Anno | 2008 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Regia di | Umberto Spinazzola |
Attori | Ricky Tognazzi, Serena Autieri, Enzo Iacchetti, Marco Messeri, Enzo Provenzano Dario Vergassola, Stefano Saccotelli. |
Uscita | venerdì 20 marzo 2009 |
Distribuzione | Mikado Film |
MYmonetro | 2,42 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 7 aprile 2009
In Italia al Box Office L'ultimo crodino ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 79 mila euro e 52,2 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO NÌ
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Bassa Val di Susa. Giampaolo Pesce, operaio in una fabbrica, è pieno di debiti, separato e con una figlia che ama e una moglie a cui deve passare gli alimenti. Pes, così lo chiamano in paese, ha però un amico, anche lui con il suo bravo soprannome: Crodino. Costui lo convince a mettersi in società per realizzare un allevamento biologico. Purtroppo però l'impresa fallisce a causa di una moria di polli. Ora i due si trovano accomunati anche dal bisogno di denaro. A Crodino viene allora un'idea: perché non rubare la bara che contiene i resti mortali di Enrico Cuccia, grande manovratore della finanza italiana, e chiedere un riscatto? Dopo qualche incertezza Pes si decide: ci sta. Ma non tutto andrà per il verso giusto.
Era il 17 marzo 2001 quando tutti i quotidiani riportarono la notizia del trafugamento della salma di Enrico Cuccia dal cimitero di Meina. In pochissimo tempo cominciarono ad intrecciarsi le ipotesi più fantasiose. Si arrivò addirittura a pensare alle sette sataniche o a misteriosi documenti chiusi nella bara. Nulla di tutto ciò. Si trattava di due ricattatori improvvisati incapaci di far del male a chicchessia (per questo scelsero un cadavere) e alla spasmodica ricerca di una svolta nella vita.
Umberto Spinazzola ne rievoca le vicende con tratto lieve, ironico ma al contempo carico di pietà e non privo di annotazioni sociopolitiche. Si sente che regista e sceneggiatori (Pellegrini, Cenni, Mazzei) conoscono bene i luoghi che descrivono e le persone che li abitano e la vita di quei paesini in cui non accade mai nulla e in cui la televisione (sulla quale nel film però non si calca la mano) porta il desiderio di denaro facile che consenta ai desideri di trasformarsi in realtà.
Pes e Crodino (interpretati dalla coppia Tognazzi/Iacchetti che d'ora in poi vorremmo rivedere sullo schermo per quanto sono affiatati, divertenti e, al contempo, profondamente umani) hanno una vita frustrante. Il primo deve soldi a mezzo mondo per cercare di conservare una dignità almeno per la figlia che può vedere solo periodicamente. Il secondo ha una bella moglie, è tormentato dalla gelosia e vorrebbe dimostrare a tutti le proprie capacità imprenditoriali. Il domino di errori che costruiscono nel loro tentativo di estorsione li fa protagonisti di un copione da commedia all'italiana. Invece è purtroppo tutto accaduto in un'area dell'avanzato Nord Italia in cui il benessere è spesso più apparente che reale.
Non capita così spesso nel cinema italiano di potersi divertire riflettendo al contempo sulla realtà. Questa è un'occasione da non perdere.
Ho visto il film ieri sera nel cinema a Susa e mi sono divertito tantissimo ,fa ridere quando non è drammatico su alcune vicende . L'introduzione di Iacchetti è stata a dir poco molto comica e spero ritorni da queste parti a girare altri film . Io l' ho conosciuto durante le riprese e mi sono divertito a seguirlo e poi è molto disponibile , anche Tognazzi è molto simpatico sono le persone con cui ho [...] Vai alla recensione »
Con quelle facce vi sembrano credibili? Trafugare una salma e chiederne il riscatto per giunta di un personaggio di un certo calibro come Cuccia? Beh non dico che ci vorrebbe un commando ma almeno un minimo di professionalità...e la comicità del film sta proprio nell'incapacità totale di due persone qualunque di trasformarsi in rapitori, nel loro modo bislacco, grottesco [...] Vai alla recensione »
Buongiorno quasi per caso ho visto questo film e devo dire è stata una sorpresa piacevole: Iacchetti è, a mio parere, convincente nella recitazione come Tognazzi che ha inoltre una voce bellissima. I problemi che emergono dal film - smaltimento rifiuti abusivo, protezione della salute pubblica, difficoltà di trovare nuove opportunità lavorative nei piccoli centri urbani, la gestione dei figli in caso [...] Vai alla recensione »
Peccato... Un altro film Italiano che passera' inosservato.Credo proprio di si ,colpa la poca distribuzione nelle nostre sale (soprattutto di un piccolo film Italiano),l' opera di U.Spinazzola verra' vista da pochi. Una commedia amara come l'espressione di E.Iacchetti che ti accompagna per tutto il film,un'ambientazione coinvolgente (la Val di Susa)una sceneggiatura buona,tratta da un fatto realmente [...] Vai alla recensione »
film molto delicato e commovente, tognazzi e iacchetti bravissimi, il regista descrive ottimamente la vita della piccola provincia
Crodino e Pes, spiantati amici della Val di Susa, hanno la pensata di aprire una piccola produzione di alimenti biologici per fuggire dalle loro grige vite. Si indebitano con tutti finchè non muoiono i loro polli per un virus. A quel punto decidono di "rapire" la bara di Cuccia, appena morto e seppellito nel loro paesino, per richiedere il riscatto.
Successe davvero, nel marzo 2001, che venisse misteriosamente trafugata dal cimitero di Meina in provincia di Novara la salma di Enrico Cuccia, il mitico banchiere da poco deceduto novantatreenne. Da quella storia, dalla grottesca sproporzione tra il misero piano dei "rapitori" e l' allarme che creò, carico di sospetti indirizzati su qualsiasi "pista", proviene il film.
Viene avanti Crodino. E' un uomo d'affari irresponsabile della Val di Susa soprannominato così perché patito della bevanda Campari (ma non la beve quasi mai) che dopo un allevamento di polli biologico fallito convince l'amico operaio indebitato e sempliciotto Pes (diminutivo di Giampaolo Pesce) a "rapire" la salma del da poco spirato Presidente di Mediobanca Enrico Cuccia.
Dicono molti «fanculo» in Valsusa il commerciante Crodo (Ricky Tognazzi) e l'operaio Pes (Enzo Iacchetti), balordi oppressi da debiti e vite fallimentari. Cercando soldi facili, dopo le soste al Bar Italia, eccoli trafugare la bara di Enrico Cuccia, presidente di Mediobanca. Ma invece del riscatto, tra errori fessi (come telefonare a un omonimo di Cuccia junior o lasciare impronte ovunque) e litigi [...] Vai alla recensione »