Un film bipolare che piace ma non graffia
di Natalino Bruzzone Il Secolo XIX
C'è del bizzarro a Hollywood: e se la vita, invece di essere meravigliosa, fosse bipolare? Nel senso medico del termine che specifica il dizionario: "disturbo psichico caratterizzato dal repentino alternarsi di stati depressivi ad altri di iperattivismo e di euforia".
Che l'esistenza sia davvero così, o almeno appartenga a determinati individui per nulla mosche bianche nella società contemporanea, crede fermamente "Il lato positivo" di David O. Russell. Un'opera che nel suo titolo originale, "Silver Lining Playbook", unisce due riferimenti: la massima popolare del tipo "dopo la pioggia arriva il sereno" al libro con le strategie agonistiche e i moduli di gioco di una squadra sportiva. [...]
di Natalino Bruzzone, articolo completo (2554 caratteri spazi inclusi) su Il Secolo XIX 21 febbraio 2013
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