Cloverfield |
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Un film di Matt Reeves.
Con Lizzy Caplan, Jessica Lucas, T.J. Miller, Michael Stahl-David, Mike Vogel.
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Azione,
Ratings: Kids+13,
durata 85 min.
- USA 2008.
- Universal Pictures
uscita venerdì 1 febbraio 2008.
MYMONETRO
Cloverfield ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Invasione a NY: improvvisa e devastante
di Ash006Feedback: |
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giovedì 7 febbraio 2008 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Si riconosce eccome l'impronta di J.J. Abrams nel "progetto" Cloverfield: velato di mistero già prima che vedesse la luce, irrompe nei cinema dal nulla, proprio come quel qualcosa che si mette a devastare New York senza troppe spiegazioni. Il progetto (così si autodefinisce, delineando metacinematograficamente il proprio carattere sperimentale) si avvale della tecnica di ripresa amatoriale in soggettiva collaudata da The Blair Witch Project, intridendosi di quella preoccupante attualità che pervadeva La Guerra Dei Mondi un tempo e i corti di 11 Settembre 2001 oggi. Il risultato è spaventoso: il panico che esplode e dilaga nelle strade, la paura e le grida della folla, la fuga disperata, la consapevolezza di una fine immediata quanto assurda, la coda dell'occhio (qui: della macchina da presa) che nota un palazzo che crolla durante la ricerca affannata dei propri amici. Si rimane a bocca aperta di fronte a una così meticolosa rappresentazione della morte in faccia. Abrams e il regista Matt Reeves non danno alcuna spiegazione, ed è giusto così: non si vuole raccontare una storia, ma un punto di vista. E' l'America (non quella dei supereroi e nemmeno degli eroi, ma della gente normale, come potrebbe trattarsi di chiunque)che subisce un attacco improvviso e potentissimo e che si vede crollare tutto addosso, in senso lato e figurato. Il riferimento è chiaro e viene visivamente rievocato con maggiore intensità di quanto non abbia fatto un film "a tema" come World Trade Center. E mentre i grandi tirano fuori carri e artiglieria per salvare una popolazione i più deboli sfidano la morte per salvare una persona amata. In definitiva, Cloverfield introduce un nuovo modo di mostrare una catastrofe: dal basso, gradatamente e di sbieco (quindi verosimilmente), facendo sì che sia chi la osserva ad immaginarne l'inesorabile crescita. C'è da dire purtroppo che spesso i protagonisti la osservano un po' troppo, andandosela veramente a cercare: è vero che il loro agire irrazionale è giustificato dall'amore per una ragazza, ma è ciò che garantisce il prosieguo della storia; difatti molte loro scelte sono decisamente non condivisibili.
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