Un po' di felicità |
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Un film di Paolo Virzì.
Con Valeria Bruni Tedeschi, Micaela Ramazzotti, Valentina Carnelutti, Tommaso Ragno.
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Titolo originale La pazza gioia.
Commedia drammatica,
Ratings: Kids+13,
durata 118 min.
- Italia 2016.
- 01 Distribution
uscita martedì 17 maggio 2016.
MYMONETRO
Un po' di felicità
valutazione media:
3,50
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Follia intensa dell'animodi antraceFeedback: 2638 | altri commenti e recensioni di antrace |
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mercoledì 2 gennaio 2019 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Un film giusto, eppure sopra le righe, capace di narrare il sagace delirio di due donne, fra gioia e follia, perchè le due espressioni si sposano, nessuna ebbrezza sentita dell'animo può prescindere dalle tentazioni più estreme. Il viaggio di Beatrice e Donatella, matte evase da un centro di salute mentale, con alle spalle esperienze cruente, è un riepilogo esasperato delle loro vicende umane, il recupero affannoso di brandelli affettivi, la singolare, reciproca consapevolezza che uscire dal mondo sia una risorsa per chi dal mondo stesso abbia subito privazioni ed inganni. Il viaggio alla Thelma e Luise è assieme una fuga ed un ritorno, fuga dai controlli sanitari, dalla vigilanza della legge, dalle penurie economiche, dalle amicizie balorde, ricomposizione dei tratti lacerati della vita trascorsa. Il lungo itinerario è una sarabanda scomposta di incontri fortuiti, appuntamenti scombinati, trasgressioni e momenti di vuoto. Nell'esperienza audace , sempre alla ricerca di un barlume di accoglienza sincera, Bearice e Donatella, che hanno temperamenti diversi, costruiscono scena dopo scena un' intensa complicità interiore. La prima viene da una famiglia opulenta, adusa ai lussi, svagata e bizzosa, incline a gesti quasi surreali. L'altra è una ragazza seducente, spontanea, un poco timida, ferita dall'assenza del padre, dal rifiuto di un compagno, dal destino errabondo, solitario condiviso con un figlio . Le peripezie delle protagoniste sembrano tracce confuse, ma la folle ricerca giunge infine ad una meta, la rincorsa emotiva, irrazionale si placa quando Donatella incontra il suo bimbo, quello che portava in braccio, un giorno che si era tuffata in mare, nel tentativo di porre fine alla vita di entrambi.Il piccolo superstite, dopo il gesto insano, era stato destinato aduna famiglia adottiva. Donatella riesce faticosamente a rintracciarlo, grazie alla certosina assistenza di Beatrice, a dialogare con lui sulla spiaggia di Viareggio, prima di tornare alla residenza sanitaria, a riabbracciare l'amica, che nel frattempo era stata ricondotta al luogo di cura. Il film di Virzì è un delicato mosaico di emozioni, un inno suadente alla profondità incontenibile delle vite irregolari, inquiete, libere.
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