Anno | 2007 |
Genere | Thriller, |
Produzione | Italia |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Emidio Greco |
Attori | Tommaso Ragno, Myriam Catania, Giulio Pampiglione, Mia Benedetta, Ennio Coltorti Mariangela D'Abbraccio, Vanessa Gravina, Vanni Materassi, Catherine Spaak, Giorgia Wurth. |
Uscita | venerdì 2 novembre 2007 |
Distribuzione | Cinecittà Luce |
MYmonetro | 2,75 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 25 novembre 2009
Un affermato professore universitario viene coinvolto nella morte di uno studente. In Italia al Box Office L'uomo privato ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 73,2 mila euro e 33,1 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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Tra Torino e Pisa si svolge la vita di un professore universitario di Diritto, socialmente e professionalmente affermato. Dotato di grande intelligenza e di un fascino sfuggente, l'uomo e il professore conducono un'esistenza "ritirata" che sconfina qualche volta nei letti di amanti occasionali. Deciso a controllare la realtà e a tenerla accuratamente a distanza, viene suo malgrado coinvolto nella morte per suicidio di uno studente. Il ragazzo, ossessionato dalla vita del professore, ha registrato scrupolosamente le sue lezioni, i suoi comportamenti, le sue abitudini...
La forza del cinema di Emidio Greco, e in questo senso L'uomo privato non fa eccezione, sta tutta nell'essenzialità stilistica, nel razionale svolgimento narrativo e nella coraggiosa anti-spettacolarità. Il suo cinema eminentemente letterario (L'invenzione di Morel, Una storia semplice, Il Consiglio d'Egitto), si avvale questa volta di un soggetto originale scritto dallo stesso autore.
Al centro della sua storia c'è un professore senza nome, elegante ed introverso, che tiene gli occhi aperti ma finisce per avere lo sguardo di chi attraversa la realtà in stato di trance. Tutto quello che si dispiega davanti a lui, gli studenti in aula, le amanti, gli amici, i colleghi, hanno le caratteristiche di un (brutto) sogno, che la sua logica semplificatrice non sa "vedere" e comprendere. Nel film c'è solo un uomo che "esiste", gli altri non "sono".
Protagonista e spettatore unico del proprio sogno, l'uomo privato (e perfetto) di Tommaso Ragno, procede per forza di inerzia in un tragitto che contempla evoluzioni impreviste: la morte di uno studente. Pedinato e spiato sfacciatamente, il professore resta cieco davanti all'evidenza, incapace a raccogliere i segnali, a decifrare i codici, a leggere i simboli. Quella morte precoce lo priva per sempre del controllo sul reale. La presunzione della razionalità e della positività si stemperano fino a diventare in lui un'insospettata propensione alla vertigine.
Il film di Greco, concettuale e rigoroso, non dice nulla con le parole e tutto con le immagini. Accentuando la parte "detta" il regista privilegia la dimensione pubblica della vicenda, immergendo "l'uomo privato" nel cicaleccio ridondante e senza senso dei "salotti" e nell'abisso delle coscienze.
L'UOMO PRIVATO disponibile in DVD o BluRay |
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Una notevole e rigorosa struttura narrativa è alla base di questo interessante film di Emidio Greco. È fedele a se stesso in quanto non si discosta dalle sue altre opere più conosciute, da "L'invenzione di Morel" a "Una storia semplice", in quanto i film di Greco sono sempre curati come scenografia e come dialoghi.
Emidio Greco non si smentisce e con questo film dimostra una volta in più la sua passione per il cinema lento, pensato, curato nei minimi dettagli. Mai una scena troppo veloce, ogni sequenza è studiata e raccordata con le altre seguendo una narrazione logica. Il protagonista (Tommaso Ragno) è un giovane professore bello, affascinante, elegante, ovviamente molto colto che ha raggiunto un equilibrio [...] Vai alla recensione »
Film didascalico con velleità didattico/evangeliche in cui il protagonista mantiene con ammirevole dedizione sempre la medesima espressione (una sorta di trisma tetanico) a metà fra l'annoiato e il supponente. Come se tutto questo non bastasse, il film (mi procura l'asma definirlo così) è massacrato da una regia che indulge compiaciuta nella esibizione di inutili [...] Vai alla recensione »
"L'uomo privato" è lento e riflessivo come tutti i film di Greco, questo lo si poteva immaginare anche prima di vederlo e non è un punto a sfavore ma solo un modo di fare cinema. Con "L'invenzione di Morel", l'unico vero capolavoro di Greco, il lento scorrere delle immagini porta a qualcosa: in questo film, purtroppo, no. Quando partono di titoli di coda, lo spettatore rimane stupido, cercando le risposte [...] Vai alla recensione »
Grande flop per quest'ultimo "capolavoro" di Greco. Nonostante la recitazione "appossionata",quanto accademica degli attori,i dialoghi molto "realistici",la regia "magistrale" in stile "Wellesiano",con abbondanza di piani sequenza (interminabili) e di dissolvenze incrociate(vedi Losey),il regista non è riuscito a "colpire al cuore" lo spettatore,ma solo se stesso(con un pugnale di gomma).
Ha ragione dylandave. Il film, pur avendo una buona regia e fotografia, è povero di contenuti e temi. Mi sono annoiato.
Grande flop per quest'ultimo "capolavoro" di Greco. Nonostante la recitazione "appossionata",quanto accademica degli attori,i dialoghi molto "realistici",la regia "magistrale" in stile "Wellesiano",con abbondanza di piani sequenza (interminabili) e di dissolvenze incrociate(vedi Losey),il regista non è riuscito a "colpire al cuore" lo spettatore,ma solo se stesso(con un pugnale di gomma).
Mi è costato parecchio vedere questo film. Incuriosito dal fatto che conoscevo in gioventù il talentuoso Tommaso Ragno (talentuoso in gioventù), ho voluto affrontare la visione del film di cui non sapevo assolutamente niente senza recepire informazioni a riguardo. Che tragico ERRORE!!! Non voglio sprecare ulteriori parole se non nel limitarmi a dire che il film è solamente un film "spettacolarmente [...] Vai alla recensione »
L' "Uomo privato" è sfuggente quanto quello pubblico, economicamente benestante e all'apparenza perfettamente inserito in un contesto sociale dal quale però si sente distaccato: seduttore privo di coinvolgimento, docente autistico («non l'ho mai notato - dice di uno studente - come non ho mai notato nessuno, del resto»), passeggiatore senza mèta. E proprio in un tale peregrinare, notturno e solitario, [...] Vai alla recensione »
Un docente di diritto all'università è convocato una sera dalla polizia perché riconosca il cadavere di un giovane suicida. Non lo riconosce perché non lo conosce anche se gli dicono che l'altro aveva con sé un foglietto con il suo nome, l'indirizzo e il numero di telefono. Qualche giorno dopo, sempre la polizia, lo informa che il suicida era stato l'amante di una ragazza con cui lui aveva avuto tempo [...] Vai alla recensione »
Saggio senza rete di cinema simbolico-psicotico, «L'uomo privato» (nella foto, Tommaso Ragno in una scena) racconta la parabola di un solitario e donnaiolo professore di diritto. La pretesa del protagonista sarebbe quella di non contaminarsi con la "sporca realtà", pur sfruttandola cinicamente fino all'osso; ma la scintilla drammaturgica - il suicidio di uno studente che sapeva troppo - rischia di [...] Vai alla recensione »
A Torino un convegno internazionale, ispirato alla dicotomia schmittiana di «amico-nemico» e suggerito da un giurista universitario (Tommaso Ragno), consulente di grosse imprese; a Pisa una studentessa (Myriam Catania) incapricciata di lui e uno studente (Giulio Pampiglione) - succube di lei, geloso di lui - che si suicida o è ucciso... Ecco L'uomo privato, scritto e diretto da Emidio Greco.
L'insopportabilità del mondo è uno dei segni di grave depressione, ma il protagonista de L'uomo privato di Emidio Greco non è malato. È vittima di un fenomeno sempre più esteso, che dagli artisti e dagli intellettuali si va ampliando alla gente comune: il disprezzo, la nausea per l'Italia cialtrona, ladra, volgare nella quale viviamo. Il protagonista (Tommaso Ragno) è ben lontano dal tedio della vita: [...] Vai alla recensione »
Un professore universitario, esperto di diritto, affascinante e ironico, intelligente e professionalmente molto affermato. È corteggiato dalle donne, che usa per i suoi trasporti carnali ma da cui è distante, come è distante dal resto. Emidio Greco disegna il ritratto di un intellettuale individualista e sentimentalmente arido, la cui massima aspirazione - come confessa al padre - è quella di raggiungere [...] Vai alla recensione »