danylt
|
lunedì 17 giugno 2013
|
emoziona nella sua semplicità
|
|
|
|
Pat è appena uscito dal manicomio, bipolare e aggressivo il suo primo e unico intento è di riconquistare la moglie che proprio prima di essere rinchiuso l'aveva tradito. Durante questa rincorsa verso l'obiettivo prefissato, Pat non deve scontrarsi solo con i suoi vecchi amici e la sua famiglia, nella quale c'è DeNiro padre maniaco del football e delle scommesse, ma anche con i suoi fantasmi interiori, le sue paure e le sue uscite dai binari.Ma tutto questo per lui diventa molto più facile grazie all'incontro con una giovane vedova (una Jennifer Lawrence spontanea e profonda) anche lei non proprio stabile mentalmente, il cui legame cresce sempre di più fino a trasformarsi in un aiuto reciproco.
[+]
Pat è appena uscito dal manicomio, bipolare e aggressivo il suo primo e unico intento è di riconquistare la moglie che proprio prima di essere rinchiuso l'aveva tradito. Durante questa rincorsa verso l'obiettivo prefissato, Pat non deve scontrarsi solo con i suoi vecchi amici e la sua famiglia, nella quale c'è DeNiro padre maniaco del football e delle scommesse, ma anche con i suoi fantasmi interiori, le sue paure e le sue uscite dai binari.Ma tutto questo per lui diventa molto più facile grazie all'incontro con una giovane vedova (una Jennifer Lawrence spontanea e profonda) anche lei non proprio stabile mentalmente, il cui legame cresce sempre di più fino a trasformarsi in un aiuto reciproco.
Il film riesce ad essere sincero e ad insinuarsi nei sentimenti dello spettatore senza cercare di essere troppo perfetto e che quindi proprio con la sua semplicità riesce a toccare le nostre corde più profonde.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a danylt »
[ - ] lascia un commento a danylt »
|
|
d'accordo? |
|
icardi22
|
mercoledì 29 maggio 2013
|
profondo e pensato: capolavoro
|
|
|
|
Il Lato positivo è sicuramente uno dei più bei film che io abbia mai visto. Un film dal significato profondo, in grado di far riflettere e tirar fuori da noi tutte le parti che ancora non conoscevamo. Un equilibrio perfetto tra dramma e commedia, un filo tesissimo tra questi due argomenti che Russel riesce a mantenere per tutto il film senza renderlo mai noioso e banale, la vita va vissuta al meglio, un giorno alla volta cercando di esprimere le tue emozioni senza trattenerti, nessun film lo spiega meglio di questo. Bradley Cooper e Jennifer Lawrence sono da Oscar.
|
|
[+] lascia un commento a icardi22 »
[ - ] lascia un commento a icardi22 »
|
|
d'accordo? |
|
zummone
|
mercoledì 29 maggio 2013
|
sorprendente
|
|
|
|
Pat Solitano (B. Cooper) è un giovanotto che si fa 8 mesi di ospedale psichiatrico: ha un disturbo bipolare, emerso con evidenza quando ha scoperto la moglie sotto la doccia con l'amante, mandando l'uomo all'ospedale. Il suo ritorno alla vita normale è animato da grandi propositi: leggere, fare jogging e, soprattutto, riconquistare l'amata moglie. Con questo obiettivo, e volendo vedere sempre il lato positivo delle cose, fa amicizia con Tiffany (J.
[+]
Pat Solitano (B. Cooper) è un giovanotto che si fa 8 mesi di ospedale psichiatrico: ha un disturbo bipolare, emerso con evidenza quando ha scoperto la moglie sotto la doccia con l'amante, mandando l'uomo all'ospedale. Il suo ritorno alla vita normale è animato da grandi propositi: leggere, fare jogging e, soprattutto, riconquistare l'amata moglie. Con questo obiettivo, e volendo vedere sempre il lato positivo delle cose, fa amicizia con Tiffany (J.Lawrence), giovane vedova dal carattere instabile, che è amica della moglie di Pat e potrebbe essere il tramite ideale. Ma Tiffany, in cambio dell'aiuto, coinvolge Pat, piuttosto recalcitrante all'inizio, a partecipare a una gara di ballo. Lieto fine assicurato, con una galleria di personaggi quasi tutti picchiatelli: il padre di Pat (R. De Niro in gran spolvero) e la sua ossessione per le partite di football e le scommesse, l'amico e paziente psichiatrico Danny (C. Tucker), ma anche lo psichiatra indiano, l'agente di polizia, l'amico e la madre del protagonista sono abbastanza "fuori".
Commedia intelligente e a tratti amara, dell'autore fuori dagli schemi David O. Russell (vi ricordate "Three kings"?), che l'ha anche sceneggiata da un romanzo di Matthew Quick, il film è brillante e molto piacevole. Si ride, senza eccessi, per le situazioni surreali, fin assurde, di alcune scene: il pre-partita fuori dallo Stadio e la rissa, il primo "appuntamento" tra Pat e Tiffany alla tavola calda, la disquisizione su Hemingway e "Addio alle armi", la gara finale di ballo. E poi i personaggi: Pat Solitano fa tenerezza per la voglia di riscatto e i suoi dialoghi senza filtro, Tiffany (la Lawrence premiata due settimane fa con l'Oscar) è spiazzante nella sua vitalità malinconica. Le musiche di Danny Elfman, compositore di Tim Burton, fanno da cornice appropriata alla vicenda.
Nobody's fool, recitava il titolo di un film americano della metà degli anni '90. Forse qui, al contrario, lo sono tutti. Pazzi, ma umani e vicini a noi!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a zummone »
[ - ] lascia un commento a zummone »
|
|
d'accordo? |
|
ultimoboyscout
|
domenica 19 maggio 2013
|
emozionanti nevrosi quotidiane.
|
|
|
|
Uscito da un istituto psichiatrico, Pat ha intenzione di ricostruire la propria vita, aiutato dal suo incredibile ottimismo. La sua vita prenderà una piega inaspettata dopo aver conosciuto Tiffany, anch'essa sofferente per problemi psichici. David O. Russell non è un regista "facile" ed è riuscito a realizzare un film così vero e drammatico e al tempo stesso divertente e pieno di vita, che sbircia nelle vite di persone comuni che tentano di affrontare la realtà immersi nella loro quotidianità. In maniera mai banale la pellicola mostra un uomo, splendidamente interpretato da un Bradley Cooper sempre più superstar, a cui nulla va bene, che ha conosciuto angoscia e sofferenza ma riesce a trarne forza, a guardare presente e futuro con sguardo incantato cogliendone solo il meglio, perchè sempre il sole dietro "L'orlo argenteo delle nuvole", che poi non è altro che il titolo del best seller di Matthew Quick da cui è tratto.
[+]
Uscito da un istituto psichiatrico, Pat ha intenzione di ricostruire la propria vita, aiutato dal suo incredibile ottimismo. La sua vita prenderà una piega inaspettata dopo aver conosciuto Tiffany, anch'essa sofferente per problemi psichici. David O. Russell non è un regista "facile" ed è riuscito a realizzare un film così vero e drammatico e al tempo stesso divertente e pieno di vita, che sbircia nelle vite di persone comuni che tentano di affrontare la realtà immersi nella loro quotidianità. In maniera mai banale la pellicola mostra un uomo, splendidamente interpretato da un Bradley Cooper sempre più superstar, a cui nulla va bene, che ha conosciuto angoscia e sofferenza ma riesce a trarne forza, a guardare presente e futuro con sguardo incantato cogliendone solo il meglio, perchè sempre il sole dietro "L'orlo argenteo delle nuvole", che poi non è altro che il titolo del best seller di Matthew Quick da cui è tratto. E' una comemdia di riscatto che ha fruttato un Oscar (con caduta) alla deliziosa Jennifer Lawrence, che segue i non facili percorsi della mente, dell'abbandono e del dolore e di chi vede "diverso". Russell ha ben capito come fare, riesce a far sorridere e commuovere attraverso le storie di pat e Tiffany, entrambi feriti nell'anima ma desiderosi di trovare il loro lato positivo, quel senso che illumini le loro giornate, magari in una gara di ballo. Russell è anche una garanzia di nomination e di vittorie di statuette, è sicuramente il più spiazzante fra i registi della nuova Hollywood, quello che nei suoi film esplora sempre famiglie complicate vicine al suo cuore e alla sua esperienza diretta, geniale si sovversivo no, che con questo film cammina abilmente e in perfetto equilibrio sull'orlo argenteo tra commedia e tragedia, surfando sul ridicolo (magnificamente interpretato da un rinato DeNiro) senza mai precipitarvi. I ritmi dei dialoghi sono inarrestabili e il messaggio è di quelli forti: oggi, se ti fissi sulla passione sei matto e ti curano con gli psicofarmaci! nel finale, invece, tutto torna e senza miracoli, il che è un vero miracolo. Una dramedy romantica, malinconica e dramamtica col merito di inserire freschezza che innesca un grottesco meccanismo comico a cui fanno da contraltare commozione, stupore e immedesimazione. Film umanamente denso che alterna tensione a momenti di rilassatezza dove brillano tutti e quattro i protagonisti più uno, David O. Russell.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a ultimoboyscout »
[ - ] lascia un commento a ultimoboyscout »
|
|
d'accordo? |
|
giorg99
|
sabato 4 maggio 2013
|
ma perchè tutte queste nominations?
|
|
|
|
Due persone ferite dalla vita nei loro sentimenti vogliono ritrovare un ecquilibrio e insieme riescono a farlo. Gli attori non sono affatto male, non lo è neanche la storia ma vedendo che aveva vinto l' oscar per la miglior attrice (Jennifer Lawrence) e avendo preso tutte queste nomination mi aspettavo di più, non è nulla d'eccezzionale e in alcune parti anche noioso
|
|
[+] lascia un commento a giorg99 »
[ - ] lascia un commento a giorg99 »
|
|
d'accordo? |
|
jacopo b98
|
mercoledì 1 maggio 2013
|
il lato positivo di o'russell - da non perdere
|
|
|
|
Pat Solitano (Cooper) dopo otto mesi di clinica psichiatrica, in cui era finito per aver avuto una reazione troppo violenta alla scoperta del tradimento della moglie, torna a vivere con i genitori, il padre (De Niro), fanatico di football e la madre (Weaver) succube della sua autorità. A cena da un amico fa conoscenza con Tiffany (Lawrence), altra ragazza psicologicamente disturbata dopo la morte del marito. Lui le chiederà aiuto per riconquistare la moglie e lei in cambio vorrà che lui la aiuti in una gara di ballo. Insieme troveranno un precario equilibrio. Tratto dal romanzo di Matthew Cwick è una deliziosa commedia agrodolce, la cui regia è stata affidata ad O.
[+]
Pat Solitano (Cooper) dopo otto mesi di clinica psichiatrica, in cui era finito per aver avuto una reazione troppo violenta alla scoperta del tradimento della moglie, torna a vivere con i genitori, il padre (De Niro), fanatico di football e la madre (Weaver) succube della sua autorità. A cena da un amico fa conoscenza con Tiffany (Lawrence), altra ragazza psicologicamente disturbata dopo la morte del marito. Lui le chiederà aiuto per riconquistare la moglie e lei in cambio vorrà che lui la aiuti in una gara di ballo. Insieme troveranno un precario equilibrio. Tratto dal romanzo di Matthew Cwick è una deliziosa commedia agrodolce, la cui regia è stata affidata ad O. Russell, divorziato da poco e con un figlio malato di bipolarismo. Per essere un film indipendente ha ottenuto un notevole successo (oltre cento milioni solo in USA) sia di pubblico che di critica, alcuni americani lo hanno osannato come il miglior film dell’anno. Il regista, anche sceneggiatore, racconta i suoi personaggi con una delicatezza straordinaria, senza mai cadere nel banale e mettendo a segno alcune battute epocali. Fa sorridere anche nei momenti di massima tensione drammatica e questo alleggerisce una situazione che altrimenti sarebbe insostenibile: non c’è nessun personaggio sincero in questa gabbia di matti, il padre che si gioca tutto su una partita degli amati Eagles, la madre che pensa solo a cucinare chele di granchio, l’amico che non fa altro che sentirsi soffocato dall’aura della superba e fastidiosa moglie. Gli unici due che sono sinceri, e in certi momenti anche un po’ istintivi, sono i due protagonisti, che alla fine sono gli unici felici e contenti, forse perché pazzi. La pazzia spesso è sinonimo di sincerità e, in certi momenti, anche di felicità e spensieratezza: questa è la morale del film. Perciò anche il finale che potrebbe sembrare banale, quasi da commedia romantica, non lo è affatto perché alla fine i più pazzi sono i sani di mente e i più sani sono i pazzi, che infatti colgono al volo l’occasione di una vita che può essere bella e felice, con i rispettivi problemi. La scena finale, con il padre che continua a scommettere e la madre che illustra la preparazione delle chele di granchio è geniale: nulla è cambiato, o forse sì; Pat e Tiffany sono felici e contenti. Comunque è un film che si regge molto, oltre che sui dialoghi, sulle interpretazioni degli attori, tutti, dal primo all’ultimo, eccezionali, su cui spiccano Cooper e soprattutto la Lawrence, a ventidue anni (anche se nel film ne dimostra parecchi di più, anche perché Cooper ne ha trentotto) premiata con un Oscar indiscutibile. Trionfo al Toronto Film Festival, dove ha vinto il People Choice Award, il premio più importante, e otto nomination agli Oscar. Golden Globe alla miglior attrice.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a jacopo b98 »
[ - ] lascia un commento a jacopo b98 »
|
|
d'accordo? |
|
viaggiatore77
|
lunedì 22 aprile 2013
|
sai perdonare ?
|
|
|
|
Bel film in cui i portagonisti danno buona prova d'attore; in alcune scene anche lo spettatore rischierebbe di schizzare un pò. I personaggi e i dialoghi tra loro formano un bel quadro, tuttavia il romanticismo, forse un pò forzato, fa perdere d'incisività al film. Resta comunque impressa una frase che lei rivolge a lui, in uno dei loro ripetuti confronti: "tu sai perdonare?"; questa semplice riflessione effettivamente potrebbe essere la base da cui partire per guarire da tutti i mali.
|
|
[+] lascia un commento a viaggiatore77 »
[ - ] lascia un commento a viaggiatore77 »
|
|
d'accordo? |
|
tonysamperi
|
domenica 21 aprile 2013
|
coming back to life
|
|
|
|
SULLA SCENEGGIATURA
I protagonisti di questa storia non sono esattamente convenzionali.
Questo ha giocato molto a favore del plot, che inserisce Pat e Tiffany in un contesto sociale di grande attualità. Ciò che essi rappresentano sono due personalità a tratti così uguali e a tratti così diverse, ma accomunate da un solo obiettivo: ritornare alla vita.
Nel farlo incarnano quasi il ruolo degli eroi, si trovano davanti a diversi ostacoli, ma devono coglierne per l’appunto il lato positivo, quindi perseguire la loro strada.
Anche se inizialmente gli obiettivi sono diversi e Pat e Tiffany subiscono le pressioni delle loro famiglie, la loro strada si spiana e li porterà insieme ad un lieto fine.
[+]
SULLA SCENEGGIATURA
I protagonisti di questa storia non sono esattamente convenzionali.
Questo ha giocato molto a favore del plot, che inserisce Pat e Tiffany in un contesto sociale di grande attualità. Ciò che essi rappresentano sono due personalità a tratti così uguali e a tratti così diverse, ma accomunate da un solo obiettivo: ritornare alla vita.
Nel farlo incarnano quasi il ruolo degli eroi, si trovano davanti a diversi ostacoli, ma devono coglierne per l’appunto il lato positivo, quindi perseguire la loro strada.
Anche se inizialmente gli obiettivi sono diversi e Pat e Tiffany subiscono le pressioni delle loro famiglie, la loro strada si spiana e li porterà insieme ad un lieto fine.
Il tutto è sostenuto da dialoghi essenziali ma perfetti a inquadrare il contesto e a darci uno spaccato della realtà dei protagonisti, quindi da questo punto di vista va sicuramente premiato O.Russel.
Ho notato una fotografia molto pulita, non so se fatto di proposito, ma ho trovato di giusto equilibrio il contrasto tra le vite confuse dei personaggi e le inquadrature statiche (Al più credo si sia usata la steadycam nelle corse).
SUL CAST
Cooper in costante ascesa, da “2 single a nozze”, a “A-Team”, a “Come un tuono”, interpreta personaggi profondi e complicati con una credibilità invidiabile.
Jennifer Lawrence si conquista le scene, non a caso premiata con l’Oscar.
Anche De Niro, in questo ruolo un po’ fuori dagli schemi non manca di credibilità.
Chris Tucker simpaticissimo, mi è spiaciuto abbia avuto un ruolo un po’ marginale.
Julia Stiles l’avevo vista nella trilogia “Bourne”, quindi mi è piaciuto vederla fuori da quel contesto.
SUL DOPPIAGGIO
Torna come sempre Christian Iansante al doppiaggio di Bradley Cooper, mentre Alessia Amendola (Nipote dell’immenso Ferruccio) doppia Jennifer Lawrence.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a tonysamperi »
[ - ] lascia un commento a tonysamperi »
|
|
d'accordo? |
|
fabiofeli
|
venerdì 19 aprile 2013
|
unica soluzione per due nevrosi
|
|
|
|
Il lato positivo (Silver linings playbook) di David Owen Russell
Il film è tratto da una commedia di M. Quick e parla di due nevrosi che si incontrano e si scontrano: Pat Solitano (Bradley Cooper) un insegnante ricoverato in una casa di cura per malattie nervose, deve superare il trauma del tradimento della moglie sorpresa con un collega e la tendenza a reazioni violente, quando è sotto pressione emotiva; Tiffany (Jennifer Lawrence), dopo la perdita del marito, si è ubriacata di sesso distruggendo se stessa e perdendo il lavoro.
[+]
Il lato positivo (Silver linings playbook) di David Owen Russell
Il film è tratto da una commedia di M. Quick e parla di due nevrosi che si incontrano e si scontrano: Pat Solitano (Bradley Cooper) un insegnante ricoverato in una casa di cura per malattie nervose, deve superare il trauma del tradimento della moglie sorpresa con un collega e la tendenza a reazioni violente, quando è sotto pressione emotiva; Tiffany (Jennifer Lawrence), dopo la perdita del marito, si è ubriacata di sesso distruggendo se stessa e perdendo il lavoro. Quando Pat, dimesso dalla casa di cura, ritorna a casa, deve fare i conti con sua madre Dolores (Jackie Weaver) e soprattutto con suo padre, Pat Senior (il grandissimo Robert De Niro), maniaco ultras di una squadra sportiva, in difficoltà economiche e alla ricerca di scommesse sempre più azzardate. Pat junior continua a sperare che sia possibile – con una specie di buona condotta senza incidenti – riprendere il rapporto con la moglie, ma la valutazione dei suoi genitori è diametralmente opposta: unione irrimediabilmente compromessa. Alcuni comportamenti esagitati di Pat junior inducono il padre a imporgli una prosecuzione della cura con il Dr. Patel (Anupam Kher, divertente attore proveniente dal cinema dell’India) per liberarlo dalla mania compulsiva. Un amico della moglie di Pat (John Ortiz) cerca di dissuadere a sua volta l’amico dalla fissazione, presentandogli Tiffany e accendendo una miccia che sembra sfrigolare e spegnersi, ma poi …
Le situazioni comiche si susseguono e si; accavallano; il film scorre, con qualche lungaggine e ridondanza, verso un prevedibile finale.
Buona la recitazione di Cooper, ottima quella della Lawrence; niente da scoprire su De Niro, un attore capace di commuovere anche se deve recitare “La vispa Teresa”: mette in scena divertenti duetti con la Weaver; Kher arriva direttamente da ‘Bollywood’ed è attore esperto e navigato. Russell ha vita facile con cotanto cast; utilizza interni e spazi limitati di una anonima locazione urbana statunitense per l’ambientazione della storia, che non è eccezionale ma gradevole. Non è un caso che il film incontra il favore del pubblico ed ha già ottenuto diversi premi e nomination.
Due citazioni: la prima di un film di Woody Allen nella divertente scena del serrato scambio di opinioni dei due ‘malati’ sugli psicofarmaci; la seconda di Saturday night fever di Badham nella scena della gara di ballo con esiti rovesciati.
Valutazione ***
FabioFeli
[-]
|
|
[+] lascia un commento a fabiofeli »
[ - ] lascia un commento a fabiofeli »
|
|
d'accordo? |
|
archipic
|
martedì 16 aprile 2013
|
riduttivo definirlo commedia
|
|
|
|
Definire commedia un film come Il lato positivo è alquanto riduttivo; è un grande affresco sulle nevrosi e i disturbi che un amore sbagliato può causare alla mente non esattamente stabile di un giovane con dei disequilibri affettivi. Speldidamente interpretato da tutti gli interpreti, la narrazione scorre fluida e tiene avvinto lo spettatore coinvolgendolo emotivamente all'interno di un tessuto narrativo che, pur nella sua complessità, riesce a sviluppare tutte le trame e tutti i rapporti interpersonali in un godibilissimo e crescente intreccio di personalissimi vissuti e pubbliche contaminazioni del vivere quotidiano. I due protagonisti (Bradley Cooper e Jennifer Lawrence) offrono una prova attoriale di grande levatura, riuscendo a dettagliare benissimo le spigolose sfaccettature dei caratteri dei loro personaggi; il grande De Niro tinteggia la figura paterna con grande amabilità e ironia riuscendo, nel contempo, ad essere profondo e intenso.
[+]
Definire commedia un film come Il lato positivo è alquanto riduttivo; è un grande affresco sulle nevrosi e i disturbi che un amore sbagliato può causare alla mente non esattamente stabile di un giovane con dei disequilibri affettivi. Speldidamente interpretato da tutti gli interpreti, la narrazione scorre fluida e tiene avvinto lo spettatore coinvolgendolo emotivamente all'interno di un tessuto narrativo che, pur nella sua complessità, riesce a sviluppare tutte le trame e tutti i rapporti interpersonali in un godibilissimo e crescente intreccio di personalissimi vissuti e pubbliche contaminazioni del vivere quotidiano. I due protagonisti (Bradley Cooper e Jennifer Lawrence) offrono una prova attoriale di grande levatura, riuscendo a dettagliare benissimo le spigolose sfaccettature dei caratteri dei loro personaggi; il grande De Niro tinteggia la figura paterna con grande amabilità e ironia riuscendo, nel contempo, ad essere profondo e intenso. Un film che merita assolutamente di essere visto; merito, come detto, degli attori, ma anche di una regia che non indugia nel melò doloroso ma che è abilissima nel correre sul filo tra i toni drammatici e leggeri, non concedendo pause e lasciando che la storia ti prenda fino al finale riconciliatore.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a archipic »
[ - ] lascia un commento a archipic »
|
|
d'accordo? |
|
|