annalisarco
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giovedì 6 settembre 2012
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the batman: la trilogia (parte prima)
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Tripletta di successi per Mr. Nolan che, nel non molto lontano 2005, si prese il compito di riportare sugli schermi la storia del personaggio creato da Bob Kane e Bill Finger dopo due film (apprezzati) diretti da Tim Burton e altri due (per niente apprezzati) diretti da Joel Schumacher. L'intento era quello di avere una visione completa della storia di Bruce Wayne, dalla sua infanzia da ricco ragazzino a giustiziere della notte. Il punto cruciale della sua esistenza è infatti la sera in cui un rapinatore uccise a colpi di pistola i suoi genitori all'uscita dal teatro. Bruce giura di vendicarsi e inizia negli anni un percorso di allenamento fisico e mentale che lo porteranno a vestire i panni dell'uomo pipistrello, aiutato ,certo, dal fatto di essere il proprietario della Wayne Enterprises e dunque di aver accesso a potenti tecnologie, laboratori , e alla mente geniale di Lucius Fox che progetta per lui armature e macchine volanti.
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Tripletta di successi per Mr. Nolan che, nel non molto lontano 2005, si prese il compito di riportare sugli schermi la storia del personaggio creato da Bob Kane e Bill Finger dopo due film (apprezzati) diretti da Tim Burton e altri due (per niente apprezzati) diretti da Joel Schumacher. L'intento era quello di avere una visione completa della storia di Bruce Wayne, dalla sua infanzia da ricco ragazzino a giustiziere della notte. Il punto cruciale della sua esistenza è infatti la sera in cui un rapinatore uccise a colpi di pistola i suoi genitori all'uscita dal teatro. Bruce giura di vendicarsi e inizia negli anni un percorso di allenamento fisico e mentale che lo porteranno a vestire i panni dell'uomo pipistrello, aiutato ,certo, dal fatto di essere il proprietario della Wayne Enterprises e dunque di aver accesso a potenti tecnologie, laboratori , e alla mente geniale di Lucius Fox che progetta per lui armature e macchine volanti. Nessuno sospetterebbe della sua identità: il giustiziere, colui che combatte la criminalità, che cerca di salvare Gotham dalla corruzione dei ricchi , dei politici, è in realtà uno dei più potenti uomini della città. Perchè evidentemente è vero che il potere è in mano ai ricchi, difficile pensare che Batman avrebbe ottenuto gli stessi risultati senza una squadra e dei servizi come quella ai suoi piedi … Comunque sia, opera nel giusto, affinché regni l'ordine, e per farlo dovrà scontrarsi con Falcone in Batman Begins, con Joker ne The Dark Knight e con Bane ne The Dark Knight - Rises. Questi almeno i nemici ufficiali. Bruce deve in realtà fare i conti col popolo, che lo crede un criminale. Con la polizia, che lo vede come un ostacolo. Con sé stesso e i suoi limiti, con i sensi di colpa per la morte della sua amata Rachel, con la perdita di uno scopo che in otto anni ha fatto sì che Bruce si sia rintanato in casa e abbia abbandonato tutto, sotto lo sguardo dell'unica persona rimastagli sempre accanto, il fidatissimo amico e maggiordomo Alfred. Più fisica la prova per Batman nel primo capitolo, mentale invece quella nel secondo. L'uomo pipistrello ha a che fare con un personaggio illogico, folle, che semina il terrore per il gusto di farlo, ma geniale allo stesso tempo. Nessuno sa chi è Joker, tante le voci da lui stesso seminate (come le indimenticabili storie sulle cicatrici sulla sua faccia, una volta causate dal padre, la volta successiva da Joker stesso) e nessuno che lo conosca davvero. Gioca secondo schemi precisi e piani studiati nei dettagli, come la riuscitissima rapina in banca. Fisica e mentale la prova dell'ultimo capitolo della trilogia, dove il muscoloso Bane cerca di far capire al popolo che in realtà è solo contro un'istituzione che pensa ai proprio interessi, trascurando i bisogni dei cittadini, pedine di uomini ricchi e corrotti che governano Gotham. Non c'è nessun giustiziere, nessuna forza politica o dell'ordine che può aiutarli. I cittadini devono essere padroni di sé stessi e della città (continua ...)
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ange1986
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domenica 9 settembre 2012
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l'eroe che si ritrova a difendere il capitalismo!
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Premesso che su un punteggio da 0 a 5 la nuova fatica di Nolan merita preliminarmente un 4 e mezzo pieno, va prima di tutto rilevato che Bane non è, e non potrà mai essere Joker.
Ma andiamo al sodo. Il film è assolutamente di alto livello; va ringraziato Zimmer per la colonna sonora.
Il film nella prima parte è essenzialmente lento. Nolan rappresenta la decadenza del caro Bruce lasciando lo spettatore in balia del male.
In questa parte Nolan si è perso. La tentazione di manifestare la fine di una trilogia rende il film privo di spina dorsale.
Tuttavia, l'ascesa del malvagio Bane, la sottomissione di Gotham, l'apocalittica scena della distruzione dello stadio e la decadenza dell'uomo dall'oscuro mantello, è sicuramente carica di quel cinema alla Nolan che, senza dubbio, non può non essere ricordata come un " no no no.
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Premesso che su un punteggio da 0 a 5 la nuova fatica di Nolan merita preliminarmente un 4 e mezzo pieno, va prima di tutto rilevato che Bane non è, e non potrà mai essere Joker.
Ma andiamo al sodo. Il film è assolutamente di alto livello; va ringraziato Zimmer per la colonna sonora.
Il film nella prima parte è essenzialmente lento. Nolan rappresenta la decadenza del caro Bruce lasciando lo spettatore in balia del male.
In questa parte Nolan si è perso. La tentazione di manifestare la fine di una trilogia rende il film privo di spina dorsale.
Tuttavia, l'ascesa del malvagio Bane, la sottomissione di Gotham, l'apocalittica scena della distruzione dello stadio e la decadenza dell'uomo dall'oscuro mantello, è sicuramente carica di quel cinema alla Nolan che, senza dubbio, non può non essere ricordata come un " no no no...ragazzi capolavoro".
La parte conclusiva del film, la resa dei conti, riporta scene di altissimo livello, mescolate a dialoghi al limite del capolavoro, ma in alcuni punti di poco contenuto, a differenza del secondo Batman.
In ogni caso, il film tiene incollati allo schermo dall'inizio alla fine.
Nolan crea un decadente e adrenalinico capolavoro, senza l'uso dell'inutile 3d!
In alcuni punti unisce narrativamente la vicenda ad alcuni personaggi del passato che forse risultano un pò deboli per la grandezza del cavaliere.
In questo film Nolan vuole trovare la sintesi concettuale tra il primo e secondo Batman, cercando di volare in alto (anche parecchio) e chiudere la serie.
La mia personale impressione è che questo film, pur rappresentanto una lezione di cinema di altissimo livello, non gioca la carta del realismo espressione di quel batman che ha ampiamente conquistato i cuori di appassionati e amanti del genere.
Nolan forse voleva unire l'esperienza del primo e del secondo in una vicenda oltremondo.
Il film è caratterizzato da una oscurità avvolgente, e da quella eterna lotta tra un cavaliere oscuro che difende Gotham, la sede del capitalismo, e l'estrema violenza di Bane per la difesa del popolo.
Il cavaliere oscuro è l'uomo giusto, che difende la classe dirigente!O forse, colui destinato a riportare l'equilibrio delle cose.
In ogni caso, Nolan vola in alto e supera Burton.
Da vedere.
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intothewild4ever
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sabato 15 settembre 2012
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il cavaliere... chiaro-oscuro
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Quando ci si trova difronte a una trilogia, il confronto di ogni film con i capitoli che lo compongono, è sempre dovuto. Il capitolo 2, inutile negarlo, è il migliore della trilogia! Il Joker di Nolan è forse uno dei più bei personaggi di sempre dei film di questo genere, ed il confronto con il cattivo di quest'ultimo film, il malefico Bane, non è nemmeno da porsi.
Il Joker di Nolan è malefico e distruttivo quanto Bane, ma quest'ultimo basa la sua forza solo e soltanto sulla voglia di rivalsa e sulla sua potenza muscolare, mentre il personaggio di Joker è enormemente meglio strutturato e profondo, al punto che alcune sue battute nel film, fanno addirittura riflettere lo spettatore.
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Quando ci si trova difronte a una trilogia, il confronto di ogni film con i capitoli che lo compongono, è sempre dovuto. Il capitolo 2, inutile negarlo, è il migliore della trilogia! Il Joker di Nolan è forse uno dei più bei personaggi di sempre dei film di questo genere, ed il confronto con il cattivo di quest'ultimo film, il malefico Bane, non è nemmeno da porsi.
Il Joker di Nolan è malefico e distruttivo quanto Bane, ma quest'ultimo basa la sua forza solo e soltanto sulla voglia di rivalsa e sulla sua potenza muscolare, mentre il personaggio di Joker è enormemente meglio strutturato e profondo, al punto che alcune sue battute nel film, fanno addirittura riflettere lo spettatore. Per quanto riguarda Batman, invece, il suo personaggio non subisce profondi cambiamenti rispetto al capitolo precedente, non che ci fosse bisogno di cambiarlo, sia chiaro. Non esaltante però la scelta di non farlo ricorrere alle armi, scelta che porta i due antagonisti ad affrontarsi a suon di anacronistici cazzotti, mentre sono contorniati da persone armate fino ai denti... la scelta rende le scene di lotta poco adrenaliniche, ma ciò si riflette comunque in tutto il film, che per più di due ore rimane più narrativo che d'azione.
Detto ciò, bisogna riconoscere che Nolan è un grandissimo regista, ma soprattutto un immenso sceneggiatore. Il suo Batman è infinitamente superiore ai precedenti Batman, che pure si lasciavano vedere. Nolan ha dato a Batman più umanità, togliendogli l'alone di eroe che eravamo abituati ad associargli, rendendolo un eroe non eroe, un eroe che sbaglia e soffre, che cade e si rialza...poiché si cade, per imparare a rialzarsi!
Chi ha visto i film precedenti, non può non provare gusto nel vedere "come va a finire". Per chi non ha visto i precedenti... cosa state aspettando... colmate subito questa lacuna!!!
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[+] hai ragione
(di immanuel)
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andre#
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sabato 15 settembre 2012
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cosa si poteva chiedere di più ad un epilogo?
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Premessa: non sono tra i più grandi appassionati del genere, ma dopo aver visto in tv i primi due episodi, mi sono detto che valeva la pena seguire al cinema il filo della narrazione, sperando che anche questo lavoro fosse all'altezza delle aspettative. E decisamente lo è stato. Dal primo Batman Begins (il più "soft" della trilogia ma da me molto apprezzato) è stato un crescendo di emotività, coinvolgimento, spettacolo...complici, inutile dirlo, la maturazione dell'eroe e degli altri personaggi chiave, le figure negative di Joker prima e di Bane poi e lei, Gotham, sempre più oscura e mai uguale a se stessa.
Nulla è lasciato al caso e tutto è collegato: nel film comprendiamo il fondamento della fiducia che Bruce/Batman ripone in Gordon, la sincerità del rapporto che lega Alfred al suo principale (se ci fosse bisogno di dirlo, Caine è superlativo), la distorta malvagità di Bane (ed il suo fondamento nella prigionia del tunnel) che ha creato un proprio regno nel sottosuolo della città da cui prepara la presa della stessa e che poi si rivela solo uno strumento nelle mani della signorina Tate, la vera sorpresa del film, figlia di Ra's Al Ghul e determinata a compiere il progetto del padre.
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Premessa: non sono tra i più grandi appassionati del genere, ma dopo aver visto in tv i primi due episodi, mi sono detto che valeva la pena seguire al cinema il filo della narrazione, sperando che anche questo lavoro fosse all'altezza delle aspettative. E decisamente lo è stato. Dal primo Batman Begins (il più "soft" della trilogia ma da me molto apprezzato) è stato un crescendo di emotività, coinvolgimento, spettacolo...complici, inutile dirlo, la maturazione dell'eroe e degli altri personaggi chiave, le figure negative di Joker prima e di Bane poi e lei, Gotham, sempre più oscura e mai uguale a se stessa.
Nulla è lasciato al caso e tutto è collegato: nel film comprendiamo il fondamento della fiducia che Bruce/Batman ripone in Gordon, la sincerità del rapporto che lega Alfred al suo principale (se ci fosse bisogno di dirlo, Caine è superlativo), la distorta malvagità di Bane (ed il suo fondamento nella prigionia del tunnel) che ha creato un proprio regno nel sottosuolo della città da cui prepara la presa della stessa e che poi si rivela solo uno strumento nelle mani della signorina Tate, la vera sorpresa del film, figlia di Ra's Al Ghul e determinata a compiere il progetto del padre. Il tutto mentre vecchi (il sindaco di Gotham, Fox) e nuovi personaggi (
Selina Kyle, John Blake/ Robin ma anche il vicecommissario Foley per citarne alcuni) animano una scena mai scontata ed in cui ognuno poi trova il giusto spazio.
Da sfondo l'incredibile sequenza aerea iniziale, le riprese a tutto schermo di Gotham e gli effetti speciali nel corso del film, come la sequenza delle esplosioni attraverso la città e quella della distruzione dei ponti, o lo spettacolare volo di Batman tra i grattacieli prima e sul mare poi.
Cosa chiedere di più ad un film? Che ci sia un seguito, anche se pare improbabile...a dirla tutta, il finale lascia aperta questa possibilità facendo presagire che Blake seguirà le orme di Batman con quello che è il suo nome legale (Robin) e mostrando che Bruce, al di là di ogni aspettativa, si è salvato e frequenta la Kyle...chissà che in futuro Nolan ci ripensi. Intanto possiamo dire che se anche questo fosse l'ultimo episodio, sarebbe una conclusione più che degna.
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alex41
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lunedì 26 novembre 2012
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epico
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Il film di Batman più "completo" in assoluto: un film dove si riscontrano rabbia, paura, tristezza, dramma, vendetta, violenza e spettacolo. Una trama che è incentrata principalmente sulle gesta dei due villain del film: l'affascinante e scaltra Catwoman e il temibile e spaventoso Bane. Gli attori hanno mostrato una altissima prova di recitazione: Christian Bale ormai è una garanzia, ovunque reciti fa sempre accapponare la pelle; Jason Gordon Levitt si mostra essere un bravissimo attore dei nostri anni, e Gary Oldman nella (forse) migliore interpretazione del Commissario Gordon tra tutti i tre film. Peccato un po' per Michael Caine e Morgan Freeman che in questo film appaiono più come macchiette.
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Il film di Batman più "completo" in assoluto: un film dove si riscontrano rabbia, paura, tristezza, dramma, vendetta, violenza e spettacolo. Una trama che è incentrata principalmente sulle gesta dei due villain del film: l'affascinante e scaltra Catwoman e il temibile e spaventoso Bane. Gli attori hanno mostrato una altissima prova di recitazione: Christian Bale ormai è una garanzia, ovunque reciti fa sempre accapponare la pelle; Jason Gordon Levitt si mostra essere un bravissimo attore dei nostri anni, e Gary Oldman nella (forse) migliore interpretazione del Commissario Gordon tra tutti i tre film. Peccato un po' per Michael Caine e Morgan Freeman che in questo film appaiono più come macchiette. Tra le novità nel cast abbiamo due nomi, e che nomi: Anne Hathaway è Catwoman: un'interpretazione molto brillante e naturale, migliore sia di Michelle Pfeiffer che di Halle Berry. Tom Hardy è Bane, un personaggo che è già un cult, come per Star Wars lo è Dart Fener, una vera montagna umana (l'attore ha dovuto pomparsi tanto per interpretare questo ruolo). Il potere di Bane, a differenza di quello psicologico del Joker, è incentrato sulla forza, sul potere superiore, ma nello stesso tempo riesce a mantenere l'ordine e procedere ai suoi piani come se tutto fosse normale: un GENIO, descritto alla perfezione e interpretato alla perfezione (un po' meno il doppiaggio italiano però). Christopher Nolan crea un piccolo grande kolossal con tanto di azione, sentimenti, e un finale sorprendente che consacra Batman come un vero eroe. Da vedere. In confronto a questo i Batman di Burton sono indietro anni luce.
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enzo70
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mercoledì 27 marzo 2013
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batman forever
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E con un capolavoro, per gli amanti del genere, si chiude la trilogia di Batman di Christopher Nolan. Bruce Wayne torna sul sipario con tono dimesso, molto riflessivo, quasi sconfitto dalla morte della donna amata. Batman ha appeso le ali da pipistrello al chiodo che solo l’ingresso in scena di Bane, uomo in maschera, può rimuovere. Ma il solito dissidio tra buoni e cattivi viene ricomposto in maniera perfetta dal regista che pone in risalto la storia dei cattivi, Bane e la socia in affari dello stesso Wayne. La storia della prigione nel deserto è l’epilogo della storia della sofferenza e del dolore umano, una salvezza sempre possibile in alto, ma un alto impossibile da raggiungere se non ti chiami Batman.
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E con un capolavoro, per gli amanti del genere, si chiude la trilogia di Batman di Christopher Nolan. Bruce Wayne torna sul sipario con tono dimesso, molto riflessivo, quasi sconfitto dalla morte della donna amata. Batman ha appeso le ali da pipistrello al chiodo che solo l’ingresso in scena di Bane, uomo in maschera, può rimuovere. Ma il solito dissidio tra buoni e cattivi viene ricomposto in maniera perfetta dal regista che pone in risalto la storia dei cattivi, Bane e la socia in affari dello stesso Wayne. La storia della prigione nel deserto è l’epilogo della storia della sofferenza e del dolore umano, una salvezza sempre possibile in alto, ma un alto impossibile da raggiungere se non ti chiami Batman. E poi ci sono le storie del mondo vero, fatte delle spietate regole della finanza che rendono ricco un povero o povero un ricco, ma non siamo ai tempi di Robin Hood, o del delirio del carcere di Ghotam City. Christian Bale al solito perfetto si muove bene in un cast stellato, all’interno del quale spicca il solito, straordinario Morgan Freeman. Gli effetti speciali lasciano senza fiato durante il film, ma sono sempre ben dosati, nessun eccesso, la misura è indice di qualità. Ma dopo il film si rimane senza parole, la tentazione è stata quella di tornare subito al botteghino per comprare un biglietto per rivedere subito “Il Cavaliere oscuro – il ritorno”.
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jacopo b98
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mercoledì 1 maggio 2013
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il cavaliere oscuro - il ritorno: da non perdere
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Bruce Wayne-Batman (Bale) si è ritirato a vita privata nella sua residenza, da otto anni a quella parte, ovvero da quando Harvey Dent era morto. Ma è costretto a rimettersi l’armatura quando Bane (Hardy), un anarchico insurrezionalista, getta Gotham City nel caos più profondo. Scoprirà la paura e il dolore che neanche contro Joker aveva provato. A quattro anni dal geniale Il cavaliere oscuro, Nolan ha voluto tornare alla regia di questo film supereroistico per concludere la sua saga sull’uomo-pipistrello iniziata nel 2006 con Batman Begins. È il più tormentato e filosofico dei tre film nonché il più complesso.
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Bruce Wayne-Batman (Bale) si è ritirato a vita privata nella sua residenza, da otto anni a quella parte, ovvero da quando Harvey Dent era morto. Ma è costretto a rimettersi l’armatura quando Bane (Hardy), un anarchico insurrezionalista, getta Gotham City nel caos più profondo. Scoprirà la paura e il dolore che neanche contro Joker aveva provato. A quattro anni dal geniale Il cavaliere oscuro, Nolan ha voluto tornare alla regia di questo film supereroistico per concludere la sua saga sull’uomo-pipistrello iniziata nel 2006 con Batman Begins. È il più tormentato e filosofico dei tre film nonché il più complesso. Un impressionante miscuglio di filosofia (il buco dove Wayne viene rinchiuso, dove scopre la disperazione e dove trova la speranza; “sai perché si vede il cielo?” gli chiede Bane, “ per dare speranza: l’uscita è così semplice, così vicina, eppure impossibile”) e di dramma, rappresentato dalla rivoluzione del cattivo di turno, anche se non riesce a raggiungere gli impressionanti livelli di violenza fisica e psicologica del precedente capitolo. Il supereroe più tormentato della storia del cinema, l’unico film fantastico in cui l’eroe muore nel finale e risorge, ma sotto forma umana: Batman muore nell’esplosione atomica e quello che il maggiordomo Alfred (Caine) vede al bar di Firenze non è nessuno, è Bruce Wayne, un uomo normale che è riuscito a lasciarsi alle spalle i suoi dolori e dubbi, l’eroe invincibile non esiste più. Bane, non è che la personificazione dei rivoluzionari che vogliono abbattere l’american dream, un sogno folle che ha lasciato così poco per tutti gli altri: “sta arrivando una tempesta signor Wayne, e allora voi ricchi non potrete che chiedervi come avete potuto vivere così alla grande lasciando così poco per tutti gli altri” dice Selina Kyle (Hathaway), sensuale ladra di gioielli. Scritto da Nolan con il fratello Jonathan e prodotto con la moglie Emma Thomas è girato quasi del tutto a New York. Memorabile sequenza iniziale in aereo. Gli attori sono bravi come sempre, Bale tormentato e ferito, si appoggia nella sua interpretazione alla straordinaria Hathaway, conturbante come non mai, e a Oldman, strepitoso. Hardy ci regala un cattivo memorabile ma che purtroppo sfigura davanti all’indimenticabile Joker del film precedente. Fotografia da Oscar di Wally Pfister. Trionfo mondiale al botteghino con quasi un miliardo e mezzo di dollari di incasso totale.
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tiamaster
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martedì 21 agosto 2012
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un gran finale!!!
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Ci vuole un pò di pazienza,con questo nuovo capitolo del cavaliere oscuro:è un film lento.quasi tutta l'azione si concentra negli ultimi tre quarti d'ora.Ma la pazienza sarà pienamente ricompensata.Le prime due ore di film,quasi completamente prive di azione (se non una scena) servono ad introdurre i personaggi e a far sviluppare la trama.gli ultimi tre quarti d'ora offrono un concentrato d'azione indimenticabile,condito con metafore (la più evidente quella della scalata del pozzo,che rappresenta la scalata sociale di Bane e Batman) e con un finale un pò buonista ma non banale.Ottima la recitazione di tutto il cast,sopratutto delle new entry Joseph Gordon-Levitt e Marion Cottillard, e poi straordinari come sempre freeman e oldman, seppur in piccole parti.
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Ci vuole un pò di pazienza,con questo nuovo capitolo del cavaliere oscuro:è un film lento.quasi tutta l'azione si concentra negli ultimi tre quarti d'ora.Ma la pazienza sarà pienamente ricompensata.Le prime due ore di film,quasi completamente prive di azione (se non una scena) servono ad introdurre i personaggi e a far sviluppare la trama.gli ultimi tre quarti d'ora offrono un concentrato d'azione indimenticabile,condito con metafore (la più evidente quella della scalata del pozzo,che rappresenta la scalata sociale di Bane e Batman) e con un finale un pò buonista ma non banale.Ottima la recitazione di tutto il cast,sopratutto delle new entry Joseph Gordon-Levitt e Marion Cottillard, e poi straordinari come sempre freeman e oldman, seppur in piccole parti.non è ai livelli del predecessore,ma anche questo vale la visione.Dal punto di vista tecnico (effetti speciali,scenografie ecc.) rasenta la perfezione.
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niko__gargiulo
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mercoledì 22 agosto 2012
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la fine della leggenda!!!!
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Capolavoro.Grande film che non deude le aspettative grazie ad un Bale ed un Nolan da Oscar!!!!.In queso film però il cavaliere oscuro ha bisogno di aiuto per sventrate i piani del supercattivo(pompato)Bane,Quindi entra in gioco catwoman sexy e letale ma indispensabile per l uomo pipistrello.A rendere più emozionante e travolgente questo film sono le musiche del grande Hans Zimmer,queste ultime hanno una capacità di dare carica,energia,e dinamismo soprattuto dove è batman a dominare la scena come ad esempio la "scazzottata"con Bane...soffermiamoci su questo attore (Tom Hardy)grande presenza,forte impatto sullo schermo(già visto ed apprezzato in warrior)riesce a far percepire allo spettatore la vera faccia del "cattivo".
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Capolavoro.Grande film che non deude le aspettative grazie ad un Bale ed un Nolan da Oscar!!!!.In queso film però il cavaliere oscuro ha bisogno di aiuto per sventrate i piani del supercattivo(pompato)Bane,Quindi entra in gioco catwoman sexy e letale ma indispensabile per l uomo pipistrello.A rendere più emozionante e travolgente questo film sono le musiche del grande Hans Zimmer,queste ultime hanno una capacità di dare carica,energia,e dinamismo soprattuto dove è batman a dominare la scena come ad esempio la "scazzottata"con Bane...soffermiamoci su questo attore (Tom Hardy)grande presenza,forte impatto sullo schermo(già visto ed apprezzato in warrior)riesce a far percepire allo spettatore la vera faccia del "cattivo".grazie alla freddezza e alla vera forza del personaggio.In conclusione Il cavaliere oscuro:il ritorno è la fine degna di questa grandissima saga di Nolan iniziata nel 2005,film di forte impatto emotivo,molto dinamico che riesce a tenerti incollato allo schermo,e col fiato sospeso fino alla fine grazie ai colpi di scena che di certo non mancano.
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sebastian13
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mercoledì 22 agosto 2012
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senza un attimo di respiro
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Ieri 21 agosto 2012 anteprima del terzo ed ultimo film targato Nolan. Nell'ordine è ben collocato. Non si può infatti dimenticare che l'esordio ci procurò emozioni mai sopite; ma tale era Batman Begin, una nascita, e quindi i ritmi riflessivi e le ampie sfere strutturali, sembravano corrette. E...finalmente venne il Cavaliere Oscuro, cominciò a prendere vita il fumetto fatto uomo, ed i ritmi si fecero intensi. Ora, con il suo ritorno, non si respira più dall'inizio alla fine. Le due ore e quaranta ci avvolgono e coinvolgono, il ritmo incalzante, senza un attimo di respiro, ci trasporta oltre, e con un certo fastido abbiamo accolto l'interruzione di 5 minuti, assolutamente inopportuna, come voler stroncare una sinfonia di Mahler, perché troppo lunga.
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Ieri 21 agosto 2012 anteprima del terzo ed ultimo film targato Nolan. Nell'ordine è ben collocato. Non si può infatti dimenticare che l'esordio ci procurò emozioni mai sopite; ma tale era Batman Begin, una nascita, e quindi i ritmi riflessivi e le ampie sfere strutturali, sembravano corrette. E...finalmente venne il Cavaliere Oscuro, cominciò a prendere vita il fumetto fatto uomo, ed i ritmi si fecero intensi. Ora, con il suo ritorno, non si respira più dall'inizio alla fine. Le due ore e quaranta ci avvolgono e coinvolgono, il ritmo incalzante, senza un attimo di respiro, ci trasporta oltre, e con un certo fastido abbiamo accolto l'interruzione di 5 minuti, assolutamente inopportuna, come voler stroncare una sinfonia di Mahler, perché troppo lunga. Le musiche di Zimmer come al solito eccezionali e ben distribuite nei toni, sono coadiuvate dall'azione incalzante dei protagonisti, tutti, fino al legittimo epilogo. E non ci disturbano le..cadute(?) di stile, tipo monumento al pipistrello finale o le battute di Catwoman, casomai ci riportano alla dimensione corretta della fonte ispiratrice: il fumetto. Ed è risibile voler vedere a tutti i costi, come certa critica ha fatto, accostamenti di carattere socio politico culturale: poverelli!!! Si tratta solo di vedere fino in fondo con gli occhi del sogno, dove gli incubi sono di casa e si traducono spesso in deformazioni ed estremizzazioni della realtà (Elephant). Quindi, non della interpretazione della violenza del mondo si tratta, ma della sua rappresentazione onirica. Si potrà dire che dopo Nolan non avremo altri Batman? Mah chi può dirlo. Quasi capolavoro.
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