elfoscuro75
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lunedì 9 novembre 2015
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scontato come un panettone il 10 gennaio
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Si chiude nel peggiore dei modi la piacevole serie 007 con il muscolare Daniel Craig. Se proprio proprio lo volete vedere:non proseguite, inserirò spoiler. Dunque; il nostro James se la spassa con un paio di sventole, ammazza i cattivi , dice la frase "Bond, James bond" e fa il suo giro in Aston Martin. Gli ingredienti tipici ci sono tutti, accompagnati da buoni effetti speciali pure e scenografie. Ma È proprio la storia ad avere falle mostruose, lontana dalla cura con cui era stato confezionato Casino Royale e dal minimo sindacale di Quantum of Solace. Troppe incongruenze.A partire da una festa a Città del Messico che prosegue indifferente anche dopo la detonazione di un intero isolato, ai mille cambi di abito, peggio che a sanremo, per recarsi con più bagagli di una principessa in tacchi e completi in missione nel deserto su un treno sgangherato ma con un vagone da lusso tipo orient espress.
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Si chiude nel peggiore dei modi la piacevole serie 007 con il muscolare Daniel Craig. Se proprio proprio lo volete vedere:non proseguite, inserirò spoiler. Dunque; il nostro James se la spassa con un paio di sventole, ammazza i cattivi , dice la frase "Bond, James bond" e fa il suo giro in Aston Martin. Gli ingredienti tipici ci sono tutti, accompagnati da buoni effetti speciali pure e scenografie. Ma È proprio la storia ad avere falle mostruose, lontana dalla cura con cui era stato confezionato Casino Royale e dal minimo sindacale di Quantum of Solace. Troppe incongruenze.A partire da una festa a Città del Messico che prosegue indifferente anche dopo la detonazione di un intero isolato, ai mille cambi di abito, peggio che a sanremo, per recarsi con più bagagli di una principessa in tacchi e completi in missione nel deserto su un treno sgangherato ma con un vagone da lusso tipo orient espress. Se già vi pare improbabile che un uomo solo salvi il pianeta da un complotto tentacolare di proporzioni globali. ...non abbiate paura. La mafiosa spectre che dovrebbe essere diffusa e delocalizzata è localizzabilissima è comandata dal fratellastro geloso, pronto a dar fuoco al mondo perché il babbo portava a calcetto James e non lui. E poi ancora ci sarebbe da ridire sulla fisica dell'inseguimento aereo (un aereo che urta un albero con un'ala non continua a volare dritto), e su dialoghi tali che i testi di beautiful in confronto sembrano scritti da shakespeare. Poi quando vedi l'attore che nella serie sherlock fa moriarty ...ti viene da chiedere: "ma non farà mica il cattivo???"...e quando nei titoli di testa leggi Christoph Waltz..."ma non sarà mica che fa il capo della Spectre?" perchè come dice Guccini....nella fantasia ho l'immagine sua, gli eroi son tutti giovani e belli...e i villain...son sempre quelli....mica si vorranno scozzare le carte? e così Waltz fa il fratellastro inglese dal marcato accento tedesco(non torna). Ma poi vogliamo parlare del Re Pallido? che Walz fa uccidere con del tallio nel telefonino e con un vitalizio di carne rossa lavorata? Perchè deve morire ma deve fare in tempo a dire tutto a Bond. E la stanza segreta all'Americain...il Re Pallido, ogni volta, per entrare, doveva sfondare i tramezzi?? ci credo che voleva smettere.. E il centro segretissimo spectre in mezzo al nulla, in un imprecisato deserto, dove lavorano più persone che all'ipercoop...(la sera cosa fanno?...dove dormono?? li uccidono tutti alle 18.00 per non farli tornare a casa a spifferare tutto all'omino della bofrost che porta loro le lasagne?) . Degno di lode, come attore, il solo Batista nei panni di un plausibile Jaws versione 2015. Dopo la partenza col botto con Casino Royale e il buon Skyfall. ...spectre è scontato come un panettone il 10 di gennaio.
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(di newswan)
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compos sui
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sabato 7 novembre 2015
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spectre accontenta tutti
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In questo nuovo episodio di 007 troviamo il nostro agente segreto James Bond alle prese con un'organizzazione terroristica soprannominata SPECTRE al cui comando si trova lo spietato Blofeld. L'uomo si prefisse l'obbiettivo di far soffrire Bond, diventando "l'artefice delle sue sofferenze": molti dei lutti e delle difficoltà che l'agente segreto ha dovuto patire sono state infatti orchestrate da Blofeld e dalla sua SPECTRE.
Considerata l'ardua prova che il regista Mandes ha dovuto superare (girare un seguito che reggesse il paragone con lo straordinario Skyfall) il risultato si può unanimemente designare come positivo. Il vero punto forte di questa pellicole è unico in tutta la saga: Spectre ripropone i listemi retrò dei vecchi film amalgamandoli nel contesto narrativo-descrittivo del cinema moderno.
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In questo nuovo episodio di 007 troviamo il nostro agente segreto James Bond alle prese con un'organizzazione terroristica soprannominata SPECTRE al cui comando si trova lo spietato Blofeld. L'uomo si prefisse l'obbiettivo di far soffrire Bond, diventando "l'artefice delle sue sofferenze": molti dei lutti e delle difficoltà che l'agente segreto ha dovuto patire sono state infatti orchestrate da Blofeld e dalla sua SPECTRE.
Considerata l'ardua prova che il regista Mandes ha dovuto superare (girare un seguito che reggesse il paragone con lo straordinario Skyfall) il risultato si può unanimemente designare come positivo. Il vero punto forte di questa pellicole è unico in tutta la saga: Spectre ripropone i listemi retrò dei vecchi film amalgamandoli nel contesto narrativo-descrittivo del cinema moderno. L'esempio più esplicativo è la presenza del nerboruto scagnozzo di Blofeld interpretato da Dave Bautista (vedesi analogia con altri tirapiedi come Benz, Rhoda, Krilencu, Capungo...) che in più occasioni si scontra con Bond mettendolo a dura prova fino ad arrivare allo scontro finale: una vera e propria "boss battle" con tanto di battuta finale autoironica di Bautista (riferimenti a giochi video ludici di nuova generazione). In altre parole questa pellicola riesce a soddisfare allo stesso tempo i nostalgici di 007 e i più giovani che si stanno affacciando per la prima volta al mondo dell'agente segreto inglese.
Applausi al direttore della fotografia Hoyte Van Hoytema che ci regala immagini stupende e mai gettate al caso, notevole il piano sequenza che apre la pellicola.
Il commento musicale è potente e bello, immersivo e confacente alla narrazione.
Un altro merito che va riconosciuto a Mandes è quello di aver saputo gestire con estrema abilità e chiarezza le scene d'azione, mai caotiche o incomprensibili (come quelle della Marvel) ma sempre ponderate per far vivere allo spettatore il realismo della finzione metacinematografica (la contraddizione è volontaria, touchè).
Passiamo agli aspetti negativi: perché ce ne sono.
Christoph Waltz è stato usato al 50% del suo potenziale, e non so spiegarmi questa cosa dato che Daniel Craig è stato diretto magistralmente e perfino la Bellucci ha recitato bene, mah...
Già da qualche episodio c'è la ridondanza di utilizzare il pretesto dell'MI6 "sotto imputazione" per complicare gratuitamente la missione di Bond (che dovrà quindi cavarsela da solo), la storia del lupo solitario alla Chuck Norris può funzionare per un capitolo, non per due o tre.
L'attenzione ai dettagli per la sceneggiatura cala abbastanza nella seconda parte, non c'è più la ricerca sofisticata del particolare che era presente nella prima parte: cinque minuti in più John Logan poteva passarceli a rileggere la sceneggiatura.
Dalla parte in cui James si libera dal lettino di forza di Blofeld si assiste ad un brusco cambiamento del leitmotiv narrativo, il ritmo andante diventa ritmo frenetico e si arriva al finale ponendoci la domanda: Tutto qui? In altre parole il finale è troppo sbrigativo e poco approfondito.
Nonostante la pellicola abbia i suoi grandi difetti resta un gran bel film che consiglio a tutti, amanti e non amanti della saga (ne facessero di film così tutti i giorni!).
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[+] orrendo
(di lyukbesson)
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parieaa
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lunedì 16 novembre 2015
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carino, ma skyfall è di un altro livello
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Sicuramente da questo ventiquattresimo capitolo della saga cinematografica più longeva di sempre, ci si aspettava molto, probabilmente un po' troppo. Se con Skyfall il regista Sam Mendes aveva alzato l'asticella, con questo secondo lavoro essa viene di nuovo riabbassata. Se in Skyfall era evidente che gli fosse stata data carta bianca per rileggere interamente ogni aspetto del filone Bondiano, compreso il personaggio di Bond stesso, ma anche del cattivo Silva, o di mamma M, o del nerd Q, è qui invece presente una certa imbavagliatura produttiva e una certa svogliatezza da parte dello stesso regista. Scelta, secondo me, assurda o comunque incomprensibile, visto che era facile intuire che il metro di paragone sarebbe stato proprio il suo predecessore, e viste come sono andate le cose, direi che tale paragone è stato abbastanza impietoso.
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Sicuramente da questo ventiquattresimo capitolo della saga cinematografica più longeva di sempre, ci si aspettava molto, probabilmente un po' troppo. Se con Skyfall il regista Sam Mendes aveva alzato l'asticella, con questo secondo lavoro essa viene di nuovo riabbassata. Se in Skyfall era evidente che gli fosse stata data carta bianca per rileggere interamente ogni aspetto del filone Bondiano, compreso il personaggio di Bond stesso, ma anche del cattivo Silva, o di mamma M, o del nerd Q, è qui invece presente una certa imbavagliatura produttiva e una certa svogliatezza da parte dello stesso regista. Scelta, secondo me, assurda o comunque incomprensibile, visto che era facile intuire che il metro di paragone sarebbe stato proprio il suo predecessore, e viste come sono andate le cose, direi che tale paragone è stato abbastanza impietoso. Unica tematica rimasta comune ad entrambi i film è quella dello scontro infinito tra il passato e il presente-futuro ipertecnologico, ma anche questa trattata in modo più convenzionale e meno...mi verrebbe da dire poetico e nostalgico (una delle mie sequenze preferita di Skyfall è proprio quella in cui M legge la poesia del defunto marito). Con questo non voglio dire affatto che sia un film pessimo, essendoci ,invece, molti aspetti positivi, quali una strepitosa colonna sonora, un'ottima fotografia (a Roma e in Austria in primis), alcune sequenze molto buone (in particolare quella d'apertura in Città del messico, dove la fusione con la colonna sonora è al massimo), l'immancabile british humour e le bellissime ambientazioni8 ad eccezione del deserto). Il cast però appare decisamente sottotono, Craig e Waltz in primis, ma anche la Seydoux e la Bellucci non sono certo da meno. Lo sviluppo della storia è decisamente meno avvincente e più convenzionale (con tanto di mieloso e scontato Happy Ending). Insomma, per chi come me, si aspettava una sorta di presecuzione autoriale di Mendes, sarà rimasto sicuramente un po' deluso per un ritorno ad un linguaggio filmico più antiquato, ma magari più consono alla saga in sè. Non lo so. Io avrei preferito uno Skyfall 2, piuttosto che un Quantum of solace 2. 2 stelle e mezzo.
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(di ragindo)
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laurence316
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giovedì 10 marzo 2016
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un buon film d'intrattenimento, né più né meno
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Il 24° capitolo dell'ormai eterna saga di James Bond, Spectre è sicuramente il più monumentale di tutti i film basati sul personaggio, quello dagli effetti speciali più sfarzosi e dalle scene d'azione più grandiose ed esagerate. Dopo l'ottimo Casino Royale, il discreto ma non particolarmente brillante Quantum of Solace, il buono ma fin troppo elogiato Skyfall, Spectre risulta inevitabilmente la conlcusione di un ciclo, di una grande parentesi narrativa all'interno della mitologia cinematografica di Bond, è probabilmente l'ultimo con protagonista Craig, e pertanto presenta un finale che (per una volta) è veramente finale.
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Il 24° capitolo dell'ormai eterna saga di James Bond, Spectre è sicuramente il più monumentale di tutti i film basati sul personaggio, quello dagli effetti speciali più sfarzosi e dalle scene d'azione più grandiose ed esagerate. Dopo l'ottimo Casino Royale, il discreto ma non particolarmente brillante Quantum of Solace, il buono ma fin troppo elogiato Skyfall, Spectre risulta inevitabilmente la conlcusione di un ciclo, di una grande parentesi narrativa all'interno della mitologia cinematografica di Bond, è probabilmente l'ultimo con protagonista Craig, e pertanto presenta un finale che (per una volta) è veramente finale. La sceneggiatura è sempre ad opera di Logan, Purvis e Wade, con stavolta l'aggiunta di Butterworth, e non è per nulla originale, la regia è nuovamente di Mendes e ritornano anche diversi altri collaboratori per un film che, seppur inferiore al precedente, assicura le solite dosi di azione e adrenalina, avventura e paesaggi esotici, divertimento e ironia che alla fin fine sono il marchio di fabbrica di 007 e il vero motivo per cui bisognerebbe andare a vedere tali film. Certo, la trama non brilla di originalità, ripete schemi già visti e stravisti e (forse) si avvita su se stessa, certo, poteva durare di meno (anche se di annoiarsi non se ne trova proprio il tempo), ma quel che realmente conta sono le ottime interpretazioni (tra le quali, una nuova, eccezionale bond girl, Madeleine Swann, interpretata dalla Seydoux), la perfetta e puntuale regia (di cui è emblematico esempio la sensazionale e particolarmente complessa sequenza iniziale), i sempre splendidi titoli di testa (con di sottofondo Writing's on the Wall, cantata da Sam Smith) e le scene d'azione dal ritmo ineccepibile (molto riuscita quella dell'inseguimento in auto che termina sulle rive (e sul fondo) del Tevere). Il film è, insomma, un divertimento assicurato, molto esagerato, fracassone e privo di spessore ma un diveritmento assicurato per chi si prenda la briga di vederlo sotto la lente giusta, ed è indubbiamente particolarmente indicato per essere visto al cinema. Spectre è il più costoso (finora) della saga, uno dei più proficui, non uno dei più riusciti ma nemmeno uno dei peggiori. E' un medio film di intrattenimento, non certo un capolavoro. Ma, d'altra parte, chi mai lo andrebbe a cercare, il capolavoro, in questo genere di film?
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flaw54
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domenica 8 novembre 2015
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deludente
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Dopo un inizio scoppiettante e una spettacolare scena iniziale il film si vvita su se stesso, mantenendo bellissimi scenari, ma mostrando limiti evidenti di originalità. La seconda parte nel deserto è veramente noiosa e il personaggio di Waltz appare ridicolo e fuor iparte ( niente a che vedere con Adolfo Cieli o Donald Plesance ). Craig che indubbiamente ha ridato vigore al personaggio appare sempre più truce e monolitico, privo di quella ironia che dovrebbe essere sempre la base di ogni 007. Le sue imprese si avvicinano sempre di più a quelle di Tom Cruise in Mission impossible. Molto meglio orma il Jadon Bourne di Matt Damon. L'episodio della Bellucci appare del tutto inutile nel film e forse è soro una pubblicità della nostra capitale.
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Dopo un inizio scoppiettante e una spettacolare scena iniziale il film si vvita su se stesso, mantenendo bellissimi scenari, ma mostrando limiti evidenti di originalità. La seconda parte nel deserto è veramente noiosa e il personaggio di Waltz appare ridicolo e fuor iparte ( niente a che vedere con Adolfo Cieli o Donald Plesance ). Craig che indubbiamente ha ridato vigore al personaggio appare sempre più truce e monolitico, privo di quella ironia che dovrebbe essere sempre la base di ogni 007. Le sue imprese si avvicinano sempre di più a quelle di Tom Cruise in Mission impossible. Molto meglio orma il Jadon Bourne di Matt Damon. L'episodio della Bellucci appare del tutto inutile nel film e forse è soro una pubblicità della nostra capitale. Forse siamo arrivati alla fine della saga.
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j kudo
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venerdì 13 novembre 2015
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bond vs spectre
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Spectre è un film che mi è piaciuto anche se con qualche riserva . Le note di merito sono molte ed è un film con un buon ritmo. Si parte dall'intro in Città del Messico, veramente apprezzabile e molto particolare dato che si svolge durante la festa dei morti. Ottimo il voler collegare tutti i film di 007 con Craig, dato che i nemici dell'agente "doppio zero" erano tutti membri dell'organizzazione criminale di nome Spectre. Riguardo il ruolo delle Bond girl mi ha convinto la performance di Lea Seydoux, molto accattivante, meno quella della Bellucci, che riduce quasi ad un cameo. Bene Dave Bautista nel ruolo di membro senza scrupoli di Spectre, come anche C.
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Spectre è un film che mi è piaciuto anche se con qualche riserva . Le note di merito sono molte ed è un film con un buon ritmo. Si parte dall'intro in Città del Messico, veramente apprezzabile e molto particolare dato che si svolge durante la festa dei morti. Ottimo il voler collegare tutti i film di 007 con Craig, dato che i nemici dell'agente "doppio zero" erano tutti membri dell'organizzazione criminale di nome Spectre. Riguardo il ruolo delle Bond girl mi ha convinto la performance di Lea Seydoux, molto accattivante, meno quella della Bellucci, che riduce quasi ad un cameo. Bene Dave Bautista nel ruolo di membro senza scrupoli di Spectre, come anche C.Waltz in quello del criminale a capo dell'organizzazione . L'azione in questo capitolo non manca , ci sono scene spettacolari, come quella sulle montagne austriache, ed anche i paesaggi mostrati con grande maestria sono superbi. Il problema di Spectre è quello di essere un pò troppo scontato , un pò più di mistero e qualche colpo di scena avrebbe reso il film più ricercato , ed è anche per questo che non si avvicina ad un capolavoro come Casinò Royale , nonostante non manchi anche quì l'eleganza e lo stile dello 007. Riguardo il Bond Daniel Craig , parere personale, resta il migliore tra quelli che ho potuto vedere , anche se in questo ultimo film Mendes lo rende fin troppo superuomo indistruttibile rispetto agli altri film . In conclusione direi che è un film da vedere perché sicuramente godibile nonostante qualche difetto.
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citizen kane
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lunedì 14 dicembre 2015
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carina la piovra
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Premettendo che James Bond non è biondo e non ha lineamenti balcanici
I difetti principali :
casting e personaggi -Moneypenny politically correct(diversamente abbronzata)-Q imberbe e con nuances gaie(vivo con 2 gatti)M(poco autorevole e poco rappresentativo della grande britannia,quasi acciaccato fisicamente)Blofeld!!!fisicamente e psicologicamente fuori parte(leggere la descrizione che Fleming fa in On her majesty's secret service)La Bellucci-Sciarra!(le bond girls sono sempre sotto i trenta)incapace di recitazione pur doppiandosi da sè(negli anni sessanta anche alcune brave attrici italiane venivano doppiate)-la biondina figlia della spia White (carina come insapore,forse anche lei doveva essere adottata come lo è stato Bond),il giovane funzionario rampante dell'intelligence(poco più di un impiegato della city,eppoi la sua barbetta è OUT!)lo sgherro Spectre(riedizione di Ojjob di Goldfinger)
I secondari :
la storia -Bond e Blofeld fratellastri di infanzia,Bond consolatore di vedove e padre adottivo,la vendetta di M(non tute le storie devono essere sequels) e un susseguirsi di scene inseguimento Bond-spie ,spie-Bond,i mezzi di inseguimento(spettacolari!)si materializzano dal nulla(aereo sulla neve e motoscafo sul fiume),citazioni:la Spectre reunion (Thunderball)la Rolls vintage dal deserto(Goldfinger)la lotta in treno(From Russia with love)
Pregi:Bond meno acrobata,meno malinconico,nei vestiti come sempre impeccabilmente e elegantemente britannico.
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Premettendo che James Bond non è biondo e non ha lineamenti balcanici
I difetti principali :
casting e personaggi -Moneypenny politically correct(diversamente abbronzata)-Q imberbe e con nuances gaie(vivo con 2 gatti)M(poco autorevole e poco rappresentativo della grande britannia,quasi acciaccato fisicamente)Blofeld!!!fisicamente e psicologicamente fuori parte(leggere la descrizione che Fleming fa in On her majesty's secret service)La Bellucci-Sciarra!(le bond girls sono sempre sotto i trenta)incapace di recitazione pur doppiandosi da sè(negli anni sessanta anche alcune brave attrici italiane venivano doppiate)-la biondina figlia della spia White (carina come insapore,forse anche lei doveva essere adottata come lo è stato Bond),il giovane funzionario rampante dell'intelligence(poco più di un impiegato della city,eppoi la sua barbetta è OUT!)lo sgherro Spectre(riedizione di Ojjob di Goldfinger)
I secondari :
la storia -Bond e Blofeld fratellastri di infanzia,Bond consolatore di vedove e padre adottivo,la vendetta di M(non tute le storie devono essere sequels) e un susseguirsi di scene inseguimento Bond-spie ,spie-Bond,i mezzi di inseguimento(spettacolari!)si materializzano dal nulla(aereo sulla neve e motoscafo sul fiume),citazioni:la Spectre reunion (Thunderball)la Rolls vintage dal deserto(Goldfinger)la lotta in treno(From Russia with love)
Pregi:Bond meno acrobata,meno malinconico,nei vestiti come sempre impeccabilmente e elegantemente britannico.
Suggerimenti:un Bond attuale, nemico acerrimo del nemico principale dell'occidente:la jihad islamica
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alex2044
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sabato 14 novembre 2015
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sam mendes , un vero maestro !
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Sam Mendes con questo film si dimostra , ancora una volta , un grande regista . Un regista colto ,intellgente , tecnicamente preparatissimo ed un vero cinefilo . Con la sua bravura ha rivitalizzato una saga che ,dopo gli esordi fulminati del periodo di Sean Connery , si trascinava sempre più stancamente , propinando allo spettatore avventure ,ogni tanto anche divertenti , ma più spesso banali e ripetitive con in più con dei J.B. mediocri e spesso scadenti ,fatto salvo Roger Moore simpatico e professionale ma nulla più . Insomma Sam Mendes ha trasformato J.B. da personaggio patinato e frivolo in un essere umano , triste e allegro secondo le circostanze come tutti gli esseri umani ed in questo è stato aiutato da un Daniel Craig impeccabile e molto nella parte .
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Sam Mendes con questo film si dimostra , ancora una volta , un grande regista . Un regista colto ,intellgente , tecnicamente preparatissimo ed un vero cinefilo . Con la sua bravura ha rivitalizzato una saga che ,dopo gli esordi fulminati del periodo di Sean Connery , si trascinava sempre più stancamente , propinando allo spettatore avventure ,ogni tanto anche divertenti , ma più spesso banali e ripetitive con in più con dei J.B. mediocri e spesso scadenti ,fatto salvo Roger Moore simpatico e professionale ma nulla più . Insomma Sam Mendes ha trasformato J.B. da personaggio patinato e frivolo in un essere umano , triste e allegro secondo le circostanze come tutti gli esseri umani ed in questo è stato aiutato da un Daniel Craig impeccabile e molto nella parte . Le scene sono molto belle e trascinanti e per esempio in quella con Bellucci la bellezza fisica non è la parte che si nota di più . In ogni modo è tutto il film che è ben fatto , senza momenti di tregua e malgrado la lunghezza l'apettativa per il momento successivo non manca mai . Gli altri attori sono tutti perlomeno corretti e professionali , con una citazione per Lea Seydoux , vera Bond girl della storia , sempre più matura e credibile e per il sempre bravo ed anche sotto sotto spiritoso C.Waltz . Probabilmente i film su J.B. senza la direzione di questo regista ,con l'avvento delle nuove tecnologie , si sarebbero sempre più trasformati nell'ennesima trita e ritrita baracconata di rumori ed effetti speciali e nulla più . Il giusto dosaggio fra le scene d'azione ed i momenti più riflessivi sono invece la chiave vincente per la riuscita di questo film che si colloca fra i migliori 007 mai fatti ed in grado di rivaleggiare con quelli del mai dimenticato grande Sean .
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fight_club
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domenica 8 novembre 2015
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un james bond spettro di se stesso
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da grande appassionato di questa saga a malincuore mi tocca recensire negativamente questo episodio di 007, Questo enorme sforzo produttivo non tocca le vette di Skyfall, e sinceramente non pretendevo così tanto, ma non riesce a decollare del tutto nonostante una ottima regìa di Sam Mendes che mantiene l'interesse del flm ad alti livelli con le sue panoramiche e piani sequenza degni dei grandi film d'azione del passato, quello che stona è l'interpretazione degli attori apparsi qui stanchi e senza mordente per non dire irriconoscibili, Daniel Craig si muove a memoria quasi infastidito dal rimettere in scena il suo personaggio di agente segreto tormentato, Ralph Fiennes e soprattutto Christoph Waltz ridotti ai minimi termini da una sceneggiatura fumettistica che li costringe a una recitazione non degna del loro valore.
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da grande appassionato di questa saga a malincuore mi tocca recensire negativamente questo episodio di 007, Questo enorme sforzo produttivo non tocca le vette di Skyfall, e sinceramente non pretendevo così tanto, ma non riesce a decollare del tutto nonostante una ottima regìa di Sam Mendes che mantiene l'interesse del flm ad alti livelli con le sue panoramiche e piani sequenza degni dei grandi film d'azione del passato, quello che stona è l'interpretazione degli attori apparsi qui stanchi e senza mordente per non dire irriconoscibili, Daniel Craig si muove a memoria quasi infastidito dal rimettere in scena il suo personaggio di agente segreto tormentato, Ralph Fiennes e soprattutto Christoph Waltz ridotti ai minimi termini da una sceneggiatura fumettistica che li costringe a una recitazione non degna del loro valore. D'altronde credo che la produzione abbia pensato che fosse sufficiente riproporre il disegno del precedente Skyfall per ottenere, e ci riusciranno, degli incassi stellari. certo questa opera non rimarrà negli annali della serie britannica come una delle migliori ma almeno il prezzo del biglietto è stato ben speso però, personalmente, avrei evitato una evidente caduta di stile quando nel finale viene rivelata una verità del passato di James Bond che francamente è molto ridicola. voto finale 6,5
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angelino67
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venerdì 3 giugno 2016
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james bond tornerà (a destra)
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Il 24° film di 007 si apre nutrito simbolicamente, tematicamente e stilisticamente dai precedenti della serie, come mai prima finora, soprattutto per la fotografia (all'occorrenza espressionistica, bellissima, di Hoyte Van Hoytema) e dei colori. Il film obbedisce alla regola secondo cui la scena iniziale, prima dei titoli, deve essere assolutamente e pluralisticamente spettacolare, se possibile migliore di tutte quelle che hanno preceduto, riassuntiva in una sintesi originale dell'essenza della serie. Reduce con "Skyfall" da uno dei migliori se non il migliore titolo in assoluto della serie il regista Sam Mendes opera una specie di studio su 007. Egli naturalmente aggiunge qualcosa di suo (non di nuovo, ma di suo).
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Il 24° film di 007 si apre nutrito simbolicamente, tematicamente e stilisticamente dai precedenti della serie, come mai prima finora, soprattutto per la fotografia (all'occorrenza espressionistica, bellissima, di Hoyte Van Hoytema) e dei colori. Il film obbedisce alla regola secondo cui la scena iniziale, prima dei titoli, deve essere assolutamente e pluralisticamente spettacolare, se possibile migliore di tutte quelle che hanno preceduto, riassuntiva in una sintesi originale dell'essenza della serie. Reduce con "Skyfall" da uno dei migliori se non il migliore titolo in assoluto della serie il regista Sam Mendes opera una specie di studio su 007. Egli naturalmente aggiunge qualcosa di suo (non di nuovo, ma di suo). Di certo l'approfondimento psicologico dei personaggi, senza per questo compromettere il tradizionale gaudio spettacolare: le atmosfere, per esempio, sono estremamente ben rese. Bond ribadisce che le qualità umane sono avanti tutto, la cosa viene sottolineata più volte nel film. Molto bella la fusione delle musiche, che riecheggiano quelle di un Bond antico, con le scene, cosa indovinata parecchie volte. Altrove, invece, le citazioni - ce ne sono fin troppe: una intenzione ironica che nasce dall'iperbole? (anche qui nulla di nuovo per Bond, di quello più intelligente) - sembrano un po' meccaniche, anche se il regista si sforza di rielaborale e a volte ci riesce in modo originale; ma qualche volta obiettivamente il film mostra la corda. Craig é eccellente, ha molte buone battute, uno dei pregi migliori migliori del film (sceneggiatura di John Logan, Neal Purvis, Robert Wade e Jez Butterworth, che realizza alcuni colpi di scena) che lo rendono più vicino ai Bond precedenti. Così come eccellente é Ben Whishaw nel ruolo del giovane "Q". Ottimi i cattivi. Molto intensa Léa Seydoux. Molto buono "M" di Ralph Fiennes. Ottimo il montaggio di Lee Smith. Mendes non ha ignorato nulla di importante successo finora, soprattutto al cinema. Molto bella, brava e sexy la Miss Moneypenny di Naomie Harris. Il Bond razzista non esiste più - anche se per certe scene non ne siamo convinti del tutto -, e la sceneggiatura ha alcune sottolineature in senso democratico, anche se alternate a considerazioni ciniche. Mi sembra che Barbara Broccoli e Michael Wilson concedino più libertà alla troupe (peraltro eccellente) di quanto facessero Harry Saltzman e soprattutto Cubby Broccoli. La riunione nella sala della SPECTRE é più inquietante di quella in "Thunderball" (che pure alludeva ai poteri occulti, deviati, criminali ma in quel caso più concernenti al totalitarismo vista la contemporaneità della guerra fredda). Splendide, molto ben curate le scenografie di Dennis Gassner. Grande il lavoro anche della costumista Jany Temime; nel complesso ne risulta un film di grande eleganza. Il regista si tiene su un crinale tra il Bond più classico e voli d'autore, anche se il film ne ricava talvolta una impressione diseguale. Mendes, a cui i panni di Bond stanno un po' stretti, cerca di conciliare concetti non banali, già trattati dal cinema della prima metà del XX secolo - il che può essere stimolante per discorsi seri - con la fedeltà alla serie. Intelligente e eloquente il doppio finale, di un Bond in alcuni punti forse sottilmente non solo autoironico o autoparodico ma anche autocritico. Non dimentichiamo che stiamo parlando di una fantasia conservatrice, distorta e in una certa misura anche malsana di un moralista snob e manicheo quale era Ian Fleming.
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