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weach
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giovedì 26 maggio 2011
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rumore d'amore
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Hereafter.
Quanti giudizi discordanti su questo ultimo lavoro del regista Clint Eastwood; se li ascotassimo tutti forse ci disperderemmo: alcuni sono sprezzanti,, altri pseudo intellettuali; altri ancora ipocriti !!!!!!!!!!!!
Ma cos’è veramente Hereafter???????
È un fiore scolpito nella roccia come è appunto quella bella persona che è Clint Eeastwood .
È film armonico, uno slancio emotivo dove il cuore si apre e, dopo la sofferenza , fa sgorgare poesia .
È un film minimalista, ma molto efficace che ci abbraccia con una rielaborazione del tema numero n 2 del concerto di Rachmaninov.
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Hereafter.
Quanti giudizi discordanti su questo ultimo lavoro del regista Clint Eastwood; se li ascotassimo tutti forse ci disperderemmo: alcuni sono sprezzanti,, altri pseudo intellettuali; altri ancora ipocriti !!!!!!!!!!!!
Ma cos’è veramente Hereafter???????
È un fiore scolpito nella roccia come è appunto quella bella persona che è Clint Eeastwood .
È film armonico, uno slancio emotivo dove il cuore si apre e, dopo la sofferenza , fa sgorgare poesia .
È un film minimalista, ma molto efficace che ci abbraccia con una rielaborazione del tema numero n 2 del concerto di Rachmaninov.
Qualcuno ha detto che il cuore si espande anche durante un flusso malinconico!
Marie.alias Cecile de France, i due gemelli Franck e Lloyd , George Lonegan alias Matt Damon sono la cassa di risonanza di una vibrazione , di un sentimento che si espande dopo una sofferenza, generando purezza, forza ,libertà, risonanza, sincronicità.
Clint , con quella personalissima ,voglia di condivisone , ci accarezza tutti favorendo un dolce sentire , oltre i giudizi, ma in volo con lui dentro il suo grande cuore
Questo è per me Hereafter poesia allo stato puro dove non c’è spazio per l’intelletto ma solo per essere coinvolti ,rapiti dal suo intenso "ruome d'amore ".
Grazie per queste due ore armoniche ,malinconiche , appassionate , struggenti!!!!!!!!!
Buona visone
Weach illuminati
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stefano bruzzone
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giovedì 26 maggio 2011
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poche idee......
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Premetto che non sono un fan di Clint Eastwood come regista....a parte Gran Torino appena vedibile, gli altri per me son da dimenticare, e quest'ultimo non è da meno. Un film di una noia mortale, a parte la scena iniziale che ci faceva ben sperare. Ora non è d'obbligo che tutti i film debbano contenere azione o scene apocalittiche, ricordiamo capolavori del calibro di Americani o The Big Kahuna tutti girati in una stanza, ma questo rasenta il sonno. Banalissima la storia e banalmente rappresentatata. M.Damon mi piace un sacco, ma a fare il medium proprio non ce lo vedo! Tre storie che nulla c'entrano tra loro per poi riallacciarsi in un finale banalissimo e tirato per i capelli.
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Premetto che non sono un fan di Clint Eastwood come regista....a parte Gran Torino appena vedibile, gli altri per me son da dimenticare, e quest'ultimo non è da meno. Un film di una noia mortale, a parte la scena iniziale che ci faceva ben sperare. Ora non è d'obbligo che tutti i film debbano contenere azione o scene apocalittiche, ricordiamo capolavori del calibro di Americani o The Big Kahuna tutti girati in una stanza, ma questo rasenta il sonno. Banalissima la storia e banalmente rappresentatata. M.Damon mi piace un sacco, ma a fare il medium proprio non ce lo vedo! Tre storie che nulla c'entrano tra loro per poi riallacciarsi in un finale banalissimo e tirato per i capelli.
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nalipa
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domenica 15 maggio 2011
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il vecchio clint con un film
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sulla morte ma con spunti che invitano alla speranza e fanno, se ce ne fosse necessità, apprezzare la vita.
Una giornalista francese durante lo tsunami in Tailandia nel 2004 affoga e per qualche seconto perde la vita.
Un ragazzino inglese, molto provato dalla difficile esistenza con madre tossica e padre assente, perde il suo gemello in uno stupido incidente e non riesce a più a vivere; il fratello era il suo unico sostegno e conforto.
In America un operaio (un ottimo Damon) ha il potere di parlare con i morti, ma vive questa facoltà come una maledizione e non vorrebbe più saperne nostante perda il lavoro ed il fratello gli prospetta un avvenire ricchissimo se solo si decidesse di fare il sensitivo a pagamento.
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sulla morte ma con spunti che invitano alla speranza e fanno, se ce ne fosse necessità, apprezzare la vita.
Una giornalista francese durante lo tsunami in Tailandia nel 2004 affoga e per qualche seconto perde la vita.
Un ragazzino inglese, molto provato dalla difficile esistenza con madre tossica e padre assente, perde il suo gemello in uno stupido incidente e non riesce a più a vivere; il fratello era il suo unico sostegno e conforto.
In America un operaio (un ottimo Damon) ha il potere di parlare con i morti, ma vive questa facoltà come una maledizione e non vorrebbe più saperne nostante perda il lavoro ed il fratello gli prospetta un avvenire ricchissimo se solo si decidesse di fare il sensitivo a pagamento.
Il "CASO" farà incontrare i tre e..........
Eastwood non azzarda alcuna ipotesi e alcuna risposta, trattando un argomento tanto indagato e sconosciuto, ma realizza un altro bel film dirigendo magistralmente il cast. Bravissimi i gemelli.
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karmaelo
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mercoledì 4 maggio 2011
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amor vincit omia....
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Clint Eastwood continua a commuovere il pubblico con un film profondo che affronta il tema della morte. Amore e Morte, Eros e Thanotos sono i veri protagonisti di questo lungometraggio che alternandosi ne definiscono i toni. Due terribili eventi degli ultimi anni vengono vissuti dai personaggi (tsunami e attacchi a king's cross) le cui vite si incrociano per giungere assieme alla risposta: Amor vincit omnia, l'amore vince tutto, anche la morte....
Bravissimo il regista nel bilanciare sapientemente la storia fino alla fine e nell'uso degli effetti speciali
Bravo Matt Damon che grazie a ruoli come questo acquista semprè più credibilità scrollandosi l'immagine di belloccio hollywoodiano
Brava anche se poco presente Bryce Dalla
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Clint Eastwood continua a commuovere il pubblico con un film profondo che affronta il tema della morte. Amore e Morte, Eros e Thanotos sono i veri protagonisti di questo lungometraggio che alternandosi ne definiscono i toni. Due terribili eventi degli ultimi anni vengono vissuti dai personaggi (tsunami e attacchi a king's cross) le cui vite si incrociano per giungere assieme alla risposta: Amor vincit omnia, l'amore vince tutto, anche la morte....
Bravissimo il regista nel bilanciare sapientemente la storia fino alla fine e nell'uso degli effetti speciali
Bravo Matt Damon che grazie a ruoli come questo acquista semprè più credibilità scrollandosi l'immagine di belloccio hollywoodiano
Brava anche se poco presente Bryce Dallas Howard (ho un debole dopo The Village può fare quelloo che vuole sarà sempre fantastica!!)
Ma la vera rivelazione è Cecile de France che con questa interpretazione si è assicurata la fama oltreoceano
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aldo rein
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sabato 9 aprile 2011
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film mediocre che tratta il tema superficialmente
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Film mediocre che tratta il tema solo superficialmente... Che delusione Clint! Per tutta la durata si ha la sensazione di essere davanti a una commedia. Assolutamente patetico e inutile il personaggio della Howard. Nonostante il coraggio del film sia apprezzabile non è sicuramente sicuramente fra i migliori di Eastwood.
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tumau
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martedì 29 marzo 2011
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senza risposte
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Un Film che affronta il mistero del aldilà. Credo però che s l’obiettivo era quello di suscitare dubbi e domande sulla vita dopo la morte ( se non risposte ) non abbi a ottenuto nessun cambiamento.
Invece Eastwood dimostra una grande capacità di indagare sui sentimenti meno conosciuti , sulle sofferenze a cui non si da conto , che si considerano minori.
E’ un film sulle assenze e su quel senso di abbandono che si prova a volte senza saper bene come e perché. I tre protagonisti si sentono tutti abbandonati. Il piccolo gemello, dal fratello da cui dipendeva , la giornalista dall'uomo della sua vita, il sensitivo dal fratello offuscato dal denaro.
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Un Film che affronta il mistero del aldilà. Credo però che s l’obiettivo era quello di suscitare dubbi e domande sulla vita dopo la morte ( se non risposte ) non abbi a ottenuto nessun cambiamento.
Invece Eastwood dimostra una grande capacità di indagare sui sentimenti meno conosciuti , sulle sofferenze a cui non si da conto , che si considerano minori.
E’ un film sulle assenze e su quel senso di abbandono che si prova a volte senza saper bene come e perché. I tre protagonisti si sentono tutti abbandonati. Il piccolo gemello, dal fratello da cui dipendeva , la giornalista dall'uomo della sua vita, il sensitivo dal fratello offuscato dal denaro.
In particolare Matt Demon ( il sensitivo ) è sfiancato dalla somma di attese , aspettative e dalla immensità di dolori che deve ascoltare e che deve condividere ( perché chi ha un dolore ha bisogno di partecipazione e chi ascolta DEVE partecipare ). Ho pensato a chi per mestiere o vocazione ascolta le sofferenze di chi ha un decesso ( confessori , psicanalisti e anche se pur sembra profano dirlo , i titolari delle onoranze funebri ) chi si trovano a dover ascoltare e farsi carico perlomeno di una piccola parte di dolore di chi ha davanti .
Può spezzare deglutire continuamente il dolore degli altri.
Come avviene appunto a Matt Demon che rifiuta il suo “talento” ( riesce a contattare i morti ) , se ne sente incatenato e soffocato. Sa che conoscere segreti e intimità di chi ti sta vicino dcava un inesorabile fosso di pudori ed imbarazzi.
Un ottimo film sulla morte che insegna ad amare la vita
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carlo's dè
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lunedì 14 marzo 2011
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film da guardare se non si sà cosa fare
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Hereafter : tanto ne ho sentito parlare e come sempre sentita la solita inattendibile e controllata critica cinematografica ho visto finalmente questo film.
..Devo essere sincero mi aspettavo un'ottimo film Clint Eastwood mi dava enormi garanzie ma dopo la visione son rimasto deluso, il film narra la storia di tre persone che in eventi diversi hanno avuto a che fare con la morte. Il protagonista principale (Matt Demon) ha il dono di potersi mettere in contatto con "l'altro mondo" ovvero parla con i defunti e sente quello che dicono. In francia Marie una giornalista di successo è sopravvissuta a uno tzunami dalla quale e scampata alla morte per annegamento, tale esperienza sconvolge le sue sicurezze terrene e tenta di trovare delle risposte.
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Hereafter : tanto ne ho sentito parlare e come sempre sentita la solita inattendibile e controllata critica cinematografica ho visto finalmente questo film.
..Devo essere sincero mi aspettavo un'ottimo film Clint Eastwood mi dava enormi garanzie ma dopo la visione son rimasto deluso, il film narra la storia di tre persone che in eventi diversi hanno avuto a che fare con la morte. Il protagonista principale (Matt Demon) ha il dono di potersi mettere in contatto con "l'altro mondo" ovvero parla con i defunti e sente quello che dicono. In francia Marie una giornalista di successo è sopravvissuta a uno tzunami dalla quale e scampata alla morte per annegamento, tale esperienza sconvolge le sue sicurezze terrene e tenta di trovare delle risposte. Poi cè Marcus che perde il suo amatissimo fratello gemello accausa di un un'incidente stradale. L'intrecio di queste storie parallele ha un punto d'incontro alla fiera del libro di Londra dove i tre personaggi si incontreranno...(poi da qui guardatevi il film xchè non ha senso che vi dica come andrà..)
Il film è quasi una commedia Clint ha fatto un buco nell'acqua scene monotone e finale scontato. Della morte o meglio della vita dopo la morte non si hanno tracce ne risposte o per lo meno non è il classico film che possa far riflettere.Ho trovato il film molto commerciale già questo non mi piace.Penso sia un'occasione mancata.
Il film ci fà vedere la morte nella vita cose che purtroppo già conosciamo mentre parla solo di striscio della vita dopo la morte cose che in un film che tratta della morte vorresti vedere. Brava l'attrice francese Cecile de France che interpreta Marie ,deludente Clint Eastwood.
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(di iohovistocosechevoiumani)
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criticoafondo
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domenica 6 marzo 2011
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la morte è un problema della vita
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Molti dei critici delusi sono afflitti da un errore di fondo. Che il film, parlando della morte, abbia avuto la pretesa di parlare del dopo morte, un assurdo che già Epicuro aveva voluto sconfessare. Appare ovvio che noi non possiamo contemporaemente essere in vita e vivere una esperienza del dopo- morte. In verità il grande regista ha voluto parlare del mistero della morte, morte intesa come limite e problema della vita. Infatti solo i ciechi non vedono che il film parla della vita e delle cose che la rendono degna di essere vissuta. Il paradiso, bello che sia, può attendere.
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aurotron
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domenica 6 marzo 2011
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critica
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Salve a tutti non mi spiace ma questo film non lo consiglio all'inizio sembrava fosse un bel film attraverso le prima scene ma po......un film indeciso su tutti i fronti. cambierei proprio la frase scomsigliatissimo ...tenendo presennte che l'attore Matt Damon a me piace tantissimo probabilmente nel film i Guardiani del Destino che uscirà a breve da quello che si è visto nel trailer deve essere interessante!!
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dado1987
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martedì 1 marzo 2011
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il paranormale è defunto.
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Tre storie parallele: un sensitivo che riesce ad entrare in contatto con i defunti, una giornalista francese che ha vissuto un'esperienza di quasi morte, ed un bambino inglese a cui è morto il fratello gemello. Fondamentalmente non succede niente, Hereafter invece che essere uno tsunami è un esile sassolino lasciato cadere in un bicchiere mezzo vuoto.
Forse per poter apprezzare meglio questo film, bisognerebbe essere dei credenti in qualsiasi religione, per tutti gli altri con gli occhi aperti questo film sembrerà realistico come Harry Potter, Superman o i Puffi. Infatti non viene spiegato niente sull'aldilà, d'altronde non riescono a dimostrarne l'esistenza nel mondo reale, figuriamoci in un mondo di finzione.
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Tre storie parallele: un sensitivo che riesce ad entrare in contatto con i defunti, una giornalista francese che ha vissuto un'esperienza di quasi morte, ed un bambino inglese a cui è morto il fratello gemello. Fondamentalmente non succede niente, Hereafter invece che essere uno tsunami è un esile sassolino lasciato cadere in un bicchiere mezzo vuoto.
Forse per poter apprezzare meglio questo film, bisognerebbe essere dei credenti in qualsiasi religione, per tutti gli altri con gli occhi aperti questo film sembrerà realistico come Harry Potter, Superman o i Puffi. Infatti non viene spiegato niente sull'aldilà, d'altronde non riescono a dimostrarne l'esistenza nel mondo reale, figuriamoci in un mondo di finzione...
Film di cui se ne poteva tranquillamente fare a meno, un passo falso del grandissimo Clint, Hereafter è decisamente sotto la media dei suoi film. Il paranormale ha veramente rotto le scatole, non porta niente di nuovo, ma sempre la stessa minestra riscaldata, che barba!
Voto 4,5
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