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Intervista esclusiva a Daniel Radcliffe

L'attore che è stato Harry Potter parla del suo passato e del suo futuro.
di Gabriele Niola

Daniel Radcliffe durante l'anteprima mondiale di Harry Potter e i doni della morte - Parte I.
Daniel Radcliffe (Daniel Jacob Radcliffe) (35 anni) 23 luglio 1989, Londra (Gran Bretagna) - Leone. Interpreta Harry Potter nel film di David Yates Harry Potter e i doni della morte - Parte I.

martedì 16 novembre 2010 - Incontri

Arriva e si siede su una sediolina spartana. Siamo a pochi metri dal set dove sono state girate le ultime scene del dittico Harry Potter e i doni della morte (in uscita in due parti ma girato tutto insieme) e Daniel Radcliffe è vestito da Harry Potter, cioè vestito come un ragazzo normale, ma sono gli abiti di scena. Non ha gli occhiali, quelli non gli servono realmente.
Daniel è un ragazzo particolarmente minuto, non molto alto (specie per gli standard britannici) e molto mingherlino. Sebbene sullo schermo sembri in certi momenti abbastanza corpulento, la realtà è che Rupert Grint (Ron Weasley), che accanto a lui sembra un ragazzone, è di corporatura media. Ad ogni modo, superato il senso di stranezza iniziale per le vere apparenze di un volto visto e rivisto mille volte sullo schermo, l'impressione principale è quella di un ragazzetto molto pratico di conversazioni con la stampa. Arriva con il sorrisone sulle labbra, molto gioviale, espansivo e pronto continuamente alla battuta, anche se spesso è il primo e l'unico a ridere per esse. Ma questo non lo scoraggia.
Le prime domande chiaramente sono tutte per la fine della saga e l'abbandono di questi studi, una seconda casa per lui e per tutti i lavoratori della troupe per almeno 10 anni:
"Il giorno che ce ne andremo da qui (l'intervista si è tenuta durante le riprese del film Harry Potter e i doni della morte ndr.), sarà un giorno strano, triste e fastidioso, perchè sarà davvero il giorno che sancirà la fine di tutto questo, qualcosa che mi mancherà e che abbiamo amato. Certo sono felice di finire finalmente questo film, è stata la lavorazione più lunga mai fatta, cosa che l'ha resa durissima. Mi riempie di gioia essere arrivato al termine anche se mi intristisce l'idea di svegliarmi un giorno fuori da tutto ciò. Qui smantelleranno tutto e quindi queste zone non saranno più così come lo vedete, piene di elementi e oggetti potteriani, ci faranno dei veri studios. Io ho finito per amarlo questo posto anche se so che molti altri lo odiano".

Hai parlato di una lavorazione difficile a causa della lunghezza, ma ci sono stati dei momenti, delle scene per te particolarmente probanti?
"Si tutta la parte che si vede nel primo dei due film, quella del viaggio da Hogwarts alla foresta. Sono scene che hanno dietro di sè un grosso costrutto mentale e per le quali mi sono molto preparato. Il fatto è che in ballo ci sono sentimenti ed emozioni molto forti delle quali io, come del resto la maggior parte delle persone, non ho la minima esperienza reale, qualcosa di alieno dalla mia vita".

La storia pure confermerà il tono degli ultimi capitoli...
"Si è una storia dark e dura ma non dimentica ciò che distingue tutta la saga di Harry Potter, ovvero l'humor sottile. Per quanto tu possa spingere sul dark alla fine ci sono 3 migliori amici che nonostante quanto le cose si mettano male si daranno sempre una mano".

Ci sono molte trasformazioni in questo capitolo, sei anche stato visto sul set vestito da donna
"Si si, è perchè una delle ragazze beve una pozione e si trasforma in me, solo che ha ancora i suoi vestiti addosso".

In più ad un certo punto tutti si trasformeranno in Harry, ce ne saranno 6 tutti interpretati da te
"Per fare quelle scene abbiamo registrato le performance dei diversi attori, io me le sono studiate e poi ho recitato la parte di loro tramutati in me cercando di imitarli, per cercare di sembrare Harry impersonato da altri. Ma non sono bravissimo a fare le imitazioni, quindi ho optato per caricature molto palesi".

Chi è stato il più difficile da ricalcare?
"Sicuramente Rupert [Grint ndr], è difficilissimo imitarlo. È incredibile, fa mille movimenti quando cammina e sculetta pure! È stato tutto un lavoro di dettagli e le piccolezze".

Con il procedere della conversazione poi ci si sposta naturalmente su considerazioni più generali di questi dieci anni di saga e, inevitabilmente, sul dopo Harry Potter per Daniel Radcliffe.
Sei diventato il volto di un personaggio assurto ad icona degli anni 2000, pensi sarà difficile trovare un altro lavoro?
"No non avrò problemi a trovare nuovi ruoli, mi hanno già proposto cose davvero diverse da Harry Potter".

Proposte che vengono dalla Gran Bretagna o da Hollywood?
"Entrambe. Non ho mai lavorato in America e mi piacerebbe ad un certo punto fare quell'esperienza, certo ho sempre amato lavorare qui a casa ma sarebbe fantastico andare lì ed avere quelle possibilità. Mi piacerebbe lavorare con registi come i Coen ad esempio, anche se penso sia il desiderio di qualsiasi altro attore. A parte questo non c'è nulla in particolare che mi faccia gola".

Quali sono stati i momenti per te più importanti in questi 10 lunghi anni?
"Sicuramente tutte le parti del quinto film [Harry Potter e l'ordine della fenice ndr] che coinvolgono Sirius Black. Lavorare con Gary Oldman mi ha insegnato tantissimo, soprattutto a non aver paura e lasciarmi andare, mantenere il controllo e riservare la parte di autocritica per quando la scena è ultimata. Le sequenze con Sirius sono di certo state le cose più difficili mai fatte in vita mia".

Diverse volte hai avuto modo di ripetere che Gary Oldman è qualcuno a cui guardi come un modello
"È perché ha avuto una carriera a così ampio raggio e penso possa fare davvero qualsiasi ruolo. So che ha preso parte a lavori teatrali fantastici ma non ho mai potuto vederlo. Ad ogni modo apprezzo tantissimo anche un attore come Hugh Jackman che passa da X-Men al teatro".

Lungo il corso degli anni hai mai avuto la possibilità si sapere qualcosa da J.K. Rowling in anticipo rispetto all'uscita dei libri?
"No mai, qualche volta mi ha dato dei consigli (per esempio quando si raduna l'armata di Silente mi aveva detto che poi in seguito Harry avrebbe capitanato armate anche più grandi) o sul set si accertava che certe cose andassero in un certo modo, ma mai anticipazioni. L'unico di tutti noi che ha avuto questo privilegio è stato Alan Rickman [interprete di Severus Piton, ndr]".

Capita che ti fermino per strada?
"Si ma meno di quanto non si possa credere e poi lo fanno sempre con molta educazione. Certo alle volte è imbarazzante perché accade in momenti assurdi come quando sei a cena fuori con una ragazza ma in generale non è mai accaduto nulla di fastidioso".

Hai visto Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo?
"Ho visto i cartelloni per strada e ho pensato: "WOW! Mi sembra di aver già visto qualcosa di simile....". Ma sono sicuro che se ne avessi visto il trailer a 12 anni sarei andato di corsa al cinema, ha il passo veloce che piace ai ragazzi. Ancora non l'ho visto ma sono sicuro che lo farò e non mi ha per nulla infastidito se è quello che intendevi".

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