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simplyme
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lunedì 14 aprile 2014
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singolare
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Ritengo sia degno di essere visto solo perché è un film singolare, diverso dai soliti classici. Se poi si aggiunge un'interpretazione eccellente da parte della maggior parte del cast ( in particolare di Crowe) penso che sia un film più che degno!!!
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(di stefano mantini)
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spike
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lunedì 14 aprile 2014
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che tristezza
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Perchè girare un film biblico con il mood dei trasformers. Non si fa. Sceneggiatura inesistente. Pessimo
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flaw54
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lunedì 14 aprile 2014
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un film tutto basato sui personaggi
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E' un film di attori. Una grande recitazione di Russel Crowe e un'altrettanto struggente interpretazione di Jennifer connelly danno al film quella struttura epica che l'argomento richiedeva. Ottimi gli effetti speciali. E' indubbiamente una Bibbia romanzata, ma non si puo' negare che l' opera riesce a creare una forte atmosfera e porta con se' un notevooe fascino. D' altra parte Crowe è un attore che fiempie da solo lo schermo. Rificoli e fuori schema sono i "Transformer" che siutano Noè: sembrano usciti dal trailer di un film di fantascienza contemporaneo!
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joker 91
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lunedì 14 aprile 2014
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un film riuscito a metà
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Il film di Darren Aronofsky mi lascia perplesso. Crowe è un grande attore come anche il restante cast non può di certo sfigurare,la Watson diventa sempre più grande attrice. tornando al film-sembra di vedere un film fantasy ai livelli de lo Hobbit-il problema e che i temi biblici non possono essere trattati a livello di fantasy alla Tolkien,i vigilanti sono figure discutibili(inesistenti nel testo biblico)che a tratti trasformano la pellicola in una specie di action movie alla Trasformers,gli errori sono tanti e fatti tra l'altro volutamente. Il personaggio di Ray Wistone non sale sull'arca anche se qui si può giustificare il fatto che il regista ci fa riflettere attraverso questo personaggio la malvagità che ci pervade e che pervade il mondo(ancora oggi purtroppo siamo tornati sugli stessi livelli).
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Il film di Darren Aronofsky mi lascia perplesso. Crowe è un grande attore come anche il restante cast non può di certo sfigurare,la Watson diventa sempre più grande attrice. tornando al film-sembra di vedere un film fantasy ai livelli de lo Hobbit-il problema e che i temi biblici non possono essere trattati a livello di fantasy alla Tolkien,i vigilanti sono figure discutibili(inesistenti nel testo biblico)che a tratti trasformano la pellicola in una specie di action movie alla Trasformers,gli errori sono tanti e fatti tra l'altro volutamente. Il personaggio di Ray Wistone non sale sull'arca anche se qui si può giustificare il fatto che il regista ci fa riflettere attraverso questo personaggio la malvagità che ci pervade e che pervade il mondo(ancora oggi purtroppo siamo tornati sugli stessi livelli). Belle le scenografie,le musiche e le interpretazioni,il film riesce ad emozionare e avvicinare alla religione e a dio utilizzando un linguaggio che porta alla comprensione anche il più rozzo degli individui. Dal lato tecnico emozionale interpretativo il film fa una bellissima figura... per quanto riguarda invece la realtà dei fatti raccontati nel librone siamo invece lontani anni luce. Esperimento interessante ma riuscito a metà,purtroppo i difetti del film come al solito sono dati dalla voglia spaventosa di Hollywood di fare profitto... in questo caso però il solito obbiettivo Americano a rovinato un racconto che definire interessante è poco
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jack black
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domenica 13 aprile 2014
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era tanto che non buttavo al vento i miei soldi...
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Se Fantozzi venisse rifatto, sostituirebbe "La corazzata Kotiomkin" con "Noah é .....". 118 minuti di angoscia e noia. Una tortura.... Un signore con moglie accanto a me, giustamente, si è alzato ed è andato via mormorando "....che mazzata ....". Senza parole. Fate qualsiasi cosa, andate a letto, leggete un libro, andate a sentire crescere l'erba, ma evitate questo strazio.
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(di bizantino73)
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(di stefano mantini)
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dpdpdp
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domenica 13 aprile 2014
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ho trovato le mie bacche
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Le mie aspettative per questo film erano molto basse in principio,ma si è dimostrato essere totalmente il contrario.Inizio col dire che non dovrebbe essere considerato un film biblico nella sua vera essenza ma un film che rispecchia la visione del regista Darren Aronofsky su quello che potrebbe essere stato il diluvio universale descritto nella Bibbia.Durante la visione del film non viene mai pronunciato il nome del Signore ma viene definito in diversi modi. Il film in questione narra la storia di Noe prima e dopo il diluvio riuscendoci in maniera alquanto semplice,questo personaggio viene interpretato da un profondo Russel Crowe che attraverso la sua espressività da vita al personaggio complicato che Noe rappresenta.
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Le mie aspettative per questo film erano molto basse in principio,ma si è dimostrato essere totalmente il contrario.Inizio col dire che non dovrebbe essere considerato un film biblico nella sua vera essenza ma un film che rispecchia la visione del regista Darren Aronofsky su quello che potrebbe essere stato il diluvio universale descritto nella Bibbia.Durante la visione del film non viene mai pronunciato il nome del Signore ma viene definito in diversi modi. Il film in questione narra la storia di Noe prima e dopo il diluvio riuscendoci in maniera alquanto semplice,questo personaggio viene interpretato da un profondo Russel Crowe che attraverso la sua espressività da vita al personaggio complicato che Noe rappresenta.Le atmosfere nel film variano in continuazione,dall'atmosfera calma e riflessiva all'atmosfera burrascosa e apocalittica,e tutto ciò è reso alla perfezione attraverso l'uso di colori caldi e freddi per le scenografie quasi da far sembrare i personaggi figure bidimensionali stagliate su un foglio di carta.Gli effetti speciali vengono usati in modo intelligente per riprodurre gli innumerevoli animali e varie scene che ne richiedono l'uso,senza esagerazioni.La scelta del Cast è ottima,ogni personaggio rappresenta diversi comportamenti umani che avranno un ruolo importante per la storia.
Vengono inoltre rappresentate diverse emozioni umane,ira,vendetta,rabbia,amore....nella pellicola,la colonna sonora da più profondità alla narrazione.
Tutti questi piccoli accorgimenti riescono a fare di "Noah"un film interessante che non cade mai nel banale,un film che merita di essere visionato e apprezzato per quello che realmente è,semplicemente la visione di un uomo sul personaggio di Noe e sulla grande impresa che "Il Creatore"ha affidato lui.
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[+] fenomenale
(di giumil)
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simplyme
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domenica 13 aprile 2014
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film unico, epico, inaspettato... grande crowe
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Gran film, grandi interpretazioni.
Toccante, unico, inaspettato ed epico... Non il solito polpettone visto e rivisto.
Crowe grande protagonista, sostenuto dalla meravigliosa e convincente Jennifer Connelly. DA VEDERE, ASSOLUTAMENTE.
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jacopo b98
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domenica 13 aprile 2014
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un film audace con un russell crowe eccezionale!
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IL VERO VOTO CHE ASSEGNO A QUESTO FILM è ***½
Noè (Crowe) è una specie di nomade. Vive con la sua famiglia, composta dalla moglie (Connelly), dai tre figli (Booth, Lerman e Carroll) e da una ragazza (Watson) trovata ferita (e proprio per questo sterile) durante un tragitto, viaggiando per le lande desolate della Terra. Un giorno alcune visioni gli rivelano però che è stato scelto dal Creatore per un’importante missione: la costruzione di un’arca per gli innocenti. Infatti il Creatore ha intenzione di scatenare un enorme diluvio per purgare la Terra ed eliminare tutta l’umanità corrotta e crudele. Quando il diluvio comincia Noè e la sua famiglia si rifugiano sulla grande arca insieme a due animali per ogni specie.
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IL VERO VOTO CHE ASSEGNO A QUESTO FILM è ***½
Noè (Crowe) è una specie di nomade. Vive con la sua famiglia, composta dalla moglie (Connelly), dai tre figli (Booth, Lerman e Carroll) e da una ragazza (Watson) trovata ferita (e proprio per questo sterile) durante un tragitto, viaggiando per le lande desolate della Terra. Un giorno alcune visioni gli rivelano però che è stato scelto dal Creatore per un’importante missione: la costruzione di un’arca per gli innocenti. Infatti il Creatore ha intenzione di scatenare un enorme diluvio per purgare la Terra ed eliminare tutta l’umanità corrotta e crudele. Quando il diluvio comincia Noè e la sua famiglia si rifugiano sulla grande arca insieme a due animali per ogni specie. Scritto dal regista con Ari Handel, questo opus n. 6 di Aronofsky sembra fatto apposta per dividere. Pubblico e soprattutto critica. Dobbiamo partire dal presupposto, innanzitutto, che è basato su una storia che dire antica e dire poco. È inoltre una vicenda molto conosciuta e Aronofsky, poco ma sicuro, la stravolge piuttosto, pur mantenendosi estremamente fedele agli avvenimenti narrati nelle scritture. Il film è strano e il regista condisce il tutto con una serie di spruzzi fantasy che chiaramente fanno storcere il naso. Ma quello da cui dobbiamo partire per capire Noah è che Aronofsky è un ebreo ateo, che vive in America. Questo era il film che sognava di fare e quest’opera è infatti tratta da una graphic novel, mai pubblicata, realizzata dal regista. Proprio per questo Noah risulta così coraggioso: il regista non si è fermato davanti a nulla, ha abbattuto qualsiasi opposizione, morale e religiosa, per realizzare un film che è innanzitutto un dramma psicologico di tremenda umanità. Noè non è il profeta, è un uomo normale a cui è stata affidata una missione impossibile, più grande di lui. Ma egli, con fedeltà commovente, cerca di portarla a termine in tutti i modi, sempre. E alla fine arriva quasi a uccidere le proprie nipoti. È un Noè umano, ma profondamente fedele, violento e spietato. E in fondo tutti sono profondamente umani in un film fondamentalmente sugli uomini. Persino il cattivo Tubal Cain (Winstone) è ambiguamente umanissimo. Il risultato finale è quello di un grande dramma, con una discreta prima parte e una grandiosa seconda parte. Riguardo ai tanto contestati vigilanti non è l’idea in sé che è brutta o blasfema, ma il modo in cui sono stati realizzati: sembrano la brutta copia degli ent del Signore degli Anelli. Anzi no! Forse sembrano fin di più dei Gormiti. Poveri noi! Lo spettacolo visivo comunque è assicurato grazie alle straordinarie sequenze del diluvio. Fotografia (Matthew Libatique) e musiche (Clint Mansell) sono da Oscar. Gli attori sono impressionanti: Crowe è immenso, perfetto e superbamente sofferto, meriterebbe un Oscar; la Connelly è superlativa. Non sono da meno la Watson, lanciata in una prova attoriale superlativa, e Hopkins. Non perdetevi Noah: è un bellissimo film!
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(di stefano mantini)
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cecilia69
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domenica 13 aprile 2014
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sono rimasta perplessa
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Aspettavo questo film da tempo, il trailer era mozzafiato, grandioso e poi nella sala cinematografica la delusione.
Ottime le illustri recitazioni, niente da dire, gli effetti speciali in pieno stile Hollywood ma con la bibbia cosa c'entra!!
Hanno mescolato apocrifo con biblico e fantasy, un paciugo immenso, Noè che non capisce i messaggi divini e che si erge a Dio lui stesso con tanto di figlio ribelle, un intruso nell'arca che mangia gli animali!? Orrore!!
Poi la donna sterile che partorisce due gemelle, ma stiamo scherzando?
Matusalemme che aveva 900 anni di saggezza a cui importa solo di trovare delle bacche e che opera un miracolo, secondo Noè, dove l'intervento divino non esiste?
Roba da matti, davvero,una lunghezza assurda e immotivata e una figura di Noè che andava bene solo per un gladiatore nell'antica Roma.
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s.d.c.
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domenica 13 aprile 2014
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b r u t t o ! !
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Io ne ho viste di schifezze cinematografiche ma questa è una CRETINATA DI DIMENSIONI BIBLICHE. Non si salva niente! Nemmeno i soldi per il pop corn! Una "cosa" intrisa di stupidaggini che niente hanno a che vedere con la storia di Noè e dell'arca in qualsiasi tradizione la si cerchi. Culturalmente inesistente. A confronto qualsiasi commediola dozzinale meriterebbe l'oscar per la migliore sceneggiatura. Un film veramente brutto, una via di mezzo tra un post-catastrofico, un fantasy e un mitologico (brutti), diretto male, recitato malissimo, nonostante Crowe, Hopkins e la Connelly, i quali recitano costantemente in posa, con una colonna sonora (mi rifiuto di chiamarla musica) insulsa, una fotografia grigia che sciupa i paesaggi.
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Io ne ho viste di schifezze cinematografiche ma questa è una CRETINATA DI DIMENSIONI BIBLICHE. Non si salva niente! Nemmeno i soldi per il pop corn! Una "cosa" intrisa di stupidaggini che niente hanno a che vedere con la storia di Noè e dell'arca in qualsiasi tradizione la si cerchi. Culturalmente inesistente. A confronto qualsiasi commediola dozzinale meriterebbe l'oscar per la migliore sceneggiatura. Un film veramente brutto, una via di mezzo tra un post-catastrofico, un fantasy e un mitologico (brutti), diretto male, recitato malissimo, nonostante Crowe, Hopkins e la Connelly, i quali recitano costantemente in posa, con una colonna sonora (mi rifiuto di chiamarla musica) insulsa, una fotografia grigia che sciupa i paesaggi... La tipica americanata basata tutta sugli effetti speciali, che sono belli per IRON MAN ma non per un racconto biblico. Ma, soprattutto, la storia non regge: è lenta, macchinosa, pretestuosa, tirata avanti con l'unico scopo di allungare la minestra per far durare ore un racconto che, per la Bibbia come per tutte le culture che l'hanno narrata, dura minuti. Sconsigliato. l'unico grande spettacolo che ho visto sono state le facce perplesse del pubblico che usciva. "Il re è nudo!"
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[+] scriviamo tutti per riavere i ns soldi!!!
(di stefano mantini)
[ - ] scriviamo tutti per riavere i ns soldi!!!
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