luca scial�
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domenica 27 dicembre 2015
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james bond tra finti amici e vecchi nemici
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Il duo composto da Sam Mendes e Daniel Craig torna a far rivivere sul grande schermo un mito in vita da oltre mezzo secolo: James Bond. E lo fa per la terza volta, in una sorta di trilogia che forse, ma proprio forse, chiuderà la saga più longeva della storia del Cinema mondiale.
In questa avventura, l'agente 007 deve vedersela con la propria organizzazione che oltre ad averlo congedato, rischia di essere mandata essa stessa in pensione per volere del proprio governo. Ma anche con un'organizzazione nemica parallela, Spectre, al cui vertice c'è una persona a lui letteralmente familiare. In mezzo le immancabili belle donne (la nostra Monica Bellucci e Lea Seydoux).
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Il duo composto da Sam Mendes e Daniel Craig torna a far rivivere sul grande schermo un mito in vita da oltre mezzo secolo: James Bond. E lo fa per la terza volta, in una sorta di trilogia che forse, ma proprio forse, chiuderà la saga più longeva della storia del Cinema mondiale.
In questa avventura, l'agente 007 deve vedersela con la propria organizzazione che oltre ad averlo congedato, rischia di essere mandata essa stessa in pensione per volere del proprio governo. Ma anche con un'organizzazione nemica parallela, Spectre, al cui vertice c'è una persona a lui letteralmente familiare. In mezzo le immancabili belle donne (la nostra Monica Bellucci e Lea Seydoux). Gli altrettanto immancabili inseguimenti, esplosioni, sparatorie e combattimenti corpo a corpo. Ma anche un giro del Mondo questa volta particolarmente lungo, che parte dal Messico, passa ovviamente per Londra, fa tappa a Roma e in Austria e arriva fino a Tangeri.
La trama è come da tradizione complessa e da seguire senza distrazioni. Come da tradizione sono presenti elementi inconfondibili di questo agente: l'Aston Martin, il Vodka-Martini e il James Bond Theme. Che scandisce i ritmi di un'avventura partita nel 1962 e che ad ogni puntata sembra essere arrivata al capolinea. Sembra, appunto.
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aristoteles
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giovedì 16 giugno 2016
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licenza di uccidere
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Siamo ben lontani dall'affascinante Bond "Connery",tuttavia questa serie con il buon Craig non dispiace,comprese le precedenti avventure che pure ho visionato.
Rispetto a Pierce Brosnan,per esempio, mi sembra che siamo un passo avanti,forse due.
La sceneggiatura in fondo non è bislacca anche se la parte più meritevole del prodotto risiede nella veste grafica e in un'azione sempre coinvolgente.
Complimenti anche all'introduzione che è davvero una piccola opera d'arte.
Personaggi gradevoli,spettacolari scontri e belle donne,il mondo di 007 è salvo ancora una volta ,sebbene i momenti di riflessione siano estinti.
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renatoc.
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domenica 15 luglio 2018
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gli anelli (non) si ricongiungono!
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In barba a tanti commenti negativi, io direi che nel complesso il film non è male! Bellissima la sequenza iniziale in Messico! Poi può filare liscio tra azione e inseguimenti anche in piena notte a Roma e sul lungotevere! Certo bisogna non pensare ai precedenti films della serie, dei quali i 4 films con Daniel Craig sono considerati un prequel, perchè si arriverebbe ad solenne confusione! Quel "cattivo" Ernst Stavro Blofeld, che nei classici films con Sean Connery veniva considerato un "mostro" qui ricorda tanto il povero imbecille di Skyfall e se anche viene ferito in faccia, poco ha a che fare con il suo predecessore-successore Donald Pleasence di "Si vive solo due volte"! L'attore più adatto ad interpretare Blofeld ritengo, c
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In barba a tanti commenti negativi, io direi che nel complesso il film non è male! Bellissima la sequenza iniziale in Messico! Poi può filare liscio tra azione e inseguimenti anche in piena notte a Roma e sul lungotevere! Certo bisogna non pensare ai precedenti films della serie, dei quali i 4 films con Daniel Craig sono considerati un prequel, perchè si arriverebbe ad solenne confusione! Quel "cattivo" Ernst Stavro Blofeld, che nei classici films con Sean Connery veniva considerato un "mostro" qui ricorda tanto il povero imbecille di Skyfall e se anche viene ferito in faccia, poco ha a che fare con il suo predecessore-successore Donald Pleasence di "Si vive solo due volte"! L'attore più adatto ad interpretare Blofeld ritengo, comunque, sia stato Telly Savalas in "Al servizio segreto di sua Maestà" la cui crudeltà nell'assasinare le neo-moglie di James Bond è stata tremenda! Poi vediamo un "M" che più che un grande capo sembra un collega, una Moneypenny "bondgirl" ed un "Q" che quando era interpretato da Desmond Llewelyn, di Sean Connery sembrava il padre, e di Pierce Brosnan il nonno, che qui è un ragazzo superdotato di intelligenza! Uan bellissima figura è invece la dottpressa Madeleine Swann, figlia di gangster ma "brava ragazza" con un fascino adolescenziale che sembra quasi convincere Bond a lasciare il servizio segreto ed ad avviarsi ad una nuova vita con lei! Altro particolare: Bond risparmia Blofeld, quale rimorso ne avrebbe poi avuto se avesse allora potuto veddere il finale di "Al servizio segreto di sua maestà"! Bene ora aspettiamo il prossimo film visto che, come sempre "James Bond tornerà", che pare abbia nuovamente il volto di Daniel Craig!
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elgatoloco
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giovedì 21 novembre 2019
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nulla di nuovo, anche se sembra ci sia
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"Spectre"(2015, Sam Mendes)sembra promettere"altro"rispetto al passato, invece ripete, direi in peggio schemi stereotipati e consegnati alla "tradizione Bond", come duelli feroci e "altri", ammazzamenti , inseguimenti-fughe, amorazzi, il tutto in maniera inconsistente, decisamente fatua, senza riuscire a fare della fatuità una cfira chiara-non è"Fantomas", per intenderci. Il tema"spectre", poi, fin quasi dai primi film della serie Bond((quelli dell'inizio, anni 1960, con Sean Connery)percorre la serie"bondiana"(ma in realtà già nei racconti di Ian Fleming, pur se non ne sono mai stato accanito lettore, il tema e il motivo sono fortemente presenti, nel senso di un'organizzazione extra-sovrastatale, che lavora contro tutti i govenri, magari coalizzandosi, solo situazionalmente con qualcuno di essi.
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"Spectre"(2015, Sam Mendes)sembra promettere"altro"rispetto al passato, invece ripete, direi in peggio schemi stereotipati e consegnati alla "tradizione Bond", come duelli feroci e "altri", ammazzamenti , inseguimenti-fughe, amorazzi, il tutto in maniera inconsistente, decisamente fatua, senza riuscire a fare della fatuità una cfira chiara-non è"Fantomas", per intenderci. Il tema"spectre", poi, fin quasi dai primi film della serie Bond((quelli dell'inizio, anni 1960, con Sean Connery)percorre la serie"bondiana"(ma in realtà già nei racconti di Ian Fleming, pur se non ne sono mai stato accanito lettore, il tema e il motivo sono fortemente presenti, nel senso di un'organizzazione extra-sovrastatale, che lavora contro tutti i govenri, magari coalizzandosi, solo situazionalmente con qualcuno di essi...), qui doveva diventare il"clou", ma la cosa non decolla, si ferma, per così dire, a metà, rimanendo sospesa. Un Bond spaventato dal "nuovo"che incombe, in questo film, un Bond che non ritrova più vecchie abitudini e certezze(quali, viene da chiedere?), un Bond vagamente allucinato senza riuscire a diventarlo veramente, quasi"sulla sogia"non si sa bene di che cosa e per quale scopo, visto poi che l'ancoramento del tutto é/deve essere programmaticamente solidamente attaccato alla realtà... Da rilevare solo, per quanto mi riguarda che l'antefatto(ossia la parte prima dei titoli di testa)più lunga del solito- o che almeno dà tale impressione- si lega più decisamente alla storia complessiva e alla sua direttrice "forte", un'insistenza troppo forte alla e sulla componente"action-movie"(altrove, ossia in altri film, ironia e autoironia erano più forti, ma comunque c'era anche dell'altro, rispetto all'"azione"...) una dispersione che però non riesce ad essere(né vuol essere, cfr.sopra)"fantasmatica"in qualchemodo rovinano il tutto, con un Daniel Craig che sembra stanco del suo ruolo e assolutamente disponibile a lasciarlo, vari altri elementi che sono irrisolti-non si caisce bene la presenza di Monica Bellucci nel film, ma anche altro non convince, a livello di rapporto tra interpreti e personaggi interpretati... Dire"delusione"è forse troppo facile e comunque un'osservazione frettolosa, ma in definitiva rende quanto mi sentivo di dire rispetto a quqesto ulteiore capitolo della"saga bondiana". El Gato
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jacopo b98
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domenica 8 novembre 2015
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interessante alla base, ma deludente nei fatti
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IL VERO VOTO AL FILM è **½
James Bond (Craig) a Città del Messico uccide autonomamente un criminale italiano, senza che nessuno dei vertici dell’MI6 gli abbia ordinato di farlo. M (Fiennes), furioso, lo estromette dal servizio e Bond ha così la possibilità di dedicarsi al suo personalissimo incarico. Tra Roma, l’Austria, Tangeri e Londra la missione di Bond lo porterà allo scontro più terribile della sua vita, scontro che da personale arriverà a coinvolgere la sicurezza dell’Inghilterra e del mondo. Spectre è la fine: a poco servono le dichiarazioni di Craig che ci confermano che questo sarà il suo ultimo Bond, lo possiamo dedurre facilmente da soli.
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IL VERO VOTO AL FILM è **½
James Bond (Craig) a Città del Messico uccide autonomamente un criminale italiano, senza che nessuno dei vertici dell’MI6 gli abbia ordinato di farlo. M (Fiennes), furioso, lo estromette dal servizio e Bond ha così la possibilità di dedicarsi al suo personalissimo incarico. Tra Roma, l’Austria, Tangeri e Londra la missione di Bond lo porterà allo scontro più terribile della sua vita, scontro che da personale arriverà a coinvolgere la sicurezza dell’Inghilterra e del mondo. Spectre è la fine: a poco servono le dichiarazioni di Craig che ci confermano che questo sarà il suo ultimo Bond, lo possiamo dedurre facilmente da soli. Infatti Casino Royal apriva la fase-Craig che si poneva come sequel e reboot allo stesso tempo, con un occhio alla tradizione e uno all’innovazione. In un qualche modo quindi Casino Royal ripartiva da zero, per dare avvio a una tetralogia che si conclude qui, con Spectre, dopo gli atti intermedi di Quantum of Solace e Skyfall. Dunque, in quanto fine, il film deve tirare le somme del tutto e la sceneggiatura di questo nuovo capitolo non è propriamente perfetta: la storia è tirata per le lunghe e si arriva ad un certo punto, verso metà film, in cui perplessi ci si arriva a chiedere se si stia assistendo ad un’operazione “molto fumo-niente arrosto”. Infatti il decollo per Spectre è a dir poco faticoso, la storia non ingrana per troppo tempo e viene il dubbio durante la visione che almeno un paio di sequenze fossero abbastanza superflue da poter essere tagliate, e in un film di due ore e mezza che corre più di una volta il rischio di annoiare questo poteva decisamente fare la differenza. Ora, Spectre non è brutto, anzi, è un Bond-movie più che dignitoso (e forse la sua “colpa” è di arrivare dopo un film, Skyfall, che era molto più di un semplice film d’azione bondiano, bensì un autentico capolavoro cinematografico): gli spunti della storia sono interessanti, i morti (Bond e M in primis) che continuano perennemente a ritornare in vita, come dice esplicitamente la frase iniziale, il discorso del precedente film trasferito dalla “M-adre” di Bond al padre perduto, le cui veci sono fatte nientemeno che dal padre stesso del nemico numero uno di 007 in Spectre, il Franz Oberhauser di Christoph Waltz, l’abbandono definitivo del bisogno di un genitore, in favore di una compagna, la Madeleine Swan di Léa Seydoux, che non a caso lascia il film al suo fianco, sulla buona vecchia Aston-Martin, è inoltre un Bond-movie più tradizionale, meno intento a rompere le righe, e forse anzi troppo interessato a rientrare in esse, con un citazionismo costante che sfiora l’eccessività. Però non basta questo a farne un film riuscito: come già ho detto l’avvio della storia e il suo sviluppo è lento ai limiti della noia e anche i personaggi, se si esclude proprio Bond, non hanno uno spessore sufficiente: la bond-girl di Léa Seydoux si autoproclama come salvatrice dell’eroe, comparendo a metà film e con uno sviluppo solo discreto (non si può non rimpiangere la Vesper Lynd di Eva Green), e soprattutto Oberhauser è un cattivo scritto in maniera meno che discreta e sfruttato in maniera insufficiente, cosa che finisce per andare a scapito dell’interpretazione di Christoph Waltz, prigioniero di un personaggio che non gli fornisce occasioni per mostrare tutto il proprio poliforme talento. Alla fin fine a livello di villain rimane più memorabile il Mr. Hinx di Dave Bautista, cattivo di pura presenza (e che presenza! Il suo ingresso in scena non si dimentica) ma di assoluta efficacia. Inoltre quello che poteva essere il tema più interessante, lo straordinario controllo tecnologico che ormai si applica su tutto, tradotto nel ramo della storia dedicato alle lotte tra M e C, è trattato in maniera abbastanza scontata ed abbozzata. Trionfale come sempre la regia di Mendes, che mette a segno un paio di sequenze notevoli (compresa l’apertura in piano sequenza a Città del Messico), micidiale per eleganza e precisione (nonostante Skyfall anche a livello registico resti insuperato). Visivamente grandioso e spettacolare può contare sull’efficace fotografia di Hoyte Van Hoytema, sul montaggio solenne di Lee Smith e sulle travolgenti musiche di Thomas Newman. Il tema Writing’s on the Wall è cantato da Sam Smith e fa da commento ai bei titoli di testa (che però anche qui non sfiorano nemmeno alla lontana quelli del film precedente). Dunque un Bond discreto, lontanissimo dalla perfezione, ma comunque abbastanza godibile nonostante lungaggini varie e la noia sempre pronta ad impossessarsi del film. Ottimo successo di pubblico, ma meno di Skyfall, a fronte di un budget colossale.
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onufrio
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mercoledì 11 novembre 2015
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aria di ennesimo cambiamento?
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Spectre sarà verosimilmente (a meno di colpi di scena) l'ultimo 007 della coppia Craig-Mendes, l'amato agente segreto al servizio di sua maestà in questo capitolo ha a che fare con l'organizzazione madre di tutti i suoi più acerrimi nemici: la Spectre; guidata da Oberhauser creduto da tutti (o quasi) morto tanti anni addietro. Il nostro James Bond è pronto a risolvere l'ultimo incarico post mortem lasciato dalla vecchia M (Judi Dench) e si ritroverà per l'appunto in una situazione ben più grande di quel che si poteva immaginare. Craig si conferma uno dei migliori 007 della storia (dopo Connery ovviamente), Mendes si conferma uno dei migliori registi contemporanei.
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Spectre sarà verosimilmente (a meno di colpi di scena) l'ultimo 007 della coppia Craig-Mendes, l'amato agente segreto al servizio di sua maestà in questo capitolo ha a che fare con l'organizzazione madre di tutti i suoi più acerrimi nemici: la Spectre; guidata da Oberhauser creduto da tutti (o quasi) morto tanti anni addietro. Il nostro James Bond è pronto a risolvere l'ultimo incarico post mortem lasciato dalla vecchia M (Judi Dench) e si ritroverà per l'appunto in una situazione ben più grande di quel che si poteva immaginare. Craig si conferma uno dei migliori 007 della storia (dopo Connery ovviamente), Mendes si conferma uno dei migliori registi contemporanei. Un occhio di riguardo alla scena iniziale in città del Messico con la celebrazione della festa dei morti, macabra e spettacolare al tempo stesso; belle le scene nell'innevata Austria e l'omaggio a Roma è sempre un bel vedere.
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dandy
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domenica 30 settembre 2018
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grande spettacolo,ma il resto un pò meno.
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Il ventiquattresimo film della mitica serie,finora il più lungo e costoso(245 milioni di dollari)vorrebbe riproporre il connubio tra spettacolarità e cupezza che avevano fatto del precedente "Skyfall" un film meorabile.Sfortunatamente i temi più intriganti(il controllo totale alla Orwell,puntualmente citato,l'inconscio del protagonista,il peso che delle conseguenze che le sue azioni hanno sulle donne che incontra)vengono solamente abbozzati a favore di una spettacolarizzazione a tratti eccessiva(la scena dell'elicottero all'inizio,la fuga dal palazzo e l'abbattimento dell'elicottero nel finale).E questo da al film un'aria più da blockbuster discreto che da film di 007.
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Il ventiquattresimo film della mitica serie,finora il più lungo e costoso(245 milioni di dollari)vorrebbe riproporre il connubio tra spettacolarità e cupezza che avevano fatto del precedente "Skyfall" un film meorabile.Sfortunatamente i temi più intriganti(il controllo totale alla Orwell,puntualmente citato,l'inconscio del protagonista,il peso che delle conseguenze che le sue azioni hanno sulle donne che incontra)vengono solamente abbozzati a favore di una spettacolarizzazione a tratti eccessiva(la scena dell'elicottero all'inizio,la fuga dal palazzo e l'abbattimento dell'elicottero nel finale).E questo da al film un'aria più da blockbuster discreto che da film di 007.Lo svolgimento è meccanico(inseguimento,scontro,riposo e poi daccapo)e i personaggi abbastanza scontati.Se Bond non mostra i muscoli e guadagna in ironia,il cattivo è abbastanza ordinario.Bautista è il classico clichè dell'assassino-energumeno in memoria dell'inarrivabile "Squalo".E le bond girl come sempre non hanno il giusto spessore:la Bellucci(più attempata rispetto a tutte le precedenti b.g.)è unicamente decorativa.La Seydoux è di una bellezza glaciale,come il suo personaggio.E la Money Penny di Naomie Harris è sacrificata in un ruolo troppo marginale...C'è da dire comunque che qualche scena resta impressa(Madeleine che vede la registrazione della morte del padre),e la conclusione non è affatto scontata,per quanto riguarda il cattivo e i protagonisti.Spettacolo e adrenalina assicurati.Minimo il ricorso al digitale,e un'azzeccata fotografia "sabbiosa".E per la gioia dei fan ritornano le celebri battute(dalla presentazione al Vodka Martini)e la fedele Ashton Martin DB4,affiancata dal nuovissimo prototipo DB10.Successo lievemente inferiore al precedente capitolo.
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greatsteven
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martedì 11 dicembre 2018
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movimento elettrizzante, ma contorno traballante.
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SPECTRE (USA, 2015) diretto da SAM MENDES. Interpretato da DANIEL CRAIG, CHRISTOPH WALTZ, LEA SEYDOUX, MONICA BELLUCCI, RALPH FIENNES, NAOMIE HARRIS, BEN WHISHAW, DAVE BAUTISTA, JESPER CHRISTENSEN
Spinto da un messaggio criptico proveniente dal passato, James Bond si avventura in una nuova scellerata missione che lo porta da Città del Messico a Roma. Qui incontra Lucia Sciarra, la splendida e proibita vedova di uno spietato criminale. Infiltratosi a un vertice segreto, scopre l’esistenza di una misteriosa e potente organizzazione, conosciuta sotto il nome di Spectre. Tornato a Londra, Max Denbigh, il nuovo capo del Centro per la Sicurezza Nazionale, dubita delle azioni dell’agente 007 e contesta la legittimità dell’MI6, guidato da M, il quale, irritato per lo scompiglio estremamente caotico che Bond ha creato nella capitale messicana, gli toglie l’incarico a tempo indeterminato.
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SPECTRE (USA, 2015) diretto da SAM MENDES. Interpretato da DANIEL CRAIG, CHRISTOPH WALTZ, LEA SEYDOUX, MONICA BELLUCCI, RALPH FIENNES, NAOMIE HARRIS, BEN WHISHAW, DAVE BAUTISTA, JESPER CHRISTENSEN
Spinto da un messaggio criptico proveniente dal passato, James Bond si avventura in una nuova scellerata missione che lo porta da Città del Messico a Roma. Qui incontra Lucia Sciarra, la splendida e proibita vedova di uno spietato criminale. Infiltratosi a un vertice segreto, scopre l’esistenza di una misteriosa e potente organizzazione, conosciuta sotto il nome di Spectre. Tornato a Londra, Max Denbigh, il nuovo capo del Centro per la Sicurezza Nazionale, dubita delle azioni dell’agente 007 e contesta la legittimità dell’MI6, guidato da M, il quale, irritato per lo scompiglio estremamente caotico che Bond ha creato nella capitale messicana, gli toglie l’incarico a tempo indeterminato. Ma James non si arrende e, continuando a lavorare malgrado la trasgressione delle direttive impostegli dall’alto, arruola segretamente Moneypenny e Q per aiutarlo a cercare Madeleine Swann, la figlia del suo vecchio nemico Mr. White, la quale potrebbe avere la soluzione per sgominare la rete di Spectre: in quanto figlia di un assassino, lei può comprendere Bond meglio di chiunque altro. Più 007 si avvicina al cuore della pericolosa organizzazione catalizzatrice, più emerge un’agghiacciante connessione fra lui e il suo reale avversario, l’austriaco Hermann Blofeld. Ventiquattresimo film basato sul personaggio inventato da Ian Fleming e quarto con Craig. In questo capitolo si tirano le somme dei tre precedenti. I malvagi fin qui incontrati facevano tutti parte di un’imponente associazione, guidata da Blofeld, il cui obiettivo è quello di riuscire a controllare il mondo intero mediante una rete di informazioni costantemente aggiornata. Sembra essere l’episodio che conclude la positiva esperienza di Craig nelle vesti di James Bond e lo fa, oltre che chiudendo il cerchio, scavando più a fondo nel personaggio di 007, mostrando quanto rilievo e spessore abbia il suo rapporto con gli altri personaggi, aspetti che Mendes aveva già cominciato ad investigare nel capitolo antecedente. Non raggiunge i livelli di Skyfall né quelli di Casino Royale, soprattutto per quanto concerne l’azione e l’antagonista, da sempre personaggio indispensabile negli equilibri dei film su James Bond, che in questa pellicola compare in modo rarefatto e si rivela meno affascinante e poco inquietante se paragonato ai cattivi dei film che uscirono prima sul grande schermo. Funziona il consueto mix di azione, intrighi e colpi di scena, fra città e deserti, grattacieli e montagne innevate, donne e motori, con contorno di amori, torture, inseguimenti e scazzottate, ma qui con maggiore cupezza e minore humour.
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stefano signorini
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lunedì 11 novembre 2019
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finalmente solo bond! - spectre
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Bond è sospeso dal servizio attivo a causa di un fattaccio avvenuto a Città del Messico, 007 sta eseguendo un compito lasciatogli postumo da M - Judi Dench. Ciò lo porterà a scontrarsi con una misteriosa e potente organizzazione segreta chiamata SPECTRE in questo nuovo capitolo più che impegnata a conquistare il mondo soltanto a controllarlo. il suo folle capo è Ernest Stavro Blofeld. Inoltre James sarà costretto ad affrontare anche il suo passato sia di orfano che come agente del servizio segreto Britannico. Ad affiancarlo in questa avventura Madeline Swann (Lea Seydoux) figlia di una sua vecchia conoscenza.
In questo caso vado contro corrente: Spectre appartiene pienamente alla saga di 007.
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Bond è sospeso dal servizio attivo a causa di un fattaccio avvenuto a Città del Messico, 007 sta eseguendo un compito lasciatogli postumo da M - Judi Dench. Ciò lo porterà a scontrarsi con una misteriosa e potente organizzazione segreta chiamata SPECTRE in questo nuovo capitolo più che impegnata a conquistare il mondo soltanto a controllarlo. il suo folle capo è Ernest Stavro Blofeld. Inoltre James sarà costretto ad affrontare anche il suo passato sia di orfano che come agente del servizio segreto Britannico. Ad affiancarlo in questa avventura Madeline Swann (Lea Seydoux) figlia di una sua vecchia conoscenza.
In questo caso vado contro corrente: Spectre appartiene pienamente alla saga di 007. Spectre è 007. Contiene tutti gli elemente che hanno fatto far fortuna alla saga sin dall'esordio del 1962. E'assolutamente vero; non assomiglia a Skyfall e perfortuna dico io, Skyfall piacque perchè era lagnoso. La saga di 007 col passare del tempo necessitava di una spolverata qua e la e Daniel Craig si è rivelata una scelta azzeccata:un Bond più tormentato, cupo meno sciupafemmine e più uomo d'azione perchè sinceramente il Bond damerino di Pierce Brosnan stava stancando. é meno simpatico di Roger Moore ma certamente meno macchiettistico. Insomma scelta azzeccata.
Spectre non vuole insegnare, non vuole gettare un opinione sull'andamento del mondo, non sceglie attori impegnati nel sociale o sempre dalla parte del giusto (Bardem) creandogli un personaggio si interessante ma che mostra un uomo come lo vorremmo oggi nel XXI secolo. Si Spectre ci da un cattivo diverso, più canonico forse leggermente macchietta come quelli nei film di Sean Connery ma accidenti; avere Christoph Waltz!. Il suo ingresso nel film è magistrale, è puro cinema, intrattenimento. Una critica potrebbe essere nella sceneggiattura che non risponde a parecchi quesiti: come nasce questa organizzazione, i legami tra Bond e Blofeld. Forse gli sceneggiatori pensavano a creare una linea di continuità con il film seguente? le cose sono andate diversamente.
Insomma godiamoci Spectre con la meravigliosa regia di Sam Mendes, godiamoci il piano sequenza iniziale, godiamoci le scene della Spectre e non cerchiamo di adattare Bond alle mode del periodo. Fleming ha creato un personaggio che ha attraversato quasi sessant'anni di storia dell'uomo, sempre in ottima forma.
Preferisco Spectre a Skyfall
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themaster
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martedì 10 novembre 2015
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degna conclusione
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Che questa pellicola Sam Mendes non la volesse girare è risaputo,come abbiamo visto in molti che ultimamente Daniel Craig ha sputato più volte nel piatto in cui mangiava,dichiarando,testuali parole :-Piuttosto che fare un altro film di Bond,mi taglio le vene.- ora,se sia giusto o meno tenere un comportamento del genere non saprei dire,visto che probabilmente Craig,così come Mendes,così come chiunque altro coinvolto,ha subito pressioni da parte della produzione e ci sta lamentarsi per questo,tuttavia Mendes sarà riuscito nell'impresa di girare un film controvoglia senza farlo notare? e soprattutto sarà riuscito a coordinare bene uno svogliato Daniel Craig ? e cosa più importante di tutte,avrà dato un prodotto di tutto rispetto? La risposta a queste domande è,in sequenza sì,sì e cazzo sì.
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Che questa pellicola Sam Mendes non la volesse girare è risaputo,come abbiamo visto in molti che ultimamente Daniel Craig ha sputato più volte nel piatto in cui mangiava,dichiarando,testuali parole :-Piuttosto che fare un altro film di Bond,mi taglio le vene.- ora,se sia giusto o meno tenere un comportamento del genere non saprei dire,visto che probabilmente Craig,così come Mendes,così come chiunque altro coinvolto,ha subito pressioni da parte della produzione e ci sta lamentarsi per questo,tuttavia Mendes sarà riuscito nell'impresa di girare un film controvoglia senza farlo notare? e soprattutto sarà riuscito a coordinare bene uno svogliato Daniel Craig ? e cosa più importante di tutte,avrà dato un prodotto di tutto rispetto? La risposta a queste domande è,in sequenza sì,sì e cazzo sì.
Spectre è un ottimo film,è un buonissimo film su James Bond,tuttavia l'ho apprezzato con riserve,pensiamo prima a ciò che ho apprezzato,innanzitutto la scena iniziale,non tanto per il piano sequenza che per chi ha milioni come Mendes,dovrebbe essere uno scherzo fare,ma la scena nella sua interezza,esagerata al punto giusto,adrenalinica e mai troppo trash o ostentata come era nei film precedenti con protagonista Pierce Brosnan, tutta la prima metà del film introduce l'idea della Spectre e il suo capo Franz Oberhauser,interpretato da un Cristoph Waltz molto sottotono e che incarna una delle delusioni maggiori del film,perchè se Silva era la scheggia impazzita e pronta a tutto,una sorta di pseudo fratello di Bond,se Mr.White era un killer misterioso e inquietante,se LeChiffre era un viscido,subdolo e opportunista,Franz Oberhauser semplicemente non è; le sue ragioni si capiscono e no,il personaggio compare pochissimo e,quelle poche volte che appare non lascia quasi nulla a parte nella scena iniziale e in un monologo verso la fine.
Daniel Craig ci mette sempre grande impegno nonostante sia stato costretto a farlo e regala un'interpretazione nettamente inferiore a quella di Skyfall ma comunque pregevole,leggermente più scanzonata nei momenti giusti ma che sa essere anche cazzutissimo e profondo a suo modo.
Naomie Harris la vedrei bene in un porno di brazzers e Lea Seydoux è straordinaria anche se il suo personaggio poteva benissimo essere sfruttato meglio,anche se lei è stata bravissima,inoltre c'è un David Bautista veramente fighissimo che va a citare in maniera molto raffinata il personaggio di Squalo,cattivo storico dei film di Bond,inoltre la sua entrata in scena è una figata totale e una delle cose che più si ricordano di tutta la pellicola.
Spectre è un film che vive di action,ancora più che nei precedenti,tuttavia si sa prendere il giusto tempo per sviluppare (non al meglio purtroppo) una determinata situazione che riguarda tutti i personaggi,incluso M interpretato da un grandioso Ralph Fiennes che,almeno per quanto mi riguarda è uno dei migliori attori del mondo,insieme a Jeff Bridges e pochi altri.
Spectre è la degna conclusione della quadrilogia reboot con Daniel Craig che dopo un bellissimo film come Casinò Royale,un pessimo Quantum of Solace e un totale Skyfall,non sfigura ma nemmeno mostra al massimo le sue potenzialità,sembra ad un certo punto di vedere una sorta di espansione di Skyfall e questo porta il film a non brillare di luce propria,nonostante questo è un buonissimo film,molto simbolico e significativo,che va a chiudere il cerchio in maniera perfetta.
In sintesi Spectre è una pellicola ottima che mostra i suoi difetti in una scrittura un pò troppo semplicistica a volte,di un cattivo che non si ricorda, di una eccessiva dipendenza dagli altri film e di Monica Bellucci,per il resto è un buonissimo film su Bond e penso che tra qualche anno ce ne ricorderemo,molto più di quanto abbiamo fatto con La Morte Può Attendere. Voto 8/10
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