Advertisement
Stargate Universe: intervista a Brian J. Smith

Al via su AXN la prima stagione della nuova serie.
di Mattia Nicoletti

Il ritorno di Stargate
Brian J. Smith (42 anni) 12 ottobre 1981, Dallas (Texas - USA) - Bilancia. Interpreta Matthew Scott nel film di Brad Wright, Robert C. Cooper Stargate Universe.

martedì 12 gennaio 2010 - Televisione

Il ritorno di Stargate
Stargate Universe è il nuovo astro del franchise di Stargate nato nel 1994 con l'omonimo film di Roland Emmerich. La nuova serie televisiva (la cui prima stagione da stasera e ogni martedì su AXN alle 21) si aggiunge a SG-1, Atlantis e Infinity ed è la storia di una squadra di esploratori guidati dal Dr. Rush (interpretato da Robert Carlyle, Full Monty, Trainspotting) che scoprono una nave spaziale abbandonata, la Destiny, che li condurrà attraverso le galassie fermandosi periodicamente vicino ai vari "Stargate". La nuova serie è molto vicino a un social drama, è stata pensata per chi non ha necessariamente seguito le altre, è girato spesso con camera a mano, e ha atmosfere più oppressive e claustrofobiche rispetto alle precedenti. Per chi ama i numeri, l'episodio pilota è costato circa due milioni di dollari.
All'interno del cast, in cui sono presenti numerose giovani star, il ruolo del Tenente Matthew è interpretato dal 28enne texano Brian J. Smith, alla prova più importante della sua carriera.

Matthew Scott, che lei interpreta, è una sorta di veicolo che la conduce a nuove opportunità di carriera…
Mi ha rubato le parole di bocca. Io sono sicuramente alle prime armi, ho interpretato piccole parti o comunque ruoli non particolarmente significativi, e questo è sicuramente il mio primo vero viaggio nella grande galassia hollywoodiana. Spesso il lavoro dell'attore è come molti altri. Vai sul set, fai la tua parte, e poi torni a casa, magari insoddisfatto perché il progetto di cui fai parte non ti interessa. Altro che spotlights! (Ride). Con Stargate Universe è diverso.
Perché?
Interpretare una serie come quelle attuali, significa fare parte della golden era della televisione. E Stargate Universe è una di quelle serie dove la fantascienza si unisce con la società. Non è un viaggio nello spazio e nel tempo è un viaggio di un gruppo di uomini verso l'ignoto. La potrei paragonare con Battlestar Galactica, che insieme a Friday Nights Lights rappresentano le due mie serie preferite.

Dalle sue parole sembra quasi che il suo viaggio personale sia parallelo a quello del suo personaggio, il Tenente Matthew Scott…
Sono molto legato al mio personaggio. Molti dei miei famigliari sono o sono stati dei militari, e così io capisco perfettamente come è e cosa prova Scott. Significa essere sinceri con se stessi, avere l'impegno di proteggere le persone, e allo stesso tempo, proprio perché si è giovani, affrontare le paure e la mancanza di esperienza.
E quando la sua famiglia l'ha vista nel ruolo del tenente?
Io ero sinceramente un po' nervoso, ma anche mio zio che non sapevo fosse un fan di Stargate ha dato il suo consenso. E questo mi rende molto felice. Speriamo di continuare a mantenere il consenso.

Quando è uscito nelle sale Stargate di Emmerich lei aveva 13 anni. Lo ha visto all'epoca o lo ha recuperato ultimamente?
L'ho visto molti anni fa, ma non l'ho visto di recente.
E come si pone Stargate Universe nello Stargate World?
È curioso, perché spesso i fan del film non seguono le serie e viceversa. E chi poi segue SG-1 non ama Infinity. Noi con Universe abbiamo voluto cambiare le regole e dare la possibilità anche ai non iniziati a Stargate di apprezzare la serie.

Ma in un momento in cui la fantascienza è in sofferenza, e progetti come Flash Forward sono a rischio, o altri come Dollhouse sono stati cancellati, essere parte di un franchise ha i suoi vantaggi?
Io sono convinto che il problema sia un altro. Prendiamo ad esempio Battlestar Galactica. Ha avuto un grande successo di critica ma un'audience bassa perché gli spettatori spesso lo registravano e lo guardavano in un secondo momento, oppure andavano ad acquistare l'episodio sul web nei giorni successivi. Gli appassionati di fantascienza, che spesso sono giovani considerano il televisore uno dei mezzi a disposizione per vedere una serie, e non il medium per eccellenza. Di conseguenza se l'audience è valutata solo sulla messa in onda è chiaro che il numero di spettatori non sarà mai elevato. Stargate Universe, comunque sia in USA che in UK ha raggiunto un'audience che ci ha soddisfatto totalmente.
Da questa sua difesa si vede la sua passione per la fantascienza. Che cosa vedeva quando era bambino?
Ero un fanatico di Star Trek – Next Generation, perché forse ero troppo giovane per la serie originale. E sono ancora un grande fan, al punto che ho trovato fantastico il film di J.J. Abrams. Questa è la forza della fantascienza, in ogni tempo ti fa immaginare l'ignoto, a volte anticipando il futuro che verrà.

Gallery


{{PaginaCaricata()}}

Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati