Lo stravagante mondo di Greenberg |
|||||||||||||
Un film di Noah Baumbach.
Con Ben Stiller, Greta Gerwig, Rhys Ifans, Jennifer Jason Leigh, Brie Larson.
continua»
Titolo originale Greenberg.
Commedia,
Ratings: Kids+16,
durata 107 min.
- USA 2010.
- Bim Distribuzione
uscita venerdì 8 aprile 2011.
MYMONETRO
Lo stravagante mondo di Greenberg
valutazione media:
2,68
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
|
|||||||||||||
|
|||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Un bamboccione nell'America disillusa
di Curzio Maltese La Repubblica
Dopo due film molto belli, “Il Calamaro e la Balena” e “Il matrimonio di mia sorella”, Noah Baumbach, idolo del cinema indipendente americano, si avventura in una scommessa difficile e soltanto in parte riuscita, “Lo stravagante mondo di Greenberg”. Però la parte riuscita è sempre più interessante dei prodotti di serie che si vedono in giro. È la storia del ritorno a casa di Roger Greenberg (Ben Stiller), quarantenne musicista fallito, finito in un ospedale psichiatrico dopo una crisi. Roger torna a Los Angeles dopo quindici anni per badare alla casa del fratello di successo (Chris Messina), partito per una lunga vacanza con la famiglia in Vietnam. Narcisista, ironico, deciso a “non fare niente nella vita”, a parte scrivere prolisse lettere di lamentele alle grandi compagnie per piccoli disservizi subiti, Roger è un bambino mai cresciuto, misto di aggressività ed estrema vulnerabilità. Come un bambino spaesato, cerca di riallacciare antiche amicizie, di recuperare il rapporto con una fidanzata già sposata e divorziata (Jennifer Jason Leigh), di piantare insomma qualche radice, impresa mai riuscita nella vita. Non gli andrà bene neppure stavolta. I coetanei sono cresciuti, magari male, con dolore e amarezza, ma sono ormai lontani. Los Angeles, qui siamo addirittura a Hollywood, è dura e fredda con le star, figurarsi con i falliti. L’unico, ma decisivo incontro nel pellegrinaggio sentimentale di Greenberg è quello con la giovane assistente del fratello, Florence (l’attrice Greta Gerwig), una gallerista che canta la sera nei locali, tenera e sradicata come lui. “Lo stravagante mondo di Greenberg” è un film su tante cose, anche troppe. Un’esplorazione sui sentimenti, un ritratto dell’America declinante dei nostri tempi, lo specchio infranto del sogno americano che sempre produce spostati fra quanti vi credono, un film generazionale sulle illusioni degli anni Novanta, una bizzarra commedia d’amore. È anche un film su Los Angeles ed è forse la parte più bella. Una Los Angeles dimessa, inquinata, marginale eppure struggente nelle immagini di un genio della fotografia come Harris Savides. È un film colto, anche qui forse troppo, ricco di suggestioni letterarie, da Henry James a Carver, e cinematografiche, da Truffaut ad Altman. L’idea di raccontare la storia di un fallito nel cuore stesso della fabbrica del successo, Hollywood, era bella. Ma la star Ben Stiller, con il suo carico di mossette da attor simpatico, non funziona e finisce per essere sovrastato dalla grazia e dal talento formidabile di Greta Gerwig, forse la migliore attrice americana dell’ultima generazione. “Greenberg” regala i momenti più belli, alcuni davvero meravigliosi, quando il protagonista non è al centro della scena. Ma purtroppo avviene di rado.
|
Recensioni & Opinionisti | Articoli & News | Multimedia | Shop & Showtime |
Pubblico (per gradimento)
1° | gumbus 2° | metacritic 3° | laulilla 4° | gianleo67 5° | great steven 6° | smartfede |
Link esterni
Sito ufficiale |