Anno | 2008 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 70 minuti |
Regia di | Davide Sibaldi |
Attori | Pia Lanciotti, Fausto Cabra . |
Uscita | venerdì 15 ottobre 2010 |
Distribuzione | Iris Film Distribution |
MYmonetro | 2,93 su 8 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 20 ottobre 2010
In un motel danese un giovane italiano chiede alla prostituta con cui ha appena avuto un rapporto se sia disposta ad ascoltarlo. In Italia al Box Office L'estate d'inverno ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 6,5 mila euro e 3,5 mila euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO SÌ
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Christian è in viaggio, ha 19 anni e ama le imperfezioni. Lulù è una prostituta siciliana che capisce le rotte degli aerei ascoltandone solo il rombo dei motori. In un motel di Copenhagen, lei ha terminato il suo "lavoro" con Christian, ma lui le chiede di rimanere a parlare, per un'ora dopo "l'amore". Insieme scopriranno il dolore per il passato e il coraggio per il futuro.
Girato fra Italia e Danimarca, L'Estate d'Inverno ha vinto l'European Film Festival e il Chicago Lake County Film Festival. Il regista Davide Sibaldi quando l'ha diretto aveva appena 19 anni ma un'audacia già decisa. Totalmente filmato in un stanza di motel, la pellicola è un dramma da "camera" in tutti sensi, fisici e cinematografici. Un viaggio tra quattro mura nella vita e nella "paura della felicità" di due persone, un uomo e una donna bene interpretati da due attori provenienti dal "Piccolo Teatro" di Milano: Fausto Cabra e Pia Lanciotti. Difatti, L'estate d'Inverno ha una forte matrice teatrale: il tempo del racconto coincide con quella della realtà e la parola domina sull'immagine. Ma ha anche una radice visiva importante come nel Kammerspielfilm tedesco dove la psicologia umana plasmava il racconto. Il cinema sbuca fuori prima silenzioso poi inesorabile, nella lotta di dialoghi, campi e controcampi aggressivi, battaglie di espressioni, di scontri fisici, cadenzati dal montaggio di Rita Rossi e dal respiro che le musiche di Davide Fusco, tra elettronica e arpeggi di chitarra, contrappongono alla claustrofobia del set.
Contravvenendo ad una delle regole auree della settima arte, "Show, don't tell" (mostra, non parlare), L'estate d'Inverno è un film difficile per lo spettatore che può perdersi nei mille dialoghi: appare verboso e spesso inciampa in qualche psicologismo di troppo (i continui riferimenti a "madre e "padre"). Ma tra i difetti imputabili alla natura di opera prima, il film scova intuizioni e riflessioni importanti, sapendo appunto che la bellezza è una "cosa pesante" e che spesso, nella vita, ci si può trovare in stanze chiuse, vere o simboliche, aspettando d'incontrare qualcuno o addirittura l'estate d'inverno, dove il ghiaccio ostacola ma non elimina il calore.
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'L' estate d' inverno', del giovanissimo Davide Sibaldi, e' un film molto interessante dal punto di vista psicologico e sociale. La storia (tranne il finale) si svolge interamente in una stanza di un motel di Copenaghen. Fuori piove, ma presto comincerà a piovere anche dentro l' anima dei due personaggi, ben scandagliati dal promettente regista ("Continua così" [...] Vai alla recensione »
Un giovane chiede a una prostituta, dopo che si è incontrato con lei in una camera d'albergo, di fermarsi a parlare con lui. Il colloquio fra i due accettato con molta riluttanza dalla donna, mette a nudo le rispettive angosce, che si potrebbero definire, forse, da "abbandono". Si apprende, infatti, che alla radice dei rispettivi problemi, é l'abbandono che [...] Vai alla recensione »
Nonostante venga spiegato non si capisce il titolo, forse doveva essere il contrario. Si tratta di un film corto, particolare, lentissimo, ma si può vedere, il soggetto è interessante, ma non perfetto, sicuramente perfetto per il palco di un teatro, ma non per il cinema. gli attori sono solo due, lei brava, lui giovane un po' così. La storia si svolge in una stanza d'albergo dove una prostituta ed [...] Vai alla recensione »
Entro subito nel vivo dell’argomento; per farlo al meglio, ho bisogno di aprire l’invisibile manuale del “bon ton”. E così, saluto affettuosamente tutti gli “Eroi” del cinema indipendente; avvio i motori, accendo le luci ed illumino con piacere il mio personalissimo “salottino delle idee”.
Lo straordinario cortometraggio di Davide Sibaldi mette a nudo due anime perse (un giovane ragazzo ed una prostituta), lacerate entrambe dall' abbandono di uno dei genitori (rispettivamente dalla madre di lui e dal padre di lei). Proprio l' abbandono sarà il tema dominante del lunghissimo dialogo dei protagonisti, smorzato soltanto dal tempo che impiega Christian ad offrire una bibita [...] Vai alla recensione »
L'Estate D'Inverno è l'intenso e sensazionale esordio di una ragazzo diciannovenne (Davide Sibaldi) che ci conduce per mano all'interno di un ring dove combattono i sentimenti dell'abbandono di una prostituta e del suo cliente. Girato in tempo reale e presentato a 16 festival Internazionali vincendo numerosi premi il film del regista più giovane d'Italia approda finalmente in sala.
Grazie a MyMovies molti di voi hanno potuto vedere il debutto cinematografico del più giovane regista italiano (19 anni). Non sto qui per vendervi il film ma per invitarvi a sostenerlo per quello che oggi può rappresentare nel vecchio e stantio cinema italiano. Una ventata di freschezza e calore proveniente dal vivaio di quei nascosti talenti italiani che il mercato commerciale costringe [...] Vai alla recensione »
....davanti ad una pellicola come questa travalica lo scorrere dei fotogrammi....il senso che io ho dato a questo film parco di sceneggiatura scenica ma al contempo ricco di elementi costruttivi, è quello di aver riconosciuto subito madre e figlio che si raccontano e tentano di ricostruire il rapporto attraverso le loro stesse sofferenze,giocandolo sul filo invisibile della parodia prostituta/cliente,è [...] Vai alla recensione »
I complimenti di Lars Von Trier, più di sedici premi ai festival e cinque giorni per girare: numeri e qualità di L'estate d'inverno, il film che da domani esce nelle sale e che oggi è stato presentato alla Casa del Cinema di Roma. L'opera prima di Davide Sibaldi, interpretata da Fausto Cabra e Pia Lanciotti, ha avuto un percorso particolare. "C'è una scelta precisa dietro il film. Una distribuzione prima nei festival e poi solo dopo nelle sale" spiega il distributore Christian Lelli di Iris Film che aggiunge "Con soli settanta mila euro e una DVCam abbiamo dimostrato di fare un cinema dignitoso [...]
Davide Sibaldi, regista di L'estate d'inverno, ha 23 anni ed è figlio di Igor Sibaldi, studioso di letteratura russa e di religioni che qualche lettore dell'Unità over 40 ricorderà bene. Siamo quindi doppiamente contenti del suo arrivo nella variopinta famiglia del cinema italiano; e anche se abbiamo qualche riserva sul film, lo accogliamo idealmente con un abbraccio.
In una camera di un motel danese, un ragazzo e una prostituta, entrambi italiani, si confessano, per un'ora, in un crescendo di tensione e rivelazioni sconvolgenti. Il cinema d'autore è in crescita di spettatori grazie anche a «gioiellini» come questo pellicola diretta da Davide Sibaldi e distribuita (purtroppo) con tre anni di ritardo. Merito dell'intensa interpretazione di Pia Lanciotti e Fausto [...] Vai alla recensione »
Testa a testa, corpo a corpo di ispirazione psicanalitica e dal pathos sostenuto, L'estate d'inverno di Davide Sibaldi che dopo aver partecipato a 16 festival arriva nelle sale (distribuisce Iris). Scritto a soli diciannove anni, dopo il liceo, da un giovanissimo regista (classe '87, 40 corti al suo attivo e 3 mediometraggi, qui al suo esordio) dalle idee chiare è un reticolo ben strutturato di emozioni [...] Vai alla recensione »
Lei è una prostituta nervosa e cinica («Se vuoi parlare con qualcuno, comprati un cane» ma questo è quasi il Gordon Gekko di Wall Street!), lui un 19enne che sembra un 30enne e parla come un libro stampato («I vestiti con cui andiamo in giro sono lo specchio esatto di come siamo interiormente»; «E' così facile vivere nel silenzio!»; «Sono le imperfezioni a rendere perfetta una cosa»).
Se questo film l'avesse girato un quarantenne l'avremmo preso a scappellotti: troppo parlato, retorico, manierato. Ma poiché lo sceneggiatore e regista Sibaldi l'ha messo insieme quando aveva 19 anni lodiamo invece il suo coraggio nel raccontare una storia dai toni forti con un budget minimo, inventando una struttura narrativa che richiede una sola location e due interpreti.
Gioco al massacro nella stanza di un motel alla periferia di Copenaghen. Due i personaggi, entrambi italiani: un diciannovenne in viaggio e una prostituta che ha il doppio della sua età. Dopo il sesso, il ragazzo paga la donna perché parli con lui; ne vien fuori una doppia storia di abbandoni e di dolori che, a sorpresa, mostrerà molti punti di contatto.
Se Davide Sibaldi (1987) saprà unire l'intraprendenza a soggetti meno urlati e meno orecchiati da altri film, sarà stato utile il segnale di presenza che ha lanciato con L'estate d'inverno, girato due anni fa, ma che solo ora trova un esiguo canale distributivo. Nella vicenda di una prostituta (Pia Lanciotti) e di un giovane cliente (Fausto Cabra), mostrati non nel più naturale degli atti, ma nel più [...] Vai alla recensione »