Anno | 2011 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Regia di | Andrea Biglione |
Attori | Giulia Elettra Gorietti, Giuseppe Maggio, Chiara Gensini, Mauro Meconi, Agnese Nano Andrea Roncato, Enzo Salvi, Mariano D’angelo, Maurizio Mattioli, Corrado Oddi. |
Uscita | venerdì 12 agosto 2011 |
Distribuzione | Lucky Red |
MYmonetro | 2,21 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 15 ottobre 2021
Marco dovrà raccogliere tutte le proprie forze per regalare a Giulia i sogni che il destino vuole negarle. In Italia al Box Office Almeno tu nell'universo ha incassato 53,3 mila euro .
CONSIGLIATO NÌ
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Marco ha vent'anni ed è un ragazzo schivo e solitario, afflitto da un brutto rapporto con un padre che gli ha sempre concesso case e viaggi, ma mai alcuna attenzione. Anziché vivere in uno dei lussuosi immobili di sua proprietà, Marco preferisce condividere un appartamento con Andrea, un ragazzo un po' più grande di lui ma decisamente più estroverso, interessato a dare voti alle ragazze o vendere bambole gonfiabili su internet piuttosto che a cercarsi un lavoro. Le prospettive di entrambi cambiano nel momento in cui entrano nella loro vita due ragazze. Durante una sessione di free style in motocross, Marco incontra infatti Giulia, una ragazza piena di vita e di curiosità nei confronti del mondo. Al parco, Andrea perde invece la testa per Dafne, un'insegnante di ballo greca con la passione per i cani. Ma i fili dell'amore, molto spesso, vengono mossi dal polso di un crudele destino.
In un paese per vecchi, per i giovani non c'è paradiso. Quando non hanno problemi con il precariato o con una società anti-meritocratica, sono vittime di un fatalismo sentimentale che li porta ad essere amanti troppo immaturi o troppo sfortunati. Almeno tu nell'universo sembra comprovare questo andamento, non solo per il fatto di raccontare un'infausta storia d'amore, quanto perché vede nell'esordio più unico che raro di un giovane regista ventenne un film attempato e raffermo, prima ancora che ingenuo o irrisolto come si dice sia la maggior parte delle opere prime.
Le intenzioni di Andrea Biglione sono quelle di chi cerca di fare del suo esordio una storia romantica e struggente, malinconica e senza tempo quanto le parole della canzone scritta da Bruno Lauzi e resa un successo popolare da Mia Martini che danno titolo al film. Ma se nel complesso il giovane regista punta a modelli alti come Love Story, nel dettaglio sembra più accomodarsi sulle mode giovanili del decennio passato, dalla drammaturgia patinata dei fotoromanzi delle riviste per teenager all'universo edulcorato e stilizzato dei romanzi di Federico Moccia. Lo scarto è evidente e non ci sono lacrime o fazzoletti capaci di riempire questo vuoto fra il desiderio di una storia d'amore che faccia riverberare i palpiti amorosi fin dentro al diaframma e un esile racconto dove singhiozzano solo le amanti nostalgiche di Step e di Tre metri sopra il cielo.
Non è tanto una questione di verosimiglianza o di mancanza di originalità. Ben venga che questi film vivano all'interno di un mondo alternativo e tipicamente adolescenziale che porta il titolo di qualche canzone famosa, dove non esistono problemi che vadano oltre la sfera personale e sentimentale. Il vero ammanco fatale sta nell'eccessivo schematismo di questi Romei e queste Giuliette della Roma bene, incapaci di creare un coinvolgimento empatico se non riccorendo a una versione edulcorata delle pulsioni di vita e di morte. Forse bisognerebbe cominciare ad avere un po' più stima nella sensibilità e nell'intelligenza degli adolescenti. Almeno loro, nell'universo.
Qualcuno può aiutarmi nel trovare il titolo di TUTTE le canzoni che fanno da colonna sonora al film? Mi interessa quella che fa da sottofondo a Giulia e Marco quando sono a scuola di lei, nel campetto di basket, al mattino . . . GRAZIE a chi mi risponderà!
Mi riferisco a quelle radure, alture, sabbia, acqua dove lui (sia all'inizio che alla fine del film) è lì da solo con la moto. Mi sembra un posto magico, deduco si trovi vicino Roma. Se qualcuno sa indicarmi dove si trova, gliene sarei particolarmente grata.
insipido,monocorde,incolore, inespressivo....che altro? recitato da ragazzini che dell'attore non hanno niente,e quelli adulti inutili a cominciare da roncato che non è mai credibile,sequenze troppo veloci,colonna sonora assordante e ripetitiva atta a coprire e sovrastare una sceneggiatura che scade completamente nel finale,inserendo la già stravista carta della tragedia che qui stona parecchio ,trattare [...] Vai alla recensione »
un film che inizialmente sembra banale, ma che poi si trasforma in un film drammatico e coinvolgente lasciando, usciti dalla sala, un brivido e un pensiero in ognuno di noi. un film che fa riflettere sulla vita e su come affrontarla. Eccezionale la regia di Andrea Biglione. Spero in un suo prossimo film. Cleo.
Durante la prima parte del film pensavo fosse un film banale, la solita commedia italiana, ma dalla seconda parte il film ha una svolta drammatica inaspettata e sorprendente. E' un film che ti lascia un qualcosa dentro quando esci dalla sala, che ti fa pensare e che ti fa apprezzare maggiormente le persone che abbiamo accanto nella vita. La regia di Andrea Biglione mi è piaciuta davvero [...] Vai alla recensione »
vi prego fermate questo stillicidio del cinema trash, non se può piu', non è vero che il cinema italiano è in crisi sono gli spettatori ad esserlo, ci sono molti autori giovani, validi come pietro marcello, vittorio moroni, alice rohrwacher e tanti altri che rimangono sempre in questo limbo degli illustri sconosciuti schiacciati dal potere delle solite case produttrici, dall'immondizia digital\import, [...] Vai alla recensione »
QUESTO FILM SEMPRA NIENTE PIÙ DI UN CORTOMETRAGGIO LUNGHISSIMO E AGONIZZANTE CHE I PROFESSORI DI CINEMA DANNO AI LORO ALLIEVI COME COMPITO DI FINE ANNO,DOVE SI FAN RECITARE GLI AMICI,I PARENTI,COMPRESA LA NONNA CHE UNA PARTICINA LA DEVE AVERE PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI. IO RISPETTO IL LAVORO DI TUTTI,MA LE RECITINE DI FINE ANNO SON BELLE SOLO PER MAMMA E PAPÀ!!
OK il film è veramente pessimo mal recitato, pessima trama e attori peró quello che mi ha fatto arrabbiare é che lo danno come commedia e invece é una tragedia, ma dico io va bene tutto peró non puó essere che il primo si sbaglia con il genere e tutti gl´altri dietro.
Il 12 Agosto arriva al cinema un nuovo film di Andrea Biglione, intitolato Almeno tu nell’universo, con una sceneggiatura firmata dal padre Luca Biglione. Protagonista insieme a Marco Meconi, è Giulia Elettra Gorietti, una giovane attrice che sta collezionando diversi successi in ambito cinematografico e televisivo. Marco è un ragazzo di venti anni solitario e arrabbiato con il mondo, soprattutto a causa del suo cattivo rapporto con il padre.
Oh mamma mia come è messo male il giovane cinema italiano, si pensa dopo aver visto questo melodramma adolescenziale girato dal ventiduenne Biglione alla sua opera prima. Ma è leggendo i titoli di coda che si capisce qual è la fonte dei problemi del film: il soggetto è del padre di Andrea, Luca Biglione, che ha al suo attivo infinite e stucchevoli miniserie tv.