Anno | 2012 |
Genere | Commedia drammatica, |
Produzione | USA |
Durata | 86 minuti |
Regia di | Noah Baumbach |
Attori | Greta Gerwig, Mickey Sumner, Adam Driver, Michael Zegen, Patrick Heusinger Charlotte D'Amboise, Teddy Cañez, Hannah Dunne, Barbara Ross English, Grace Gummer, Cindy Katz, Maya Kazan, William Todd Levinson. |
Uscita | giovedì 11 settembre 2014 |
Tag | Da vedere 2012 |
Distribuzione | Whale Pictures |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,77 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 10 marzo 2023
Un'aspirante danzatrice si trasferisce a New York e viene coinvolta in un turbine fatto di volubili amici e penalizzazioni nella carriera. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Golden Globes, 1 candidatura a Critics Choice Award, Al Box Office Usa Frances Ha ha incassato nelle prime 9 settimane di programmazione 3,9 milioni di dollari e 134 mila dollari nel primo weekend.
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CONSIGLIATO SÌ
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Frances vive a New York ma non ha un vero appartamento, è un'aspirante ballerina ma non fa veramente parte della compagnia con cui danza. La sua migliore amica, Sophie, è per lei un'altra se stessa "con capelli differenti", ma quando Sophie conosce Patch e si trasferisce da lui, Frances deve imparare a badare se stessa da sola.
Come Gena Rowland per Cassavetes, Mariel Hemingway per Woody Allen o Anna Karina per Godard, Greta Gerwig si offre all'obiettivo di Noah Baumbach nella sua eccezionale quotidianità, o quotidiana eccezionalità che dir si voglia. Il filtro dello sguardo è tanto curioso quanto affettuoso e non si sa se sia più la Gerwig ad offrire l'anima a Francis, la protagonista del film, o la sceneggiatura del film, scritta dal regista, ad offrire all'attrice quanto di meglio potesse chiedere.
Il bianco e nero aggiunge una prospettiva romantica e atemporale che si adatta alla perfezione a questo ritratto di una ragazza di oggi, in viaggio da un appartamento da dividere all'altro, che deve fare i conti con aspirazioni smisurate e soldi contati, ma è allo stesso tempo e prima di tutto una donna, che potrebbe appartenere a qualsiasi epoca. Ciò che invece rende Francis un personaggio, o "carattere", è il possesso di un punto di vista sul mondo assolutamente personale. Non siamo di fronte ad una bambinona cresciuta o, se è anche questo, lo è nel suo aspetto meno comodo e patologico: Francis sa quello che vuole, semplicemente, suo malgrado, non ce l'ha. Non ha il talento per danzare nella compagnia di ballo né il potere di impedire alla sua migliore amica di innamorarsi e andarsene. Eppure guarda al mondo (e cioè vive) con innata gioia, senza pigrizia, supplendo da sola alle sue stesse continue goffaggini. Non potrebbe far parte delle "Girls" di Lena Dunham, come la presenza di Adam Driver potrebbe indurre a ipotizzare, perché non è alla ricerca dell'amore passionale ma di un'anima gemella, com'è la sua amica, con la quale divertirsi con poco e amare insieme l'esistenza.
Baumbach, che per primo diede alla Gerwig visibilità internazionale in Greenberg, torna a lavorare con lei, nel frattempo divenuta la musa del cinema indipendente e cosiddetto mumblecore, e realizza questo piccolo gioiello, leggero, pudico e pieno di vita, anche quando fotografa il fallimento.
Il film narra le avventure di due lesbiche che sono così amiche che non hanno bisogno di fare sesso. No, è la storia di due amiche che sembrano due lesbiche ma si comportano come se lo fossero. Ricominciamo: Frances Ha è un ritratto in bianco e nero di una certa generazione X che non ha punti di riferimento nè ideali, tranne seguire il proprio istinto e le proprie aspirazioni, [...] Vai alla recensione »
Divertente e spumeggiante la storia di Frances Ha, una Woody Allen in gonnella. Le scene sono tutte precedute dal loro indirizzo in una Manhattan ripresa in bianco e nero che sembra essere un esplicito tributo. Perfino la contrapposizione con la California – Frances va a passare un Natale dai genitori a Sacramento – è una tema caro a Woody Allen (ricordate Annie Hall?).
Ingenuità, candore o infantilismo? Essere sempre autentici significa essere strambi o non sapersi adattare? L'amicizia tra due donne può essere la più profonda forma di amore e di conoscenza reciproca? Le crisi nei rapporti umani vanno minimizzate per essere superate o, al contrario, vanno esplicitate anche quando la verità diventa scomoda e ingestibile? Questi temi [...] Vai alla recensione »
Frances (Greta Gerwing) nel film interpreta una ragazza di 27 anni che tenta senza successo di diventare ballerina e entrare in un corpo di ballo. La protagonista, una Bridget Jones neworkese, è una ragazza molto spontanea ma “ infrequentabile” data la sua evidente goffaggine. Dopo che la sua miglior amica e coinquilina cambia appartamento, Frances è costretta a scontrarsi da sola con la realtà: [...] Vai alla recensione »
Film in cui si racconta di una giovane donna di nome Frances, aspirante ballerina, la quale vive la propria esistenza inseguendo sogni per lo più irrealizzabili e subendo in tutto e per tutto il fascino della sua amica Sophie con cui divide l'appartamento.Quando quest' ultima lascia la casa per andare a convivere col proprio fidanzato, per Frances inizia un periodo di continui [...] Vai alla recensione »
Aspirante ballerina ed apprendista precaria in una compagnia di danza della Grande Mela, la giovane ed imprevedibile Frances è uno spirito libero che con soave goffaggine arranca tra relazioni sentimentali inconcludenti, la tenera e divertita convivenza con l'amica del cuore prima e con una coppia di ragazzi con smanie da artisti poi, senza raggiungere un vero e proprio equilibrio tra le [...] Vai alla recensione »
Sorprendente, magnifica, da Oscar: i tre aggettivi potrebbero essere utilizzati sia per la fotografia, sia per l’interpretazione della protagonista di questo strano film in bianco e nero, costruito mettendo insieme, come in un puzzle, frammenti della vita di una giovane donna, ritratta in un momento di passaggio in cui la sua esistenza, i suoi sogni, le sue relazioni, si ridefiniscono.
Una delle paure più grandi paure dell’uomo è quella di essere abbandonato, di trovarsi escluso dal proprio gruppo. Con il suo “Frances Ha”, Noah Baumbach sembra volerci parlare proprio di questa primitiva paura, ma in un modo così personale e leggero da farla sembrare una commedia. La trama è molto semplice: seguiamo per qualche [...] Vai alla recensione »
Inconfondibile lo stile di Noah Baumbach nella scrittura e nella regia, con la sua predilezione per le dinamiche intime, piccole, quotidiane e proprio per questo universali e giganti. Una Greta Gerwig travolgente che conquista lo spettatore (quasi) tanto quanto ha conquistato il regista sul set del film (ha divorziato dalla precedente moglie al termine delle riprese).
FRANCES HA Non conoscevo -DIRETTAMENTE- la Gershwig, il cui personaggio nel film, come lei stessa del resto, è più giovane di chi scrive di almeno una decina d'anni. Ma poco importa, forse. Frances "ha", infatti, una caratteristica che la accomuna ad un' altra recente opera "d'autore", probabilmente anch'esso riuscito a metà: "The Lobster". - anche se, per molti altri versi, mi viene in mente [...] Vai alla recensione »
a marianna cappi....il bianco e il nero per dissimulare il niente e farti credere di aver visto chissacosa?recitazione approssimativa e storia talmente lime da sembrare ridicola.... non sempre i critici americani ci prendono eh.....
ottimo film, tocca le corde del cuore e fà sorridere
Un film di Baumbach su greta gerwig, e di greta gerwig su baumbach. Se vi piace il genere ma vi hanno deluso i precedenti perchè siete dei brontoloni perdigiorno e vi leggete il forum di mymovies, questo film fa per voi. Baumbach sembra aver trovato la sua penna, lenisce il solito furore introspettivo col candore e l'esuberanza fisica di Frances.
Stilisticamente mi ha ricordato più Allen che Anderson, del primo ha i dialoghi serrati e l'ambientazioni del secondo la divisione in capitoli e in minima parte la colonna sonora. Film che va a strappi sia per il ritmo che per la capacità di tener viva l'attenzione dello spettatore. La Gerwing non mi dispiace e contribuisce a dare al al film uno stile naif che fa [...] Vai alla recensione »
Film, sicuramente innovativo, scene e musiche molto belle, gradevole, a lieto fine. Bisogna pur accontentarsi....è....il messaggio che passa. Giusta la candidatura ma non esageriamo con i complimenti
Premetto che amo il cinema.Ma qui i personaggi sono fuori di testa, compiaciuti di esserlo. Non esiste trama. Bella la musica. Se questo è un film da non perdere, figuriamoci gli altri.
a mio parere un simpatico b/n, una commedia dal tocco grunge, ad ampio respiro. La scrittura è libera, e forse questo potrà non piacere a qualcuno (che abituato a un ritmo classico lo troverà probabilmente sconclusionato), ed evidentemente oltre a lla protagonista è questa la sua forza.
Musiche. Dialoghi. Tutto molto ben fatto, finale con chiusura azzeccatissima. Da vedere
Quando arrivo a dirmi “ma che diavolo di film e’ mai questo?”mmh , significa che non ci siamo, no dico, tale frances , alias gerwig greta, sempre sullo schermo, dall’inizio alla fine, ma chi e’? secondo me non sa nemmeno recitare e pure il contorno. In bianco nero new york, scelta priva di senso, personaggi che vanno e vengono senza densità , e i soliti pseudo artisti, figli di papa’, la presunta editrice, [...] Vai alla recensione »
Si può fare tutto e il contrario di tutto. Normalmente le sconfitte e le difficoltà del quotidiano fanno male ed è proprio l'insofferenza al male che ci spinge a cercare un'alternativa. Il film propone invece di vivere la sconfitta con la stessa leggerezza con cui vivi i i momenti di successo.
Marianna perchè spacci un banale mattone per un opera d'arte.Il sig Baumbach ad oggi non ci ha dato ancora nessuna perla anzi solo cinema americano di serie B nonostante i suoi sforzi di introspezione sociale>Na palla
Un piccolo miracolo formato cinema è sbarcato nel 2013 al Sundance, Berlinale e Torino Film Festival. Si tratta del settimo lungo del newyorchese Noah Baumbach, già acclamato stracult per il precedente suo film, Greenberg. Traendo l'idea dalla "musa" Greta Gerwig (protagonista, co-sceneggiatrice e sua compagna di vita) il cineasta ritrae in un caldo b/n la parabola crescente di una novella Alice in [...] Vai alla recensione »
Frances è una ragazza con mille talenti e nessuna certezza. Frances ha 27 anni e le sembra già un sacco di tempo. Frances è molto carina ma più buffa che attraente, e mai banalmente "sexy". Frances potrebbe avere tutti i corteggiatori che vuole ma se ne sta quasi sempre per conto suo. Frances non ama le donne ma divide casa con un'amica che è quasi un grande amore, e quando l'amica se ne va con un [...] Vai alla recensione »
Con i suoi rimandi ai classici del cinema francese, gli spunti musicali che richiamano Truffaut e un vero viaggio a Parigi nel mezzo, il nuovo Fìlm di Noah Baumbach - scritto insieme alla protagonista Greta Gerwig-ricollega alla Nouvelle vague e ai suoi eredi anche gli altrettanto classici temi e atmosfere del cinema indipendente newyorchese. Ballerina di 27 anni, eternamente alle prime armi, con uno [...] Vai alla recensione »
Non tutti i casting riescono. Barry Levinson ha scelto Greta Gerwig come lesbica tentatrice del malridotto attore shakespeariano Al Pacino in "The Humbling" (il film, fuori concorso alla Mostra di Venezia, è tratto dal romanzo di Philip Roth uscito da Einaudi con il titolo "L'umiliazione": già alla situazione non si credeva sulla pagina, figuriamoci al cinema dove la differenza di età non può sfuggire). [...] Vai alla recensione »