Titolo originale | The Eichmann Show |
Anno | 2015 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | USA |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Paul Andrew Williams |
Attori | Martin Freeman, Anthony LaPaglia, Rebecca Front, Zora Bishop, Andy Nyman Nicholas Woodeson, Ben Lloyd-Hughes, Ben Addis, Dylan Edwards, Caroline Bartleet, Ed Birch, Nathaniel Gleed, Vaidotas Martinaitis, Nell Mooney, Solomon Mousley, Anna-Louise Plowman, Ian Porter, Justin Salinger, Samuel West, Uriel Emil, Morwenna Banks, Yitzchak Averbuch, Paulius Cizinauskas, Zenonas Masiulis, Clotilde Rigaud, Dziugas Siaurusaitis, Antanas Surgailis, Maksim Tuchvatulin, Justas Vanagas, Yehuda Bacon, Fidel Castro, Yehiel Dinur, Adolf Eichmann, Benjamin Halevy, Gideon Hausner, Moshe Landau, Michael Podchlebnik, Yitzhak Raveh, Robert Servatius, Georges Wellers, Rivka Yosilevska, Sarunas Zenkevicius. |
Uscita | lunedì 25 gennaio 2016 |
Distribuzione | Lucky Red |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,00 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 12 maggio 2020
La storia dei due uomini che trasmisero in TV il processo ad Adolf Eichmann, nazista responsabile della morte di milioni di ebrei. In Italia al Box Office The Eichmann Show - Il processo del secolo ha incassato 194 mila euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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L'SS-Obersturmbannführer Adolf Eichmann, responsabile del traffico ferroviario che trasportava gli ebrei nei campi di concentramento, viene catturato dal Mossad in Argentina l'11 maggio 1960. L'11 aprile 1961 ha inizio a Gerusalemme il processo a suo carico. Il produttore televisivo Milton Fruchtman riesce, non senza fatica, a convincere le autorità israeliane e i giudici della necessità di riprendere le varie fasi del dibattimento. Altrettanta fatica deve sopportare per convincere i responsabili della televisione ad assumere come regista Leo Hurwitz rimasto per dieci anni nella lista nera della commissione McCarthy impegnata nella caccia alle streghe 'comuniste'. Si tratta della prima occasione per il mondo intero di assistere alle testimonianze sconvolgenti dei sopravvissuti e quindi prendere direttamente coscienza delle dimensioni dell'Olocausto.
Se per la prima volta nell'aprile 1961 il media allora prevalente, la televisione, presentava al mondo la progettazione ed esecuzione dello sterminio di massa, oggi per la prima volta un film ci consente non solo di non dimenticare (come molti altri film hanno fatto) ma anche di riflettere sulle dinamiche comunicative che furono alla base di questo evento unico nel suo genere. Lo fa mostrando le difficoltà iniziali e le diverse fasi delle riprese ponendo soprattutto però due questioni in piena luce.
Hurwitz accetta di dirigere le riprese in quanto ebreo ma soprattutto perché desideroso di trovare anche solo una scintilla di umanità nelle espressioni di Eichmann giungendo fino al contrasto con il produttore che vorrebbe un montaggio più movimentato. Hurwitz è convinto che in ogni uomo alberghi, in maggiore o minore misura, il male e che quindi ognuno avrebbe potuto diventare un Eichmann. Questo non per giustificare l'ufficiale delle SS ma, anzi, per togliergli la comoda etichetta di 'mostro' che consentiva alla collettività di rimuovere da sé qualsiasi ipotesi di malvagità. Così come (e questo è il secondo tema già messo in luce nel sottovalutato e praticamente non distribuito Anita B..) gli israeliani avevano sino allora preso le distanze dalle narrazioni dei sopravvissuti ritenendo 'impossibile' che fosse accaduto ciò che raccontavano di aver subìto mettendo così in atto un'altra ma altrettanto inquietante forma di rimozione.
Paul Andrew Williams riesce a proporre in modo assolutamente fruibile questa complessità di discorso mixando con abilità finzione e vere riprese del processo consentendo a chi non lo conosceva ancora di assistere all'impassibilità di un piccolo uomo feroce dinanzi alle atrocità commesse.
Nel 1960 i servizi segreti israeliani catturano a Buenos Aires l’alto ufficiale nazista Adolf Eichmann. L’anno successivo si celebra a Gerusalemme il processo contro di lui per lo sterminio di ebrei cui ha collaborato nel lager di Aushwitz. Il processo è ripreso e trasmesso in tutto il mondo da una troupe televisiva messa insieme dal produttore Milton Fruchtman.
Una storia che racconta l'orrore sotto un punto di vista mai narrato finora. Israele 1961; ci si appresta a processare Adolf Heichmann responsabile del traffico ferroviario della moltitudine di deportati mandati a morire nei campi di sterminio. Il film narra la battaglia burocratica che la produzione di allora dovette combattere per poter mandare in onda il processo e permettere finalmente al mondo [...] Vai alla recensione »
A volte non e’ importante se un film sia fatto bene o male ma cio’ che evoca, la visione di questa pellicola ci porta a Gerusalemme (1961) a pochi anni di distanza dall’olocausto, quando ancora vi erano dubbi sull’esistenza o meno dello stesso. Il regista Williams non credo abbia azzeccato tutte le mosse, recitazione e atmosfere, pero’ cio’ che rappresenta “The Eichmann show” deve andare oltre l’aspetto [...] Vai alla recensione »