SULLA SCENEGGIATURA
I protagonisti di questa storia non sono esattamente convenzionali.
Questo ha giocato molto a favore del plot, che inserisce Pat e Tiffany in un contesto sociale di grande attualità. Ciò che essi rappresentano sono due personalità a tratti così uguali e a tratti così diverse, ma accomunate da un solo obiettivo: ritornare alla vita.
Nel farlo incarnano quasi il ruolo degli eroi, si trovano davanti a diversi ostacoli, ma devono coglierne per l’appunto il lato positivo, quindi perseguire la loro strada.
Anche se inizialmente gli obiettivi sono diversi e Pat e Tiffany subiscono le pressioni delle loro famiglie, la loro strada si spiana e li porterà insieme ad un lieto fine.
Il tutto è sostenuto da dialoghi essenziali ma perfetti a inquadrare il contesto e a darci uno spaccato della realtà dei protagonisti, quindi da questo punto di vista va sicuramente premiato O.Russel.
Ho notato una fotografia molto pulita, non so se fatto di proposito, ma ho trovato di giusto equilibrio il contrasto tra le vite confuse dei personaggi e le inquadrature statiche (Al più credo si sia usata la steadycam nelle corse).
SUL CAST
Cooper in costante ascesa, da “2 single a nozze”, a “A-Team”, a “Come un tuono”, interpreta personaggi profondi e complicati con una credibilità invidiabile.
Jennifer Lawrence si conquista le scene, non a caso premiata con l’Oscar.
Anche De Niro, in questo ruolo un po’ fuori dagli schemi non manca di credibilità.
Chris Tucker simpaticissimo, mi è spiaciuto abbia avuto un ruolo un po’ marginale.
Julia Stiles l’avevo vista nella trilogia “Bourne”, quindi mi è piaciuto vederla fuori da quel contesto.
SUL DOPPIAGGIO
Torna come sempre Christian Iansante al doppiaggio di Bradley Cooper, mentre Alessia Amendola (Nipote dell’immenso Ferruccio) doppia Jennifer Lawrence.
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