Lo stravagante mondo di Greenberg

Film 2010 | Commedia, +16 107 min.

Titolo originaleGreenberg
Anno2010
GenereCommedia,
ProduzioneUSA
Durata107 minuti
Regia diNoah Baumbach
AttoriBen Stiller, Greta Gerwig, Rhys Ifans, Jennifer Jason Leigh, Brie Larson, Juno Temple Chris Messina, Zoe Di Stefano, Mark Duplass, Dave Franco, Celeste Pechous, Trace Webb, Phoebe James, Samuel Thacker, Jessica Mills, Koby Rouviere, Nick Nordella, Karen Strong, Sydney Rouviere, Trent Gill, Chris Coy, Max Hoffman.
Uscitavenerdì 8 aprile 2011
DistribuzioneBim Distribuzione
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +16
MYmonetro 2,67 su 15 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Noah Baumbach. Un film con Ben Stiller, Greta Gerwig, Rhys Ifans, Jennifer Jason Leigh, Brie Larson, Juno Temple. Cast completo Titolo originale: Greenberg. Genere Commedia, - USA, 2010, durata 107 minuti. Uscita cinema venerdì 8 aprile 2011 distribuito da Bim Distribuzione. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 - MYmonetro 2,67 su 15 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 5 dicembre 2017

Quando i Greenberg partono per il Vietnam, la loro assistente personale, incaricata di custodire la villa, s'imbatte nell'eccentrico zio Roger. In Italia al Box Office Lo stravagante mondo di Greenberg ha incassato nelle prime 8 settimane di programmazione 130 mila euro e 66,7 mila euro nel primo weekend.

Consigliato nì!
2,67/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 2,46
PUBBLICO 2,55
CONSIGLIATO NÌ
Un personaggio indimenticabile che intrattiene senza essere piacione.
Recensione di Edoardo Becattini
lunedì 15 febbraio 2010
Recensione di Edoardo Becattini
lunedì 15 febbraio 2010

Quando la famiglia Greenberg parte per una vacanza in Vietnam di sei settimane, la cura della loro villa di Los Angeles e del cane Mahler viene affidata alla giovane Florence Marr, la loro assistente personale. Durante quel periodo, Florence fa la conoscenza di un eccentrico ospite, lo zio Roger, quarantenne irresponsabile che da tempo si è trasferito a New York e ha alle spalle una degenza per cure psichiatriche. Roger viene subito attratto dalle premure e dalla cortesia di Florence e le chiede un appuntamento provando a sedurla. Nel frattempo, tenta di riallacciare rapporti con i vecchi compagni, dalla ex-fidanzata Beth al migliore amico Ivan, con il quale comincia a rievocare il sogno giovanile di diventare famosi come gruppo musicale.
Nel passaggio dalla East alla West Coast, Noah Baumbach pare essere cresciuto. Almeno un po'. Non più interessato all'acrimonia dei rapporti familiari e alle colpe dei padri che ricadono sui figli, stavolta decide di concentrarsi esclusivamente sulle idiosincrasie di un singolo personaggio, sgombrando da subito il campo da ogni possibile equivoco sui complessi per le figure genitoriali ("Se io faccio il carpentiere e mio fratello costruisce alberghi in Vietnam, a chi posso dare la colpa?", si domanda il protagonista durante una delle sue numerose autoconfessioni). Ciononostante, la passione per quei personaggi-sognatori incapaci di adattarsi ai movimenti del mondo e al passare del tempo rimane immutata. Anzi, da questo punto di vista, Roger Greenberg è davvero uno dei personaggi più espressivi e sfaccettati provenienti da quell'universo parallelo indie-pop popolato da intellettuali immaturi, geni precoci e disadattati sociali dal quale attingono sia Baumbach che Wes Anderson. Con la differenza che Baumbach, rispetto al collega e amico, punta su uno stile molto più sobrio e minimalista, intento a cogliere l'essenza più familiare e schietta dell'eccentricità dei suoi personaggi.
A meno di essere lo stesso Baumbach, è difficile identificarsi completamente con un personaggio così avulso da un qualunque contesto, ma il regista newyorkese ha anche l'intelligenza di non prendere posizione, di mostrarne tanto il lato tenero e infantile, quanto il temperamento isterico, verboso, incapace di ascoltare qualcun'altro che non sia se stesso. Grazie ad un ottimo lavoro di scrittura e ad una strepitosa performance da parte di Ben Stiller, Roger Greenberg fuoriesce dal microcosmo bizzarro e piacione della media delle produzioni indie per trovare vita autonoma e riuscire ad intrattenere e innervosire come solo sanno fare i grandi caratteri.
Più che sulla giovane Florence, ripresa da vicino nella sua routine nell'incipit del film, il film gira piacevolmente sempre su di lui, inanellando una serie di episodi e di lunghe conversazioni proprio come una playlist di brani melodici mixati adeguatamente dal proprio Ipod. E alla fine, più che una vera e propria storia o un'evoluzione del protagonista, il film sembra raccontare in modo distratto ma preciso un mondo in cui la forma ideale di comunicazione è attraverso una segreteria telefonica. Un microcosmo narcisista dove dominano i soliloqui e le rievocazioni nostalgiche, ma con la pretesa di avere sempre accanto qualcuno disposto ad ascoltarci.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
domenica 24 aprile 2011
gumbus

Se "Somewhwere" della Coppola è leggero costruito sui vuoti, sulle assenze, sullo smarrimento, sulla separazione e lascia malinconici e pensosi ma sospesi, questo film è fatto di pieni, di presenze, di ritrovamenti e incontri. E lascia saturi, stanchi, sfiniti, per separaci da questo Greenberg, ossessivo e pedante e ansiogeno, Herzoggiano quanto non basta [...] Vai alla recensione »

mercoledì 13 aprile 2011
metacritic

rivisitazione di un passato nostalgico per un quarantenne rimasto indenne al continuo mutamento dentro il quale ognuno di noi, volente o nolente, si trova immerso. Tentativo di riconciliazione con gli amici dei tempi della scuola e costante ricerca di uno sbocco pubblico attraverso le lettere di protesta concepite dopo ogni piccolo evento che la vita gli riserva.

giovedì 14 aprile 2011
laulilla

Dopo vent'anni di New York, l'ormai ultra quarantenne Roger Greenberg torna a Los Angeles, la sua città, sistemandosi provvisoriamente in casa del fratello che è partito con la famiglia per una vacanza in Vietnam. Il ritorno è l'occasione per rivedere vecchi amici, vecchi amori e per fare, anche, un bilancio della propria esistenza.

martedì 5 agosto 2014
gianleo67

In occasione del viaggio in Vietnam del fratello e della sua famiglia, il nevrotico e puntiglioso Roger va ad abitare per qualche tempo nella casa di quest'ultimo, ritornado dopo molti anni, da New York dove vive nella nativa Los Angeles. Qui incontra vecchi amici e antiche fiamme, ma soprattutto l'emotiva e impacciata governante del fratello, una ragazza che sogna di fare la cantante e che [...] Vai alla recensione »

martedì 25 settembre 2012
Great Steven

LO STRAVAGANTE MONDO DI GREENBERG (USA, 2011) Diretto da NOAH BAUMBACH. Interpretato da BEN STILLER, RHYS IFANS, JENNIFER JASON LEIGH, GRETA GERWIG, MERRITT WEVER, CHRIS MESSINA, BRIE LERSON, JUNO TEMPLE. Los Angeles: la famiglia Greenberg parte alla volta del Vietnam per passarvi le vacanze, e lascia la casa in mano a Florence, una sorta di domestica non ufficiale che coltiva il sogno di diventare [...] Vai alla recensione »

venerdì 15 aprile 2011
smartfede

L'unica sorpresa è il Ben Stiller che non ti aspetti, capace di mostrare il volto buffo del sofferente psichico. Tutto il resto è un cliché già visto: un disadattato che esce dall'ospedale psichiatrico per ritrovare qualcosa di se stesso e della sua storia, rabbia repressa e sentimenti impossibili da manifestare. Viaggiare da un posto all'altro degli States per evitare un vero viaggio interiore.

mercoledì 13 aprile 2011
astromelia

.....non si ride e non si piange, il copione è una sorta di collage psico-analitico,basato sul personaggio stiller fuori ruolo,un paio di scene di sesso senza senso, da evitare........

sabato 1 marzo 2014
Giacomo B

Film drammatico del 2011 di Noah Baumbach con Ben Stiller, Greta Gerwig, Rhys Ifans, Jennifer Jason Leigh, Brie Larson. Ben Stiller, ottimo attore, tutto sommato ci ha sempre soddisfatto nei diversi film che ha interpretato. Trama ripetitiva ma soprattutto e, sottolineo soprattutto, lenta, incredibilmente lenta. Nonostante ciò la storia di questo tizio che ha un modo di vivere tutto suo [...] Vai alla recensione »

venerdì 2 novembre 2012
Cinemalato

Film visto perchè ero arrivato tardi al cinema e rimanendo solo questo,e dato che Stiller mi piace come attore comico,decidiamo di vedere questo io e la mia ragazza!!Allora,premesso che io ho visto qualsiasi tipo di mattone esistente a livello cinematografico...ma questo li batte tutti perchè manca di tutto!!Non parlo della semplice risata.

sabato 4 giugno 2011
robylantz

Non condivido la valutazione di Mymovies, il film è un insieme di errori, la scelta del personaggio principale, Ben Stiller è più adatto a parti comiche dove può esprimere meglio l'espressività del suo volto, in parti serie è insignificante !!! la storia potrebbe avere qualche spunto positico ma la recitazione, la regia e le situazioni la rendono di una noia mortale !!!! Chi non condivide il mio giudizio [...] Vai alla recensione »

sabato 2 febbraio 2013
andreandrea

Ottima regia, bella fotografia e ambientazione, atmosfera piacevole e leggera. Si sente il sapore della commedia di Woody Allen in quella che a primo acchito potrebbe sembrare la solita commedia americana. In "Lo stravagante mondo di Greenberg" invece c'è uno spessore che da profondità alla storia che tratta, di fondo, un tema delicato come la fragilità emotiva che rientra sempre più nella normalità [...] Vai alla recensione »

lunedì 3 ottobre 2011
ipno74

A volte gli attori comici vogliono cambiare la loro immagine scegliendo film drammatici e volendo far vedere che sono deggli ottimi comici, e questo, a volte fa cadere la scelta su film strani e senza un gran senso. Il film non è brutto ma manca di ritmo e alla fine non si sa cosa voglia trasmettere, quale sia il messaggio. Sono stato tutto il film a domandarmi dove volesse arrivare ma poi [...] Vai alla recensione »

lunedì 19 settembre 2011
Cattivit

Una serie di vicende su 'sto Greenberg, che mi fanno dire "...e chi se ne frega?" Ho già i miei problemi, non mi appassiono a quelli di un disadattato. Forse anche perché la trama è così scarna che ci potrebbe star dentro di tutto. Si aspettano due ore un qualche avvenimento che non arriva. Qualche paternale sui giovani c'è, della serie "ai miei tempi era meglio", ma non c'è una conclusione.

domenica 10 aprile 2011
straycat3

Non so se sia sicuramente il peggiore o uno dei peggiori ma lo sconsiglio a chiunque. Non andate a vederlo, boicottate il cinema di scarsa qualità!!

Frasi
"Il ferito finisce sempre per ferire!"
Una frase di Florence (Greta Gerwig)
dal film Lo stravagante mondo di Greenberg - a cura di Alessandra
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Paola Casella
Europa

Roger (Stiller), quarantenne newyorkese appena uscito da una clinica psichiatrica, si trasferisce nella casa losangelina del fratello, partito per una vacanza. A Los Angeles si sente ancora di più un alieno e gli unici contatti che mantiene sono con un vecchio amico (Ifans) troppo tollerante nei confronti delle sue idiosincrasie e con l’assistente del fratello (Greta Gerwig), una «schiava contemporanea» [...] Vai alla recensione »

Anna Maria Pasetti
Il Fatto Quotidiano

Greenberg (Stiller) è un ramingo di testa. Florence (Gerwig) una crocerossina nell’anima. Alla deriva del nonsense si incontrano e tra loro s’intendono. Complice il cane di lui dalla salute precaria. Mentre Los Angeles attorno segue ritmi e luoghi comuni. Baumbach, regista vicino all’Oscar nel 2005 per Il calamaro e la balena, scrive e dirige personaggi da Lewis Caroll inserendoli in un contesto iperrealist [...] Vai alla recensione »

Alessandra Levantesi
La Stampa

Roger Greenberg approda da New York a Los Angeles, dove manca da tre lustri, per trascorrere un periodo di relax nella villa del fratello, in vacanza d’affari. Reduce da una degenza per depressione, l’uomo prova a riallacciare i rapporti della giovinezza, ma con i suoi comportamenti bruschi irrita tutti e rischia di rovinare una possibile storia d’amore.

Peter Travers
Rolling Stone

See this darkly comic character study unburdened by preconceptions. Writer-director Noah Baumbach (The Squid and the Whale) walks the fragile line between humor and heartbreak. Ben Stiller is exceptional as Roger Greenberg, a failed New York musician housesitting for his brother in the Hollywood Hills and wondering how life sent him adrift. Selfish, neurotic and often an asshole, Roger exists to sweat [...] Vai alla recensione »

Fabio Ferzetti
Il Messaggero

Quando un comico decide che è ora di esser preso sul serio, spesso cade in film melodrammatici. Se ha più fortuna, o più occhio, gli càpita qualcosa che fa ridere e piangere insieme come lo straordinario «Greenberg», così sottile e fuori schema che in Italia è diventato, didatticamente, «Lo stravagante mondo di Greenberg». Quasi che per capire le nevrosi e le angosce del personaggio si dovesse tenere [...] Vai alla recensione »

Alberto Crespi
L'Unità

Se siete fans di Ben Stiller avvicinatevi a questo film con le dovute cautele. Potreste esaltarvi nello scoprire che il vostro attore preferito ha corde drammatiche insospettate; ma potreste rimanere delusi dal fatto che non si ride mai, perché Greenberg è un film drammatico, in cui al massimo fa capolino qualche momento di lunare ironia. Del resto il regista Noah Baumbach è l’abituale sceneggiatore [...] Vai alla recensione »

Roberto Escobar
L'Espresso

Quarantenne, ex musicista, con disturbi psichici, Roger Greenberg passa qualche settimana nella casa del fratello, all'estero per lavoro. Florence, 25 anni, si occupa della gestione di quella casa. Fra i due nasce una relazione, forse un amore. Sullo sfondo ci sono i rimpianti per la giovinezza svanita, e la paura di ricominciare. Pieno di buone intenzioni, ma verboso e indeciso.

Curzio Maltese
La Repubblica

Dopo due film molto belli, “Il Calamaro e la Balena” e “Il matrimonio di mia sorella”, Noah Baumbach, idolo del cinema indipendente americano, si avventura in una scommessa difficile e soltanto in parte riuscita, “Lo stravagante mondo di Greenberg”. Però la parte riuscita è sempre più interessante dei prodotti di serie che si vedono in giro. È la storia del ritorno a casa di Roger Greenberg (Ben Stiller), [...] Vai alla recensione »

Gianni Canova
Il Fatto Quotidiano

Viene da new York, è in piena crisi depressiva e ha qualche problema con le donne. Ma Woody Allen non c’entra: a differenza dell’ossessivo e sarcastico cantore delle nevrosi di Manhattan, Roger Greenberg non ricama aforismi attorno ai propri vuoti esistenziali né cerca di compensare con l’iperat attivismo verbale e sessuale le proprie sindromi di inadeguatezza.

Thomas Sotinel
Le Monde

Roger Greenberg est dépressif, il vit d'ordinaire à New York. Il ne faut toutefois pas confondre cette brillante création comique avec un personnage de Woody Allen. Imaginé par le réalisateur et scénariste Noah Baumbach, incarné par Ben Stiller, Greenberg n'est pas du genre à exprimer sa misère à coups d'aphorismes désopilants. C'est un bloc de déprime amère qui suscite une multitude de catastrophes [...] Vai alla recensione »

David Denby
The New Yorker

Many of us have known someone like Roger Greenberg (Ben Stiller), the prickly failure who is the hero of Noah Baumbach’s new movie, “Greenberg.” And many of us, with a sigh, have pulled away from him—not when he was young, perhaps, but certainly by the time he had turned thirty. The man in the movie, an intelligent neurotic, is forty. At first glance, he is too set in his ways to be anything more than [...] Vai alla recensione »

Massimo Bertarelli
Il Giornale

È il colmo rimpiangere l’osceno Vi presento i nostri, recentissima commediaccia goliardica con un impresentabile DeNiro. Che aveva però il pregio di non prendersi sul serio e di far a tratti sbellicare, con le sue facezie pierinesche, le platee di bocca buona. In Lo stravagante mondo di Greenberg riappare lo stesso protagonista, Ben Stiller, improvvisamente (e incautamente) riciclato da guitto.

David Denby
The New Yorker

Roger Greenberg è uno di quei tipi assurdi che molti di noi vorrebbero evitare: scrive lettere di protesta, è un esteta senza arte. Ma Baumbach e Stiller hanno avuto la persistenza e l’immaginazione per dare un’anima al personaggio evitando di mostrarlo come uno scemo del villaggio da compatire. Un cinico Rhys Ifans è un perfetto contrappunto per l’alterigia di Greenberg.

Massimo Bertarelli
Il Giornale

È il colmo rimpiangere l'osceno Vi presento i nostri, recentissima commediaccia goliardica con un impresentabile De Niro. Che aveva però il pregio di non prendersi sul serio e di far a tratti sbellicare, con le sue facezie pierinesche, le platee di bocca buona. In Lo stravagante mondo di Greenberg riappare lo stesso protagonista, Ben Stiller, improvvisamente (e incautamente) riciclato da guitto.

NEWS
GALLERY
martedì 5 aprile 2011
Luca Volpe

Una storia d'amore, vicina alla tradizionale filmografia di Noah Baumbach. Un film girato in sette settimane, come il tempo impiegato dai due protagonisti per raggiungere il loro obiettivo. Un racconto fuori del tempo, ma spazialmente confinato in pochi, [...]

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lunedì 15 febbraio 2010
 

Commedia dolceamara Dopo l'attesa anteprima del film di Scorsese, il primo weekend della Berlinale si è concluso con l'arrivo di Ben Stiller che ha presentato il suo Greenberg. Diretto dal regista de Il calamaro e la balena, Noah Baumbach, il film è [...]

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