tony montana
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domenica 17 ottobre 2010
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un grande film-verità
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Uno dei tanti film su Gesù, ma sicuramente quello più indimenticabile. Dopo il patriottico Braveheart dedicato all’eroe nazionale scozzese Randall Wallace, vincitore di ben 5 premi Oscar, Mel Gibson torna sullo schermo a distanza di dieci anni firmando quello che probabilmente è il suo secondo capolavoro. Ma questo suo secondo capolavoro ha avuto la (s)fortuna di diventare uno dei film più controversi e provocatori dai tempi di Arancia Meccanica o se vogliamo fare un esempio più recente, dai tempi de L’ultima tentazione di Cristo diretto da Martin Scorsese. Violento fino all’insopportabile, Passion, nonostante eviti di censurare le scene di eccessivo splatter – come nella terribile sequenza della flagellazione – ricostruisce in maniera realistica le ultime dodici ore della vita ( terrena ) di Cristo.
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Uno dei tanti film su Gesù, ma sicuramente quello più indimenticabile. Dopo il patriottico Braveheart dedicato all’eroe nazionale scozzese Randall Wallace, vincitore di ben 5 premi Oscar, Mel Gibson torna sullo schermo a distanza di dieci anni firmando quello che probabilmente è il suo secondo capolavoro. Ma questo suo secondo capolavoro ha avuto la (s)fortuna di diventare uno dei film più controversi e provocatori dai tempi di Arancia Meccanica o se vogliamo fare un esempio più recente, dai tempi de L’ultima tentazione di Cristo diretto da Martin Scorsese. Violento fino all’insopportabile, Passion, nonostante eviti di censurare le scene di eccessivo splatter – come nella terribile sequenza della flagellazione – ricostruisce in maniera realistica le ultime dodici ore della vita ( terrena ) di Cristo. Novantatre minuti di tortura, quattro di resurrezione e mezz’ora di tregua a interruzioni ( che inoltre mostrano gli altri eventi antecedenti al drammatico esodo sul monte Calvario ) per farci digerire l’acerbo contenuto della pellicola – nonostante le scene di violenza restino, purtroppo, ben impresse nello spettatore –. Tuttavia, Gibson dimostra un’abilità registica di altissimo livello e indubbiamente questo film è un autentico kolossal evento, inoltre la straordinaria fotografia ci regala sequenze magistrali ( come la goccia che cade dall’alto ). Mel Gibson dirige benissimo gli interpreti, in particolare il protagonista, Gesù, interpretato da Jim Caviezel nella sua miglior interpretazione assieme a quella del soldato Witt de La sottile linea rossa, la bravissima Maia Morgenstern, nei panni di Maria, madre di Gesù e quella diabolica e intensissima di Rosalinda Celentano ( non unico nome italiano del cast ) che interpreta Satana. Commovente e realistico, provocatorio e magistrale, La Passionedi Cristo è un film che fa riflettere su tutto quello che ha dovuto subire il Messia per sconfiggere il Peccato, però chi ha lo stomaco debole, è meglio che si indirizzi verso altri film. Girato in parte anche a Roma, uscì in Italia senza alcun divieto.
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(di andrea 79)
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(di oblivion7is)
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marvelman
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giovedì 7 ottobre 2010
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più fiction che bibilico
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Cercando di giudicare obiettivamente questo film senza trasportarsi in lunghe considerazioni derivanti dalla mia fede o non fede mi limito a dire che è un prodotto appena corretto, questo perchè è un mix di due tipologie di spettacolo: una che porta qualità al film e cioè lo stile Hollywoodiano nella regia impeccabile di Gibson e l'altra che ne abbassa la qualità e cioè la caratteristica di apparire come una fiction italiana infatti la presenza location e di attori nostrani si sente, per la poca prestanza scenica in un film del genere, ma soprattutto non giova...non a caso, al di là di essere il protagonista, il migliore è lo statunitense Caviezel seguito a ruota dalla Morgenstern.
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Cercando di giudicare obiettivamente questo film senza trasportarsi in lunghe considerazioni derivanti dalla mia fede o non fede mi limito a dire che è un prodotto appena corretto, questo perchè è un mix di due tipologie di spettacolo: una che porta qualità al film e cioè lo stile Hollywoodiano nella regia impeccabile di Gibson e l'altra che ne abbassa la qualità e cioè la caratteristica di apparire come una fiction italiana infatti la presenza location e di attori nostrani si sente, per la poca prestanza scenica in un film del genere, ma soprattutto non giova...non a caso, al di là di essere il protagonista, il migliore è lo statunitense Caviezel seguito a ruota dalla Morgenstern. Il film in sè, a livello di sceneggiatura è buono, uno spaccato quasi impersonale delle ultime ore di Gesù ma che assume un piglio personale dal cattolicissimo Mel Gibson, ma purtroppo altri difetti sono in agguato: l'eccessiva violenza quasi ossessiva e in un ambito del genere anche commovente, tuttavia emozionare il pubblico così e con un personaggio così è troppo comodo, in secondo luogo i clichè di genere del cinema americano volti alla forzata presenza del villain della situazione che per questa pellicola non sono il massimo. Satana con il suo serpente tentatore o con in braccio l'essere immondo, i bambini demoni persecutori e l'ombra maligna che fa fuggire Giuda dopo l'inutile scena di Gesù che vola giù dallo strapiombo sono tanto inutili alla storia quanto messi a forza, per il semplice motivo che provengono da un cinema che non centra nulla con quello bilico e perfino Il Principe d'Egitto della Dreamworks aveva la decenza di farne a meno. Tutto sommato il film non è brutto però poteva essere fatto molto meglio tanto da chiamarlo capolavoro in ogni caso, nonostante non sia tale Gibson merita gli applausi per il risultato equilibrato che ha ottenuto. Da non scordare il successo del film: oltre 600 milioni in tutto il mondo e il maggiore incasso per un film R.
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g2i3o4
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mercoledì 4 agosto 2010
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duro
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Un film duro ma necessario per capire quanto Gesù Cristo ha sofferto veramente.
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rongiu
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mercoledì 16 giugno 2010
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appendice n°1 "il piacere della lettura"
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Egli è stato trafitto per i nostri delitti,
schiacciato per le nostre iniquità;
per le sue piaghe noi siamo stati guariti.
Isaia 53 700 a.C.
Ado-nai! Ado-nai! אֲדֹ*נָי
Pietro.
Non siete stati capaci di vegliare un’ora sola con me?
Maestro cosa ti è successo?
Devo chiamare gli altri, Signore?
No, Giovanni. Non voglio che mi vedano così.
Sei in pericolo?
Sarebbe meglio fuggire, Maestro?
Restate qui.
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Egli è stato trafitto per i nostri delitti,
schiacciato per le nostre iniquità;
per le sue piaghe noi siamo stati guariti.
Isaia 53 700 a.C.
Ado-nai! Ado-nai! אֲדֹ*נָי
Pietro.
Non siete stati capaci di vegliare un’ora sola con me?
Maestro cosa ti è successo?
Devo chiamare gli altri, Signore?
No, Giovanni. Non voglio che mi vedano così.
Sei in pericolo?
Sarebbe meglio fuggire, Maestro?
Restate qui. Vegliate… … pregate.
Ma che cos’ha?
Sembra spaventato.
Ha parlato di un pericolo, durante la cena…
Ha accennato a un tradimento e…
Trenta.
Trenta, Giuda.
Non era questo l’accordo tra me … e te?
Si.
Dov’è?
Dov’è lui?
Ascoltami, Padre.
Sorgi, difendimi.
Salvami dalla trappola che preparano per me.
Credi davvero … che un uomo solo possa sostenere tutto il peso del peccato?
Proteggimi, o Signore.
Io confido in Te.
In Te mi rifugio.
Nessun uomo può portare questo fardello, credimi.
E’ troppo, troppo pesante.
Salvare le loro anime ha un prezzo troppo alto.
Nessuno. Mai.
Nessuno.
Mai.
Padre, tutto è possibile a Te.
Se vuoi, allontana da me questo calice.
Ma sia fatta la tua volontà, non la mia.
Chi è tuo padre?
Chi sei tu?
Chi cercate?
Gesù il Nazareno.
Sono io.
Salve. Rabbi!
Giuda …
… con un bacio tradisci il Figlio dell’Uomo?
Pietro!
Rimetti la spada nel fodero!
Perché chi mette mano alla spada perirà di spada.
Mettila giù.
Malco! Alzati!
L’abbiamo preso. Andiamo!
Che c’è, Maria? Cosa c’è?
Ascolta …
Perché questa notte è diversa da tutte le altre notti?
Perché una volta eravamo schiavi …
… e ora non lo siamo più.
L’hanno preso!
Tutti quelli che puoi. Al cortile del Sommo Sacerdote.
Presto! Va’!
Fermo! Dove corri?
Non è la tua festa, straccione.
Pietro …
Che succede qui?
Là dentro! Fermateli!
Lo hanno arrestato!
In gran segreto! Di notte! Per nascondervi il loro crimine!
Fermateli!
Perché gridi, donna?
Chi hanno arrestato?
Gesù.
Gesù, il Nazareno.
Stà zitta!
E’ pazza.
E’ solo un malfattore, che deve essere interrogato.
Ha violato le leggi del tempio.
Capisco …
E’ meglio andare a dirgli che ci sono altri guai in vista.
Andare a dirlo a chi?
Ad Abenader, idiota.
Và, presto.
Muoviti!
Gesù …
Hai fame?
Si.
E’ un tavolo molto alto!
Per chi è?
Per un uomo ricco.
Gli piace mangiare in piedi?
No. Preferisce mangiare … così.
Tavolo altro, sedie alte!
Non le ho ancora fatte.
Non potrà mai piacere!
Oh, no, non ci provare.
Togliti quel grembiule sudicio, prima di entrare.
E lavati le mani.
E’ l’inizio, o Signore.
Così sia.
Signore, ci sono dei tumulti …
Che succede nel cuore della notte, Abenader?
Chiedo scusa.
Che succede.
Disordini dentro le mura.
Caifa ha fatto arrestare un profeta.
Chi è?
Un Galileo.
Sembra che i Farisei lo odino.
Un Galileo? Chi è, di chi parli?
Chi è questo pezzente che ci portate …
… in catene, come un condannato?
E’ Gesù, il Nazareno sobillatore.
Tu sei Gesù di Nazareth?
Dicono che sei un re.
Dov’è il tuo regno?
A quale stirpe reale appartieni?
Parla!
Sei solo il figlio di un povero falegname, no?
Alcuni dicono che tu sia Elia.
Ma egli fu portato in cielo su un carro di fuoco!
Perché non dici niente?
Sei stato condotto qui come un bestemmiatore.
Che cosa hai da dire su questo?
Difenditi!
Io ho parlato al mondo apertamente.
Io ho insegnato nel tempio dove tutti noi ci riuniamo.
Interroga quelli che hanno udito ciò che ho detto loro.
Così rispondi al Sommo Sacerdote?
… con tanta arroganza?
Se ho parlato male …
… dimostratemi dov’è il male.
Ma se ho parlato bene, perché mi percuoti?
Ascolteremo coloro che hanno udito le tue bestemmie.
Bene!
Ascoltiamoli!
Cura i malati con la magia!
Con l’aiuto dei demoni!
L’ho visto io.
Scaccia i demoni con l’aiuto dei demoni.
Dice di essere il re dei Giudei!
No, dice di essere il Figlio di Dio!
Ha detto: Posso distruggere il tempio …
… e ricostruirlo in tre giorni.
Peggio!
Ha detto che lui è il pane della vita!
E che se non mangiamo la sua carne o non beviamo il suo sangue …
… non avremo in eredità la vita eterna.
Silenzio!
Siete tutti stregati da quest’uomo.
O fornite delle prove delle sue colpe …
… oppure tacete!
Tutto questo processo è una vergogna.
Dai testimoni ho sentito solo contraddizioni insensate.
Chi ha riunito questa assemblea!
E a quest’ora della notte!
Dove sono gli altri membri del sinedrio?
Portatelo fuori!
Via da qui!
Una messa in scena! Ecco cos’è, una volgare messa in scena!
Non rispondi nulla?
Che cosa testimoniano costoro contro di te?
Io ti chiedo …
… Gesù di Nazareth …
… tu sei il Messia?
Il Figlio del Dio vivente?
Io lo sono!
E voi vedrete il Figlio dell’Uomo seduto alla destra della Potenza . ..
… e venire sulle nubi del cielo.
Ha bestemmiato!
Avete sentito. Che bisogno abbiamo ancora di testimoni?
Il verdetto. Qual è il vostro verdetto?
A morte!
Tu non eri insieme al Galileo?
Si! Sei uno dei suoi discepoli!
Ti riconosco!
Zitto! Io non l’ho mai visto. Non conosco quell’uomo!
Tu sei Pietro! Uno dei discepoli di Gesù!
Non conosco quell’uomo! Vi sbagliate!
Fermo! Aspetta!
Io ti ho già visto.
Fermatelo! E’ uno di loro!
Ti sbagli, maledizione!
Giuro che non lo conosco.
Non l’ho mai visto prima.
Ovunque andrai, Signore, io ti seguirò.
Fosse anche in prigione o alla morte.
In verità ti dico …
… prima che il gallo canti …
… mi rinnegherai tre volte.
Pietro?
No, no … sono indegno!
L’ho rinnegato, Madre!
L’ho rinnegato tre volte.
Oh, avanti! Occupatevene voi.
Fatelo passare. E’ inoffensivo.
Lasciatelo andare.
Riprenditi il denaro.
Eccolo!
Ho peccato, ho tradito sangue innocente.
Riprenditi il tuo denaro. Non lo voglio!
Se pensi di aver tradito sangue innocente, è affar tuo.
Tieni i tuoi soldi e vattene.
Va’.
Che hai? Stai bene?
Guarda la bocca. Ehi, la possiamo guardare?
Ti serve aiuto? Ti possiamo aiutare?
Perde sangue. Guarda. Sangue!
Lasciatemi in pace …
… piccoli demoni!
Ah! Ci maledice! Sei tu il maledetto?
E’ maledetto!
Si, una maledizione è dentro di lui!
E’ come se uscisse olio bollente dalle sue ossa!
Andate via! Lasciatemi in pace!
Non condannare quel Galileo.
E’ santo.
Ne avrai solo guai.
Vuoi sapere cosa intendo io per guai, Claudia?
Questa sperduta provincia e quella marmaglia lì fuori.
Punisci sempre i tuoi prigionieri prima che siano giudicati?
Governatore …
Che accusa portate contro quest’uomo?
Allora …?
Se non fosse un malfattore, non te l’avremmo consegnato.
Non è quello che vi avevo chiesto.
Prendetelo voi e giudicatelo secondo la vostra legge!
Sai bene che a noi non è consentito …
… mettere a morte nessuno.
A morte?
Cosa ha fatto quest’uomo per meritare la morte?
Ha violato il nostro Sabato, Console.
E poi …
Ha sedotto il popolo …
… insegnato dottrine scellerate e disgustose.
Non è il profeta che avete accolto a Gerusalemme solo cinque giorni fa?
E ora lo volete morto? Qualcuno può spiegarmi questa follia?
Governatore, prego …
Finora il sommo sacerdote non vi ha parlato del suo crimine più grande.
Si è messo a capo di una grande e pericolosa setta …
… che lo acclama come il Figlio di Davide!
Dice di essere il Messia …
… il re promesso ai Giudei!
Ha proibito ai suoi seguaci di pagare tributi all’imperatore!
Portatelo qui!
Andate!
Bevi!
Tu sei il re dei Giudei?
Dici questo da te …
… oppure altri te l’hanno detto sul mio conto?
E perché te lo chiederei?
Sono io forse giudeo?
La tua gente e i sommi sacerdoti ti hanno consegnato a me.
Vogliono che ti faccia giustiziare.
Perché? Che cosa hai fatto?
Sei un re?
Il mio regno non è di questo mondo.
Se lo fosse …
… pensi che i miei servitori avrebbero permesso che fossi consegnato?
Dunque tu sei re?
Per questo io sono nato.
Per rendere testimonianza alla verità.
Chiunque ascolta la verità, ascolta la mia voce.
La verità!
Che cos’è la verità?
Ho interrogato il prigioniero. Io non trovo in lui nessuna colpa.
Quest’uomo è un Galileo, no?
Si, certo.
Perciò è un suddito di re Erode.
Che sia Erode a giudicarlo.
Governatore …
Portatelo a lui.
Gesù di Nazareth!
Dov’è?
Dov’è lui?
Costui …
… è Gesù di Nazareth?
E’ vero che ridai la vista ai ciechi?
… che resusciti i morti?
Da dove viene il tuo potere?
Sei tu quello di cui fu predetta la nascita?
Rispondi!
Tu sei un re?
E per me?
Farai un piccolo miracolo per me?
Portate via questo povero demente.
Questo non è un criminale, è un pazzo.
Rendetegli l’omaggio che si merita …
Che cos’è la verità, Claudia?
La senti, la riconosci quando viene detta?
Si, la riconosco.
Tu no?
Come?
Me lo puoi dire?
Se non vuoi ascoltare la verità, nessuno te la può dire.
La verità …
Vuoi sapere qual è la mia verità Claudia?
Per undici anni ho represso ribellioni in questa dannata provincia.
Se non condannerò quell’uomo, Caifa scatenerà rivolta.
Se lo condannerò, potrebbero farlo i suoi seguaci.
In ogni caso scorrerà del sangue.
Cesare mi ha avvertito, Claudia. Già due volte.
Ha giurato che la prossima volta sarà il mio sangue a scorrere.
Questa è la mia verità!
Erode si rifiuta di condannarlo. Lo stanno riportando qui.
Ci serviranno rinforzi.
Non voglio provocare una sollevazione.
C’è già una sollevazione.
Re Erode no ha trovato colpe in quest’uomo.
E nemmeno io.
Soldati, contenete la folla!
Silenzio!
Non avete rispetto per il nostro procuratore romano?
Come sapete, ogni anno vi rilascio un condannato.
Ora abbiamo un famoso assassino …
… Barabba.
Chi volete che vi rilasci?
… Barabba, l’assassino?
… o Gesù, chiamato il Messia?
Lui non è il Messia! E’ un impostore! Un bestemmiatore!
Libera Barabba!
Ve lo chiedo ancora: chi dei due volete che vi rilasci?
Liberate Barabba!
Liberatelo!
Che farò dunque di Gesù il Nazareno?
Crocifiggilo!
No!
Lo punirò severamente …
… ma poi lo lascerò libero.
Assicurati che il castigo sia severo, Abenader.
Ma non permettere che lo uccidano.
Il mio cuore è pronto, Padre …
… il mio cuore è pronto.
Figlio mio …
… quando, dove, come …
… deciderai di essere liberato da tutto questo?
Se il mondo vi odia …
… sappiate che prima di voi ha odiato me.
Ricordatevi: un servo non è più grande del suo padrone.
Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi.
Non abbiate paura.
Verrà il Consolatore …
… che rivelerà la verità su Dio …
… e che procede dal Padre.
Basta!
Fermatevi! Gli ordini erano di punire quest’uomo …
… non di flagellarlo a morte!
Portatelo via.
Muovetevi!
Portatelo via da qui!
Maestà …
… abbiatene cura.
Un meraviglioso cespuglio di rose.
Guardatelo … il re dei vermi!
Salve, re dei vermi!
Un colore degno di un re!
Siamo qui per renderti onore.
Un capo per tutti noi!
Ecco l’uomo!
Crocifiggilo!
Non è ancora abbastanza? Guardatelo!
Crocifiggilo!
Metterò in croce il vostro re?
Non abbiamo altro re che Cesare!
Parla.
Ho il potere di metterti il libertà e il potere di metterti in croce.
Non avresti nessun potere su di me …
… se non ti fosse stato dato dall’alto.
Per questo chi mi ha consegnato nelle tue mani …
… ha una colpa più grande.
Se liberi costui, governatore …
… non sei amico di Cesare!
Devi crocifiggerlo!
Voi volete crocifiggerlo, non io. Vedetevela voi!
Non sono responsabile di questo sangue.
Abenader!
Fa’ come vogliono loro.
Io sono il tuo servo, Padre. Servo tuo e figlio della tua ancella.
Perché abbracci la tua croce, folle?
Avanti, Re, muoviti!
Aiutami ad avvicinarmi a lui.
Di qua.
Di qua, Madre.
Madre …
Madre …
Sono qua io …
Sono qua io …
Vedi, Madre, io faccio nuove tutte le cose.
Chi è quella?
Chi?
E’ la madre del Galileo.
Vieni.
Andiamo!
Calmati, figlia mia.
Calmati.
Siete ciechi?
Non vedete che non ce la fa?
Aiutatelo!
Tu!
Si, tu! Vieni qui.
Che volete da me?
Questo malfattore non ce la fa più a portare la sua croce.
Tu lo aiuterai! Avanti!
Io non centro. Non sono affari miei. Trovate qualcun altro!
Aiutalo! E’ un uomo santo!
Fa’ quello che ti ho detto. Forza! Muoviti!
Va bene, ma ricordate …
… io sono un uomo innocente, costretto a portare la croce di un condannato.
Resta qui. Aspettami.
Permettimi, mio Signore.
Chi ti credi di essere?
Via, vattene!
Gente impossibile!
Fateli smettere!
Basta! Basta!
Lasciatelo stare!
Se non la smettere non porterò quella croce neanche un passo di più!
Non mi importa di che cosa mi farete!
Va bene, va bene, andiamo.
Non abbiamo tutto il giorno. Muoviamoci!
Avanti …
… Giudeo!
Ci siamo quasi.
Siamo vicini.
Ci siamo quasi.
Avete inteso che fu detto …
… amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico.
Ma io vi dico …
… amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori.
Infatti se amate sono quelli che vi amano …
… quale merito avete?
Io sono il buon pastore.
Il buon pastore offre la vita per le pecore.
Nessuno me la toglie …
… ma la offro da me stesso.
Poiché ho il potere di offrirla …
… e il potere di riprenderla di nuovo.
Questo comando ho ricevuto da Padre mio.
Va’ via adesso, sei libero di andare. Via! Vattene!
Ti puoi alzare, adesso!
Alzati, Re!
Non ce la fai ad alzarti?
Non abbiamo tutto il giorno.
Forza, muoviti! Siamo pronti.
In piedi, Re.
Voi siete miei amici.
Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici.
Figlioli, ancora per poco sono con voi.
Dove vado io voi non potete venire.
Vi do un comandamento nuovo …
Che vi amiate gli uni gli altri.
Come io vi ho amato,
così amatevi anche voi gli uni gli altri.
Voi credete in me.
Io sono la via, la verità e la vita.
Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.
Allargatele!
Incapaci! Vi faccio vedere come si fa.
Così!
Ecco! No, lì.
Tenete la mano aperta, così.
Padre, perdonali.
Padre …
… Padre, Padre mio … Dio mio …
Loro non sanno … loro non sanno …
Stupidi bastardi!
Girate la croce dall’altra parte, idioti!
Prendete e mangiatene.
Questo è il corpo che è dato per voi.
Prendete e bevetene …
… perché questo è il mio sangue della nuova alleanza …
… versato per voi e per molti, per il perdono dei peccati.
Fate questo in memoria di me.
Se sei il Figlio di Dio, perché non salvi te stesso?
Dacci la prova …
… che sei quello che dici di essere.
Tu che distruggi il tempio …
… e lo riedifichi in tre giorni …
… salva te stesso scendendo dalla croce!
Se lui è il Messia …
… scenda ora dalla croce …
… e gli crederemo.
Padre, perdonali …
… perché non sanno quello che fanno.
Ascoltate …
… lui prega per voi.
Noi ce lo meritiamo, Gesmas …
… ma lui no.
Io ho peccato …
… e la mia punizione è giusta.
Tu avresti ragione a condannarmi.
Ti chiedo solo di ricordarti di me, Signore …
… quando entrerai nel tuo regno.
In verità ti dico …
… oggi sarai con me …
… nel paradiso.
Ho sete.
Carne della mia carne …
… cuore del mio cuore …
Figlio mio, lasciami morire con te.
Donna …
… ecco tuo figlio.
Figlio, ecco …
… tua madre.
Non c’è più nessuno.
Nessuno, Gesù!
Dio mio …
… perché mi hai abbandonato?
Tutto è compiuto.
Padre, nelle tue mani …
… affido … il mio spirito.
Cassio, presto!
E’ morto!
Accertatene!
Good ciak!
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(di vero2)
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rongiu
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venerdì 11 giugno 2010
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gesù figlio del “téktón”
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Perché credo in questa cruenta “Passione” 1.3
CROCIFISSIONE - Ma cos’è e in cosa consiste la crocifissione? La croce. Questo legno ai tempi di Gesù aveva, per quel che ho letto, 3 tipi di forma. “Croce capitata”, “Croce commissa”, “Croce di S. Andrea”. Con molte probabilità per Gesù fu utilizzata la prima. Questa croce è formata da due parti: il palo orizzontale chiamato “antenna” ed il palo verticale che si piantava in terra chiamato “staticulum”. Alla metà di questo staticulum sorgeva un “sedile” su cui poggiava a “cavallo” il corpo del crocifisso. Infatti è impensabile che solo i chiodi potessero reggere l’intero peso. Probabilmente anche il cosiddetto “suppedaneum” e cioè il pezzo sul quale poggiano e sono inchiodati i piedi, è un sostegno inesatto, non plausibile.
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Perché credo in questa cruenta “Passione” 1.3
CROCIFISSIONE - Ma cos’è e in cosa consiste la crocifissione? La croce. Questo legno ai tempi di Gesù aveva, per quel che ho letto, 3 tipi di forma. “Croce capitata”, “Croce commissa”, “Croce di S. Andrea”. Con molte probabilità per Gesù fu utilizzata la prima. Questa croce è formata da due parti: il palo orizzontale chiamato “antenna” ed il palo verticale che si piantava in terra chiamato “staticulum”. Alla metà di questo staticulum sorgeva un “sedile” su cui poggiava a “cavallo” il corpo del crocifisso. Infatti è impensabile che solo i chiodi potessero reggere l’intero peso. Probabilmente anche il cosiddetto “suppedaneum” e cioè il pezzo sul quale poggiano e sono inchiodati i piedi, è un sostegno inesatto, non plausibile. Il palo verticale, dopo la sentenza veniva preparato sul luogo stabilit e si piantava mancante di quello orizzontale. E’ chiaro che il luogo scelto doveva avere un buona visibilità, a motivo di ciò i luoghi molto affollatii erano i preferiti. Che cosa ha portato Gesù sulle spalle? Sicuramente il palo orizzontale (antenna), su di una tavolozza (titulus), poi, veniva scritta la sentenza. Quando Spartaco fu battuto definitivamente, 6000 uomini SEIMILA! prigionieri furono crocifissi per ordine di Crasso ed esposti lungo la strada da Capua a Roma (via Appia). La pena della crocifissione procurava un cruento strazio che al reo cittadino romano, non non era comminata. Per “quaternio” si intendono i soldati (quattro) che scortavano il “cruciarius”, il condannato. Un quinto uomo aveva l’incarico di verificare la morte dell’uomo crocefisso (exavtor mortis), questo compito spettava al centurione. FLAGELLAZIONE – La flagellazione o fustigazione, era inflitta con molta frequenza dal potere Romano. Pezzi di ferro o di ossa erano fissati all’estremità della frusta. Di conseguenza, brandelli di carne, lacerazioni profonde, e così via, venivano prodotte sul corpo del flagellato. Che cosa è uno shock ipovolemico? E’ la diminuzione, a seguito di emorragie, del sangue che circola all’interno del corpo umano. Il cuore si vede costretto ad aumentare il proprio “lavoro” per cercare di irrorare, le parti periferiche del corpo. Conseguenza naturale di questo tipo di shock è la morte. Gesù, chiamato nel film, יהושע pronuncialo (Yĕhošūa‘), subisce la flagellazione all’interno del pretorio di Ponzio Pilato e per suo ordine. GIUDEA – SINEDRIO - SADDUCÈI – FARISEI - SCRIBI – TRADIMENTO E DEFERIMENTO A PONZIO PILATO - ULTIMA CENA – GETSEMANI (nota Montanelli n° 2) La Giudea era una delle province più tartassate dal malgoverno imperiale. Era riuscita due secoli e mezzo prima, con miracoli di coraggio e diplomazia a liberarsi dal dominio persiano e aveva ritrovato, per una settantina d’anni, la sua indipendenza, sotto la guida dei suoi re-sacerdoti da Simone Maccabeo in giù. La loro reggia era il Tempio di Gerusalemme. E qui gli Ebrei si asserragliarono per resistere all’invasione di Pompeo, che voleva estendere anche su questa terra il dominio di Roma. Combatterono con la forza della disperazione , ma non vollero rinunziare alla pausa del sabato, che la religione imponeva. Pompeo se ne accorse, e proprio di sabato li attaccò. 12.000 DODICIMILA persone furono MASSACRATE.Il Tempio non venne saccheggiato. La Giudea diventò una provincia romana. Si ribellò pochi anni dopo, pagò il tentativo con la li berta di 30.000 TRENTAMILA cittadini venduti come schiavi, e ritrovò uno sprazzo d’indipendenza.
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mercoledì 9 giugno 2010
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gesù figlio del “téktón" 1.2
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1.2 Prima di continuare il mio discorso, vediamo cosa ci dicono gli americani circa questo film e cioè: FONTI - LINGUA - LOCATION - SQUADRA CREATIVA. Fonti: La sceneggiatura di La Passione di Cristo è stata adattata dal regista/produttore Mel Gibson in collaborazione con Benedict Fitzgerald (Wise Blood, In Cold Blood, Heart of Darkness, Zelda) e racconta le ultimi dodici ore della vita di Gesù Cristo sulla Terra. Il copione è frutto dell'adattamento di un resoconto sulla Passione tratto dai quattro vangeli di Matteo, Marco, Luca e Giovanni. La lingua: Tutti i personaggi del film parlano le lingue diffuse in quel tempo. Ciò vuol dire l'aramaico per gli ebrei, fra cui Cristo e i suoi discepoli, e il "latino di strada" per i romani.
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1.2 Prima di continuare il mio discorso, vediamo cosa ci dicono gli americani circa questo film e cioè: FONTI - LINGUA - LOCATION - SQUADRA CREATIVA. Fonti: La sceneggiatura di La Passione di Cristo è stata adattata dal regista/produttore Mel Gibson in collaborazione con Benedict Fitzgerald (Wise Blood, In Cold Blood, Heart of Darkness, Zelda) e racconta le ultimi dodici ore della vita di Gesù Cristo sulla Terra. Il copione è frutto dell'adattamento di un resoconto sulla Passione tratto dai quattro vangeli di Matteo, Marco, Luca e Giovanni. La lingua: Tutti i personaggi del film parlano le lingue diffuse in quel tempo. Ciò vuol dire l'aramaico per gli ebrei, fra cui Cristo e i suoi discepoli, e il "latino di strada" per i romani. Il greco, comunemente parlato dagli intellettuali del tempo, non era rilevante ai fini della storia.
L'ARAMAICO: RISCOPERTA DI UNA LINGUA ANTICHISSIMA
Una delle prime decisioni prese da Mel Gibson in qualità di regista di La Passione di Cristo, è stata quella di far parlare al Gesù del suo film, la stessa lingua parlata del vero Gesù 2000 anni fa. Si tratta dell'aramaico, un'antica lingua semitica strettamente legata all'ebraico, oggi considerata da alcuni linguisti una "lingua morta", ma ancora usata nei dialetti di alcune genti in remote parti del Medio Oriente.
Un tempo, però, l'aramaico era una lingua franca, la lingua della cultura e del commercio parlata in tutto il mondo, paragonabile all'inglese moderno. Nell'VIII° secolo a.C., la lingua aramaica era molto in uso dall'Egitto all'Asia Maggiore al Pakistan ed era la lingua principale dei grandi imperi di Assiria, Babilonia e in seguito dell'Impero dei Caldei e della Mesopotamia. L'aramaico si diffuse anche in Palestina, a cavallo fra il 721 e il 500 AD, prendendo il posto dell'ebraico come lingua principale. Gran parte della legge ebraica fu codificata, dibattuta e trasmessa in aramaico, che fu anche la lingua di base del Talmud.
Gesù parlava e scriveva in quello che oggi viene chiamato aramaico occidentale, il dialetto degli ebrei del suo tempo. Dopo la sua morte, i protocristiani scrissero in aramaico, rendendo note la storia di Gesù e il suo messaggio in molte terre diverse.
In qualità di lingua storica che esprime concetti religiosi, l'aramaico è una lingua di raccordo fra giudaesimo e cristianità. Il professore Franz Rosenthal ha scritto nel Journal of Near Eastern Studies: "A mio giudizio, la storia dell'aramaico rappresenta il trionfo più puro dello spirito umano personificato in un linguaggio (che è la forma mentale più diretta dell'espressione fisica)Š (Era) una lingua fortemente consona alla promulgazione di questioni spirituali". Per Gibson, udire le parole di Cristo pronunciate nella lingua originale, è stata un'esperienza ineffabile.
Tuttavia, riportare in vita l'aramaico in un moderno film cinematografico era un compito enorme. Come si fa a realizzare un film del XXI° secolo in una lingua del I° secolo?
Gibson ha chiesto aiuto a Padre William Fulco, Capo degli Studi Mediterranei alla Loyal Marymount University, uno dei massimi esperti mondiali di lingua aramaica e di culture classiche semitiche. Fulco ha tradotto l'intera sceneggiatura di La Passione di Cristo nell'aramaico parlato nel I° secolo, per i personaggi ebraici e nel "latino di strada" per i personaggi romani, attingendo alla sua vastissima conoscenza linguistica e culturale. Dopo aver tradotto il copione, Padre Fulco, insieme a Evelina Meghnagi, ha assunto il ruolo di dialoghista sul set ed è rimasto a disposizione della produzione, per traduzioni e consultazioni da fornire all'impronta. Per rendere ancora più autentica la lingua, Gibson ha consultato madrelingua di dialetti aramaici, per capire come parlassero all'epoca. Gibson racconta di essere rimasto molto commosso dal suono di quella bellissima lingua riportata in vita.
Infine, l'intero cast internazionale di La Passione di Cristo ha dovuto imparare brani in aramaico a memoria, diventando forse uno dei maggiori gruppi di artisti ad aver mai appreso una lingua antica en masse. Secondo Gibson, la lingua straniera del film ha avuto un altro beneficio, poiché ha unito un cast composto da lingue, culture e provenienze assai diverse fra loro.
"Portare un cast tanto eterogeneo in un unico luogo e riuscire a fargli apprendere un'unica lingua, peraltro scomparsa, gli ha fornito un terreno comune, un senso di condivisione e ha stabilito fra i suoi componenti un legame che trascende il linguaggio", spiega Gibson.
Questo ha inoltre spinto il cast ad esaminare più a fondo le proprie risorse fisiche ed emotive, al di là dell'uso delle parole. "Parlare in aramaico chiedeva qualcosa di diverso agli attori - osserva Gibson - i quali dovevano compensare la normale chiarezza della loro lingua usuale. La loro performance ha raggiunto un livello più profondo. In un certo senso era come tornare alla vecchia cinematografia, per come eravamo impegnati a raccontare la storia attraverso la pura imagery e una fortissima espressività". Location: La Passione di Cristo è stato girato interamente in Italia, principalmente in due luoghi:
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Matera: le scene della crocifissione sono state girate nella bella città di Matera, nella regione meridionale della Basilicata, dove anche Pier Paolo Pasolini girò il suo Vangelo Secondo Matteo nel 1965.
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Studi di Cinecittà: Gerusalemme è stata interamente ricostruita all'interno dei famosi studi di Cinecittà di Roma, dal noto scenografo Francesco Frigeri e dall'arredatore Carlo Gervasi
Questa unica grande struttura comprende il tempio in cui ha luogo il processo religioso al Cristo, il cortile delle numerose udienze davanti a Ponzio Pilato e il luogo in cui Gesù viene picchiato e frustato. Squadra creativa: Gibson ha chiesto al direttore della fotografia Caleb Deschamel (The Patriot, The Right Stuff) di rendere le immagini del film simili ai dipinti del grande artista del barocco italiano, Caravaggio, le cui tele sono caratterizzate da una luminosità "naturale", ricavata dal forte contrasto fra luce e ombra.
"E' un'opera sublime" afferma Gibson rispetto al Caravaggio ³Così violenta, oscura, pregna di spiritualità e in alcuni momenti persino bizzarra".
Il 40% del film è stato girato di notte o in interni, utilizzando dei teloni, al fine di ottenere l'effetto della luce che cerca di uscire dall'oscurità.
Dopo una ricerca accurata, il premiato costumista Maurizio Millenotti (Hamlet, The Importance of Being Earnest) ha disegnato i costumi del tempo, e, per dare risalto al design visivo voluto da Gibson, ha prediletto le tonalità tipiche del Caravaggio, il marrone, il nero e il beige.
Nonostante la maggior parte della troupe sia stata reclutata in Italia (e il cast sia in Italia che in Europa dell'Est), gli esperti del trucco e dei capelli, guidati da Keith VanderLaan e Greg Cannom (A Beautiful Mind, Pirates of the Caribbean) sono stati importati da Hollywood. Gibson sapeva che avrebbe avuto bisogno dei migliori specialisti di trucco del mondo, per creare il crudo e straziante realismo delle scene della fustigazione e della crocifissione.
Per le ultime sequenze del film, l'attore James Caviezel, che impersona Gesù, si è sottoposto quotidianamente a sette ore di trucco. Good ciak!
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lunedì 7 giugno 2010
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gesù figlio del “téktón”
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Perché credo in questa cruenta “Passione” (prima parte)
Parlare di Gesù figlio di Giuseppe di professione “téktón”, forse più carpentiere che falegname, non è cosa facile. Questo giovane uomo, che è stato a sua volta un téktón, che ha diviso la storia dell’umanità in prima di Lui e dopo di Lui, merita, credo, un sano e tranquillo rispetto storico, indipendentemente dal proprio credo.
Miliardi di pagine ne parlano nel bene e nel male. Milioni e milioni sono i credenti, milioni e milioni sono gli increduli. In suo nome molte vite sono state spente, e sempre in suo nome i suoi seguaci hanno consumato i più efferati delitti. Insomma, per farla breve è un personaggio scomodo, eppure…, eppure…, non è un violento, non ha mai istigato alla violenza, il suo linguaggio è semplice, chiaro, illuminato.
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Perché credo in questa cruenta “Passione” (prima parte)
Parlare di Gesù figlio di Giuseppe di professione “téktón”, forse più carpentiere che falegname, non è cosa facile. Questo giovane uomo, che è stato a sua volta un téktón, che ha diviso la storia dell’umanità in prima di Lui e dopo di Lui, merita, credo, un sano e tranquillo rispetto storico, indipendentemente dal proprio credo.
Miliardi di pagine ne parlano nel bene e nel male. Milioni e milioni sono i credenti, milioni e milioni sono gli increduli. In suo nome molte vite sono state spente, e sempre in suo nome i suoi seguaci hanno consumato i più efferati delitti. Insomma, per farla breve è un personaggio scomodo, eppure…, eppure…, non è un violento, non ha mai istigato alla violenza, il suo linguaggio è semplice, chiaro, illuminato. Ai fiumi di inchiostro che parlano di Gesù, si aggiungono quelli che parlano del lavoro di Mel Gibson, anche per lui i pro ed i contro, si sprecano. Molti ritengono questo lavoro convincente, rigoroso, tant’altri ancora inefficace, inesatto.
Anche io voglio dire qualche cosa in proposito e, mi farò aiutare, nella prima parte di questo viaggio, da un altro straordinario “Maestro” che di storia ne ha scritta tanta, ma veramente tanta. Il nome della mia guida è Indro, il suo cognome è Montanelli. Perché proprio lui? Perché ci ha lasciato, in eredità, delle bellissime lezioni “pratiche” di libertà di manifestazione del pensiero. Se strada facendo le mie parole sono di danno a chicchessia, non me ne si voglia. Non è mia intenzione scatenare un putiferio dottrinale.
Per il mio enunciato, la figura di Pietro e non solo la sua è essenziale. Scoppiato l’incendio nel 64 d.C., Nerone mise a morte per CROCIFISSIONE numerosi cristiani, tra questi anche Pietro, il famoso Kefa. E’ stato lo stesso Gesù a chiamarlo così, in aramaico significa “roccia”, “pietra”. Pietro si fece crocifiggere a testa in giù perché si riteneva indegno di morire alla stessa maniera del suo Signore. (Montanelli - nota n°1)Il supplizio si svolse là dove ora sorge il gran tempio che porta il nome del suppliziato. E i carnefici non furono nemmeno sfiorati dal dubbio che la tomba della loro vittima avrebbe fatto da fondamento a un altro Impero, spirituale, destinato a sotterrare quello, secolare e pagano, che aveva pronunciato il verdetto). . . . Good ciak!
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alex41
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lunedì 15 febbraio 2010
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la passione di cristo
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Quando questo film è uscito nelle sale nel 2004, sono accadute polemiche forti nei cinema. Le scene violente della flagellazione di Gesù, della comparsa di Satana (interpretato da una grandissima Rosalinda Celentano), la condanna a morte....a mio parere però è un CAPOLAVORO. Finalmente un vero film religioso su Gesù che mostra come veramente ha sofferto: niente tagli, nessuna scena nascosta o censurata. Lo spettatore assiste a uno spettacolo violento, e la dura regia di Mel Gibson gli permette, anzi lo "obbliga" a vedere le scene più crude dal più vicino possibile. Riprese fatte quasi sempre in primo piano, un film spettacolare che, di sicuro, farà la storia anche grazie al suo profondo significato e al suo impatto cinematografico.
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Quando questo film è uscito nelle sale nel 2004, sono accadute polemiche forti nei cinema. Le scene violente della flagellazione di Gesù, della comparsa di Satana (interpretato da una grandissima Rosalinda Celentano), la condanna a morte....a mio parere però è un CAPOLAVORO. Finalmente un vero film religioso su Gesù che mostra come veramente ha sofferto: niente tagli, nessuna scena nascosta o censurata. Lo spettatore assiste a uno spettacolo violento, e la dura regia di Mel Gibson gli permette, anzi lo "obbliga" a vedere le scene più crude dal più vicino possibile. Riprese fatte quasi sempre in primo piano, un film spettacolare che, di sicuro, farà la storia anche grazie al suo profondo significato e al suo impatto cinematografico. Ottimo cast e una grande storia di coraggio che termina con la spettacolare crocifissione e la resurrezione. Non c'è che dire, un gran film, dedicato anche a chi non crede molto in tutto ciò.
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andreabarella
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lunedì 1 febbraio 2010
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macabro
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il film è delirante....gibson rivisita il romanzo evangelico sottolineando gli aspetti macabri e grotteschi..la scena della fustigazione e da vomito puro.mi ha lasciato l'amaro in bocca certo ma con i brandelli di carne in giro per la pellicola msono capaci tutti......la regia è di un fanatico calvinista.....noooo
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on the bomb
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lunedì 14 dicembre 2009
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un viaggio di sentimenti e paure
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Secondo il mio parere Mel GIbson ha creato uno dei film più realistici di Gesù,e questo molti non l'hanno capito descrivendolo come violento,ma a quei tempi era così,un film che ti accompagna con angoscia e stupore in grado anche di farti commuovere come nessun'altro film è in grado di fare.
La fotografia è impeccabile come anche l'idea di doppiare il tutto in aramaico,molti sostengono che così si perdono le espressioni degli attori e la scenografia ma sinceramente basta perdere qualche riga e lasciarsi trasportare dai sentimenti.
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