Titolo originale | It Follows |
Anno | 2014 |
Genere | Horror, |
Produzione | USA |
Durata | 94 minuti |
Regia di | David Robert Mitchell |
Attori | Maika Monroe, Keir Gilchrist, Jake Weary, Olivia Luccardi, Daniel Zovatto Lili Sepe, Linda Boston, Heather Fairbanks, Ruby Harris, Bailey Spry, Debbie Williams, Christopher Hohman, Aldante Foster. |
Uscita | mercoledì 6 luglio 2016 |
Tag | Da vedere 2014 |
Distribuzione | Koch Media |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 |
MYmonetro | 3,33 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 15 aprile 2020
Un film di formazione che ruota intorno al sesso, all'amore e agli incubi che non vediamo ma che ci inseguono per tutta la nostra vita. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Critics Choice Award, In Italia al Box Office It Follows ha incassato 646 mila euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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Nei tranquilli sobborghi di una città americana, una ragazza concitata fugge di casa in auto pur ripetendo che tutto va bene. Poi, piangente, telefona al papà dicendogli che vuole bene a lui e alla mamma. Il mattino dopo viene trovata morta, spezzata in una posizione grottesca. Un'altra ragazza, Jay, esce con Hugh, un ragazzo che le piace. Vanno al cinema, ma ne escono precipitosamente e, per Jay, inspiegabilmente: Hugh diventa infatti improvvisamente nervoso dopo aver visto una ragazza che Jay non riesce a vedere. La sera successiva, dopo aver fatto l'amore con lei in auto, Hugh cloroformizza Jay, che si risveglia legata a una sedia in una zona solitaria. Hugh le spiega che una "cosa" la inseguirà: qualcuno l'ha trasmessa a lui e adesso lui l'ha trasmessa a lei. Potrebbe assomigliare a qualcuno che conosce o essere uno sconosciuto tra la folla. Per Jay si apre un abisso d'orrore che deve affrontare con l'aiuto dei suoi amici, ma dal quale sembra impossibile uscire.
L'inizio - con la morte della prima ragazza - è molto efficace nell'introdurre una situazione ricca di mistero e di suspense, dominata da qualcosa di inspiegabile, ma ha anche lo scopo di rendere subito chiara la pericolosità del fenomeno che altrimenti potrebbe sembrare solo bizzarro. L'idea di partenza è brillante, con la semplicità delle buone idee: uno spunto ancorato nella tradizione, ma svolto con sapienza. L'orrore striscia dentro la vita semplice della protagonista come una malattia, un destino incombente.
Come uno zombie, la "cosa" è lenta, ma inesorabile e la sua capacità di presentarsi in forme sempre diverse la rende capace di notevoli suggestioni macabre, con la malevolenza e l'ineluttabilità dei fantasmi giapponesi. Richiama le "presenze" opprimenti della tradizione britannica ("L'incantesimo dei runi" di M.R. James, per esempio, da cui prende anche la trasmissibilità della maledizione), ma in versione moderna (tanto per dire, la trasmissione avviene per via sessuale). La "fisicità" di questo essere fantasmatico lo rende un "mostro" micidiale, misterioso, sinistro e impenetrabile nei suoi fini. Di fronte a un male indecifrabile e incomprensibile che si presenta nelle forme più diverse e spesso dimesse, se non addirittura con l'aspetto di persone care, ogni difesa sembra impossibile.
La tensione è costante, ben sostenuta. I personaggi sono tipici, ma resi credibili da un buon approfondimento dei caratteri: del resto, le caratteristiche psicologiche sono cruciali per lo sviluppo della storia. La fase centrale, in parte "investigativa", è un po' meno ricca di efficacia macabra, ma è strumentale per un terzo atto finale che non delude.
Notevole esempio di horror intelligente, teso, capace di rendere credibile una incomprensibile minaccia ultraterrena inserendola perfettamente in una realtà quotidiana sapientemente trasfigurata per definirne i contorni desolati da post crisi economica: la città sembra spopolata, spettrale simulacro del classico sobborgo urbano americano (il film è girato dalle parti di Detroit), dove i ragazzi si aggirano praticamente da soli, abbandonati da adulti inesistenti o inefficaci. Pervaso da un'atmosfera quasi irreale, il film lascia un genuino senso di disagio nello spettatore, con il mostro che sembra rappresentare il senso di colpa di una società alla resa dei conti con se stessa e la sua antica opulenza.
La regia di David Robert Mitchell (promettente regista appena al suo secondo lungometraggio) è misurata, attenta, matura, non ricerca effetti facili, ma privilegia movimenti di macchina parchi ed essenziali, al servizio della narrazione, mostrando uno stile elegante e già sicuro. La musica di Disasterpiece (Rich Vreeland), straniante e sinistra, è un vero valore aggiunto.
A titolo di curiosità, i ragazzi guardano in tv Guerra tra i pianeti (1954) del fratello meno bravo di Billy Wilder e Voyage to the Planet of Prehistoric Women (1968), diretto nientemeno che da Peter Bogdanovich, uno dei film prodotti da Roger Corman cannibalizzando dei film russi di fantascienza.
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Il secondo film di Mitchell, dopo la commediola The Myth of the American Sleepover (lett. Il mito del pigiama party americano), inedito in Italia, non è assolutamente all’altezza dell’esagerata acclamazione critica a cui è andato incontro. Non è un grande horror e men che meno uno dei miglior horror del decennio. Il prologo è alquanto ridicolo (con una ragazza [...] Vai alla recensione »
Finalmente si torna ad aver paura al cinema. Quando si cerca un buon horror lo scopo è farsi impaurire, sentire il colpo alla gola, il cuore che batte, e poi aver paura di affrontare il vicoletto scuro dove avete parcheggiato la macchina all'uscita del cinema. Questo film vi regalerà tutto ciò. La trama non è complessa: un'entità, di cui non è spiegata l'origine perseguita la vittima, vittima che è [...] Vai alla recensione »
Sicuramente un film di difficile collocazione, che piacerà a molti che detestano gli horror e che non piacerà a molti che ,invece, amano gli horror (un pubblico che molto difficilmente accetta anche minime variazioni nel plot molto standardizzato di questo genere...figuriamoci un netto stravolgimento). L'idea di base è talmente semplice a al contempo geniale che [...] Vai alla recensione »
Una giovane ragazza, dopo una notte di sesso con un coetaneo, scopre di essere perseguitata da una misteriosa presenza. Inizierà per lei un incubo senza fine. L'estae evidentemente si conferma come un terreno fertile per gli ottimi horror. Infatti dopo la valida esperienza della stagione scorsa con Babadook ecco questo nuovo horror. Alla fine la pellicola è costruita con pochi elementi [...] Vai alla recensione »
Un’entità si presenta agli occhi delle sole persone che deve uccidere, una ragazza sarà costretta ad averci a che fare appena dopo il primo rapporto sessuale con il suo fidanzato. Su questo film ne ho sentite di tutti i colori e ciò poteva significare solo due cose: o doveva essere una gran fregatura, oppure qualcosa di straordinario perché solo le cose veramente interessanti creano tante chiavi di [...] Vai alla recensione »
It Follows si presenta come un horror piuttosto originale per questi tempi, anche se Mitchell dimostra di aver studiato bene la materia e di saper affondare le mani nei classici. La cinepresa trattenuta, tranne quando si sale in automobile o si viene catturati dalle panoramiche inquietanti, il montaggio aggraziato e l'atmosfera opprimente portano in dotazione alla pellicola un ritmo blando e lo scarso [...] Vai alla recensione »
Giovane studentessa che vive insieme alla sorella più piccola ed alla madre, viene contagiata da una strana ossessione persecutoria dopo un rapporto sessuale con un ragazzo. Perseguitata da una misteriosa creatura che assume le sembianze di persone sconosciute o familiari e che cerca di ucciderla, se ne potrà liberare solo contagiando il prossimo ragazzo con cui andrà a letto. [...] Vai alla recensione »
It Follows si apre con una scena che in qualche modo chiarifica fin da subito il significato del film, una lenta panoramica circolare che mostra una ragazza scappare impaurita da qualcosa di invisibile, con in sfondo un tipico quartiere di periferia americano. Questa circolarità non è solo una scelta stilistica per presentarci uno dei protagonisti del film, la periferia urbana statunitense, ma un avviso [...] Vai alla recensione »
Quando ci si trova di fronte a un film come"It Follows"(David Robert Mitchell, anche soggettista, sceneggiatore, produttore, 2014)la prima reazione è di grande interesse, di continua sollecitazione a seguire il film con grande attenzione, trattandosi di un tema la persecuzione sessuale-soprannatuale che prometre il"fantasmatico", l'altro, sempre interpretabile sia come"pu [...] Vai alla recensione »
It Follows non è un capolavoro. Perché un film venga giudicato con tale appellativo deve rispettare determinati criteri, quali: l'innovazione dell'opera, il tempo storico in cui è stata partorita e la sua influenza su opere a venire. It Follows non ne rispetta nessuno. Tuttavia, è davvero un ottimo film. La storia è davvero interessante, molto intelligente [...] Vai alla recensione »
Il pubblico del genere horror, sostanzialmente, si divide in due grandi categorie: l'adoloscente che si spaventa con trame scontate e di facile fruizione, ed il cultore che di volta in volta si fa sempre più esigente. Va da sé che la sterminata e rapidissima produzione di film crea non volendo un effetto anestetico controproducente: chi segue il genere non si spaventa più. Vai alla recensione »
Un horror diverso,che ha avuto un enorme successo nei festial internazionali ed ha diviso in due il publico:c'è chi lo trova un capolavoro,chi una totale perdita di tempo.L'idea della "maledizione" trasmessa attraverso il sesso fa un pò strorcere il naso,ma l'atmosfera desolata,quasi aliena,di un mondo dove non sembrano esistere adulti e i protagonisti sembrano già [...] Vai alla recensione »
Questo è uno dei classici casi in cui in questo sito il pubblico è discordante con gli esperti... 4 stelle dai dizionari, 3 dalla critica, 2 dal pubblico. 4 stelle è esagerato, il film ha delle pecche, ad esempio spiegatemi perché quel ragazzo per spiegare a Jay del mostro la fa svenire, la rapisce, la lega e la porta in un posto abbandonato. Era necessario? E' inutile dire che non fa paura [...] Vai alla recensione »
"It Follows" presenta molti pro e contro. Dal punto di vista formale è pregevole: la cupa fotografia di Mike Gioulakis è curata senza essere stucchevole, e la descrizione degli ambienti restituisce in modo efficace il senso di degrado che permea tutto il film. Il cavallo di battaglia del film è però l'idea che ne sta alla base: la trama non ruota attorno al solito assassino senza volto di adolescenti [...] Vai alla recensione »
In una cittadina americana una ragazza, in preda al panico, scappa di casa e raggiunge in macchina una spiaggia, da dove telefona piangendo ai genitori e confessando loro il suo affetto. Il mattino seguente la ragazza viene ritrovata morta, col corpo in una posizione scomposta. Jay, una giovane studentessa, inizia a frequentare un ragazzo che le piace.
Il film non è certamente un capolavoro, ma è sicuramente un prodotto godibile e di livello discreto, soprattutto se paragonato allo standard del genere a cui siamo stati abituati negli ultimi anni. Non mi è ben chiaro perché in alcune panoramiche (quelle a 360°) la mdp perda la messa a fuoco... Se è intesa come scelta stilistica e/o simbolica non ne ho colto [...] Vai alla recensione »
Io mi reputo un appassionato del genere horror (anche se il mio massimo è il misto fantascienza+horror, sullo stile "Aliens" per intenderci, oppure i thiller psicologici, tipici quelli giapponesi). A parte che non capisco come critici di professione possano definirlo "horror" (come nell'intestazione della scheda su questo sito).
Io mi reputo un appassionato del genere horror (anche se il mio massimo è il misto fantascienza+horror, sullo stile "Aliens" per intenderci, oppure i thiller psicologici, tipici quelli giapponesi). A parte che non capisco come critici di professione possano definirlo "horror" (come nell'intestazione della scheda su questo sito).
Il film inizia con una scena senza senso, senza capo nè coda (ma tutto il film è un pò tutto così): una ragazza che esce da una casa, tenendosi lontana dal padre e girando intorno alla casa; quindi, torna dentro; poi si catapulta in strada; scappa con l'auto; raggiunge un posto isolato; e, lì, telefona i genitori per dirgli che gli ha sempre voluto bene; e attende, [...] Vai alla recensione »
Un film decisamente osceno, trama a dir poco scadente e per nulla affascinante. Non oso pensare cosa possa essere passato per la testa del regista quando ha pensato di fare un film la cui trama si incentra su una ragazza che per passare la "maledizione" deve avere un rapporto sessuale con qualcuno. Non ha nulla a che vedere con un horror, nessuna scena paurosa ne angosciante, se siete indecisi [...] Vai alla recensione »
Partendo dal presupposto che mi sono lasciato ingannare dal fatto che Tarantino ha parlato bene del film, ma in realtà non è poi cosi, Tarantino ha solo detto che l'idea poteva essere sfruttata meglio.. Sinceramente non capisco chi fa recensioni positive, perlopiù parlando benissimo di questo film. Il film tratta il tema del degrado della sociietà e degli adolescenti [...] Vai alla recensione »
Uno dei peggiori horror(?) mai visti!Incuriosito dal thrailer, e da alcuni titoli di periodici che lo osannavano come uno dei migliori horror degli ultimi 10 anni,mi sono deciso e sono andato a vederlo con amici.Una delle prime cose che ho notato, e che hanno infastidito me e tutti gli spettatori che se ne lamentavano, è la presenza di musiche ed effetti sonori prolungati che indugiano le scene che [...] Vai alla recensione »
Film totalmente inutile, solo fumo negli occhi. Con la scusa di una regia "d'autore" e quattro dialoghi deprimenti, il flim si trascina per 100 minuti senza lasciare nulla, il vuoto più totale. Mitchell dice di essersi ispirato, tra gli altri, a Polanski e Lynch....un insulto a due autentici geni che nulla hanno a che fare con questo piattume.
Questo non è un horror "puro". E' la storia triste di un gruppo di ragazzi(e di una in particolare, che è la protagonista)che viene sconvolto da un fatto "paranormale" e inspiegabile. Una nuova maledizione perseguita i teenagers americani: fare del sesso con una persona ignara al fine di trasmetterle il proprio demone che, dopo il fatidico amplesso, la seguirà inesorabilmente ovunque.
(CONTIENE SPOILER!) Un film molto bello a parer mio, soprattutto perché non fa vedere la violenza( sangue, squartamenti...) ma si gioca tutto sul terrore psicologico di essere seguti da questa 'cosa', perché non si vede mai direttamente il suo originale aspetto. E poi il finale? L'ho trovato realistico, perché non c'è il solito gruppo di adolescenti che [...] Vai alla recensione »
Non ho ancora trovato notizie. E' uno degli horror più importanti del 2014, possibile che in Italia non esca? Uscirà?
Ho visto questo film convinta che fosse un horror di tutto rispetto, in base alle recenziani. Ma il film è lento, noioso prevedibile e anche scarso di contenuti.
Non riesco a sopportare il fastidio che mi evoca il mix tra gli anni 80/90ed i tempi attuali: quella musica continua in sottofondo che fa tanto NIGHTMARE, l’ambientazione anni 80(abiti, tagli di capelli, televisori e film trasmessi in bianco e nero, bmx, arredamento) Ma hanno i cellulari e i Kindle, Toyota ibrid. Se vuoi ambientarlo negli anni 80, fallo totalmente.
Il film non convince come dovrebbe. La parola ha il soppravvento sulla creatività dell'immagine e non sfiora mai il pedale del coinvolgimento. A ciò si aggiunga il doppiaggio straziante di Meryl Streep. Impegnato in altra produzione, sembra che Spielberg l'abbia girato in modo frettoloso sull'urgenza di intervenire e far riflettere il paese sul pericolo [...] Vai alla recensione »
Noioso e ridicolo dall'inizio alla fine. Pure le musiche ( appositamente fatte per ricreare i film anni 90 ) sono fastidiose. E il finale pietoso? Ma come cavolo fa a piacere questo film?!?
Dedico veramente poche parole a questo pseudo film horror, visto in quanto consigliato dal sito, ma rivelatosi deludente e poco emozionante. La tensione e il terrore sono un altra cosa.
Ci risiamo; un'altro buon soggetto rovinato da una regia (e attori) imbarazzante. Come da scuola orientale (vedi The Ring) non servono grandi effetti o tonnellate di sangue per dare suspance a una pellicola. Molte volte meno si conosce riguardo "il male" e più sale la tensione. In questo film in realtà "la cosa che segue", potrebbe anche richiamare al leggendario [...] Vai alla recensione »
So stato per tutta la durata der film indeciso se dormire o ridere. Gente che piscia, un vecchio sul tetto di una casa col patacchio di fuori... l'unica volta che me so preso n colpo è stata quando na cavolo de palla ha sbattuto sulla finestra della bionda gnocca.
Horror teso e confuso che attinge al paranormale per sconvolgere l'oziosa vita di in un sonnolento quartiere residenziale americano. Il consueto gruppo di adolescenti alle prese con macabre e surreali visioni, sinistre creature che assillano constantemente gli sparuti protagonisti fino ad un convulso finale che non rivela quanto dovuto e lascia lo spettatore più attonito che impaurito.
It Follows rappresenta un film decisamente mediocre,un film horror che non riesce ad imprimere nel pubblico alcun tipo di paura,ansia o terrore. Nei suoi ben 100 minuti,infatti, di una trama sicuramente poco complessa e facilmente intuibile, It Follows si nasconde nella (brutta) regia di Mitchell e nel cast di eccellenza (ricordiamoci che Maika Monroe ha interpretato il ruolo da protagonista nel [...] Vai alla recensione »
va be' che e' estate, ma vedere note 'autoriali' in un film del genere ce ne vuole....l'idea non e' male -anche se ricorda quella di un film di ben altro livello 'il tocco del male' con Denzel Washington, ma la regia e' pessima e sconclusionata, non sembra sapere dove andare a parare, gli attori, complice il solito doppiaggio 'modesto', incapaci, bella la fotografia.
Peggio della Corazzata Popionky, un film da non andare a vedere per non buttare via i soldi. Finale assolutamente assurdo e senza alcun concetto. Dicono il miglior film horror di tutti i tempi, ma chi scrive questo non ha mai visto un film horror e non sa neanche cosa significa.
Il fan dell'orrore al cinema vive sempre un sentimento misto di eccitazione e frustrazione. Al mondo, e poi distribuiti in Italia, si girano spesso horror derivativi e inconsistenti. Per il proprio dosaggio settimanale, senza cui l'appassionato fa fatica a tirare avanti, la soddisfazione del desiderio è rara, e - in termini psicoanalitici - spesso fallimentare. Poi, talvolta, ci si trova di fronte a oggetti sconosciuti e formidabili come It Follows che, insieme a Babadook, The Witch e una manciata di opere recenti, dimostra come questo genere sia sempre in grado di risorgere dalle ceneri.
Giova ricordare che l'horror è il più potente strumento cinematografico per saldare in un colpo solo le ossessioni inconsce dello spettatore e le metafore sociali più ardite. L'horror fa diventare tensione e paura i nodi del presente, incaricandosi di incarnarle nel vero senso della parola.
Quale miglior allegoria sui social network e i follower del film di David Robert Mitchell? Come se fosse uno stress test sul rapporto profondo che si instaura tra un profilo e i suoi contatti, It Follows immagina la maledizione di un essere umano che ti segue ovunque. Uno dei segreti della paura al cinema è il senso di disagio e di pericolo che si insinua ovunque. In questo senso, il regista deve essere in grado di caricare di tensione tutto lo spazio rappresentato, facendo percepire al personaggio (e allo spettatore) che ogni luogo oscuro, ogni latenza, ogni ombra può nascondere il male - e James Wan è indiscusso campione della rappresentazione orrorifica degli interni nel cinema di questi anni.
Spesso esposto alla stupidità, nei casi migliori l'horror è il luogo della rappresentazione simbolica delle paure di un'epoca, o di un'età della vita. E quale età è più spaventosa e disseminata di pericoli dell'adolescenza? It follows formalizza tutto ciò in una favola urbana, ambientandola in un mondo popolato solo di ragazzini dove gli adulti sono latitanti.
Lo chiamavano "It". Non è un robot e non è il mostro con la faccia da clown partorito da Stephen King negli '80. E' un nuovo uomo/donna/bambino nero presente in questa favola horror ambientata nei rigogliosi quartieri residenziali di Detroit. Le sorelle Jay e Kelly più gli amici Paul, Greg e Yara dovranno fronteggiare una creatura polimorfa lenta ma non stupida che ti punta, segue e possiede simulando [...] Vai alla recensione »
Avere un innocuo rapporto sessuale e sentirsi da allora perseguitata da incubi e visioni. Accade alla diciannovenne Jay, serena studentessa al suo primo approccio intimo con Hugh, di cui è innamorata. Qualcosa la insegue e la disturba, ma tale 'cosa" forse appartiene a una sfera insondabile dalla ragione. È folgorante l'opera seconda dello statunitense O.
Hai fatto sesso occasionale? Allora, morirai. È il tema di fondo di questo horror, di genere e d'autore, che sembra provenire dagli anni '80. Chi ha rapporti casuali viene perseguitato da un'entità e l'unico modo per liberarsene è portarsi a letto un altro, trasferendogli la maledizione. Sperando che non muoia a sua volta perché, altrimenti, si ritorna il bersaglio del sortilegio.
Ben accolto da critica e pubblico (14 milioni di dollari di incasso a fronte di un costo modesto), It Follows ha segnalato negli Stati Uniti il nome del regista David Robert Mitchell, subito promosso a girare in serie A con i neo-divi Andrew Garfield e Dakota Johnson. Pur senza arrivare a parlare di capolavoro, condividiamo il parere positivo: si tratta di un horror interessante, formalmente terso [...] Vai alla recensione »