Una serie di bambole
L'umanità è l'elemento più importante. E nelle serie televisive Sci-Fi di ultima generazione l'uomo, inteso nel senso più generale del termine, viene messo davanti a problematiche futuribili e contemporaneamente attuali. In questo caso l'uomo è rappresentato da una donna di nome Caroline (Eliza Dushku) che viene reclutata, riprogrammata e trasformata in una "doll" alla quale viene trasformata la personalità in base ai task che deve perseguire.
Dollhouse è una di quelle serie che ha creato una base di fan tale che la produzione ha deciso di rinnovarla (in precedenza era accaduto a Jericho anche se solo per 7 episodi), è necessario quindi interrogarsi sui perchè di questo attaccamento del pubblico soprattutto al personaggio di Caroline.
La serie potrebbe essere considerata realmente come un parallelo di quello che era un tempo (non il remake) la donna bionica. La stretta commistione fra fantascienza, umanità, e realtà avvicinano lo spettatore a un personaggio che in qualche modo è futuribile, ma lo è come i replicanti di Blade Runner, in cui le paure, le gioie, le emozioni esistono anche se spesso latenti. Le emozioni d'altra parte ci contraddistinguono, senza di esse non potremmo vivere, e lo stesso accade per le Dolls, che non possono negare la loro natura originaria. È ancora un conflitto fra mente e anima, (un episodio di Lost si intitola "Man of science, Man of faith" e tratta argomenti analoghi), in cui l'anima non necessariamente è dannosa. I temi di Dollhouse hanno anche riferimenti letterari, in particolare a "Il nuovo mondo" di Aldous Huxley che imponeva le classi sociali attraverso l' Ipnopedia, un lavaggio del cervello imposto ai neonati. L'unico problema a cui poteva andare incontro la serie era quella della ripetitività dei casi e della mancanza di identificazione con un personaggio che cambia di episodio in episodio (in particolare nei character e social drama i protagonisti per essere seguiti devono diventare "amici" del pubblico), e infatti nella seconda parte della prima stagione la complessità degli intrecci è riuscita a mantenere l'audience.
Ideata da Joss Whedon (creatore di Buffy e di Angel), Dollhouse è uno dei casi più atipici nelle serie tv per il suo essere old style nel concetto di fondo sebbene viva nel futuro.