Titolo originale | Ask the Dust |
Anno | 2006 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA |
Durata | 77 minuti |
Regia di | Robert Towne |
Attori | Colin Farrell, Salma Hayek, Donald Sutherland, Eileen Atkins, Idina Menzel, Justin Kirk Jeremy Crutchley, Ronald France, Dion Basco, Donna Mosley, Paul Rylander, Natasha Staples, Wayne Harrison, Yasuhiro Yoshimura, Sid. |
Uscita | venerdì 28 aprile 2006 |
MYmonetro | 2,44 su 13 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 3 agosto 2011
Tratto dall'omonimo romanzo di John Fante, il film è ambientato negli anni della Grande Depressione e racconta la vita, l'amore e le ambizioni di Arturo Bandini, aspirante scrittore, e Camilla, cameriera messicana in cerca di riscatto. In Italia al Box Office Chiedi alla polvere ha incassato 700 mila euro .
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CONSIGLIATO NÌ
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Nella Los Angeles polverosa della Grande Depressione si incontrano lo scrittore italo-americano Arturo Bandini e la cameriera messicana Camilla Lopez. Lui sogna di scrivere il romanzo della vita, di vestire come William Holden e di amare bionde platinate, lei, più modestamente, di sposare un WASP (White Anglo-Saxon Protestant), di sostituire le huarachas (sandali) coi tacchi e di "correggere" il cognome Lopez in Parker o in Smith. Diversi per estrazione etnica e culturale, davanti alle discriminazione della città californiana finiranno per corrispondersi e per innamorarsi. Bandini, ispirato dalla sua musa, scriverà il romanzo che lo consacrerà al successo.
Da trent'anni il regista Robert Towne, sceneggiatore di Chinatown, sognava di trasporre per lo schermo il romanzo di John Fante Chiedi alla polvere. Un progetto nato dall'amore per la sua città, Los Angeles, e per il suo cantore abruzzese, Fante, vissuto in Colorado e cresciuto come artista nella polvere dell'Est e del Middle West, soffiata sul quartiere di Bunker Hill. Ma se l'amore di Bandini per Camilla fu capace di trasformarsi in uno dei romanzi più intensi della letteratura americana del Novecento, quello del regista per Fante e la sua arte non riesce ad andare oltre a un melodramma ben fatto e ben recitato, in cui a mancare è soprattutto Los Angeles, il terzo "personaggio" che Fante pensò, per le sue barriere ideologiche, come tragico ostacolo alla passione di Arturo e Camilla. La Los Angeles di Towne, ricostruita in Sudafrica e privata di tutte le interferenze della sua storia economica e politica finisce per vivere nella mente del pubblico come una leggenda favolosa perdendo la sua dimensione reale. Lontana, troppo lontana, dalla città percorsa dalle pagine polverose di Fante ed ereditata da quelle alcoliche di Bukowski, incessantemente bagnata dal sole in cui si diffonde e si disperde il sogno americano di Arturo e Camilla. Il loro amore melodrammatico e impossibile, verdiano nel film (la tisi di Camilla) e donizettiano per Fante (la follia e la fuga), mantiene intatta anche nella trasposizione cinematografica la denuncia sociale del romanzo: il pregiudizio odioso contro il diverso da sé. Salma Hayek è coraggiosa e selvaggia come la sua terra, Colin Farrell appassionato e sconfitto come John Garfield.
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Arturo Bandini, giovane italo-americano e per questo considerato un outsider, vive nella polverosa Los Angeles il suo sogno americano. Insegue la metamorfosi da giovane scrittore promettente, autore di "Il cagnolino rise", a stella consacrata del mondo della scrittura. Il suo progetto viene però a intrecciarsi con quello della suadente cameriera Camilla Lopez.
Quando si pensa al razzismo negli Stati Uniti, la mente va subito agli afro-americani, e non si ricorda che, negli anni '30, il razzismo c'era contro tutti coloro che non avessero il cognome d'origine anglo-sassone! Si sa che gli Italiani, in quegli anni, non hanno avuto la vita tanto facile, ma non si pensa che la cosa fosse così generalizzata anche al vicino Messico! La protagonista [...] Vai alla recensione »
Nel bellissimo libro di John Fante il fulcro della storia è " Arturo ama Camilla, Camilla ama Sam, il barista" e per questo la storia d'amore gli è riuscita così bene, mentre nel film di Towne le schermaglie tra i due protagonisti banalizza la complessa e tragica storia tra i due innamorati. Se fosse stata mantenuta questa struttura poteva anche essere un buon [...] Vai alla recensione »
Il film è tratto da uno dei più bei romanzi della letteratura americana: Chiedi alla Polvere di John Fante. Arturo Baldini è un aspirante scrittore di origini italiane che negli anni Quaranta arriva a Los Angeles in cerca di ispirazione, successo e soldi. Passa le sue giornate con la sigaretta in bocca davanti alla macchina da scrivere in una camera d'albergo a Los Angeles. [...] Vai alla recensione »
Film intenso, il sogno americano dalla parte del giovane scrittore e da quella di due donne emarginate, una messicana e un'ebrea. Amore forte ma difficile, lento e tormentato tra il giovane scrittore e la ragazza messicana , che alla fine, anche con la sua morte tragica, gli darò la chiave di un successo tanto inseguito.
un buon film e non credo che il meraviglioso romanzo di john fante sia stato maltrattato... riguardatelo con più attenzione, il film ha dei buoni spunti e, anche se il romanzo è nettamente migliore, è cmq un tentativo valido di portare sullo schermo una grande opera letteraria...
Il romanzo mi aveva annoiato, questa trasposizione - piuttosto infedele - ha ottenuto lo stesso risultato. Il film non decolla mai e la storia d'amore che racconta non è credibile. Peccato per la bella messa in scena.
Tutto abbastanza bene fino alla scena del ritorno al bar di bandini. Poi Salma hayek chiede: "queste scarpe sono troppo belle per le mie gambe?" e farrell risponde: "No sono le tue gambe ad essere troppo belle per queste scarpe". Lei gli accarezza sensualmente i capelli. Il film per quanto mi riguarda è finito qui. Hanno completamente stravolto il personaggio ( il libro invece si costruisce su questa [...] Vai alla recensione »
Vidi il film anni fa...mi piacque ma non mi convinse non ricordo perchè. Poi comprai il libro e non lo lessi subito... L'ho letto ora... e mi è piaciuto tantissimo ma...è passato troppo tempo da quando ho visto il film e me lo ricordo appena! Vorrei rivederlo solo perchè adoro Colin Farrell e trovo Salma Hayek una delle donne più belle e affascinananti (dopo aver [...] Vai alla recensione »
L'ho trovato un film noioso,neanche gli attori mi son piaciuti nelle loro interpretazioni,la storia poteva anche essere interessante,ma raccontata in questo modo non dice niente,non trasmette interesse per i personaggi nè per la trama.
La prima cosa di cui non ci si dovrebbe fidare trasformando un libro in un film sono le parole. La pagina è la pagina, lo schermo è lo schermo, tutto ha un peso, un senso e un ritmo diversi. La seconda cosa da evitare è l’interiorità: una voce narrante funziona se nasce insieme al film, quando invece riassume un romanzo in prima persona i rischi si impennano.
Da circa trent'anni il progetto di Chiedi alla polvere di Robert Towne, ricavato dal romanzo di John Fante pubblicato in Italia da Einaudi, gira sulle scrivanie degli studios a Hollywood. Difficoltà simili aveva avuto un altro film da un altro romanzo di Fante, Aspetta primavera, Bandini di Dominique Derrudère: non per ingiustizia verso lo scrittore realista e auto biografico, ma per i molti ostacoli [...] Vai alla recensione »
Un film che canta un passato perduto per sempre, imbevuto di luce dorata, tratteggiato in una geografia pre-higway fatta di strade polverose che si perdono nel deserto, alberghi da pochi dollari a notte e biografie venute ad arenarsi sulla striscia di sabbia che segna il confine occidentale degli States, decise a tutto pur di reinventare se stesse, riscrivere il proprio Dna.
Torna John Fante, lo scrittore italo-americano, nato in Colorado da una famiglia di emigranti, di cui si è già visto, ridotto per il cinema, il primo dei suoi romanzi, «Aspetta primavera, Bandini». Lì ricostruiva le vicende del padre, un muratore abruzzese diviso fra la moglie e i figli e un’avventura con una ricca americana. Nel film di oggi, riscritto sulla base del suo libro più celebrato, Chiedi [...] Vai alla recensione »
Il 1939 non era l'anno giusto per pubblicare un romanzo, se un giovane scrittore di origine italiana avesse voluto farsi notare. Uscirono "Furore" di Steinbeck, "Il giorno della locusta" di Nathanael West, "Il grande sonno" di Raymond Chandler. Non possiamo incolpare i critici se in mezzo a tanto bendiddio dimenticarono John Fante e il suo "Chiedi alla polvere".
Cantore di Los Angeles e delle anime inquiete che vi approdavano negli anni ‘30, amato da Bukowski, John Fante non ha fortuna al cinema. Nel 1989, Aspetta primavera, Bandini! di Deruddere era una modestissima accozzaglia di luoghi comuni italo-americani. Oggi, Chiedi alla polvere di Robert Towne è un campionario imbarazzante ed esauriente di kitsch mex-losangelino: giovane scrittore in canottiera, [...] Vai alla recensione »
Secondo romanzo di John Fante, dopo Aspetta primavera, Bandini (portato sullo schermo da Dominique Deruddère e Michael Bacall con Joe Mantegna e Ornella Muti nel 1989), Chiedi alla polvere uscì grazie al direttore dell'American Mercury, Mencken. La traduzione italiana apparve solo alla vigilia della guerra con gli Stati Uniti (Mondadori, 1941), grazie all'attenzione di Elio Vittorini.
Robert Towne è una leggenda per la sua sceneggiatura di Chinatown di Polanski. Ora, a 71 anni, Towne firma questo adattamento dal romanzo autobiografico, del 1939, di John Fante. La storia è quella di Arturo Bandini (un poco efficace Colin Farrell), uno scrittore italiano che a Los Angeles lotta per tirare avanti. Arturo è attratto da Camilla, una cameriera messicana che lui, ubriacone alcolista, si [...] Vai alla recensione »
John Fante era nato nel 1909 da un operaio italiano e morì nel 1983 senza grandi riconoscimenti. Nei romanzi "Aspetta primavera, Bandini", "Chiedi alla polvere", "Sogni di Bunker Hill" e "La strada per Los Angeles" affidò all'alter ego Arturo Bandini la propria vita - frustrazioni, ambizioni - di figlio d'immigrati nella Los Angeles abbagliante degli anni Trenta che vuole ad ogni costo diventare americano [...] Vai alla recensione »
La letteratura autobiografica e realista di John Fante non è sublime, e trasposta in film tende alla banalità, alla retorica: succede in Chiedi alla polvere di Robert Towne come succedeva in Aspetta primavera, Bandini di Dominique Derruddère. Il progetto risale a un quarto di secolo fa. L’idea dello scrittore morto nel 1983 e dei regista era quella di tracciare un ritratto di Los Angeles, città glamour, [...] Vai alla recensione »
Senza John Fante forse non ci sarebbe stato Charles Bukowski. Ma senza Bukowski sicuramente Fante non sarebbe tornato un autore di moda. Ci sono film che più che al cinema invitano a un pellegrinaggio in libreria e Chiedi alla polvere è uno di questi. Anche la scena iniziale paga pegno alla letterarietà del film, con la colorata copertina delta prima edizione del romanzo, 1939, e le pagine sfogliate [...] Vai alla recensione »
«A parte il contorno del viso e il candore dei denti non era bella. I denti li notai quando si voltò a sorridere a uno degli avventori, rivelando una striscia bianca tra le labbra dischiuse. Aveva il naso degli indios, piatto con le narici larghe. Le labbra, spesse come quelle di una negra, erano cariche di rossetto. Apparteneva a un'altra razza e forse ne era un esemplare pregevole, ma era troppo [...] Vai alla recensione »