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giraffaaa
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mercoledì 23 aprile 2014
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ottimo film
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Io l'ho trovato un ottimo film. Eccellente il cast... Francamente lo consiglio!
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leslie lynnton
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martedì 22 aprile 2014
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la scelta è nelle tue mani.
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Visto al cinema di recente, questo film mostra un "Noah" piuttosto controverso.
Il regista è lo stesso de "Il cigno nero", per cui non ci si poteva aspettare che questo: un personaggio dalla sottile psicologia che in alcune scene ha suscitato "odio" per le scelte compiute.
Il punto è se siano state scelte obbligate o volute. Il signore ha distrutto il Mondo per poi ripopolarlo della sola stirpe di Seth, ma quel padre che nel tentativo di salvare il proprio figlio, lascia morire una ragazzina fà riflettere.
Interpretando il volere di Dio, Noah costruisce un'arca per salvaguardare i soli elementi del creato che lo meritino, lasciando annegare nel diluvio gli uomini mangiatori di carne e assassini, questo gli provoca un dolore forte al punto che di fronte alla prospettiva di diventare nonno, impazzisce e minaccia di morte l'eventuale nascituro.
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Visto al cinema di recente, questo film mostra un "Noah" piuttosto controverso.
Il regista è lo stesso de "Il cigno nero", per cui non ci si poteva aspettare che questo: un personaggio dalla sottile psicologia che in alcune scene ha suscitato "odio" per le scelte compiute.
Il punto è se siano state scelte obbligate o volute. Il signore ha distrutto il Mondo per poi ripopolarlo della sola stirpe di Seth, ma quel padre che nel tentativo di salvare il proprio figlio, lascia morire una ragazzina fà riflettere.
Interpretando il volere di Dio, Noah costruisce un'arca per salvaguardare i soli elementi del creato che lo meritino, lasciando annegare nel diluvio gli uomini mangiatori di carne e assassini, questo gli provoca un dolore forte al punto che di fronte alla prospettiva di diventare nonno, impazzisce e minaccia di morte l'eventuale nascituro.
Controverso in questo, vediamo come la sua scelta muta solo all'ultimo momento, quando con la punta del coltello quasi sfiora una delle bambine. Personaggio degno di quel regista, psicologicamente frustrato per una scelta "imposta" e per il desiderio di non deludere il Creatore, ricordando in parte proprio il personaggio di Nina ne "Il cigno nero".
Per il resto, una buona Jennifer Connelly e un Hopkins grande come sempre.
Effetti speciali d'effetto e interessante l'inserimento dei "Vigilanti".
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marinabelinda
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martedì 22 aprile 2014
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noè postatomico
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Stranissimo film: zeppo di errori ma altrettanto coinvolgente.
Bisogna abbandonarsi al patto narrativo, anche se non ha niente a che vedere con il testo bibblico e rimanda in alcuni punti a reminesecenze postatomiche sullo stile di Codice Genesi o The Road.
L'errore di fondo, secondo me, è nell'aver posto sul Noè la scelta di escludere l'umanità dalla salvezza, quasi a trasformarlo nell'unico effettivo interprete del volere di Dio. Ma, e non possiamo stupirci, Dio agisce sempre per vie misteriose, e concede una nuova opportunità all'umanità, a dispetto di quello che Noè ha pianificto. Nessuno è immune dal peccato, ma si deve cercare (e coltivare) la pietà per salvarsi.
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Stranissimo film: zeppo di errori ma altrettanto coinvolgente.
Bisogna abbandonarsi al patto narrativo, anche se non ha niente a che vedere con il testo bibblico e rimanda in alcuni punti a reminesecenze postatomiche sullo stile di Codice Genesi o The Road.
L'errore di fondo, secondo me, è nell'aver posto sul Noè la scelta di escludere l'umanità dalla salvezza, quasi a trasformarlo nell'unico effettivo interprete del volere di Dio. Ma, e non possiamo stupirci, Dio agisce sempre per vie misteriose, e concede una nuova opportunità all'umanità, a dispetto di quello che Noè ha pianificto. Nessuno è immune dal peccato, ma si deve cercare (e coltivare) la pietà per salvarsi.
Il messaggio non è falsato, forse vira un po' troppo su tematiche ecologiche comunque più che degne di essere prese in considerazione. Il tutto è reso, però, con una struttura visiva fantasy che, se ricorda moltissimo Il Signore degli Anelli (che comunque è considerato la Bibbia laica) e, se posso permettermi, i Transformers, è in ogni caso fascinosa ed emozionante.
Alcune scene sono mirabili sia per gli effetti speciali (l'esplosione dell'acqua dal suolo), sia per la tensione, e tutto ciò rende Noah più che meritevole di essere visto, con la consapevolezza che si tratta di un film per il grande pubblico, ma che conserva, comunque, anima e significato.
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vi veri veniversum vivus vici
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martedì 22 aprile 2014
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orchite familiare di dimensione biblica.
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Premetto che, non sono a conoscenza della storia di Noè e tanto meno conosco il vecchio Testamento, ma mi pare, da una posizione satellitare di poter fare due semplici e veloci consioderazioni sul film, la prima è che trovo colossale ma anche proprio per questo giustificata, la discrepanza di un uomo che assuge al compito di dividere gli uomini in buoni e cattivi col mandato divino, che al contempo essendo appunto umano, porta con se e quindi, fa proseguire, tutte le caratteristiche negative e positive che lo stesso Creatore avrebbe chiesto di eliminare. Surreale. La seconda considerazione è che la licenza poetica assunta dal film arriva al grottesco, angeli caduti che somigliano a golem, e una terra quasi fantascientifica nell'aspetto, molto lontana da quella assolutamente "terrena" nel quale Noè visse, e che come tale, era ed è esattamente come la nostra.
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Premetto che, non sono a conoscenza della storia di Noè e tanto meno conosco il vecchio Testamento, ma mi pare, da una posizione satellitare di poter fare due semplici e veloci consioderazioni sul film, la prima è che trovo colossale ma anche proprio per questo giustificata, la discrepanza di un uomo che assuge al compito di dividere gli uomini in buoni e cattivi col mandato divino, che al contempo essendo appunto umano, porta con se e quindi, fa proseguire, tutte le caratteristiche negative e positive che lo stesso Creatore avrebbe chiesto di eliminare. Surreale. La seconda considerazione è che la licenza poetica assunta dal film arriva al grottesco, angeli caduti che somigliano a golem, e una terra quasi fantascientifica nell'aspetto, molto lontana da quella assolutamente "terrena" nel quale Noè visse, e che come tale, era ed è esattamente come la nostra. Considerazione ultima e divertente, questo strano gioco di accoppiamento fra uomo e donna che rende i personaggi di questo film molto più preoccupati della progenie che non del loro ruolo, curiosi sono i grovigli nella narrazione per giustificare l'accoppiamento fecondo, al punto che, appena una dei protagonisti riaquisisce la capacità di procreare, si scaraventa letteralmente fra le braccia dell'amato... non si deve perdere un secondo! gli uomini appaiono tutti colpiti da un'attacco di orchite fulminante. Se fosse un altro film e un'altra stroria con queste caratteristiche, gli darei zero, ma qui si parla degli uomini, e i difetti di questo film e della sua narrazione coicidono appieno con la nostra natura umana, per cui non mi resta che scegliere fa uno 0 o un 10, non mi resta che dagli un "sei politico".
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daniela beneduce
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martedì 22 aprile 2014
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"il film delle scelte e delle tentazioni"
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Nell'era dei film ad alti effetti speciali, e nel filone di successo dei film epici, 'Noah' si merita a mio giudizio uno dei gradini sul podio. Non è semplice creare un film sul Diluvio Universale perché diciamocelo: la trama non è poi così vasta. Ma quel dilemma interiore, quel fardello da sopportare, quella inesauribile fede in una Volere più grande, Russel Crowe ce l'ha fatta vivere con una tale forza come pochi attori avrebbero saputo fare. Pochi film riescono davvero a porti delle domande, a chiederti 'tu da che parte stai? Tu cosa avresti fatto?'. E 'Noah' ti pone in contatto con te stesso e con la tua coscienza per tutti i suoi 138 minuti di durata.
Veramente suggestive le immagini bibliche che ci sono più note, quelle che ricordiamo dal catechismo, e che ci vengono riproposte in una dimensione fuori dal tempo; e cosa dire della meravigliosa e spettacolare scena miltoniana degli Angeli Caduti?
Scelta forse rischiosa ma ad alto impatto quella di farci vedere i "Caino ed Abele" di tutta la storia, scena che di nuovo ci sbatte in faccia la drammaticità della storia dell'uomo.
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Nell'era dei film ad alti effetti speciali, e nel filone di successo dei film epici, 'Noah' si merita a mio giudizio uno dei gradini sul podio. Non è semplice creare un film sul Diluvio Universale perché diciamocelo: la trama non è poi così vasta. Ma quel dilemma interiore, quel fardello da sopportare, quella inesauribile fede in una Volere più grande, Russel Crowe ce l'ha fatta vivere con una tale forza come pochi attori avrebbero saputo fare. Pochi film riescono davvero a porti delle domande, a chiederti 'tu da che parte stai? Tu cosa avresti fatto?'. E 'Noah' ti pone in contatto con te stesso e con la tua coscienza per tutti i suoi 138 minuti di durata.
Veramente suggestive le immagini bibliche che ci sono più note, quelle che ricordiamo dal catechismo, e che ci vengono riproposte in una dimensione fuori dal tempo; e cosa dire della meravigliosa e spettacolare scena miltoniana degli Angeli Caduti?
Scelta forse rischiosa ma ad alto impatto quella di farci vedere i "Caino ed Abele" di tutta la storia, scena che di nuovo ci sbatte in faccia la drammaticità della storia dell'uomo.
Passando agli attori, finalmente dei volti noti che non ci fanno pensare ai personaggi che hanno già interpretato: Emma Watson che si libera una volta per tutte dai suoi vestiti da streghetta, e porta in scena un dolore maternamente drammatico che ci fa commuovere. Logan Lerman che ci fa dimenticare Percy Jackson e si mostra efficacemente a noi come ragazzo di fronte alla tentazione. Jennifer Connelly, una parola sola: stupenda.
Unica pecca: i costumi a mio avviso troppo moderni e poco realistici per l'epoca.
Cercando quindi di descrivere le emozioni che ho provato guardando il film, posso dire solo questo: da agnostica e studiosa di filosofia quale sono, sono ritornata indietro di parecchi anni al tempo in cui andavo in chiesa, e forte degli anni di esperienza intellettuale che ho adesso, mi sono ritrovata a includere nei miei pensieri certi temi e argomenti ai quali non pensavo da tempo.
Ma solo una cosa alla fine è vera, e forse è esageratamente nostalgica: il vero Russel Crowe è solo Massimo Decimo Meridio.
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m0rfin0
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martedì 22 aprile 2014
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vogliamo scherzare?
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Io capisco che cercar di rendere serio un racconto bibblico sia un impresa piùttosto ardua... ma questo film se ne passa di brutto... ok ho riso tantissimo lo ammetto, mase nn avete uno spiccato senso dell umorismo come il sottoscritto vi consiglio di lasciar perdere... o saranno bestemmie!!!!
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joefalco
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lunedì 21 aprile 2014
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sceneggiatura da prima elementare
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Il film dovrebbe riperccorrere le ben note vicende bibliche e, nonostante si vogliano perdonare molte inesattezze storiche, non è possibile salvare alcunchè. Cast ottimo, normale la regia, sceneggiatura da prima elementare. E' ambientato nell'età del ferro, mentre in realtà saremmo nell'età del bronzo. Patetici i costumi e le armi tipiche del medio evo (anche queste sarebbero venute 4/5.000 anni dopo). Gli angeli trasformati in pietre sono da film di fantascienza. La spiaggia/terra emersa del finale è ASSOLUTAMENTE fuori luogo. Alcuni dialoghi sono da apprezzare, ma si salvano solo 10 minuti. Domandona finale, ma Cam con chi figlierà? Mah.
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Il film dovrebbe riperccorrere le ben note vicende bibliche e, nonostante si vogliano perdonare molte inesattezze storiche, non è possibile salvare alcunchè. Cast ottimo, normale la regia, sceneggiatura da prima elementare. E' ambientato nell'età del ferro, mentre in realtà saremmo nell'età del bronzo. Patetici i costumi e le armi tipiche del medio evo (anche queste sarebbero venute 4/5.000 anni dopo). Gli angeli trasformati in pietre sono da film di fantascienza. La spiaggia/terra emersa del finale è ASSOLUTAMENTE fuori luogo. Alcuni dialoghi sono da apprezzare, ma si salvano solo 10 minuti. Domandona finale, ma Cam con chi figlierà? Mah...
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giul867
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lunedì 21 aprile 2014
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pardon, di nuovo sulle pillarbox...
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ho accertato il fatto sul database di imdb...purtroppo non l'avevo fatto prima perché non sarei andato a vederlo. Di sicuro non mancherò di farlo la prossima volta. Un aspect ratio di 1.85:1 è fuori luogo per questo film...
io non andrò a vedere un film che non abbia il formato cinema panoramico... mi sembra un nonsense nel 2014, è una scelta ampiamente discutibile ormai.
Per chi invece critica la rappresentazione non fedele alla Bibbia sinceramente non lo capisco, il titolo non è "Noah - la storia dalla Bibbia" ed un film non deve necessariamente rappresentare la realtà o essere del tutto fedele ad una scrittura o un romanzo.
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ho accertato il fatto sul database di imdb...purtroppo non l'avevo fatto prima perché non sarei andato a vederlo. Di sicuro non mancherò di farlo la prossima volta. Un aspect ratio di 1.85:1 è fuori luogo per questo film...
io non andrò a vedere un film che non abbia il formato cinema panoramico... mi sembra un nonsense nel 2014, è una scelta ampiamente discutibile ormai.
Per chi invece critica la rappresentazione non fedele alla Bibbia sinceramente non lo capisco, il titolo non è "Noah - la storia dalla Bibbia" ed un film non deve necessariamente rappresentare la realtà o essere del tutto fedele ad una scrittura o un romanzo. Ma che discorsi sono?! E non è la prima volta che vedo critiche del genere ai film, e anche da personaggi molto in vista...mi sembra del tutto ridicolo e fuorviante, è come se neanche sapessero cos'è un film. Un film, appunto, non un documentario.
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[+] uno così
(di gianbond)
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marco 1953
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lunedì 21 aprile 2014
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pensavo fosse amore e invece era un calesse
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Mi aspettavo sicuramente un colossal ma non un fantasy. La storia si dipana come un racconto fantasy con tanto di mostri e carneficine del tutto lontane dal testo biblico. Probabilmente il regista ha voluto trasporre una storia fantastica in una semplicemente fantasiosa. In certi momenti non si capisce se siamo all'alba della nascita dell'umanità o al tramonto della stessa in un sequel de " Il Pianeta delle scimmie". Anche la figura di Noè interpretata in modo magistrale da Russel Crowe, è disegnata come quella di un maniaco religioso ossessionato dal seguire la voce di Dio. Sembra quasi che Aronofsky scambi il personaggio di Noè con Abramo che per seguire la volontà di Dio rischia di sacrificare il figlio Isacco.
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Mi aspettavo sicuramente un colossal ma non un fantasy. La storia si dipana come un racconto fantasy con tanto di mostri e carneficine del tutto lontane dal testo biblico. Probabilmente il regista ha voluto trasporre una storia fantastica in una semplicemente fantasiosa. In certi momenti non si capisce se siamo all'alba della nascita dell'umanità o al tramonto della stessa in un sequel de " Il Pianeta delle scimmie". Anche la figura di Noè interpretata in modo magistrale da Russel Crowe, è disegnata come quella di un maniaco religioso ossessionato dal seguire la voce di Dio. Sembra quasi che Aronofsky scambi il personaggio di Noè con Abramo che per seguire la volontà di Dio rischia di sacrificare il figlio Isacco. Mia nonna avrebbe commentato: "Roba da americani"
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postino70
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lunedì 21 aprile 2014
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appena sufficiente
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Sinceramente sopratutto per il cast di attori famosi mi aspettavo molto molto di più sono andato con entusiasmo sono uscito un po' deluso film appena sufficiente
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