Cloverfield

Non sono mai andato a vedere un film al cinema più di una volta, ma in questo caso penso che farò un'eccezione. Condivido quello che ho letto in un brillante commento che paragonava questo film alle montagne russe: impossibile rimanere indifferenti, quando tutto finisce puoi provare due sensazioni agli antipodi cioè o essere in preda alla nausea e nagativamente turbato, oppure entusiasta ed esaltato al punto da voler fare subito "un'altro giro". Mai mi era capitato di immedesimarmi così tanto e di provare tanta adrenalina vedendo un film e queste sensazioni non possono certo essere scalfite dalla povertà di una sceneggiatura debole perchè è proprio il fatto di essere girato con il punto di vista di uno dei protagonisti che rende plausibile il fatto che la trama non venga approfondita. Il cameraman è un semplice cittadino che vive un'esperienza che và oltre la sua possibilità di comprensione e anche gli spettatori vivono questa situazione, al contrario della onniscenza che ci dona una regia convenzionale e a cui siamo abituati. Il finale poco chiaro rientra coerentemente in quest'ottica e bisogna capire che questo, insieme alla tecnicamente perfetta "amatorialità" dei movimenti della telecamera, non sono errori ma effetti certamente voluti e cercati (ed ovviamente possono piacere oppure no). Ritengo questo film un piccolo capolavoro che però necessita di qualche premessa per essere gustato senza fraintendendimenti. Consigliatissimo ma non per chi cerca nel cinema solo due ore di svago.