It Follows |
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Un film di David Robert Mitchell.
Con Maika Monroe, Keir Gilchrist, Jake Weary, Olivia Luccardi.
continua»
Titolo originale It Follows.
Horror,
Ratings: Kids+16,
durata 94 min.
- USA 2014.
- Koch Media
uscita mercoledì 6 luglio 2016.
- VM 14 -
MYMONETRO
It Follows
valutazione media:
3,30
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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It follows...a certain film sequeldi gianleo67Feedback: 61482 | altri commenti e recensioni di gianleo67 |
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sabato 27 giugno 2015 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Giovane studentessa che vive insieme alla sorella più piccola ed alla madre, viene contagiata da una strana ossessione persecutoria dopo un rapporto sessuale con un ragazzo. Perseguitata da una misteriosa creatura che assume le sembianze di persone sconosciute o familiari e che cerca di ucciderla, se ne potrà liberare solo contagiando il prossimo ragazzo con cui andrà a letto. Non ostante il supporto di un gruppo di amici che ripongono fiducia in lei e che le consente di non impazzire, qualcosa sembra non andare per il verso giusto.
Se le idee che frullano per la testa del giovane David Robert Mitchell (qui al suo secondo lungometraggio) e che egli attribuisce ad un ricorrente e giovanile 'pavor notturno', non sono poi così originali ed inedite per un horror che precipita la quotidianità adolescenziale nel dominio dell'irrazionale e delle paure escatologiche ('Nightmare - Dal profondo della notte' - 1984 - Wes Craven ; 'Nomad' - 1896 - John McTiernan) piuttosto che delle contaminazioni fanta-horror di John Carpenter ('Halloween - La notte delle streghe' - 1978; 'Essi vivono' - 1988) ed a quelle meta-cinematografiche e sessuofobiche di David Cronenberg ('Il demone sotto la pelle' - 1975 ; 'Rabid - Sete di sangue' 1977 ; 'Brood - La covata malefica' 1979), questo exploit cinefilo appare quanto mai significativo di un corso non banale di uno dei generi più inflazionati della storia del cinema e che si rivela per l'ennesima volta quale fertile substrato per l'innesto di una teoria dell'immagine capace di solleticare le nostre più profonde paure (la morte, la contaminazione, la trasformazione, l'inconscio) oltre qualunque capacità di controllo e di certezza della percezione.
Certo furbetto nella messa a dimora di una tematica che mantiene un riserbo sospetto sulle cause che l'hanno generata e votata all'accumulo di tutti quegli elementi che hanno fatto delle dinamiche teen-horror la fortuna di un filone che chiede il giusto riconoscimento al box office, il film di David Robert Mitchell riesce a creare il suo bravo climax di tensione e di sussulti grazie all'uso straniante di grandangoli che allarghino il campo d'azione oltre la visione periferica della visione, suggerendo da un lato una identificazione tra lo spettatore ed il soggetto persecutore e dall'altro spostando l'origine della minaccia al di fuori dei limiti sensibili dell'inquadratura, donde la creatura può materializzarsi quale Golem inanimato di una paura che sortisce dai più profondi recessi dell'inconscio.
Se il rigore di queste soluzioni formali non viene mantenuto fino in fondo ed i piani della visione finiscono per sovrapporsi nella più banale manifestazione del solito Yūrei nipponico in trasferta americana (con tanto di ragazzino brufoloso pronto a prenderlo a colpi di sedia), quello che contribuisce a salvare il film dal più marchiano dejavù stile 'The Grudge', 'The Ring', 'The Call' e conpagnia cantando, è proprio il sottotesto non banale legato al prolifico immaginario del racconto di formazione, laddove la transizione dall'adolescenza all'età adulta porta con sè le incognite di una trasformazione fisica e psichica attraversata da angoscianti pulsioni tanato-erotiche, con tanto di citazione (?) di una scena della piscina che rimanda a Skolimoswski ed al suo 'La ragazza del bagno pubblico' (1970). Troppa carne al fuoco forse e non cucinata a dovere, ma almeno il tentativo di portare una visione personale e non banale al di là delle solite logiche di un film 'de paura' che sembrava aver fatto il suo tempo. Attori giovani e carini tra cui la fotogenica Maika Monroe e l'imberbe e riflessivo Keir Gilchrist. Musiche 'contaminate' e carpenteriane di Disasterpeace alias Rich Vreeland. Presentato al Toronto Film Festival 2014 ed alla Settimana della Critica al Festival di Cannes 2014. It follows...a certain film sequel.
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