Titolo originale | Roukli |
Anno | 2015 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Estonia |
Durata | 99 minuti |
Regia di | Veiko Õunpuu |
Attori | Taavi Eelmaa, Eva Klemets, Lauri Lagle, Mirtel Pohla, Peeter Raudsepp Meelis Rämmeld, Tambet Tuisk, Juhan Ulfsak, Eva Koldits. |
MYmonetro | 2,34 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 26 ottobre 2015
Il film è stato selezionato in concorso al Tokyo International Film Festival 2015.
CONSIGLIATO NÌ
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I jet in cielo ricordano che l'Europa è in guerra. Tre giovani vivono in un luogo appartato, vicino al mare. Sono Jan, che di mestiere fa lo scrittore, sua sorella Eva e suo marito Villu. Quando il peggio sembra essere passato, l'arrivo di altre persone, tra cui Marina, la moglie di Jan, e il passaggio a bassa quota di un aereo da combattimento getteranno i tre nel panico, metteranno in discussione i loro valori e spezzeranno l'equilibrio che erano riusciti a conquistare.
Dopo aver vinto il Premio Orizzonti con il suo debutto Autumn Ball, Õunpuu ha diretto un paio di film che non hanno lasciato grandi tracce. Questo suo quarto lungometraggio difficilmente risolleverà le sorti della sua carriera.
Si tratta di un'opera pesantemente metaforica, incentrata su un manipolo di personaggi isolati in una campagna remota e non precisamente identificata. Le dinamiche interpersonali vengono velocemente rimpiazzate da un'atmosfera d'assedio e paranoia determinate da inquietanti segnali di un conflitto che avanza a minacciare l'idilliaco paesaggio boschivo.
Punteggiato da suggestioni e visibili rimandi al cinema di Tarkovskij, ma forse anche di Béla Tarr, Roukli conferma la ricerca autoriale di forme ricercate e concettualmente pregne da parte di Õunpuu. Il problema è che questo affresco che, ispirandosi dichiaratamente al conflitto in Ucraina, dipinge i timori diffusi e nemmeno tanto sotterranei in vari paesi ex-sovietici soffre di eccessi performativi che pregiudicano l'urgenza e l'impatto della metafora stessa. Dialoghi concettosi, immagini laccate, sonoro ridondante: a troppo inseguire il lirismo, Õunpuu scade in un'affettazione prosaica, se non pedante.