La nostra terra

Film 2014 | Commedia, 100 min.

Regia di Giulio Manfredonia. Un film con Stefano Accorsi, Sergio Rubini, Maria Rosaria Russo, Iaia Forte, Nicola Rignanese. Cast completo Genere Commedia, - Italia, 2014, durata 100 minuti. Uscita cinema giovedì 18 settembre 2014 distribuito da Visionaria. - MYmonetro 2,70 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento venerdì 10 novembre 2017

La storia di una strana antimafia, fatta piantando pomodori. E di qualcosa che viene prima della mafia, dell'antimafia e di tutto il resto: la terra, quella che ci ospita, ci nutre e ci seppellisce. In Italia al Box Office La nostra terra ha incassato 218 mila euro .

La nostra terra è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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Consigliato sì!
2,70/5
MYMOVIES 2,50
CRITICA 2,60
PUBBLICO 3,01
CONSIGLIATO SÌ
Una commedia intelligente e divertente, una favola etica sui limiti del buonismo da terzo settore.
Recensione di Dario Zonta
Recensione di Dario Zonta

Nel sud pugliese, il proprietario di un podere e di diversi ettari di terra, Nicola Sansone, viene arrestato e le sue proprietà prima confiscate e poi assegnate a una cooperativa locale incapace di gestirle per negligenza e impreparazione. Dal Nord ad aiutarli viene mandato Filippo, stratega dell'associazionismo da antimafia, uomo da scrivania, esperto di leggi e regolamenti, ma inesperto quando si tratta di sporcarsi le mani con la realtà. A Sud Filippo trova il Sud con tutte le sue contraddizioni, affascinazioni, collusioni, non detti, speranze, creatività e via dicendo, un coacervo di luoghi comuni resi plastici dalla missione che si è dato: far funzionale la cooperativa. Tra i personaggi tutti "tipici" che incontra sulle terre confiscate, c'è Cosimo, lo storico fattore del proprietario Sansone, che nelle more di un giudizio definitivo continua a coltivare l'appezzamento che ben conosce perché un tempo era della sua famiglia, prima che il boss locale, ora agli arresti, se lo prendesse. Filippo e Cosimo ingaggeranno un confronto tra burocrazia e senso della vita che porterà il primo a cambiare e il secondo a redimersi.
Giulio Manfredonia torna con La nostra terra sul solco della commedia etica già inaugurata con il fortunato Si può fare che raccontava una vicenda nello spirito non dissimile da questa: un sindacalista viene mandato a gestire una cooperativa composta da ex pazienti di un manicomio. Quel che si racconta alla fine è questo: fare l'impresa gestendo un bene comune secondo i principi del politicamente corretto. Aggiornando il tema, dunque, Manfredonia individua il nuovo "bene comune", le cooperative antimafia (realtà già attive da molto tempo ma mai raccontate al cinema, tanto meno nei modi della commedia), e su di esso costruisce una sceneggiatura molto calibrata, fino all'eccesso.
Se non fosse per la straordinaria bravura di alcuni suoi interpreti (Sergio Rubini tra tutti, che riesce a dare corpo, odore, ironia, pensiero, azione a un personaggio altrimenti bidimensionale), La nostra terra avrebbe assunto il tono di una lezioncina in punta di penna, una commedia con tutti gli ingredienti a loro posto, scritta con il bilancino, schematica e meccanica, e per questo prevedibile, con personaggi inseriti come ingredienti tipici di una ricetta da masterchef televisivo. Si sente dunque il lavorio di questa costruzione drammaturgica, rotto dalla verve e dall'invenzione di attori veri a autoironici (Sergio Rubini, Iaia Forte) che anche solo con un gesto riescono a smarcarsi dalla rigidità di una sceneggiatura che li ha pensati troppo, definendoli a volte come macchiette.
La nostra terra è comunque una commedia intelligente e divertente, una favola etica sui limiti del buonismo da terzo settore e sull'italietta dei sempre bravi che ce la possono fare. Un remake meridionalista e "bio" di Si può fare, senza le nevrosi di Bisio ma con le ossessioni di Accorsi, senza i mattarelli del nord ma con i contadinelli del sud, di nuovo conio o vecchia tradizione, inventati o veri, figli di una Apulia sempre più virtuosamente commission.

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LA NOSTRA TERRA disponibile in DVD o BluRay

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
mercoledì 17 giugno 2015
sergio dal maso

Non ereditiamo la terra dai nostri antenati, la prendiamo in prestito dai nostri figli.    (proverbio navajo)   Si può lottare contro le mafie con piccole cooperative agricole dedite all’agricoltura dei terreni confiscati ai mafiosi? Si può opporsi alla lupara e alle intimidazioni con la coltivazione di zucchine e pomodori biologici? Si può parlare [...] Vai alla recensione »

lunedì 22 settembre 2014
Flyanto

Film in cui si racconta di un gruppo di persone che si riunisce al fine di trasformare in una cooperativa di prodotti della terra biologici uno dei tanti terreni confiscati ad un potente boss mafioso della Puglia, ora in prigione. L'impresa non sarà facile a causa dei vari boicottamenti di coloro che ancora sono affiliati e fedeli collaboratori del tanto temuto personaggio ma alla fine tutti [...] Vai alla recensione »

martedì 30 settembre 2014
Aloisa Clerici

Giulio Manfredonia fu applaudito nel 2008 per la regia di un film coinvolgente e per niente facile: “Si può fare”, che raccontava con ironia e garbo la vita in una comunità di malati mentali dove Claudio Bisio supportava brillantemente il ruolo di capo-cantiere. Più di recente si è avvicinato alla satira politica dirigendo Antonio Albanese prima in “Qualunquemente”, poi in “Tutto tutto niente niente”. [...] Vai alla recensione »

domenica 21 settembre 2014
Ruger357MgM

Un tema attuale, affrontato con competenza e leggerezza.La lotta contro la burocrazia,i permessi,le certificazioni.Un dirigente "teorico" di un'associazione antimafia,spedito sul campo a tastare con mano le difficoltà della gestione,mai tanto vere, dei beni beni confiscati alla criminalità.Pieno di nevrosi e antidepressivi ,si troverà a fare i conti con un'accozzaglia [...] Vai alla recensione »

martedì 18 novembre 2014
maurizio d

Vi sono ormai nel Sud-Italia decine di cooperative che lavorano su terreni sottratti alla mafia e che funzionano : producono utili e impiegano centinaia di giovani. Il film di Manfredonia da decisamente l'impressione che le cooperative siano delle Armate Brancaleone, che si scagliano contro un nemico visibile e ben conosciuto. Ancora una volta i peggiori stereotipi appaiano piu o meno velatamente [...] Vai alla recensione »

domenica 21 settembre 2014
Lisa3

Sì, andatelo a vedere!

domenica 21 settembre 2014
Juan7

Un bel film su un tema importante, che fa sorridere e riflettere sull'importanza della forza di volontà che, quando condivisa da un gruppo di persone, può superare ogni ostacolo. Bravi gli attori ed in particolare Sergio Rubini. Consigliato.

mercoledì 15 giugno 2016
Xcacel

Premessa: senza Rubini questo film varrebbe la metà, indecente invece l'attrice protagonista. Di tratta di un film un po' scontato forse, dove i cattivi soccombono e vengono presi a lanci di pomodoro. La realtà, purtroppo, spesso è ben più drammatica. Però il film è leggero e tutto sommato godibile, anche se non vi sono picchi ne' scene memorabili. [...] Vai alla recensione »

venerdì 13 febbraio 2015
rampante

Un film che sfida Cosa Nostra un film brillante per parlare di mafie il riscatto delle terre del Sud confiscate alla criminalità

martedì 10 febbraio 2015
pier delmonte

Bel film, con il perfettino e bravo Accorsi e lo sgraziato Rubini, chiaramente da vedere pero’… pero’ se il tema affrontato e’ forte ( e il tema mafia e’ forte di sicuro) si poteva affrontare in altra maniera, non a pomodorucci e vino, insomma da questo film si puo’ capire l’amore per la terra ma non di certo l’odio per la mafia.

mercoledì 17 settembre 2014
Zummone

Esce nelle sale giovedì, presentato ieri sera in 40 sale nazionali in contemporanea e preceduto da dibattito, il film di Giulio Manfredonia, “La nostra terra”: la pellicola si ispira al tema delle cooperative di Libera e il riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie. Filippo (S. Accorsi), bolognese e ansioso, parte per il sud (anche se non [...] Vai alla recensione »

martedì 23 settembre 2014
MAMMUT

Ben fatto. Coraggio registi italiani. Quando vogliamo riusciamo ancora a fare cinema di qualita', basta commedie insulse

lunedì 22 settembre 2014
kaipy

I'impressione ė che il film ci mostri una visione edulcorata delle cose. Nonostante questo si trasmette un messaggio che incita a lottare, a non rassegnarsi. Il film lascia una bella sensazione. Insomma SI PUÒ FARE!!!!

lunedì 22 settembre 2014
Enrico Offlaga

La trama è decisamente poco originale, un eterogeneo e litigioso gruppo di "perdenti" che alla fine nonostante tantissime difficoltà e sabotaggi riesce alla fine a trionfare. L'impegno sociale, che mostra il riscatto del SUD sulle Mafie rende quasi obbligatorio il lieto fine. Nonostante questo grazie alla bravura del regista e ad un ottima squadra di tecnici  [...] Vai alla recensione »

Frasi
"Avocá, e lei sente alle cose che si dicono in paese? Che razza di avvocato é? Devi credere alle parole che NON si dicono"
Cosimo (Sergio Rubini)
dal film La nostra terra - a cura di Giuliettalaw
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Fabio Ferzetti
Il Messaggero

Contro le mafie a colpi di pomodori. E di cliché facili facili. Va bene che in Italia bisogna alleggerire tutto, chissà perché, ma c'è un limite alla banalizzazione. L'allegra brigata che dichiara guerra al boss in galera coltivando le sue terre a verdure bio, poi se lo ritrova davanti quando la giustizia compiacente lo fa uscire, è così falsamente variegata e coraggiosa che non la berremmo nemmeno [...] Vai alla recensione »

Maurizio Acerbi
Il Giornale

Ribellarsi alla mafia con pomodori, zucchine e melanzane. È quello che si immagina il film di Manfredonia, bravissimo quando si tratta di orchestrare una coralità di attori, raccontando, al grande pubblico, come si concretizza l'applicazione della legge n. 109/96, quella sul riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie. Una pellicola per la quale «Ci siamo ispirati a una vicenda accaduta a Mesagne [...] Vai alla recensione »

Federico Pontiggia
Il Fatto Quotidiano

"Siamo stati a Corleone, Casal di Principe, prendere posizione si deve, perché il bene e il male esistono, ma le persone possono cambiare, e il percorso è culturale". Lo dice Giulio Manfredonia, che rigioca la carta vincente di Si può fare (Claudio Bisio e una coop di ex malati mentali, 2008) sul terreno confiscato alle mafie: La nostra terra, con il perfettino Filippo (Accorsi), che da anni lavora [...] Vai alla recensione »

Paolo D'Agostini
La Repubblica

Il bravo Giulio Manfredonia cerca con La nostra terra la replica del felicissimo suo Si può fare ( 2008). Entrambi fondati su reali esperienze cooperativistiche, lì si trattava di ex pazienti psichiatrici, qui di riscatto delle terre del sud confiscate alla criminalità mafiosa. L'operatore bolognese Stefano Accorsi, intransigente paladino della legalità e ferratissimo sui testi ma terrorizzato dal [...] Vai alla recensione »

Fulvia Caprara
La Stampa

Nella «Nostra terra» di Giulio Manfredonia, commedia antimafia ambientata in un podere del Sud d'Italia confiscato dallo Stato (grazie alla legge Pio La Torre) e assegnato a una cooperativa che però, causa boicottaggi, non riesce a funzionare, Stefano Accorsi è Filippo, «l'uomo del Nord venuto a salvarci». Un avvocato dall'aria compunta, che ha sempre esercitato nel settentrione d'Italia e che, sulle [...] Vai alla recensione »

NEWS
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mercoledì 6 novembre 2013
 

In occasione del 2° Festival dei beni confiscati alle mafie, che si terrà a Milano dall'8 al 10 novembre sotto la direzione artistica di Barbara Sorrentini, verrà presentato dal regista Giulio Manfredonia e dal produttore Lionello Cerri il progetto cinematogra [...]

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