e i vizi degli altri "normali". Valeria Bruni Tedeschi si è fatta magnificamente ammirare, apprezzare già ne "il capitale umano", personalmente la considero la migliore attrice italiana (?) in circolazione; la sua rappresentazione di "pura" follia è potente e delicata contemporaneamente, logico quindi che da ciò sgorghi l'amichevole/materna disposizione nei confronti di Donatella ferita come madre separata dal proprio figlio (Micaela Ramazzotti) la quale mi ricorda fortissimamente - senza nulla togliere alla sua originalità di attrice - la grande Monica Vitti (Donatella come Teresa la ladra), e non solo in questo film . Mi ha lasciato una grande, potente emozione il film, questa cascata di sentimenti a volte grotteschi, a volte drammatici, ma anche teneri. Come dimenticare la scena finale del delicato e complice "tic toc" sul vetro alla finestra di Beatrice (Valeria Bruni T), la sua intima emozione, gioia e calore provato nell'aver rivisto, quindi "ritrovato" Donatella (Micaela R). Ritrovata tra la folla e la follia. La sua emozione l'ho provata anch'io. Grazie a Virzì e alla sceneggiatura in tandem con Francesca Archibugi. Grande onore al cinema italiano. Grazie.
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