mach 00
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giovedì 7 febbraio 2008
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chi ha il pane non ha i denti
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il regista poteva trovare un'altro modo di rendere la verosimilità della situazione invece di fare vomitare la gente in sala e l'operazione marketing poteva almeno non prendere per il c... tutti con bozzetti ufficiali di mostri completamente diversi dal modello usato nel film ... non mi è piaciuta la insolubilità del nodo narrativo che a mio avviso non fa sperare affatto in un sequel e poco plausibili e cariche le caratterizzazioni dei personaggi!
avrebbe potuto essere "il" monster movie ma è un disastro che innervosisce per le scelte tattiche e logistiche della produzione.
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zolu
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giovedì 7 febbraio 2008
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inguardabile....
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Il primo commento a caldo appena sono usciti i titoli di coda è stato: "Ma che è sta min***ata?". Condivido questo commento in pieno, aggiungendo anche che sicuramente è il film più brutto che abbia mai visto in vita mia.
[+] e schai raggione!!!
(di lughes)
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(di ubermensch)
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simone
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giovedì 7 febbraio 2008
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osceno
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osceno...sono andato via dopo 20 minuti
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alexisgod
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giovedì 7 febbraio 2008
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mi è piaciuto ma ho una domanda...
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Premetto che il film mi è piaciuto visto che per 1h e 24 sei completamente immerso nella trama e il film passa veloce divertendoti...ma ho una domanda...MA COME DIAVOLO FA IL MOSTRO A FAR PRECIPITARE UN ELICOTTERO CHE E' ALMENO A 400 METRI DI ALTEZZA?????????????????Cioè nella sequenza si vede il mostro che viene pesantemente bombardato e sembra morto...poi ad un tratto tira su la chela e abbatte l'elicottero a 400 metri di altezza?MA E' IMPOSSIBILE???Per giunta loro precipitano da quella altezza e ovviamente nessuno si fa male...
Per me il film è bello e innovativo ma ste cose sono inspiegabili...
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ash006
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giovedì 7 febbraio 2008
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invasione a ny: improvvisa e devastante
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Si riconosce eccome l'impronta di J.J. Abrams nel "progetto" Cloverfield: velato di mistero già prima che vedesse la luce, irrompe nei cinema dal nulla, proprio come quel qualcosa che si mette a devastare New York senza troppe spiegazioni. Il progetto (così si autodefinisce, delineando metacinematograficamente il proprio carattere sperimentale) si avvale della tecnica di ripresa amatoriale in soggettiva collaudata da The Blair Witch Project, intridendosi di quella preoccupante attualità che pervadeva La Guerra Dei Mondi un tempo e i corti di 11 Settembre 2001 oggi. Il risultato è spaventoso: il panico che esplode e dilaga nelle strade, la paura e le grida della folla, la fuga disperata, la consapevolezza di una fine immediata quanto assurda, la coda dell'occhio (qui: della macchina da presa) che nota un palazzo che crolla durante la ricerca affannata dei propri amici.
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Si riconosce eccome l'impronta di J.J. Abrams nel "progetto" Cloverfield: velato di mistero già prima che vedesse la luce, irrompe nei cinema dal nulla, proprio come quel qualcosa che si mette a devastare New York senza troppe spiegazioni. Il progetto (così si autodefinisce, delineando metacinematograficamente il proprio carattere sperimentale) si avvale della tecnica di ripresa amatoriale in soggettiva collaudata da The Blair Witch Project, intridendosi di quella preoccupante attualità che pervadeva La Guerra Dei Mondi un tempo e i corti di 11 Settembre 2001 oggi. Il risultato è spaventoso: il panico che esplode e dilaga nelle strade, la paura e le grida della folla, la fuga disperata, la consapevolezza di una fine immediata quanto assurda, la coda dell'occhio (qui: della macchina da presa) che nota un palazzo che crolla durante la ricerca affannata dei propri amici. Si rimane a bocca aperta di fronte a una così meticolosa rappresentazione della morte in faccia. Abrams e il regista Matt Reeves non danno alcuna spiegazione, ed è giusto così: non si vuole raccontare una storia, ma un punto di vista. E' l'America (non quella dei supereroi e nemmeno degli eroi, ma della gente normale, come potrebbe trattarsi di chiunque)che subisce un attacco improvviso e potentissimo e che si vede crollare tutto addosso, in senso lato e figurato. Il riferimento è chiaro e viene visivamente rievocato con maggiore intensità di quanto non abbia fatto un film "a tema" come World Trade Center. E mentre i grandi tirano fuori carri e artiglieria per salvare una popolazione i più deboli sfidano la morte per salvare una persona amata. In definitiva, Cloverfield introduce un nuovo modo di mostrare una catastrofe: dal basso, gradatamente e di sbieco (quindi verosimilmente), facendo sì che sia chi la osserva ad immaginarne l'inesorabile crescita. C'è da dire purtroppo che spesso i protagonisti la osservano un po' troppo, andandosela veramente a cercare: è vero che il loro agire irrazionale è giustificato dall'amore per una ragazza, ma è ciò che garantisce il prosieguo della storia; difatti molte loro scelte sono decisamente non condivisibili.
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eustachio79
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mercoledì 6 febbraio 2008
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molto bello+
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Mah per me il film è stato semplicemente spettacolare, lo scopo di un film è di rendere l'esperienza piu realistica possibile, se qualcuno nel 2001 avesse girato con quella videocamera nelle twin towers l'11 settembre, avremmo visto una cosa simile. Complimenti all'idea
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fab
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mercoledì 6 febbraio 2008
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grande film
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la bellezza di questo film è la capacità di farte immedesimare nella storia. questo è il senso del fatto che il film sia stato girato tutto con una telecamera a mano. un pò come accadde con "the blair witch project". chiunque guarda questo film si chiede "e se ci fossi io al loro posto?". le paure post 11 settembre, il non sapere da chi o da cosa siano stati attaccati, con l'esercito americano in balìa degli eventi.... chi non capisce questo e chi non apprezza questo film, dimostra totale ignoranza in campo cinematografico e si merita film come "scusa se ti chiamo amore"....
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(di jean)
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rem
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mercoledì 6 febbraio 2008
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il trifoglio senza radici
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E' una furbata! Una bieca e asfittica furbata.
Poca creatività e molto marketing: il mostro apocalittico mangia cristiani (!) è una brutta copia di Gollum. La sequenza finale in cui il sopravvissuto con la camera a mano finalmente inquadra il gigantesco troll è pedissequamente copiata dal "Godzilla" di Emmerich. Parimenti copiata è l'idea dei mostriciattoli ragnopodi che si aggirano minacciosi lungo le gallerie della metropolitana (vi ricordano niente i godzillini di Emmerich!?)
Insomma un film povero dentro (qualcuno ha osato definirlo "metacinema")ove l'angosciante ansimare dei protagonisti (lungo ben 85 min.) fa il verso alla pregressa pellicola gemella ancora più furba: "The Blair Witch project"!
Per il resto un deja vu; una girandola di cliché rubati ai più attempati films dell'orrore.
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E' una furbata! Una bieca e asfittica furbata.
Poca creatività e molto marketing: il mostro apocalittico mangia cristiani (!) è una brutta copia di Gollum. La sequenza finale in cui il sopravvissuto con la camera a mano finalmente inquadra il gigantesco troll è pedissequamente copiata dal "Godzilla" di Emmerich. Parimenti copiata è l'idea dei mostriciattoli ragnopodi che si aggirano minacciosi lungo le gallerie della metropolitana (vi ricordano niente i godzillini di Emmerich!?)
Insomma un film povero dentro (qualcuno ha osato definirlo "metacinema")ove l'angosciante ansimare dei protagonisti (lungo ben 85 min.) fa il verso alla pregressa pellicola gemella ancora più furba: "The Blair Witch project"!
Per il resto un deja vu; una girandola di cliché rubati ai più attempati films dell'orrore. Roba infima da "drive in" in cui lo sbadigliante spettatore non si chiede da quale anfratto oceanico sia arrivato 'sto mostro grigio (boh), piuttosto si domanda dolente perché dei furbastri hanno osato offendere la sua intelligenza!
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[+] chiacchere
(di iacopo p)
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diego75
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mercoledì 6 febbraio 2008
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per stomaci a prova di mare
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L'idea di vedere il film dallo stesso punto di vista dei protagonisti è buona, ma è mai possibile stare 80 minuti in sala con la sensazione di dover vomitare da un momento all'altro?!? Possibile che il regista e tutta la sua troupe non si siano resi conto che vedere un film così è come stare su di una barca con il mare in burrasca?!? Io sono aperto alle innovazioni, ma questa è una cag..a pazzesca !!!
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