La genesi del film
Convinto che in tutte le storie d'amore e soprattutto nel periodo di ripresa da una relazione finita male ci sia un aspetto comico, Jason Segel scrive la sua prima sceneggiatura trasformando l'incubo di ogni innamorato - il tradimento e l'abbandono - in una tragicommedia a lieto fine. A incoraggiarlo è l'amico Judd Apatow che, quando ancora Non mi scaricare era appena una bozza, un'idea da sviluppare, gli dice: "Uno che sa improvvisare come sai fare tu, sa anche scrivere". Così l'attore si trasferisce alle Hawaii, dove il film è in gran parte ambientato, e dà vita alla storia di Peter Bretter e Sarah Marshall basandosi, presumibilmente, sulla propria esperienza amorosa. La rottura di una relazione duratura, vista attraverso lo sguardo di un uomo, assume tutt'altre sfumature, tra impeti di gelosia e momenti di sconforto. Lontana dai toni surreali delle commedie dei fratelli Farrelly, la ditta di Apatow e soci (che include tra gli altri il neo regista Nicholas Stoller, già co-sceneggiatore di Dick & Jane - Operazione furto e gli attori Paul Rudd di Molto incinta e 40 anni vergine e Jonah Hill di Suxbad - Tre menti sopra il pelo) confeziona un film in cui vengono snocciolate situazioni di vita reale. "Nick e Jason si capiscono alla perfezione, hanno lo stesso senso dell'umorismo", ha affermato Apatow, produttore del film. "Quel che non guasta, inoltre, è che hanno entrambi alle spalle diverse relazione catastrofiche. Il fatto di avere sofferto per amore, di essersi visti calpestare i propri sentimenti è un requisito fondamentale per chi lavora nel cinema. Aiuta a entrare meglio nella parte".

Lavorare con Judd Apatow
Nicholas Stoller: Ho iniziato a lavorare con Judd scrivendo qualche episodio di Undeclared, la sitcom da lui ideata e diretta. In quell'occasione ho conosciuto Jason con il quale siamo diventati grandi amici. Era da tempo che cercavo una sceneggiatura per passare dietro la macchina da presa e quando mi ha detto che stava scrivendo una commedia gli ho proposto di dargli una mano con lo script se lui mi avesse supportato come regista. Judd ha contribuito sia alla scrittura che al casting, due degli aspetti più cruciali di un film, specialmente quando si tratta di una commedia. In generale è uno che rispetta molto le idee altrui. Poteva capitare che durante la lavorazione insistessi su qualche battuta da tenere e lui mi rispondeva che era il mio film e che potevo fare quello che volevo. Tuttavia, lavorandoci da così tanto tempo, ho imparato che il più delle volte ha ragione.

La performance nudista di Jason Segel
Nicholas Stoller: Non penso di sbagliare dicendo che Jason sia un esibizionista. Nonostante ciò, per la scena in cui doveva recitare totalmente nudo, ho notato che era nervoso. Si preoccupava terribilmente del fatto che il suo pene sembrasse normale. Per evitare problemi di censura non doveva essere né troppo piccolo né troppo grande, il che è un paradosso, perché puoi mostrare il pene in un film, ma non può superare la curvatura di novanta gradi. Ad ogni modo, Jason era in difficoltà e ha voluto prepararsi per la scena in una stanza, in totale solitudine. Poi ho scoperto che aveva già recitato nudo in Fuori di cresta, ma la sequenza era stata tagliata in post-produzione. Insomma, nonostante il nervosismo, non si può certo dire che Jason sia uno che ha problemi a mostrarsi come mamma l'ha fatto.