Presentato in concorso alla scorsa edizione del Festival di Cannes, The Housemaid (Hanyo) è un dramma che approfondisce, in un contesto profondamente differente da quello occidentale, il delicato tema della lotta di classe e delle donne sabotatrici.
La storia, remake dell'omonimo successo del 1960 di Kim Ki-young, vede protagonista la giovane Euny (Jeon Do-yeon), assunta come governante nella casa di una ricchissima famiglia. Qui, grazie al suo spirito ingenuo e generoso, Euny si fa presto apprezzare da tutti, compreso il padrone di casa (Lee Jung-Jae), che non esita a farne la sua amante. Quando Euny rimane incinta, la padroncina e sua madre decidono di pianificare il peggio, in nome dei privilegi da preservare.
Il regista Im Sang-soo, da subito consapevole delle difficoltà che la direzione del film avrebbe comportato, ha superato con astuzia critiche e malumori: "La sfida era ovviamente enorme: confrontarsi con un tale monumento della nostra cultura. Ho scelto di riscrivere interamente la sceneggiatura, volevo essere l’autore completo del film e soprattutto non volevo trattarlo come una semplice commessa. Questo mi è valso una piccola polemica nazionale, visto che la sceneggiatrice che si era occupata del testo prima di me è molto famosa nel mio Paese". Ad aiutarlo nell'impresa, uno spiccato orgoglio e la piena consapevolezza delle proprie capacità: "Il mio atteggiamento – ha continuato il regista – è stato dirmi che dovevo far meglio di Kim Ki-young o per lo meno eguagliarlo".
Per riuscire a farlo, Im Sang-soo ha giocato la carta dei cambiamenti sociali avvenuti in Corea negli ultimi decenni, assegnando al suo lavoro – comunque molto fedele all'originale – un carattere più moderno: "Sono passati cinquant’anni – ha affermato Im – quindi la chiave del mio approccio è stata decidere che il mio film fosse lo specchio di questa evoluzione e dello stato di quella stessa società nel 2010". "Per me – ha poi proseguito – il soggetto profondo del film, la posta in gioco più importante, era descrivere quelli che chiamo i 'super ricchi' del 2010. Persone che vivono dietro un muro, isolati dal resto della società, protetti dal culto del segreto, ma che sono i veri dirigenti della Corea odierna".
Grazie al suo The Housemaid, Im Sang-soo si propone quindi di affrontare, attraverso il registro del thriller, tematiche sociali assai rilevanti. E a chi gli chiede il motivo per cui in Corea, prima dell'uscita del film, lo abbia descritto come un racconto erotico, la risposta del regista è sagace ed immediata: "Perché altrimenti la gente non sarebbe andata a vederlo".
The Housemaid sarà nelle sale italiane, distribuito da Fandango, a partire da venerdì 27 maggio 2011.